Il volume propone la riflessione a più voci sul tema dell’economia sviluppata dalla Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI) durante i convegni nazionali dell’anno accademico 2009-2010. Il testo, con i contributi di autorevoli studiosi quali, tra gli altri, Tommaso Padoa Schioppa, Luigino Bruni, Ettore Gotti Tedeschi, esamina in maniera interdisciplinare i presupposti e le implicazioni della crisi economica che grava sulla comunità internazionale e cerca di aprire prospettive originali di studio su argomenti quali il perseguimento di nuovi stili di vita, la sobrietà e la tutela delle risorse, la ricerca di relazioni fraterne, l’etica della responsabilità, il mercato equo e solidale. L’opera accoglie inoltre un’ampia meditazione sul messaggio del testo biblico in merito alla gestione dei beni e della ricchezza e una interessante e puntuale rivisitazione delle tappe del pensiero filosofico sul rapporto tra etica ed economia.
Il venticinquesimo volume di Enchiridion Vaticanum è dedicato all'anno 2008, un periodo denso di avvenimenti ecclesiali, tra cui vale certamente la pena di segnalare la mancata visita di Benedetto XVI all'università "La Sapienza" di Roma, l'inaugurazione dell'Anno paolino, i viaggi del papa negli USA - con il discorso all'ONU - e in Francia, il Sinodo dei vescovi dedicato alla parola di Dio, l'approvazione degli statuti del Cammino neocatecumenale, la celebrazione della Giornata mondiale della gioventù a Sydney.
Mentre proseguono i rapporti ecumenici e il dialogo interreligioso (in particolare, ma non solo, con ebrei e musulmani), per il 2008 spicca l'attività di diversi organismi vaticani riguardo ai temi etici: dall'istruzione Dignitas personae sulla bioetica agli studi di ampio respiro su "Bibbia e morale" e sulla legge naturale. Altri documenti significativi vengono dedicati all'autorità e all'obbedienza negli istituti di vita consacrata, agli istituti di scienze religiose, all'utilizzo delle competenze psicologiche a supporto dell'ammissione al sacerdozio, alla figura del vescovo emerito, alle questioni legate alla liturgia. Nel volume è testimoniata, altresì, da un lato la continua azione concordataria e internazionale della Santa Sede, dall'altro l'attività legislativa e regolamentativa, in particolare riguardo all'organizzazione della Curia romana e dello Stato della Città del Vaticano.
A quarant'anni di distanza dalla sua chiusura, il Concilio Vaticano II continua a rappresentare un argomento fondamentale per comprendere la storia della Chiesa più recente. Fra le tante tematiche connesse al Vaticano II, la questione storico-ermeneutica occupa certamente un posto centrale, soprattutto in relazione al processo e alle fasi di recezione del Concilio stesso. Cosa è stato il Concilio Vaticano II e qual è stato il suo apporto originale all'interno della storia della Chiesa? Continuità e riforma, oppure discontinuità e trasformazione epocale? Sono interrogativi ai quali gli studiosi, con differenti orientamenti di pensiero, hanno cercato di rispondere, e che il presente volume analizza ricostruendo le tappe salienti del periodo compreso fra il 1965 e il 1985 ed esaminando la documentazione storiografica sul Concilio, alla luce della dialettica fra tradizione e progresso.
Tra le priorità della Chiesa contemporanea è necessario un rinnovato impegno missionario. In questa lettera circolare, frutto dell'impegno dell'Assemblea Plenaria, viene evidenziato questo invito. Il progressivo costante avanzare della secolarizzazione, con il conseguente disfacimento di quelle strutture culturali e sociali, che concorrevano in maniera non irrilevante alla trasmissione della Fede, suggerisce un autentico ?sussulto? Di responsabilità, sia in ordine alla missione ad gentes, sia nei confronti del quotidiano esercizio del Ministero, il quale domanda di essere vissuto in maniera autenticamente apostolica e, perciò, missionaria.
Gli Atti della 51° Settimana di Spiritualità sulla Caritas in veritate del Santo Padre Benedetto XVI.
Mons. Chenis, nei pochi ma fecondi anni di attività pastorale, culturale e istituzionale, ha dato a tutti noi l’opportunità di apprezzare la sua straordinaria esperienza di umiltà e di dedizione all’amore di Dio, disponibile per chiunque avesse bussato alla sua porta, sempre pronto ad accogliere, ammaestrare, donare.
Mons. Chenis aveva la capacità di unificare in sé la passione per la bellezza e per l’arte con l’amore per il Signore, a partire dalle cose di ogni giorno: la sua quotidianità era improntata alla ricerca della volontà di Dio, a partire dallo splendore che rifulge nella bellezza della creazione e, ancor più, nella magnificenza della Redenzione.
Egli è giunto presso la nuova Diocesi forte della preziosa esperienza di segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa, che aveva impresso in lui un profondo senso di appartenenza alla comunità ecclesiale e di progettualità sempre rinnovata per il bene della Chiesa. La nuova sfida pastorale lo ha da subito proiettato in una instancabile opera di evangelizzazione e di amore verso il prossimo, investendo sempre più energie, non risparmiando nulla di sé.
Nel suo operoso impegno di vescovo non trascurava mai, infatti, la dedizione per la ricerca filosofica e teologica presso l’Università Pontificia Salesiana, e, in particolare, nella sua attività pastorale, l’attenzione per la liturgia e la cura di ogni suo aspetto, considerata come un segno della delicatezza dell’amore di Dio per ogni uomo. La liturgia costituiva la chiave di volta della sua spiritualità, dove l’arte diviene preghiera e il bello si incarna in un Volto, quello del Signore Gesù. Un Volto che vuole incontrare il volto di tutti e di ognuno, e che mons. Chenis ricercava con tutto se stesso.
(dalla Prefazione).
Una sapiente riflessione, a partire dal documento della Cei «Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno», che mette al centro il compito della Chiesa oggi: formare coscienze forti, capaci di coniugare fede e vita, intuire il bisogno di speranza che c’è nel cuore di ciascuno e far prendere coscienza del fatto che uomini e donne del Nord e del Sud cercano in ugual modo risposte grandi di fronte all'attuale realtà del nostro Paese.
«Il federalismo è vero quando sa essere capace di stimolare la tipicità del Sud e mantenere alto e quindi custodire il bisogno di reciprocità del Nord: non un federalismo che scarica ma un federalismo che si intreccia e costruisce tra Nord e Sud un clima di insieme positivo.» G. Bregantini
Giancarlo Maria Bregantini nato a Denno in provincia di Trento nel 1948, è stato vescovo di Locri-Gerace dal 1994 al 2007 ed è arcivescovo di Campobasso-Boiano dal 2007.
Dai loro frutti li riconoscerete (Mt 7,15-16).
La comunicazione non è un mondo a parte,
perché coinvolge tutto ciò che la Chiesa fa ed è.
Il messaggio è ciò che siamo.
La Chiesa comunica ciò che è e ciò che fa.
L'Assemblea Plenaria della Congregazione per l'Educazione Cattolica, su invito di Benedetto XVI, ha provveduto con questo decreto a riformare gli studi ecclesiastici di Filosofia. Già nel 2008 Benedetto XVI aveva invitato ad analizzare attentamente i progetti di riforma" concernenti le Università Cattoliche e le Facoltà Ecclesiastiche. "Le discipline ecclesiastiche, soprattutto la teologia, sono sottoposte oggi a nuovi interrogativi, in un mondo tentato, da una parte, dal razionalismo (...) dall'altra, dai fondamentalismi, che falsificano la vera esesnza della religione. "