Nell'anno che celebra il settantesimo della liberazione dell'Italia dal nazifascismo questo volume si propone di recuperare la storia dimenticata della partecipazione dei cristiani bolognesi alla Resistenza. Nomi e circostanze subito coperti da oblio per calcolo, per desiderio di voltare pagina e timore di essere accusati di intesa con il nemico, individuato - nei primi anni della Repubblica - con le amministrazioni di sinistra dell'Emilia Romagna. Emergono così, oltre la dimensione locale, i più ampi temi di quel tragico momento: la responsabilità individuale, i crimini impuniti delle guerre degli italiani, l'ombra del nazismo sul massacro di Montesole, il dramma dell'8 settembre 1943 per i cattolici italiani. Una ricerca storica inedita nella quale si delineano gli alti profili di preti, religiosi e laici che seppero superare la tentazione dell'indifferenza e che, in nome del Vangelo, diedero ascolto alla coscienza rifiutando complicità e silenzio di fronte ai crimini e agli orrori dei nazifascisti. Con una prefazione di Giancarla Codrignani.
Quale volto di Gesù emerge dagli scritti cosiddetti 'apocrifi'? Si tratta di un altro Gesù rispetto a quello che la memoria cristiana ha conservato fondandosi sui quattro vangeli canonizzati? O dagli apocrifi non emerge piuttosto una molteplicità di volti di Gesù, e un quadro più ampio e differenziato del cristianesimo delle origini? Questa diversità di immagini ha conseguenze per la ricerca sulla figura storica di Gesù? Come maturava la riflessione cristologica nelle diverse comunità prima che si cristallizzasse la distinzione tra canonico e apocrifo? La ricerca degli ultimi decenni sulle tradizioni extrabibliche ha aperto squarci di estremo interesse sulle domande e le tensioni che animavano le comunità cristiane delle origini e sulla pluralità di prospettive ermeneutiche circa l'esperienza di Gesù di Nazareth che in esse esisteva. Di tale pluralità traccia un ampio quadro il presente volume, che raccoglie i contributi della "IV Giornata di studio sulla storia del Cristianesimo" organizzata dalla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (sez. San Luigi) in collaborazione con l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e con il Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università "Federico II". Gli interventi in esso contenuti recano la firma di alcuni dei più autorevoli studiosi italiani ed europei dei testi apocrifi e del cristianesimo antico e mettono in feconda sinergia le domande proprie della ricerca storica su Gesù e sulle origini del cristianesimo.
Con uno scavo deciso don Flori dilata a livello profondo e universale ogni singolo episodio dell'ultima settimana del Cristo. Partendo da un nucleo centrale, egli si muove a cerchi concentrici, facendo in modo che ogni evento e atteggiamento del Cristo e delle persone che gli stanno accanto, abbracci l`atteggiamento dell'uomo di ogni epoca, convinto che il movimento del cuore dell'uomo, sostanzialmente e a livello profondo, è sempre identico nel suo porsi davanti al Mistero. Nel dramma di quelle ore don Flori legge l'intero dramma dell'umanità, obbligata a raffrontarsi e confrontarsi col mistero del proprio dolore e destino, col proprio agognare e con la propria agonia, col Mistero fatto carne, reale dell'Uomo-Dio che si è fatto carico del destino di ogni uomo e dell'intera realtà cosmica.
Mettersi alla scuola del Concilio: si tratta di una vera e propria chiamata, di un appello che lo Spirito santo sta facendo risuonare con forza nel cuore della comunità cristiana, come forse mai in precedenza, per fare finalmente tesoro, al di là di distinzioni, polemiche o sfumature, di questo autentico dono di Dio alla sua Chiesa nel volgere della storia tra il secondo e il terzo millennio cristiano. E se facciamo nostra l'ormai famosa constatazione di Josef Doré secondo la quale, dopo il Vaticano II, "nulla sarà assolutamente più come prima", non è per tessere un elogio superficiale e perfino scontato di quell'evento, ma per collocarci nella giusta prospettiva grazie alla quale è possibile leggere e accogliere, oggi, il magistero conciliare. Tra i vari contributi di questo saggio, da sottolineare l'attenzione ad alcuni "frutti del Concilio", sotto il profilo di quelle istituzioni di vita consacrata che sono un segno eloquente della perenne "novità" e radicalità del Vangelo anche nel nostro tempo: l'esperienza della Comunità monastica di Bose; la personalità di don Giuseppe Dossetti, fondatore della Piccola Famiglia dell'Annunziata; il lavoro e la testimonianza del Centro Aletti, nato dalla geniale ispirazione del card. Tomás Spidlík sj. Inoltre, un saggio inedito del teologo J.W. O'Malley affronta il problema dell'umanesimo del Vaticano II.
In luce Christi è il motto episcopale del vescovo Luciano Giovannetti. In esso è come racchiuso un vero e proprio programma di vita e di missione: vivere, agire, perfino "sognare" in quella luce che Cristo dona a coloro che ascoltano la sua parola e la mettono in pratica. Una luce che rifulge nei nostri cuori, li illumina e li chiama alla comunione con Dio. Realizzato per testimoniare la memoria grata da parte di tanti per la vita e l'attività pastorale del vescovo Luciano in occasione del suo ottantesimo compleanno, questo volume è, a un tempo, uno strumento di documentazione, un contributo di studio e la voce dell'amicizia e della gratitudine. Nelle sue tre sezioni, esso raccoglie un'ampia selezione delle lettere pastorali che mons. Giovannetti ha indirizzato alla comunità ecclesiale fiesolana nei ventinove anni del suo ministero episcopale, una piccola antologia delle sue omelie, tre contributi di studio su tematiche spirituali ed ecclesiali, un'ampia raccolta di testimonianze sulla figura.
La visita di Giovanni Paolo II a Firenze, il 18 e 19 ottobre 1986, nell'anno in cui il capoluogo toscano era stato proclamato, seconda città dopo Atene, capitale europea della cultura fu un evento di straordinaria portata spirituale e culturale. La città del rinascimento e della bellezza, di san Zanobi e di sant'Antonino, di Leonardo Bruni, Botticelli e Michelangelo, di Lorenzo il Magnifico e Girolamo Savonarola, di Giorgio La Pira, Giulio Facibeni e don Lorenzo Milani, si sentì richiamare con forza dal papa pellegrino di pace alla sua missione di portare nel mondo la luce dell'umanesimo cristiano: "Se il Rinascimento fu una delle epoche più luminose della storia fiorentina - diceva il papa in piazza della Signoria rispondendo ai saluti di accoglienza delle autorità -, quell'esperienza singolare non può rimanere senza un messaggio anche per voi. (...) Essa vi richiama alla necessità di una continua rinascita spirituale e morale, secondo la celebre espressione di san Paolo agli abitanti di Efeso: "Rinnovatevi nello spirito della vostra mente" (Ef 4,23)". Dal sommario: Introduzione di Carmelo Mezzasalma - Giovanni Paolo II, Discorso all'arrivo a Firenze - Mario Luzi, Indirizzo di saluto - Giovanni Paolo II, Discorso alle persone di cultura - Giovanni Paolo II, Discorso ai giovani - Editoriale della Rivista "Feeria" n. 1 (marzo 1987) dedicato a Firenze Capitale europea della cultura.
Un volumetto che raccoglie le preghiere di san Massimiliano a Dio e alla Vergine Maria e presenta vari schemi per pregare attraverso i suoi scritti. Una preziosa raccolta di preghiere nate dalla spiritualità del santo polacco, che ha al suo cuore la consacrazione a Maria e che ha scelto l'Immacolata come via privilegiata per avvicinarsi a Gesù, dedicando a lei tutta la sua vita. Nel testo troverai riflessioni per la recita del Rosario, via crucis, adorazione eucaristica, santa Messa in onore del Santo, preghiere varie per attingere alla sua immensa ricchezza spirituale.
Obbedire solo alla felicità non ha niente a che fare con l'egoismo o con l'edonismo; implica la scelta di elevare l'esistenza sino a ciò che la rende autentica e la trasforma in un dono per gli altri.
Queste pagine raccolgono i momenti di intimità spirituale che gli sposi devono concedersi, ogni giorno della settimana, prima di andare a dormire, e conducono la coppia a rasserenarsi vicendevolmente con la richiesta del perdono reciproco, attinto dall'energia dell'amore dato loro per essere sempre più uniti in Cristo e tra di loro. Riconciliati per la grazia dello Spirito, possono scoprire nella Scrittura i passi fatti da Dio stesso per insegnare come vivere il rapporto nuziale che si apre alla comunione e alla santità. Allora si è pronti ad accogliere la Parola che illumina, conforta, sorregge, infiamma.
Fare bene il Bene è il motto che può sintetizzare lo spirito della Venture Philanthropy (VP), oggetto di questo libro. I due autori hanno qui concettualizzato le possibilità di innovazione gestionale offerte al sistema della filantropia e del mecenatismo dall'adozione delle pratiche della VP, che prevedono di introdurre nel settore non profit l'uso delle regole ideate e sperimentate con successo dal mondo del venture capital. Il testo, oltre a trattare in una prospettiva macroeconomica e gestionale la VP, porta esempi di realizzazioni di successo nel nostro Paese. Sullo sfondo è sempre presente la potenzialità che potrebbe esprimere il sistema delle fondazioni di origine bancaria, attraverso un uso estensivo e coordinato delle nuove pratiche. Il lavoro si conclude con una proposta progettuale innovativa per consentire il mantenimento di un elevato livello di welfare in presenza di significative riduzioni di spesa pubblica, ma pure il miglioramento della qualità delle prestazioni: insieme un documento di politica economica e di indicazioni gestionali e di governance.
Lo studio di Paolo Bedogni e la documentazione che esso offre, presenta un quadro completo e ragionato dell'evoluzione del luogo della penitenza sacramentale lungo la storia, esplicita le esigenze architettoniche e artistiche del nuovo rito, offre linee feconde di riflessione per l'attuazione, e presenta alcuni tra gli esempi più significativi di tale ricerca dopo il Vaticano II.