L'assunto alla base di questo libro è che il mutamento culturale da cui sono state investite le società industriali avanzate nel corso degli ultimi decenni riguarda non soltanto lo stato superficiale dei valori, delle credenze e degli stili di vita, ma anche quel nucleo profondo, presente in ogni cultura, costituito dai "fondamenti della validità". Norme, valori e credenze, così come le teorie scientifiche e le istituzioni politiche sono in costante mutamento. Le ragioni che motivano il nostro consenso a tali teorie mutano però assai meno di frequante, così "come il letto di un fiume, le cui acque sono in costante fluire e sempre diverse, raramente muta".
"I saggi qui raccolti sono variazioni sul tema della frattura che si apre nell'esistenza e nella cultura quando l'essere umano non può aprirsi al mondo e quindi al presente. I vari tipi di crisi, dell'autorità, della libertà, dell'istruzione, persino del pensiero, sono riportati alla fondamentale lacuna dell'agire. Questa assume l'aspetto decisivo di una interruzione della tradizione. (...) Un aforisma di René Char fa da epigrafe ideale di questo libro: "La nostra eredità non è preceduta da alcun testamento". Non c'è modo migliore di illuminare il paradosso tipicamente moderno, per cui ogni generazione, in una cultura educata nella storia più di ogni altra, dimentica le motivazioni di quelle che l'hanno preceduta." (Introduzione di A. Dal Lago)
Il tema del dimenticare e del suo contrario è più che mai un tema d'attualità in una civiltà smemorata e pur avida di memoria come la nostra. La storia degli individui come delle società procede in un intreccio di memoria e oblio dove l'una non sta senza l'altro. Ma se la memoria è oggetto di riflessioni e studi, lo stesso non può dirsi dell'oblio. Con questo libro Weinrich ha inteso presentare una storia culturale dell'oblio, un'ambiziosa panoramica dall'alba della civiltà, ai giorni nostri.
La mente, l'esistenza, la persona nel mondo. Le origini della psicologia e della psichiatria moderna e alcune immagini dell'uomo contemporaneo. L'autore allarga lo sguardo su questioni coinvolgenti, al centro di dibattiti cruciali: le radici del dolore, i volti della follia, la natura del male. Il libro è insieme un'esplorazione dei lati oscuri della vita e delle terapie attraverso le quali chi soffre persegue la salute, la relazione, la socialità perdute.
Le domande che l'undicenne Nora K. rivolge a Vittorio Hosle riguardano i grandi interrogativi della vita umana. Il filosofo le risponde cercando di condurre la giovane amica attraverso il labirinto del pensiero filosofico. Insieme i due inventano un caffè in cui pensatori da Platone a Hans Jonas, discutono su Dio, il mondo, l'esistenza. Il risultato del loro scambio epistolare è una introduzione alla filosofia, indirizzata sia ai ragazzi che agli adulti.
La domanda su Dio non si è mai limitata ad essere una questione esclusivamente teoretica: nell'interrogarsi dell'uomo è sempre stata coinvolta la sua stessa dimensione esistenziale. Non è possibile, infatti, separare la domanda su Dio da quella sull'origine radicale e sul senso definitivo della vita umana. Nel presente volume l'argomento viene affrontato con contributi di diversi Autori tra i quali Poupard, Torrance, Romera, Polo.