Questo volume – affiancandosi a quello dell’anno scorso – è rivolto alle figure cui è affidato il nuovo cammino diocesano dell’Iniziazione Cristiana per i ragazzi da 7 a 11 anni e contiene il testo delle relazioni esposte alle Quattro giorni per le comunità educanti, tenute all’inizio dell’anno pastorale 2016-2017.
Il testo affronta il tema dell’educare alla partecipazione alla celebrazione eucaristica e al sacramento della riconciliazione, le modalità dell’accompagnamento personale all’incontro con Gesù, il tema dell’inclusione dei ragazzi con disabilità, cioè della valorizzazione della loro presenza e coinvolgimento attivo, insieme alle loro famiglie, nel cammino rinnovato dell’Iniziazione Cristiana, riconoscendoli come una preziosa risorsa per tutti.
Arricchiscono il volume alcune appendici correlate ai temi sviluppati nelle relazioni e la ripresa di alcuni spunti sul versante educativo tratti dall’Esortazione apostolica postsinodale sull’amore in famiglia Amoris Laetitia.
Una proposta di cammino per i Gruppi familiari, per aiutare le coppie e i loro figli a suscitare "luoghi di condivisione della vita e della fede", alla luce della Parola di Dio, in un contesto di accoglienza, di fraternità e di prossimità. La riflessione segue la collaudata metodologia della "lectio del noi", a partire da brani tratti dal Vangelo secondo Luca, con un "filo rosso" rappresentato dal tentativo di mettere in luce i sentimenti che hanno accompagnato l'animo di Gesù e mosso i passi nel suo cammino verso Gerusalemme, cioè verso il luogo del dono di amore totale e definitivo. Così, alla scuola dei suoi sentimenti, possiamo crescere come discepoli, nella libertà dello Spirito e nella decisione quotidiana di spendere la nostra vita nella fedeltà e nella gratuità. Il sussidio è arricchito da una proposta pensata espressamente per i bambini e i ragazzi, che con i propri educatori possono ricavare alcuni spunti giocosi sugli stessi temi affrontati dai genitori.
Anni '40, un paese della provincia bergamasca. Due giovani si incontrano, si innamorano, si sposano. Entrambi vengono da una solida tradizione cattolica. Dio darà loro dieci figli. Sono tutt'altro che ricchi, ma li accolgono tutti come un dono del cielo. Quando alcuni dei ragazzi incontrano il movimento di Comunione e Liberazione, decidono di seguirli: "Da quando lo frequentate dirà una volta Dario - vi vedo più lieti e più seri. Vuol dire che quello che avete incontrato è buono. E allora interessa anche a me". Così intorno al tavolo di casa Nembrini siederanno, nel tempo, centinaia di persone. Tutti si sentono figli, tutti portano via l'esperienza di un'accoglienza formidabile, uno sguardo per cui chiunque arrivi è importante, perché tutto quel che accade è buono. Fino all'ultimo giorno, anche ridotto all'immobilità dalla sclerosi che da trent'anni lo affligge, a chi gli chiede come sta Dario invariabilmente risponde: "Farès pecàt a lamentàm", "Farei peccato a lamentarmi". La storia semplice di come un sì detto in ogni circostanza genera una fede contagiosa, che arriva attraverso i figli fino alle steppe del Kazakhstan e alle foreste della Sierra Leone.
La Parola di Dio è nutrimento indispensabile della preghiera, attraverso la quale ogni credente trae la forza necessaria per testimoniare quotidianamente la propria fede nel Signore Gesù. Conoscendo sempre più da vicino la persona di Gesù, il giovane impara a conformare il suo stile di vita a quello del Signore.
La proposta di quest’anno della Pastorale Giovanile diocesana presenta un percorso sui testi dei profeti, sotto una prospettiva particolare, quella della vocazione.
La chiamata dei profeti, il loro messaggio forte e spesso sconvolgente, la loro disponibilità a lasciarsi ferire e convertire dallaParola ricevuta, ci aiuteranno a riflettere sulla nostra capacità di ascolto e di discernimento.
Nel testo della Scuola della Parola analizzeremo diverse chiamate che il Signore rivolge a queste persone, che ci comunicano, con la loro vita e la loro testimonianza, un messaggio ancora vivo per interpretare anche oggi la nostra realtà.
Non si devono fare troppe teorie sulla misericordia, come ci insegna papa Francesco: essa deve stare ben piantata nel terreno della vita, affinché possa germogliare e portare frutto. E la famiglia è un terreno buono di misericordia; bisogna imparare a riconoscerla e poi a viverla, facendola diventare stile che genera buone relazioni e promozione della vita, soprattutto dove essa è minacciata. Perché la misericordia vuole sempre la vita, la cerca e la crea.
Queste schede vogliono essere un aiuto ai Gruppi familiari che desiderano condividere un percorso di approfondimento e di solidarietà per riconoscere la misericordia come tratto essenziale della vita e per farla crescere. Ogni scheda si articola partendo dalla vita, per così dire, “portata” ai piedi della Parola affinché da essa sia “illuminata”, per ripartire con rinnovato slancio animati dallo Spirito.
Il libro ci racconta la storia militare di un giovane italiano, mezzo napoletano e mezzo milanese, quasi a sintetizzare anche in questo modo il dramma di una nazione intera. L’esperienza di Bove, ricostruita dalla figlia, è simile a quella di tanti altri nostri protagonisti della II guerra mondiale: poca voglia di parlare e di raccontare negli anni successivi, quasi a volersi tenere tutto dentro. Fortunatamente per noi, Gino continua a parlarci con le sue lettere.
Sono lettere belle, le sue, e anche utili. Non solo per quello che hanno significato allora per i suoi cari e oggi per i suoi figli e nipoti, ma anche per le tante notizie che ci forniscono sulla vita quotidiana nella bella Cefalonia, ancora ignara della tempesta che si andava preparando. (dalla Prefazione di Giorgio Vecchio)
Paolo, noto conduttore di un talk show televisivo pomeridiano, viene raggiunto a Roma da una telefonata che gli comunica che il padre Giovanni è stato ricoverato in ospedale. Costretto a tornare nel piccolo villaggio medievale di Cornello del Tasso, in provincia di Bergamo, Paolo scopre che il padre è gravemente ammalato. Giovanni, ex attore teatrale e famoso Arlecchino, manifesta il desiderio di voler spendere gli ultimi mesi della sua vita continuando a recitare con la piccola compagnia teatrale del paese, mettendo in scena spettacoli di Commedia dell’Arte. Il ritorno al paese, ed il contatto con il padre e il suo mondo, porteranno Paolo a ricucire un rapporto con le sue origini, a ridefinire la sua identità e a riscoprire il tesoro artistico rappresentato dal personaggio di Arlecchino, del quale si troverà a vestire i panni. Una favola moderna che racconta la storia di un padre e di un figlio, avvolta dalla magia del personaggio di Arlecchino e della tradizione della Commedia dell’Arte italiana che tutto il mondo ci riconosce.
L'opera è stata compilata da studiosi abituati alla pastorale pratica - Malio Sodi, Krzysztof Nykiel, Nicola Reali - ed è stata pensata per raggiungere un ampio numero di lettori grazie all'uso di un linguaggio semplice ed accessibile a tutti. Il Dizionario è composto da sessanta voci ed ha il compito di aiutare sia come confessori sia come fedeli a scoprire l'importanza del sacramento della confessione. Nella Prefazione dell'opera, Papa Francesco innalza un vero e proprio inno al conforto e alla benevolenza divina. "L'amore di Dio - dice il Pontefice - è sempre pronto a riversarsi su ciascuno, anche su quanti sono caduti nelle vie di peccato" e alla luce di ciò seppure "in una condizione di debolezza e di fragilità, ogni persona è chiamata a compiere il proprio percorso, e non resta sola nel momento dell'errore perché può contare sul perdono e la comprensione di un Padre, che sempre accoglie e risana".
Sentirsi a casa è un'espressione comune. Tutti intuiamo cosa significhi: riconoscere le cose che ci circondano e il paesaggio che ci è familiare, essere semplicemente se stessi, e, grazie a questa consapevolezza, aprirsi a nuove realtà. Poi c'è l'avventura: il desiderio di varcare soglie sconosciute per scoprire altri paesaggi. Questo capita altresì con le esplorazioni spirituali, attraverso paesaggi interiori vasti e inattesi. Il libro è un invito al viaggio, all'esplorazione di luoghi interiori ed esteriori: tra un "dentro", nell'animo, nel cuore, e un "fuori", tra le cose della vita, nel meraviglioso mondo del creato. L'autore, con delicatezza e profondità, indaga questo misterioso rapporto.
Proposta di itinerario spirituale a partire dalla lettura e meditazione dell'Antico Testamento per iniziare un cammino di crescita personale. L'autore, padre Gianni Cappelletto, umile e saggia guida, accompagna il lettore a scoprire come nelle narrazioni dei libri della Bibbia Dio e l'uomo (ogni uomo e donna) stiano sempre l'uno di fronte all'altro. E in questo mostrarsi e rivelarsi ci sia posto per ogni storia umana desiderosa di porsi le domande imprescindibili dell'esistenza: Chi è Dio per me? Qual è il mio compito su questa terra? Chi sono io per gli altri?
Cinque riflessioni sul cantico di san Francesco di Assisi, diverse e complementari, che accrescono l'eco armoniosa e salutare di un inno fra i più belli mai scritti. Alberto Bertoni fa dialogare il poeta del Duecento con alcuni scrittori del Novecento; Massimo Cacciari mette a confronto la lode ontologica delle creature con quella libera dell'uomo; Paolo Curtaz rilegge in modo quasi sinottico la pagina della creazione di Genesi e quella francescana delle creature; Jacques Dalarun porta a teatro il cantico e lo rappresenta in tre atti; Chiara Francesca Lacchini lo rilegge con la fede, lo stile e il cuore di una sorella clarissa.
La rivelazione cristiana manifesta tutta la sua originalità, investendo il corpo di una dignità e di una gloria inaudite, riconoscendo che esso è opera del Creatore del quale porta in sé l'immagine e la somiglianza, promettendogli la resurrezione, considerandolo "Tempio dello Spirito santo". Elena Bosetti offre una lettura originale e coinvolgente del libro più "carnale" della Bibbia, il Cantico dei Cantici, mentre Franco Giulio Brambilla, partendo dal racconto dei discepoli di Emmaus, traccia una profonda e articolata riflessione sul corpo "dopo" l'evento di Pasqua.