Come guarire da ogni malanno, come sconfiggere il malocchio, come trovare un buon marito, come scoprire il ladro che vi ha derubato, come far fortuna col lotto… Questi e tantissimi altri “rimedi”, sono il frutto di una lunga ricerca di Giggi Zanazzo tra le tradizioni popolari romane, trascritte dalla viva voce degli anziani. Lo scenario di fondo è la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, quando Roma – ormai capitale d’Italia – già si era inoltrata in una intensa modernizzazione che aveva come contraltare la perdita di antichissime tradizioni popolari. Oggi la ristampa di queste divertenti pagine va oltre il piacere di un tuffo nel folklore romano, ed assume anche il valore di una preziosa guida alla conoscenza della cultura popolare e della più caratteristica prosa in romanesco.
La “Nuova Pianta di Roma” di Giovanni Battista Nolli, realizzata tra il 1736 e il 1748, è considerata una pietra miliare nell’arte e nella scienza della cartografia per l’accuratezza con cui registra il fitto tessuto urbano di Roma al culmine della sua bellezza settecentesca: strade, piazze, spazi pubblici, ville, vigneti, monasteri e antiche rovine. Insomma, quasi otto miglia quadrate di terreno incise squisitamente su dodici lastre di rame e con l’indicizzazione di 1320 siti.
Questa riproposta editoriale la rende particolarmente fruibile grazie alla facile consultabilità di ogni singolo foglio riprodotto in grandi dimensioni. Una pubblicazione, dunque, non solo evocativa, ma anche utile: nel corso degli ultimi 250 anni il centro storico di Roma è cambiato ben poco nei suoi siti essenziali e perciò la pianta di Nolli rimane ancora una delle migliori fonti per comprendere anche la città contemporanea.
Nell'anno in cui gli occhi di tutti sono puntati su San Pietro e i piedi di tanti pellegrini attraversano via della Conciliazione, nel volume si raccontano, come un viaggio a ritroso nel tempo, i luoghi demoliti per l'apertura di via della Conciliazione seguendone le profonde trasformazioni dall'antichità fino al Giubileo del 1950, quando ne venne completato l'arredo urbano. È la Spina il filo conduttore di questo racconto, nel doppio significato di toponimo - derivante dalla forma allungata dell'isolato, oggi scomparso, compreso tra lo spiazzo di fronte a Castel Sant'Angelo e quello antistante alla basilica - e di 'corpo estraneo' che, con le demolizioni, di fatto è stato estratto dal tessuto connettivo della città.
Sono passati 100 anni da quando Ottorino Respighi ha composto "Le fontane di Roma", primo dei tre poemi sinfonici che compongono la Trilogia Romana, scritto appunto nel 1916. "Le fontane di Roma" traduce in musica le bellezze di linee e forme delle monumentali creazioni romane, ma anche di alcune 'luci' della città. "La fontana di Valle Giulia" è musicata all'alba in un paesaggio pastorale, seguono "La fontana del Tritone al mattino", "La fontana di Trevi al meriggio" e "La fontana di Villa Medici al tramonto". Alla scoperta dei luoghi della sinfonia, una passeggiata nelle ore del giorno e nelle suggestioni cittadine.
Da Augusto a Costantino: sette giorni per attraversare la città e rivivere la sua storia attraverso le gesta di chi l'ha resa unica, donandole monumenti che il tempo ha conservato. Sette percorsi per scoprire Roma, ognuno sotto l'egida di un imperatore. Si inizia con Augusto, dalle sue case e da quella di Livia, si prosegue con Tiberio, visitando tra l'altro il Teatro di Marcello e la Domus Tiberiana. E poi ancora con Domiziano, che ci conduce al palazzo che porta il suo nome e all'Anfiteatro Flavio. Passando per Commodo si arriva a Settimio Severo e al suo arco, in costruzione sotto di lui. Per concludere con Aureliano e Costantino. Questo percorso ci porta a Ponte Milvio, alla Basilica di Massenzio e sotto le Mura Aureliane, completate con Costantino. Un viaggio nel passato, alla scoperta di riti e tradizioni ormai scomparsi, ma anche un tuffo nel presente di una città che proprio alla presenza così viva di secoli e secoli di storia deve la sua "grande bellezza".
L'Anfiteatro Flavio, universalmente conosciuto con il nome di Colosseo, per quattrocento anni fu il simbolo maestoso e cruento di un impero che si credeva eterno. E continuò a svettare anche quando, tra guerre e saccheggi, le illusioni crollarono, come un monito alla caducità delle ambizioni umane. Nei secoli successivi conobbe abbandono, incuria, oblio, divenendo di volta in volta rudere, fortezza, lupanare, luogo di preghiere e di cerimonie demoniache, infine meta obbligata per viaggiatori romantici. Oggi più che mai, attrae ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo, emblema di un passato che non smette di esercitare un fascino maliardo sull'immaginario collettivo.
È proprio qui, in questo punto nevralgico della nostra Storia, che Massimo Polidoro, con una narrazione incalzante ma rigorosamente documentata che funziona come una portentosa macchina del tempo, ci accompagna in un viaggio lungo due millenni.
Non sarà una traversata di tutto riposo, ma un'avventura densa di pericoli e ricca di meraviglie: perché, come un'antica montagna dagli innumerevoli strati geologici, il Colosseo racchiude in sé l'epopea irresistibile, tragica e grandiosa di Roma, dell'Italia e dell'Occidente.
La pubblicazione si distingue dalle consuete guide turistiche: non solo suggerisce la visita di luoghi caratteristici, permette di conoscere la storia della città e dei monumenti e di gustare la bellezza e il significato delle opere artistiche, ma offre anche tante occasioni di autentico arricchimento culturale e spirituale. I pellegrini troveranno contenuti dedicati alla devozione e al culto: testi per la celebrazione delle Messe, Salmi, preghiere, professione di fede e canti...
La storia di Roma è la somma di tante storie epiche e memorabili, gesti disperati, eroici, spregiudicati, di protagonisti disposti a tutto pur di affermare la propria ambizione, ma anche il dominio sul mondo di una città capace di superare le più atroci disfatte e le difficoltà più estreme. Gli episodi accertati storicamente non sono meno straordinari di quelli prodotti dal mito, i protagonisti non meno passionali degli dei che veneravano. Dalla cacciata dei re all'aggressione di Pirro, dalle Guerre puniche a quelle civili, da Cesare ad Augusto, passando attraverso le dinastie Giulio-claudia, Flavia, Antonina, fino alla crisi del III secolo, per arrivare alle innovazioni di Costantino e ai generalissimi barbarici dell'ultimo periodo: Andrea Frediani racconta i momenti e i protagonisti cardine di un'epopea che ha prodotto eroi ed eventi, con una frequenza difficilmente riscontrabile in altri tempi.
Un viaggio nella Roma antica, attraverso storie, curiosità, gossip e aneddoti raccontati dai cronisti dell'epoca che ci svelano una mentalità sorprendentemente moderna, pratica e lungimirante che è penetrata nel nostro DNA. Sbirciando e scoprendo i segreti con cui i romani hanno progettato la città, gestito l'impero e organizzato il tempo libero, ovvero svelando la più grande "invenzione" di questa intramontabile civiltà - il suo stile di vita -, si tocca con mano come il modus vivendi occidentale non è che un'evoluzione di quello romano. Che ancora oggi viviamo in quel mondo di valori, idee, usi, costumi e malcostumi che i nostri antenati hanno costruito.
Dove dormivano le vestali? Com’era la casa di Cicerone, la sala da pranzo della Domus Aurea o la tomba di un fornaio? Quale era il maggiore tempio di Roma e dell’Impero? Dove era la casa di Caligola, dove è stato ucciso? Dove la plebe riceveva il grano? A Roma i monumenti e le rovine sono isole provvisoriamente staccate dal continente cui appartengono. Dettagli, punti di vista, angolature e zoom nei quali per un momento ci si può perdere. Un flusso infinito di costruzioni, strade, monumenti, edifici, scorci che nella storia si sono incessantemente trasformati dando forma alla città. Guidati dal più importante archeologo italiano, scopriamo la Roma antica nei dettagli di cinquanta dei suoi infiniti angoli dalla fondazione alla caduta dell’impero.
Il modo migliore per scoprire la bellezza di Roma, spesso esaltata ma altrettanto spesso fraintesa, è passeggiare con calma all’interno della città storica racchiusa “dentro le mura”. È ciò che ci invita a fare, tra divagazioni e ricordi personali, Mauro Catteruccia, autore di questa guida originale e approfondita che accompagna il lettore alla scoperta degli antichi rioni dell’Urbe. Un percorso erudito e divertente che ha come punto di partenza e di arrivo la Ripa Greca, la riva sinistra del Tevere dove ha origine la leggenda di Roma, e che si snoda poi, in 86 tappe, tra luoghi d’interesse, curiosità e monumenti più o meno noti. “Ciò che vi suggerisco di andare a vedere è certificato da me stesso e potete fidarvi.” Catteruccia offre ai lettori una splendida passeggiata in mezzo alla storia, circondati dall’incredibile numero di scorci e opere d’arte che fanno di Roma la città più bella del mondo.
Accurata indagine sull'alimentazione dei Romani che ricostruisce in maniera rigorosa e avvincente la cultura e la società dell'antica Roma. L'autore non presenta soltanto i cibi e le bevande - anche quelli più insoliti - dei Romani, ma illustra anche la "liturgia" dei loro pasti e, più in generale, la loro visione del mondo e della vita. Ne emerge un quadro esauriente della vita romana, considerata nella sua quotidianità ma anche nei suoi principi ispiratori, quelli che stanno tuttora alla base della civiltà europea. Inoltre, in una sezione del libro si propongono parecchie ricette romane antiche, corredate da adeguate istruzioni e opportuni adattamenti al gusto attuale, così da renderle realizzabili ancor oggi.