A partire dall'analisi della società contemporanea, che vive contraddizioni in apparenza irrisolvibili, il percorso seguito dall'autore in queste pagine propone l'intercultura come orizzonte di riferimento per la formazione di donne e uomini autentici "cittadini del mondo". L'esperienza pedagogica di padre Vilson Groh, con il Progetto Aquilone che coinvolge scuole in Brasile e in Italia, mostra come sia possibile vivere rapporti di reciproca accoglienza e convivenza, al di là di ogni barriera.
Un giovane prete ruandese prende la via dell’esilio sotto la bufera del genocidio in Ruanda.
Ma nemmeno nell’Est dello Zaire, l’odierna Rd Congo, trova pace. Da Bukavu, dove continua ad essere braccato, deve riprendere la fuga.
Una fuga che dura anni e si fa sempre più angosciosa, come questo libro documenta passo passo.
Attraverso la personale vicenda dell’Autore assistiamo all’infinita serie di massacri che hanno insanguinato quelle contrade ricche di materie prime.
L’esercito del nuovo potere insediatosi in Ruanda ha continuato infatti per anni la sua "controffensiva" oltre frontiera, ben al di là delle invocate ragioni di sicurezza. Da allora, la regione non ha più avuto pace fino ad oggi.
"Un vero dramma umanitario che assomiglia a un genocidio silenzioso", hanno denunciato i vescovi congolesi.
Sagahutu Joseph
Nato nel 1963 a Mugali, nell'allora prefettura di Gikongoro, in Ruanda. Ordinato nel 1992 iniziò il suo ministero sacerdotale come viceparroco di Muganza, diocesi di Gikongoro. Esiliatosi in Zaire (Rd Congo) in conseguenza del genocidio del 1994, viene accolto dal vescovo di Bukavu, Mons. Munzihirwa. Dopo cinque anni di prove e peripezie di ogni sorta - per lunghi periodi anche in foresta - riesce a raggiungere il Belgio nel 1999. È in possesso di un diploma di specializzazione in teologia presso l'Università Cattolica di Lovanio.
Contenuto
Un libro denuncia che scuote e smonta a pezzi, ma al tempo stesso fissa i principi. E li applica. A partire dalla recente rivoluzionaria enciclica di Benedetto XVI Caritas in Veritate, che apre a nuove forme di responsabilità dirette e indirette. Per tutti: Chiesa e società. Comincia una nuova era. L’era della consapevolezza. Non basta più constatare che viviamo in un villaggio globale senza punti di riferimento, in cui tutto si somiglia, si mescola e sembra semplificarsi - mentre nasconde in sé una estrema complessità. Occorre fare un passo in più. La conoscenza responsabile diventa la base per trasformare la cultura, l’educazione, l’informazione, l’economia, la società. In meglio o in peggio. Tutto dipende da ciascuno noi. Con linguaggio accessibile, incisivo e vitale gli autori si prefiggono l’alto proposito di porre chiarezza in questa babele formulando un nuovo principio, quello della «responsabilità morale indiretta» che ridefinisce il concetto stesso di giustizia.
Autore
GIULIO ALBANESE, religioso comboniano, collabora con varie testate giornalistiche tra cui Avvenire e il Guiornale Radio Rai. PAOLO BECCEGATO è responsabile dell'area internazionale della caritas italiana. PATRIZIA CAIFFA, giornalista, tiene corsi di giornalismo all'Università Urbaniana. ALESSANDRO LOMBARDI, vice presidente del CBIS Global, da anni tiene corsi di etica e finanza all'Università Lateranense di Roma. È autore pluripremiato di libri di finanza e di romanze storici.
Attraverso varie testimonianze il libro racconta gli aspetti più significativi dello sviluppo di due grandi progetti di cooperazione internazionale in Sud Sudan realizzati dal Servizio Civile Internazionale di Protezione Civile. Prefazione di Guido Bertolaso.
Il libro racconta l’esperienza di Anna Piatti, laica missionaria che ha vissuto trent’anni come volontaria nella Repubblica Centrafricana. II suo lavoro di animatrice rurale l’ha portata a vivere nelle capanne, a lavorare con la gente nelle piantagioni di cotone o nella costruzione di pozzi, case e scuole. Lontano da letture e discussioni “impegnate”che si mantengono in un ambito teorico, l’incontro e il dialogo raccontati in questo libro sorprendono ad ogni pagina perché sollecitano, per non dire costringono, a ripensarsi nella quotidianità.
Una Chiesa per sua natura missionaria che nel volto dei piccoli, dei poveri, trova nuova linfa vitale per rinnovarsi e vivere in pienezza la propria identità. Don Olivo attinge a innumerevoli fatti di vita quotidiana, spesso toccanti – vissuti in prima persona nella sua lunga esperienza missionaria, ma anche da sacerdote e parroco nella nostra Chiesa italiana – per offrire ragioni di speranza all’uomo di oggi.
Una miniera di spunti per il cammino personale e comunitario, attento anche ai diversi momenti dell’anno liturgico, vissuti sempre con un intenso respiro missionario.
L'autore
Don Olivo Dragoni è sacerdote nella Diocesi di Lodi. Dopo qualche anno di servizio in campo giovanile, ha lavorato come incaricato dei preti diocesani italiani in America Latina nel Centro Unitario Missionario con sede a Verona. Per questo ha viaggiato per quindici anni (1971-1985), incontrandoli sul loro posto di lavoro. Parroco e direttore del Centro Missionario di Lodi, ha commentato in diversi scritti la missione con episodi di vita. Qui se ne offre una piccola selezione, che racconta la missione in modo vivo e teso a dare speranza. Ora l’autore è appiedato per sclerosi multipla; ma crede di poter imparare anche dai suoi bastoni.
Un infaticabile ministero sacerdotale tra gli impervi profili delle Ande, migliaia di ore a dorso di mulo per portare il Vangelo nei più dimenticati paesi del Perù, i lineamenti di un’anima innamorata di Dio a completo servizio del proprio gregge. Sono alcuni degli aspetti che emergono dall’autobiografia di mons. Enrique Pélach, esemplare figura di pastore che si prodigò nell’assistere spiritualmente e materialmente l’Apurimac, una delle regioni più povere del Perù e forse del mondo. La sua attività episcopale non conobbe soste, alternando gli innumerevoli viaggi apostolici a iniziative sociali di ogni sorta, tra cui la creazione di un lebbrosario, di un ospedale, di ospizi, di due seminari. Nel suo racconto, che ha la freschezza e la vivacità del diario, si nota come si siano coronati i suoi sogni più lontani grazie a un filiale abbandono alla Provvidenza e una vita di preghiera di vero contemplativo.
La testimonianza di una laica comboniana nella difficile Repubblica Centrafricana. Un'esperienza di missione che non solo diventa scuola quotidiana ma impegna tutta la persona, a volte fino ai limiti della resistenza.
Rosanna condivide tutto, la gioia, la sofferenza, il lutto, la grazia, la speranza e il rinnovamento.
Un viaggio per gli “altri” che diventa un percorso dentro se stessi, alla ricerca della vera natura umana, nella sua bellezza, nella sua fragilità, nella sua immagine divina.
«L'esperienza della missione era stata per me una scuola quotidiana che impegnava tutta la persona, a volte fino ai limiti di resistenza. Avevo condiviso tutto, la gioia, la sofferenza, il lutto, la grazia, la speranza e il rinnovamento.
In missione ci spogliamo di ciò che siamo nel nostro mondo, ci liberiamo delle nostre strutture mentali che impediscono al nostro spirito di volare e diventiamo quello che siamo nella nostra natura.
Incontriamo noi stessi, incontriamo quella creatura che Dio ha pensato e cui ha dato vita, incontriamo la natura umana nella sua bellezza, nella sua fragilità, nella sua immagine divina.
Il mal d'Africa, in fondo, penso sia questo; noi siamo nel mondo ma non siamo del mondo, e il nostro spirito che si alza al di sopra del mondo trova nella dimensione più naturale lo spazio di libertà per essere più vicino a Dio.»
Il nome di Ernesto Olivero è legato al Sermig, l’Arsenale della Pace di Torino, cui hanno fatto seguito altri arsenali in Brasile e Giordania. La scommessa di Olivero, che può vantare interlocutori in tutto il mondo ed è stata sostenuta da personaggi del calibro di Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, è che la pace sia possibile a partire dai luoghi più disagiati e dalle persone più a rischio, ma anche più generose, i giovani.A loro principalmente egli si rivolge con questi pensieri.
Destinatari
Giovani, credenti e non, e chi con i giovani opera.
Gli autori
Ernesto Olivero è nato a Mercato San Severino (SA) il 24 Maggio 1940. Nel 1964 lascia il lavoro in banca e, a soli 24 anni, fonda a Torino il Sermig e, vent’anni dopo, l’Arsenale della Pace a Borgo Dora, uno dei quartieri più malfamati della città. Negli anni Novanta i volontari dell’Arsenale hanno dato vita al movimento Giovani della Pace. Nello stesso periodo Olivero apre a San Paolo, in Brasile, l’Arsenale della Speranza (1996) e, ad Amman in Giordania, l’Arsenale dell’Incontro (2003). Migliaia di persone in stato di disagio sono state reinserite grazie a Ernesto Olivero e al Sermig. Legato da personale amicizia con la beata Madre Teresa di Calcutta e con Giovanni Paolo II, Olivero ha potuto incontrare capi di Stato italiani e stranieri. Oltre alla laurea honoris causa in Sociologia ottenuta dall’Università di Torino, è stata ripetutamente proposta la sua candidatura al premio Nobel per la pace. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Aprimi gli occhi: preghiere di speranza, 2004; e L’amore ha già vinto: pensieri e lettere spirituali, 2005. Gianluigi pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia e Filosofia, è professore presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e nello Studio Teologico affiliato Laurentianum di Venezia, di cui è anche preside. È membro del CISE all’Università di Venezia e della SAFF all’Università di Torino. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato nove volumi su Padre Pio, già tradotti in undici lingue straniere, e due su Francesco d’Assisi.
«Il variegato mondo dell’altra economia, quello che va dalla finanza etica al commercio equo, dagli acquisti solidali alle politiche per il risparmio energetico, all’utilizzo delle fonti rinnovabili, all’agricoltura biologica di filiera corta, al riciclo, alle banche del tempo… può essere una prima valida e credibile alternativa alla crisi globale? Chi legge questa miniguida, ed anche il sottoscritto, sicuramente ne è convinto», dalla prefazione di Andrea di Stefano, direttore di Valori.
Una guida pratica e semplice, ricca di suggerimenti su come investire in modo etico i propri risparmi, su come effettuare acquisti “attenti”, su come praticare la giustizia e la nonviolenza, su come adottare comportamenti ecologici, sobri e rispettosi dell’ambiente. Seconda edizione aggiornata.