Il tempo di Dio è in quel “Tutto è compiuto”, nel Figlio diletto che dall’alto della croce invita il buon ladrone a quell’oggi in cui potrà essere con lui, in Paradiso. È la pazienza dell’agricoltore che attende la maturazione, o lascia ancora un anno il suo albero perché si decida a dare frutto, o che lascia crescere grano e zizzania. È l’amore benigno e paziente di quel Padre che ogni giorno sa di poter sperare nel ritorno a casa del figlio che si è voluto allontanare. Da queste pagine di meditazione e preghiera emerge una verità, semplice quanto spiazzante: i tempi di Dio non coincidono con i nostri. Nei Salmi torna più volte la supplica dell’uomo a Dio affinché risponda al grido della sua anima, intervenga, operi. E spesso questa esortazione è caratterizzata da una domanda: “quando?”. Eppure, nel tempo di Dio c’è un grande mistero, c’è tutta la bellezza del suo progetto, che prende senso se osservato da una prospettiva più ampia, che non ci appartiene ancora, ma di cui evidentemente siamo capaci.
«L’esperienza del tempo, il suo valore, il suo significato interpretato dalle grandi religioni. Dentro queste coordinate, un’esposizione che procede per intuizioni più che per incedere sistematico. Ricorsi storici, movimenti pendolari delle ere, significati zodiacali s’intrecciano nel caleidoscopico universo di conoscenze del “servita”» (Il Regno).
Quest'opera, raro esempio di poesia mistica in lingua catalana, descrive la relazione dell'essere umano, l'amico, con il trascendente, l'amato, e il legame che li unisce, l'amore: è un libro che ancora oggi ci colpisce perché capace di esprimere un sentimento universale, un desiderio che resiste all'erosione del tempo e della storia. Chiunque, a un certo punto della sua vita, abbia sperimentato in sé la segreta forza dell'amore, sarà commosso da queste parole: vi si riconoscerà e si sentirà compreso, scorgendo in esse i movimenti del proprio cuore.
Tazzina da caffè altezza cm 6 in ceramica con scritte in corsivo luoghi di Roma.
Nella confezione è compreso un cucchiaino.
Tazza Mug altezza cm 11 in ceramica con scritte in corsivo luoghi di Roma.
Nella confezione è compreso un cucchiaino.
Esta reconstrucción de la peripecia histórica del Vaticano II desde sus protagonistas está concebida a la ma­nera de una galería de retratos y episo­dios articulada en seis tramos. A cada una de sus secciones, desarrollada en va­rios capítulos, le subyace una cuestión específica que interesa a la entraña his­tórica y a la comprensión teológica del Vaticano II como sínodo ecuménico. En cada uno de esos tramos queda compendiado, bajo la óptica diversa que le confieren sus actores principales y otros colaboradores, el desarrollo del Concilio en su globalidad. El lector va a encontrarse, así, con muchos nom­bres, algunos de ellos desconocidos, por lo que se añade un apéndice final con un listado de cien personajes esenciales con una breve reseña de cada uno. No obstante, cada sección goza de plena au­tonomía para su comprensión y lectura.
Santiago Madrigal Terrazas, doctor en Filosofía por la Univ. Pontificia Comi­llas, y licenciado en Teología en la Phi­losophisch-Theologische Hochschule Sankt Georgen de Fráncfort, desde 1995 imparte clases de Eclesiología, Historia de la Teología y Teología Ecu­ménica en Comillas. Además, desde 1999, es miembro consultor de la Co­misión de Relaciones Interconfesiona­les de la CEE y, desde 2010, miembro de número de la Real Academia de Doctores de España. Como escritor ha publicado 19 monografías y un gran número de libros, entre los que cabe destacar: Vaticano II: remembranza y actualización. Esquemas para una ecle­siologia (2002), Memoria del Concilio: diez evocaciones del Vaticano II (2005), Iglesia es caritas: la eclesiología teológica de Joseph Ratzinger-Benedicto XVI (2008), Tiempo de Concilio. El Vaticano II en los Diarios de Yves Congar y Henri de Lubac (2009), y Unas lecciones sobre el Vati­cano II y su legado (2012). También ha escrito un buen número de capítulos de libros y más de cien artículos en re­vistas científicas.
Una indagine di natura storico-critica che intende ripercorrere le principali tappe che segnarono l’evoluzione dell’Ordinario della Messa, tra il Concilio di Trento (Messale Romano del 1570) e la riforma del Vaticano II (Messale Romano del 1970). In che forma il Concilio Vaticano II ha segnato il modo di partecipare e di celebrare l’Eucaristia? Quale ricchezza nella partecipazione alla Messa ha introdotto il messaggio conciliare?
“Sono Paola. Figlia da 40 anni, moglie da 11 e mamma da 10. Tutti e tre gli stati sono a tempo indeterminato. Ho quattro figli. Tre femmine e un maschio. 10, 9, 5 e 1 anno. Le prime due insieme a molti doni, profondità, intelligenza, bellezza, talenti musicali e molto, molto ancora da scoprire, si stanno sudando un po’ di più alcune conquiste scolastiche (aggiungerei, dopo un po’ di penare, un sereno «chissenefrega» perché la scuola serve per la vita non per la scuola). La terza ha iniziato a parlare a 10 mesi, è precoce in molte cose, particolarmente intuitiva e piena di meraviglie da scoprire lei pure (oltre all’apposito kit di difetti che non abbiamo mancato di regalare a tutti ma per il quale i nostri figli, sono certa, ci perdoneranno). Il piccolo è malato seriamente. E abbiamo iniziato a scoprirlo, seppur con alterne vicende e molte incertezze, durante la gravidanza. Alla 23esima settimana. È seguito un vero calvario. Ora lo curiamo al meglio delle nostre possibilità. E lui ci ricambia con la sua bellezza e molta gioia.”
Paola Belletti
A partire dal brano evangelico della prostituta che unge i piedi di Gesù con olio profumato (Lc 7,36-50), un piccolo libro che parla di conversione e di misericordia con una ricca scelta di preghiere, salmi e meditazioni, in un itinerario di ascolto e spiritualità per muovere i passi incontro a Cristo.
Il volume propone un'originale riflessione sul "come fare pastorale" in università e con il mondo universitario: un annuncio che ha tutti i caratteri della nuova evangelizzazione e che bene incarna quella "Chiesa in uscita" auspicata da papa Francesco e dai vescovi italiani. Il lavoro non si sofferma semplicemente sull'analisi del mondo universitario o sulle ragioni teologiche e culturali per cui l'azione pastorale è utile e necessaria, ma tenta anche di proporre una metodologia di lavoro e alcune direzioni concrete in cui declinarla.
Uno dei testimoni più significativi della teologia ortodossa del XX secolo propone nel libro la posizione orientale sui temi fondamentali del Cristianesimo: la formulazione della verità e l'apofatismo, la Tradizione, la conciliarità e la cattolicità della Chiesa, la presenza dello Spirito Santo nell'ecclesiologia e nella spiritualità. Alcuni capitoli descrivono con particolare efficacia il percorso parallelo delle due teologie, quella orientale e quella latina, in particolare sulla processione dello Spirito Santo, la critica alla dottrina del Filioque, la proposta della redenzione come deificazione in opposizione al modello anselmiano della redenzione. Tra i temi anche il superamento delle opposizioni tra essenza ed esistenza e tra sacramento e profezia, la nozione teologica della persona umana e le implicazioni antropologiche del dogma della Chiesa.
Il presente volume ripropone la Lettera "Sacerdotium Ministeriale" ai Vescovi della Chiesa Cattolica su alcune questioni concernenti il ministro dell'Eucaristia, promulgata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede il 6 agosto 1983. La Lettera ha lo scopo di sostenere i Pastori del popolo di Dio nel far fronte a opinioni riguardanti punti essenziali della dottrina della Chiesa circa il ministro dell'Eucaristia, intesa come celebrazione eucaristica. Sebbene siano passati ormai più di trent'anni, la Congregazione ha ritenuto utile procedere alla ripubblicazione di quel Documento, al fine di richiamare la dottrina della Chiesa in proposito e ribadire che sono ministri dell'Eucaristia soltanto il Vescovo e il presbitero.