Agili saggi di autorevoli studiosi del mondo arabo e dell'Islam per capire, in prospettiva storica, i conflitti religiosi e politici nei Paesi musulmani: dall'Egitto alla Turchia, dal Libano alla Siria. Un libro per tutti, sul presente e sul futuro dell'area mediterranea, dell'Europa e del mondo.
Il volume presenta un panorama storico del mondo musulmano dall'avvento dell'Islam (VII secolo) ad oggi, nelle sue diverse espressioni, da quelle dei paesi arabi a quelle africane e dell'Asia sud-orientale. L'oggetto privilegiato dell'analisi sono le società e i popoli che nell'Islam hanno trovato o cercano l'elemento fondante della loro identità etnico-politica o culturale, all'interno di contesti diversi sul piano geo-economico e politico. Attraverso una rivisitazione delle parti più "ideologiche" del testo, in questa nuova edizione (che copre gli eventi fino al febbraio 2013) viene esaminato l'impatto, a livello globale, dell'attentato alle Torri Gemelle e ancor più delle vicende che hanno connotato l'inizio del XXI secolo, fino alle cosiddette "primavere arabe": un tentativo insomma di fornire validi elementi di riflessione a chi studia o semplicemente vuole comprendere meglio il mondo musulmano.
Alle primavere arabe del 2011 pare essere succeduto, in molti casi, un rigido inverno. "Questo è il dramma del mondo arabo: una minoranza fanatica e radicale si impone a una maggioranza musulmana, non fanatica, con cui si potrebbe dialogare", afferma senza mezzi termini l'autore. Samir Khalil Samirè allo stesso tempo convinto, però, che si sia messa in moto una rivoluzione irreversibile nelle menti di strati sempre più ampli delle popolazioni arabe.
Un libro per scoprire il significato e le diverse forme della preghiera per i musulmani: - preghiera liturgica o preghiera pubblica, da secoli regolata da un rigido rituale - preghiera privata come la recita del Corano e l'invocazione dei "bei nomi" di Dio - preghiere e suppliche del musulmano durante il pellegrinaggio alla Mecca - preghiera cadenzata delle confraternite musulmane.
«Cosa succede quando a settembre inizia la scuola e ti trovi con una nuova compagna di banco? E se magari è molto timida e non parla? È quello che capita a Marco con Yasmin… Ma quando lui scopre che anche lei è fissata coi dinosauri, e che lo può pure aiutare in matematica, diventano amicissimi! Qualcosa di misterioso però rimane: Yasmin non può mangiare il prosciutto, il venerdì non viene ai giardini… e questo perché è musulmana… Cosa vorrà dire? L’invito a una festa speciale aiuta Marco a conoscere la sua ‘nuova amica’» (dalla IV di copertina).
Nuovi amici è una nuova collana di narrativa per bambini dagli 8 ai 12 anni che, partendo da un dato dell’esperienza, mira a far emergere, attraverso il racconto, i tratti caratteristici delle altre religioni. Nasce da una constatazione: i nostri bambini incontrano ormai quotidianamente dei coetanei che appartengono a una religione diversa dalla loro, di cui non sanno pressoché nulla. I ‘nuovi amici’ ci sono quindi già, perché stanno di fianco nei banchi di scuola, in cortile, al campo sportivo. I ‘nuovi amici’ vanno tuttavia posti anche come obiettivo, nel senso che occorre dotarsi di alcuni requisiti minimi di conoscenza del mondo dell’altro, indispensabili per intavolare un rapporto proficuo e sgombrare il campo dal pregiudizio.
Il confronto con il “diverso” mira inoltre a rafforzare nel bambino la propria identità culturale e religiosa (ad esempio: il tuo libro sacro è il Corano. Qual è il libro sacro nella mia tradizione? la Bibbia. Tu sai molte cose sul Corano e io cosa so dirti della Bibbia?).
I personaggi di ogni storia sono un gruppo di amichetti italiani, di varie fasce d’età e con interessi diversi, che si trovano a vivere esperienze d’incontro con bambini di un’altra religione. Le narrazioni sono tratte il più possibile dalla vita reale affinché il bambino possa riconoscervi il proprio vissuto e identificarsi con i vari protagonisti. Accanto ad alcune parole-chiave del lessico della religione oggetto del volume si apre una breve scheda di approfondimento che ne spiega il significato (ad esempio: moschea, imam). Ogni storia si chiude con uno o più giochi per divertirsi e insieme verificare la comprensione dei contenuti.
Ogni libro viene letto e approvato da un esponente della religione presa in esame, al fine di garantire una rispondenza tra la descrizione offerta e la realtà della fede, così com’è vissuta dai credenti della religione stessa.
Il prodotto risponde inoltre a una forte richiesta, da parte delle istituzioni del nostro Paese, di strumenti che favoriscano l’integrazione tra le diverse culture. In quest’ottica si colloca il patrocinio della Prefettura di Bologna.
Note sugli autori
La pluralità degli autori consente di coprire competenze diverse e, in particolare, relative alle varie religioni, all’aspetto pedagogico, al linguaggio rivolto ai bambini.
Nato in un clima di evangelizzazione, il testo Sulle testimonianze rese dal Corano a Maria Vergine (1845) tardivamente attribuito a Rosmini e pubblicato in raccolta solo nel 1884, qui per la prima volta presentato a sé, mostra un volto inedito del pensatore considerato una delle voci più autorevoli del pensiero cattolico liberale dell'Ottocento. Persino ardita sembra la sua scelta di riportare e commentare passi della Sura dove è attestato il culto di Maria, anche solo perché, accostandovisi da studioso, è precursore di un'attenzione positiva verso l'Islam e il Corano all'epoca solo accennata. Di più, quasi per eterogenesi dei fini, queste pagine, pur avendo un chiaro intento missionario e di conversione che trova espressione anche in stilemi anti-islamici della cultura del tempo, inaspettatamente dimostrano la possibilità di una apertura al dialogo cristiano-islamico, proprio a appartare dalla ricerca storico-filologica di quelle verità della fede cattolica nascoste fra le pieghe di un credo - non un'eresia - diverso e come tale riconosciuto.
L'Islam è nato come religione a potere temporale, come teocrazia a clero di fatto.. Nel secolo XIX l'impero ottomano ha avviato un processo di liberalizzazione culminato con la fondazione dello Stato turco, a costituzione laica pur se a popolazione islamica. Ma la "primavera araba" del 2011 potrebbe condurre all'imposizione di un modello costituzionale riconosciuto dai suoi credenti come "alternativo" a quello occidentale. La storia dell'Islam viene così considerata dall'autore come storia di un "sacro esperimento" di ibridazione tra religione e politica, che ha soffocato l'una e l'altra.
Chi sono i musulmani? In che cosa credono? Quali sono le loro pratiche religiose e le loro norme morali? In che modo si interpretano dal punto di vista religioso e in relazione alla società? Facendo tesoro di una lunga permanenza in Israele e in Libano, l'autore racconta l'islam "oltre i luoghi comuni" e ricorda che i musulmani si sentono legati a una immensa comunità, la ùmmah, fondata sul libro del Corano e sulla Sahdah, la professione di fede che contiene gli elementi essenziali della religione. Ciò non significa che i musulmani si sentano uguali fra loro in tutto e per tutto, o che siano veramente una comunità compatta e uniforme. Accanto a inevitabili differenze etniche, culturali, sociali, linguistiche, politiche ed economiche proprie di una comunità religiosa diffusa in tutto il mondo, esistono modi di interpretare e vivere l'islam che costituiscono motivi di differenza e di divisione.
Alberto Fabio Ambrosio, domenicano, è da anni uno dei maggiori studiosi cristiani dell’Islam mistico. In questo libro racconta l’origine di questa sua passione e introduce il lettore nello straordinario mondo del sufismo, la mistica islamica. Ambrosio mettendosi in gioco in prima persona, conduce il lettore a una duplice riflessione, sia teorica che personale, riguardo al tema del dialogo intrareligioso, tanto caro a Raimon Panikkar.
Una profonda e inedita scoperta dell’Islam che affascina e non spaventa, quello dei grandi mistici e delle scuole spirituali.
Nato a Fano, nel 1971, dopo i primi studi in Italia Alberto Fabio Ambrosio intraprende gli studi in Lingua e Storia della Turchia all’università di Strasburgo. Nel 2002 completa gli studi universitari in Turchia discutendo una tesi sui rituali di iniziazione nell’ordine Bektashi. Lo stesso anno si laurea anche in teologia con uno scritto sull’induismo e il sufismo. Nel 2003 intraprende un dottorato in Storia Moderna all’Università della Sorbona di Parigi, sulla dottrina e le pratiche dei Dervisci Rotanti nell’Impero ottomano del XVII secolo. È autore di diverse pubblicazioni su Jalal alDin Rumi e i Dervisci Rotanti. Attualmente prosegue le sue ricerche sull’ordine mistico dei Dervisci Rotanti a Istanbul, dove risiede dal 2003.
Il Corano è il libro sacro dell'Islam, anzi nella cultura islamica è, per antonomasia, "il Libro". Testo religioso, spirituale pratico a un tempo, di Dio, inimitabile per suo stesso assunto, libro dai molti nomi e dai molteplici modi di lettura, "mare profondo" che non può essere esaurito: accostarsi a esso rappresenta per noi occidentali un'impresa irta di difficoltà. In queste pagine, un percorso di conoscenza e comprensione del Corano: le vicende della composizione, la struttura, i temi portanti e, soprattutto, l'interpretazione, indispensabile chiave d'accesso al messaggio divino.
Il tema di questo libro è il corretto metodo per ottenere la perfezione umana, che nella concezione di Al-Fârâbi si identifica con la felicità e con la filosofia. Per lui - primo dei grandi filosofi musulmani e primo a riportare alla luce il pensiero greco nel mondo profondamente mutato delle religioni monoteiste - il raggiungimento della felicità è indissolubilmente legato a un ordine politico, a quello che Platone ha definito "regime virtuoso". Al-Fârâbi accoglie la visione gerarchica della filosofia platonica e l'ideale di un "governante supremo" che deve essere principe, imam e filosofo. Ma, nella ferrea logica che lo porta a disegnare la struttura di una società perfetta e quindi felice, si scontra con la difficoltà di conciliare l'indipendenza della ricerca filosofica con la religione rivelata, "la felicità terrena in questa vita e la felicità suprema in quella a venire". Prima parte di una trilogia che prosegue con "La filosofia di Platone" e "La filosofia di Aristotele" e che era nota col titolo "Le due filosofie", questo trattato è anche un mezzo per comprendere meglio la filosofia della Grecia classica e il modo in cui questa ha influenzato, nel corso dei secoli, la nostra civiltà.