Da più parti si richiama la necessità di attivare processi formativi capaci di incidere profondamente nella vita delle persone, percorsi che non si limitino a fornire informazioni o a promuovere una sensibilizzazione spesso ridotta al solo piano emotivo. La sfida appare ancora più rilevante se si considerano le indicazioni di papa Francesco a rivedere il proprio stile di vita sul piano personale e sociale, sviluppando un pensiero critico e una prassi alternativa rispetto all'individualismo e all'utilitarismo. In questa prospettiva i tre autori di questo libro promuovono una riflessione orientata a coniugare teologia e prassi caritativa, principi pedagogici ed esperienze vissute. All'interno del Centro di ascolto della Caritas diocesana di Modena è stato possibile sperimentare un approccio insolito e innovativo al tema della formazione e dell'aiuto ai poveri. Prendendo le mosse dai principi del cooperative learning e della «clinica della formazione» è stato attivato un percorso di riflessione comune su alcuni temi messi in luce da papa Francesco in Evangelii Gaudium.
Rivista di problemi pedagogici, educativi e didattici.
Il nostro sistema scolastico e, conseguentemente, quello universitario non forniscono strumenti sufficienti a porre tutti i cittadini su un piano di equità. La rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale prevista dall’articolo 3 della nostra Costituzione appare da lungo tempo inefficace, a dispetto della storia del nostro paese che ha conosciuto il riscatto culturale e sociale come leva per la crescita civile. La cieca furia riformatrice, spesso enfatica e priva di risorse, è lo specchio di una società sempre meno interessata alla cultura. Ma adeguarsi alla dilagante perdita della preparazione di base, allargare le braccia in segno di impotenza, è il modo per cristallizzare l’impreparazione e la condizione di iniquità sociale che ne deriva.
La relazione educativa: don Bosco e l'«assistenza» affronta il tema dello stare con i giovani, secondo il vissuto che egli ha fondamentalmente descritto nei Regolamenti, pubblicati la prima volta nel 1877 insieme alla breve presentazione de Il Sistema Preventivo. La motivazione è fondata sul problema fondamentale: come stare con i giovani oggi secondo l'esperienza vissuta da don Bosco? Viene proposto un approfondimento dell'esperienza del Santo attraverso l'analisi di tutti i manoscritti dei Regolamenti ed un confronto di essi con Il Sistema Preventivo, nel quale emerge come questo scritto riprenda quanto egli aveva proposto nei regolamenti.
I bambini rispondono con ironia e profondità alle domande del loro maestro, offrendo un punto di vista libero e spensierato sui grandi temi della vita. Dalle parole dei più piccoli emergono valori semplici come la sincerità, l'onestà, l'amicizia, l'amore per gli altri, la giustizia, la ricerca di Dio. "Chiedetelo ai vostri bambini" è un libro rivolto a genitori, nonni, insegnanti, educatori e a quanti dialogano con i bambini e vogliono approfondire i loro punti di vista. Una lettura capace di avvicinare l'adulto a quell'incanto che solo i bambini sanno offrire con vivacità e altrettanta delicatezza.
Educazione. Per alcuni un peso di cui disfarsi, per altri una risorsa senza la quale qualsiasi gruppo è destinato prima o poi a sgretolarsi. Educare oggi si può? L'educazione è solo una tecnica e una costruzione di competenze? Che si parli di ammonimenti o di «prediche», di modelli o di esempi, il problema attraversa la famiglia, la scuola, le associazioni del tempo libero e le relazioni di lavoro, e chiama sempre in causa la questione dei valori. Di certo, anche per le generazioni dell'era virtuale lo scambio diretto a fini educativi tra le persone - adulti-giovani, maestro-allievo - resta qualcosa di insostituibile.
Una scuola alla periferia romana si trasforma improvvisamente in uno scenario di guerra. Fuori: l’elicottero, le forze dell’ordine, i giornalisti. Dentro: due ostaggi, un fucile, e un uomo solo. È il preside. Ma come è arrivato a questo punto? Poco alla volta la sua vicenda si rivela: un fulmineo passato da poeta e scrittore, le lunghe uscite a caccia con l’amico di sempre, un grande amore naufragato. A interrogarlo dall’altra parte della barricata è il commissario, un uomo alto e magro dalla voce femminile e l’aria da sacerdote. Piano piano i due intessono un dialogo misterioso, qualcosa che sembra oscillare tra la realtà e il sogno, tra l’ineluttabilità del destino e la vaghezza delle visioni: Perché la scuola, fragile mondo in miniatura, non è soltanto una fabbrica del futuro ma molto di piú: «un tempio sacro in cui avvicinarsi al mistero della vita prima che la maturità cancelli ogni verità».
«Un attimo, quanto dura un attimo? Un battito di ciglia, un’era geologica, un’estate al mare? Il tempo di dire: ecco ci sono, non ci sono piú, e lí in mezzo metterci tutta la vita».
Cosa succede quando a tenere in ostaggio una scuola non sono gli studenti in autogestione ma un preside che ci si è barricato dentro? E chi è questo preside? Un folle? Un disperato? Forse. O forse solo un uomo portato a vedere troppo lontano, dove non ci sono piú difese e l’unico imperativo diventa resistere e cedere, imparare a dire basta e a dire ancora, provare a lasciare un’impronta di gioia, perché «per la felicità servono spazi grandi e qualcuno che li sogni con coraggio». Nella tensione dell’assedio, si dipana la storia concreta e metafisica di un antieroe dei nostri tempi: un uomo che non si arrende all’insensatezza della vita e che un attimo prima della fine spera, forse, d’imparare l’ultima lezione.
Genitori che fanno fatica, allergici a ogni forma di ribellione filiale, preparatissimi eppure inspiegabilmente inesperti circa la normalità di come sia fatto un essere umano lungo la linea evolutiva: sono coloro che chiedono aiuto in seduta, ma anche sui social e in radio, a Stefania Andreoli, una delle più importanti terapeute dell'adolescenza, davanti alle trasformazioni dei figli, che incutono la paura di aver sbagliato tutto. E ancor più in questa epoca, quella in cui gli "adolescenti" sembrano essere scomparsi, non avendo spesso ricevuto regole da trasgredire da chi avrebbe dovuto dargliele, saltando così il tradizionale passaggio all'autonomia e alla responsabilità, ossia all'età adulta. In questo libro provocatorio e al tempo stesso tranquillizzante, l'autrice propone un'idea funzionale di adolescenza, analizzando i diversi ambiti in cui si manifesta (dalla scuola all'amore, al sesso, ai progetti per il futuro) e risponde alle domande che quotidianamente le vengono poste da padri e madri disorientati e confusi, che spesso faticano a distinguere un adolescente "fisiologico" da un figlio che invece ha bisogno di aiuto. Uno strumento prezioso per accompagnare l'evoluzione dei figli senza perdere la testa e per intervenire solo quando ce n'è davvero bisogno.
Un nuovo titolo si aggiunge alla serie di libri attivi ispirati ai principi del metodo Montessori e dedicati ai piccoli. Tante attività stimolanti e divertenti, proposte secondo una logica di complessità progressiva, aiuteranno i bimbi a familiarizzare con il mondo esterno inteso come spazio fisico. Disegni coloratissimi, testi brevi e semplici e una serie di giochi e attività coinvolgenti sono arricchiti in ogni volume da una raccolta di adesivi, da attaccare e staccare a piacimento per stimolare attraverso il gioco l'apprendimento attivo e autonomo. Età di lettura: da 3 anni.
Un nuovo titolo si aggiunge alla serie di libri attivi ispirati ai principi del metodo Montessori e dedicati ai piccoli. Tante attività stimolanti e divertenti, proposte secondo una logica di complessità progressiva, aiuteranno i bimbi a familiarizzare con l'idea dello scorrere del tempo. Disegni coloratissimi, testi brevi e semplici e una serie di giochi e attività coinvolgenti sono arricchiti in ogni volume da una raccolta di adesivi, da attaccare e staccare a piacimento per stimolare attraverso il gioco l'apprendimento attivo e autonomo. Età di lettura: da 3 anni.
Un nuovo titolo si aggiunge alla serie di libri attivi ispirati ai principi del metodo Montessori e dedicati ai piccoli. Tante attività stimolanti e divertenti, proposte secondo una logica di complessità progressiva, aiuteranno i bimbi a familiarizzare con la scrittura come forma di espressione. Disegni coloratissimi, testi brevi e semplici e una serie di giochi e attività coinvolgenti sono arricchiti in ogni volume da una raccolta di adesivi, da attaccare e staccare a piacimento per stimolare attraverso il gioco l'apprendimento attivo e autonomo. Età di lettura: da 3 anni.
Chi insegna conosce bene quei momenti in cui l'attenzione di allievi e allieve è incatenata al punto che la classe "risuona", in cui ci si riesce reciprocamente a coinvolgere e a essere coinvolti. Allo stesso modo, conosce pure quei momenti in cui si ha la sensazione di parlare nel vuoto, in cui nulla torna indietro. Che cosa fa di una lezione una buona lezione, un'esperienza di formazione riuscita? Sono solo alcune delle questioni al centro di questo libro, in cui Hartmut Rosa, sociologo "francofortese", reagendo alle sollecitazioni del pedagogista Wolfgang Endres, presenta in modo chiaro ed elegante la sua Pedagogia della risonanza. La tesi chiave è che insegnare e apprendere riescono quando la scuola diventa uno spazio di risonanza, falliscono se i rapporti di interazione restano "muti". La novità sta nella proposta di un cambio di paradigma: la risonanza più della competenza è il criterio adeguato per saggiare la qualità di un processo formativo.