"Stupore e meraviglia". E' con questi sentimenti che Papa Francesco apre la sua Lettera Apostolica sl significato e valore del presepe. In effetti, lo stupore e la meraviglia sono immediati quando ci si accosta, nel periodo natalizio, ai vari presepi che si visitano.
(Cit. dalla prefazione di Rino Fisichella)
San Bernardo è il primo cistercense a scegliere deliberatamente di scrivere e pubblicare i suoi scritti e di non limitarsi a redigere regolamenti interni e istituzionali per il giovane Ordine. Nella sua prima opera, Bernardo si chiede infatti se abbia il diritto di parlare al mondo, essendo un monaco e un abate. La scrittura può avere spazio nella sua vita comunitaria e silenziosa? La risposta è affermativa: un monaco ha dei doveri verso il mondo fuori dal monastero. Bernardo è anche un innovatore: tradizionalmente, infatti, la forma regolare di un commento biblico era il trattato. Bernardo, invece, è stato il primo a rivitalizzare il commentario creando sermoni, e poi raccolte di sermoni. Presentiamo qui l'arco dei sermoni per l'Avvento e la Vigilia di Natale, per la prima volta tradotti, con un'ampia introduzione storica di Wim Verbaal. Uno strumento per interpretare un tempo dell'anno tanto importante per il cristianesimo.
Il fabbro Vakula è innamorato di Oksana, la ragazza più bella del villaggio di Dikan'ka, ed è determinato a sposarla. Il suo progetto viene però ostacolato dal diavolo in persona, che da tempo medita di vendicarsi di lui e di tutte le «frottole che ha messo in giro sui diavoli»: quatto quatto sale in cielo, ruba la luna e se la infila in tasca, mentre Dikan'ka cade nell'oscurità più nera. «La notte prima di Natale», pubblicato nel 1832 nella raccolta «Le veglie alla fattoria vicino a Dikan'ka» e qui proposto nella traduzione di Paolo Nori, è una prova magistrale dello stile di Gogol': come lo ha definito Nabokov, «qualcosa di ridicolo e di stellare al tempo stesso».
Grazie soprattutto ai suoi romanzi L'isola del tesoro e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, veri capolavori di scrittura intelligente e divertente insieme, per tutti noi Robert Louis Stevenson è davvero il Narratore di Storie, come lo chiamavano gli abitanti dell'isola di Samoa dove visse i suoi ultimi anni. Ma questa definizione è insufficiente a dare ragione del «caso Stevenson», come lo chiama Alberto Manguel, il grande scrittore argentino che firma la presentazione di questo libro. Per arrivare a conoscere il segreto della sua magia di scrittore, occorre andare oltre l'immagine che Stevenson proiettò sul mondo (o che il mondo gli cucì addosso) di avventuriero in cerca di emozioni forti, nella vita come nella pagina. Questa raccolta vuole essere una piccola e insolita chiave d'accesso allo Stevenson intero, uomo e scrittore a tutto tondo. Sono testi dell'ultimo decennio della sua breve vita, di genere diverso ma accomunati da una luminosa fiducia nella cura amorevole di Dio e nella intrinseca bontà e onestà dell'uomo. Nel Sermone di Natale scritto per la famiglia dopo la morte del padre, nel saggio autobiografico Pulvis et umbra, nelle poesie e nelle preghiere composte per il rito serale nella casa samoana, persino nella lettera indignata in cui dice il fatto suo a un reverendo che aveva pubblicamente infangato la memoria di un sant'uomo, troviamo uno sguardo benevolo verso l'uomo destinato non al successo, ma semplicemente a fare ogni cosa al meglio delle sue capacità. Ecco la magia di Stevenson: nelle parole di Manguel, «una filosofia felice, grata per le piccole e grandi benedizioni della vita», che sa lasciare anche nei suoi lettori un senso di felicità.
Per Leonardo il mistero del Natale ha sempre al centro il Bambino, che lui dipinge sotto diverse luci. Celebre, tra le sue opere, resta l'Adorazione dei Magi, una storia tormentata iniziata nella sua Toscana nel 1481 e narrata anche da molti disegni preparatori. Ma l'anno dopo il genio di Vinci deve partire per Milano e lascia il quadro incompiuto. Completa invece molte Madonne e L'Annunciazione, con olio e tempera su una tavola di pioppo che riproduce un'annotazione dell'autore, «li movimenti siano annunziatori del moto de l'animo...» In questo piccolo libro a colori, a cura di Alessandro Rovetta, sono presentate grandi opere che riportano nel clima del Natale l'arte di Leonardo da Vinci come «sorpresa del divino nel mondo».
Nuova edizione con appendice di poeti d'oggi. Con illustrazioni d'arte. «Ispirata dall'evento del Natale, come si comporta la poesia? Si ferma solo alle apparenze? Coglie gli aspetti più suggestivi? Approfondisce il messaggio religioso? Lo illustra come meglio le riesce di fare? Promuove la nostra riflessione? Ci commuove? Ci fa migliori? Diremmo che la poesia, quando è davvero poesia, ottiene tutto questo d'un sol colpo» (dalla presentazione di Luciano Erba). Tutto questo è nell'antologia Natale in poesia. Da Efrem Siro e Ambrogio a Iacopone da Todi e Lope de Vega, da Manzoni e Heine a Pascoli e Claudel, da Gozzano a Eliot, da Montale a Turoldo per arrivare anche a Rodari e a Luzi: oltre sessanta tra i maggiori poeti dal IV al XX secolo in una scelta impreziosita da illustrazioni d'arte. Con un'appendice di testi di poeti d'oggi.
Dieci canti per le celebrazioni di Avvento secondo la liturgia propria di ogni domenica. I temi sono quelli classici della preparazione al Natale nei quali si respira l'attesa, la speranza e la gioia per la venuta del Salvatore. Una proposta dedicata alle assemblee liturgiche e animate dai giovani, con musiche suggestive e coinvolgenti che aiutano la partecipazione dei fedeli.
2017 Ottobre
CONTENUTO DELLO SPARTITO
Spartiti e testi dei canti.
TITOLI DEI BRANI
Maranathà ‚ Facciamo strade per Dio ‚ Stiamo sempre lieti ‚ Da noi germoglierà ‚ Trasformaci in te ‚ Tu vieni Signore ‚ Con te Signore ‚ Ora vieni con noi ‚ Benedetta sei tu Maria ‚ Vieni Signore Gesù
STEFANO MAZZARISI. Sacerdote della Diocesi
di Conversano-Monopoli, laureato in Scienze dell'educazione e della formazione, è assistente diocesano del Settore Giovani di Azione Cattolica e MSAC e vicedirettore dell'Ufficio Liturgico Diocesano per il Settore Musica Sacra.
MARTINO PALMITESSA. Compositore, direttore di coro
e orchestra, pianista, ha pubblicato opere musicali
con diversi editori. Nel 1995 ha fondato l'orchestra Mediterranea dell'ICOM (Istituzione Concertistica Orchestrale Monopolitana), di cui è direttore stabile e direttore artistico.
Il tempo di avvento è un tempo favorevole per fermarsi e riscoprire la nostra umanità. In questa breve lettura degli avvenimenti del Natale, con grande semplicità e vicinanza all’umano, Anselm Grün ci augura che l’angelo del Natale: - ci conduca nel silenzio - ci infonda il coraggio di fare i passi che portano alla vitalità - ci metta a contatto con la fonte della gioia - ci incoraggi a prendere la vita più alla leggera - ci conduca su una strada nuova - mandi all’aria i vecchi piani e ci porti per strade diverse e nuove.
All'inizio del Nuovo Testamento, Gesù entra in scena facendo sua la nostra povera storia: ne passa in rassegna i volti, le pagine, gli snodi e, abitandola, la trasfigura in storia della salvezza. Così si apre la "buona notizia": Gesù è il Dio con noi, il suo volto si intreccia con quello di molti altri nella storia, i suoi piedi si posano su una strada che altri hanno percorso offrendo un orizzonte totalmente diverso.
La promessa del Salvatore, l'attesa, la nascita del Bambino, la gioia del presepe, il dono della luce e della pace. Le parole di papa Francesco ci accompagnano verso il Natale, per scoprirne il vero significato. Un percorso che ci invita a uscire da una quotidianità rassegnata e abitudinaria, ad aprire la mente e il cuore, a incamminarci verso Betlemme, dove ci aspetta il pane della nostra vita. Queste pagine raccolgono le riflessioni di Francesco per vivere il Natale non solo come una festa, ma come l'occasione per prepararsi all'incontro personale con il Signore e conoscere il potere dell'amore, quello che rigenera la vita, perdona le colpe, riconcilia i nemici, instaura nel mondo un regno di pace.
Mentre guarda una casa di bambola nella vetrina del negozio di giocattoli del signor Quoit, Clara Marley pensa che il suo desiderio più grande è sentirsi di nuovo parte di una famiglia. Come le piccole figurine dietro il vetro, avere un letto ben rifatto, una tavola apparecchiata per l'ora del tè, un papà e una mamma da abbracciare. Ma questo ormai non può più succedere perché Clara e Jacob Marley sono tragicamente rimasti orfani e vivono di espedienti per le strade della Londra di inizio Ottocento, rubacchiando un tozzo di pane tra i rifiuti delle osterie e dormendo, quando sono fortunati, all'ospizio dei poveri. Ogni notte, prima di addormentarsi, Jacob, il fratello maggiore, abbraccia la sorella e le promette: "vedrai domani andrà meglio". E proprio per mantenere la sua promessa, quando gli si presenta l'occasione, la coglie senza pensarci un attimo, anche se il prezzo da pagare è troppo alto. E così, negli anni, Jacob intraprende un cammino che lo porta a diventare socio in affari di Ebenezer Scrooge. Ogni giorno che passa Jacob costruisce una fortezza fatta di denaro per tenere il resto del mondo fuori e diventare sempre più arido. Solo Clara può salvarlo dall'orribile destino che lo attende se non permetterà all'amore e alla gentilezza di albergare di nuovo nel suo cuore... Vanessa Lafaye ricrea con maestria le atmosfere del capolavoro di Dickens e ci racconta la storia di uno dei suoi personaggi più misteriosi, il socio in affari di Ebenezer Scrooge.
Con questo atteggiamento spirituale Charles de Foucauld ha accostato il testo evangelico, cercando in tutti i modi di porsi in ascolto della voce di Gesù, per conoscerlo, amarlo, imitarlo e farlo conoscere, amare e imitare. La lettura delle sue meditazioni evangeliche può essere ancora oggi un aiuto per sostare in preghiera ai piedi di Gesù, per conoscerlo e vivere secondo la sua volontà.
Ci auguriamo che questo piccolo strumento possa essere un aiuto per entrare, accompagnati dall'esperienza di frère Charles, nel mistero di un Dio che ci parla nella Scrittura e nella Liturgia.