Introduzione di mons. Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi
Illustrazioni di Guézou
Edizione italiana a cura di Roberto Laurita
Una guida teorica e pratica, destinata non solo al clero, ma a tutti coloro che intervengono attivamente nelle celebrazioni e nella trasmissione della fede (lettori, catechisti, animatori…), per aiutarli a migliorare il proprio servizio.
Descrizione
Questa guida è destinata ai predicatori, ai preti, ai diaconi e ai seminaristi che devono parlare in pubblico, ma anche ai laici che hanno il compito di accompagnare liturgie della Parola ed esequie, battesimi e matrimoni… Sarà di aiuto anche ai lettori liturgici e a tutti i cristiani chiamati a prendere la parola davanti a un uditorio, piccolo o grande che sia.
Le attese sono immense e i carismi disuguali. La santità e le buone intenzioni, la volontà di trasmettere il messaggio della fede, le conoscenze bibliche o teologiche acquisite, da sole non bastano. In effetti, il tono di voce e il nostro linguaggio “non-verbale” possono attirare a Cristo e alla Chiesa, ma anche allontanare. Tutti, comunque, possono progredire, se sono disposti ad esercitarsi, seguendo un metodo e dei consigli adeguati.
Nato dalla pratica, il testo propone trenta esercizi per migliorare la comunicazione orale. L’obiettivo è chiaro: prepararsi più facilmente, acquisire sicurezza, avere una maggiore possibilità di toccare le menti e i cuori, e far crescere negli uditori il desiderio di ascoltare, di comprendere e di ricordare.
Educare ancora alla vita buona del Vangelo
Un importante testo che idealmente ci colloca intorno al fuoco generato dal processo sinodale della Chiesa universale, che si è svolto dal 2016 al 2019 , dal tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. 32 contributi distinti in 5 significative “costellazioni”. Il testo ha come scopo di tenere sveglio l’impegno educativo e pastorale della Chiesa a favore di tutti i giovani. Contiene un importante “Invito alla lettura” di Papa Francesco e il “Rilancio del cammino” di Giacomo Costa, sj. Uno strumento indispensabile per tutti gli educatori e gli operatori di pastorale giovanile che desiderano essere all’altezza del Vangelo e dei segni dei tempi.
La proposta educativo-pastorale MGS per il 2020-2021
Il Quaderno giovani, in conformità ad una tradizione ormai ben consolidata e fruttuosa, è il punto di riferimento per la proposta pastorale dell’anno in corso in tutti gli ambienti salesiani d’Italia. “Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare” dice la donna vestita di luce al piccolo Giovanni Bosco nel sogno dei nove anni, di cui nel 2024 ricorrerà il bicentenario. Da qui prende avvio la proposta pastorale per l’anno 2020-21: essa ci invita ad essere “nel cuore del mondo” per esserne luce, sale e lievito.
Il presente quaderno è comporto di cinque capitoli: l’ispirazione nasce dal sogno dei nove anni, di cui si invita ad approfondire la dimensione spaziale dei luoghi; un secondo momento, biblico e teologico, cerca di andare in profondità rispetto all’ispirazione carismatica iniziale; il capitolo centrale è dedicato a comprendere l’identità cristiana secondo un approccio squisitamente vocazionale; il quarto capitolo mette a tema le modalità concrete per realizzare una “cittadinanza responsabile” oggi; infine vengono offerte al lettore alcuni “medaglioni di santità” da cui trarre ispirazione per un’azione efficace e profetica nel nostro tempo.
Il presente Quaderno giovani è un vivo e operativo, perché offre ad ogni lettore dei contenuti solidi in grado di interagire con il singolo e con il gruppo attraverso la richiesta di partecipazione personale al cammino indicato. Non siamo quindi davanti ad un “libro da leggere”, ma abbiamo tra le mani un “compagno di viaggio” che invita ogni giovane o adulto a crescere spiritualmente e ad ogni comunità educativa e pastorale a mettersi in discussione per potersi migliorare.
La configurazione, lo stile e la proposta del presente Quaderno giovani lo rendono prima di tutto adatto per i giovani, i quali sono chiamati a prendere sul serio la loro esistenza, conformandola a quella del Signore Gesù. Insieme con i giovani, uno strumento come questo è consigliato anche ad altre categorie di persone: prima di tutto agli animatori e agli educatori dei fanciulli, dei preadolescenti, degli adolescenti e dei giovani; ai membri che a diverso titolo appartengono alla famiglia salesiana (cooperatori, ex allievi e altri gruppi); agli insegnanti e formatori impegnati cristianamente nella loro missione. Questo quaderno può essere infine di giovamento ai salesiani di don Bosco, alle figlie di Maria Ausiliatrice e ai sacerdoti impegnati nell’ambito educativo per la loro formazione spirituale, pedagogica e pastorale.
Ai nostri giorni la Chiesa non è più un passaggio obbligato nella vita delle persone. E' invece uno dei percorsi accanto ad altri. Se la metà per ogni cristiano è e rimane sempre l'amicizia con Gesù e l'amore verso i propri fratelli, non è detto che le strade del passato siano quelle migliori anche ai nostri giorni. Non è forse il caso di ricalcolare il percorso e cercare strade più efficaci e significative?
In ogni capitolo, a partir dalle provocazioni della Bibbia, si fa luce su un aspetto che può caratterizzare questo nuovo percorso: la creatività, la diversità, la libertà, l'umanità, la complessità, l'essenzialità, la speranza.
L'autore, che ha già offerto interessanti riflessioni nel suo precedente Mosche bianche. Manuale di sopravvivenza per parrocchiani, desidera aprire prospettive nuove e liberanti rispetto al clima di immobilismo e di sfiducia che sembra persistere in alcune parrocchie. Allo stesso modo, intende dare piena fiducia e spronare alla riflessione e all'azione quelle persone che si sentono inadeguate.
I "compiti per casa", posti al termine di ogni capitolo, rendono questo libro una sorta di laboratorio per la riflessione personale e di gruppo per arricchire la qualità della propria appartenenza alla vita della comunità cristiana.
Mirko Pozzobon, sacerdote della diocesi di Belluno-Feltre. Ordinato nel 2007, ha conseguito il dottorato in Sacra Scrittura presso l'Istituto Biblico di Roma. La sua tesi (La Peshitta del secondo libro di Samuele, pubblicata nel 2016) rientra nell'ambito di ricerca della storia dell'interpretazione del testo biblico, in particolare nel campo delle antiche traduzioni. Affianca l'insegnamento presso la Facoltà Teologica del Triveneto e l'ISSR del Veneto Orientale all'attività pastorale in parrocchia. Attualmente è parroco in solido nelle tre parrocchie di Bribano, Roe e Sedico. Nel 2019 ha pubblicato Mosche bianche. Manuale di sopravvivenza per parrocchiani (San Paolo).
La Chiesa che abita, fin dalle sue origini, tra la gente di un territorio, è immersa nel cambiamento epocale che contraddistingue questo nostro tempo. Occorre che si attrezzi per starci dentro, attraversarlo, senza rinunciare alla propria identità, ma mettendosi in ascolto dei segni dei tempi, cogliendone nodi e opportunità con realistica speranza.
Questo libro affronta il modo in cui le parrocchie possono oggi attraversare la crisi. Il percorso è scandito in tre parti interdipendenti. La prima intende discernere questo tempo da una prospettiva di fede e comprendere quanto e come la crisi ha inciso sulla vita delle comunità parrocchiali e sulla loro missione sul territorio. La seconda parte propone alcuni orientamenti teologici, ecclesiologici e pastorali ritenuti utili per le parrocchie di oggi. La terza parte indica alcuni percorsi possibili e praticabili con e per i giovani, gli adulti e le famiglie, realtà piuttosto marginali in parrocchie che dedicano la quasi totalità delle risorse a bambini e ragazzi.
Sommario
Presentazione. I. OPPORTUNITÀ. 1. Cambiamento d’epoca. 2. Le parrocchie in questo contesto. II. ORIENTAMENTI. 3. Generare riferimenti cristiani. 4. Osare passi giusti. III. PERCORSI. 5. Giovani e parrocchie. 6. Famiglia, adulti e parrocchia, insieme. 7. Il lab-oratorio intergenerazionale. 8. Immigrazione, multireligiosità e multietnicità. Conclusione.
Note sull'autore
Giovanni Villata ha insegnato Teologia pastorale alla Pontificia Università Urbaniana e alla Facoltà teologica dell’Università Pontificia Salesiana. Ha diretto il Centro studi e documentazione della diocesi di Torino e l’Osservatorio giuridico-legislativo della Conferenza episcopale piemontese. È stato inoltre responsabile del Servizio diocesano per la formazione degli operatori pastorali e collabora con il Centro orientamento pastorale di Roma e le riviste Orientamenti Pastorali, Vita pastorale e Rogate ergo. Per EDB ha pubblicato di recente La parrocchia innovativa. Progettare la pastorale a partire dal territorio (con Tiziana Ciampolini, 2016) e Teologia pastorale (2016).
Una riflessione di ordine sapienziale sulla condizione della città contemporanea che si situa sullo sfondo del cammino recente dell’Azione cattolica italiana, che ha esplorato tematiche quali la popolarità, la fraternità, la sinodalità, il discernimento, tutte legate alle dinamiche urbane e sociali.
L’autore ha raccolto una serie di lectio rivolte agli Adulti e agli Adultissimi di Ac, frutto di un discernimento che, a partire dal testo biblico, in dialogo con alcune analisi psicologiche e sociologiche, interroga la città per smascherarne modelli disfunzionali e, soprattutto, per cogliere le spinte dello Spirito.
L’esercizio di discernimento che ne deriva è, oggi più che mai, necessario per sostenere passioni veraci per il bello, il vero e il buono delle città che abitiamo.
Nella proposta pastorale per l’anno 2020/2021, l’arcivescovo Delpini invita tutti a far emergere le domande profonde che interpellano la nostra fede e il pensiero del nostro tempo, ancora segnato dall’esperienza drammatica della pandemia.
I fedeli sono esortati a interpretare e discernere prima ancora che a programmare. «Non è più tempo di banalità e di luoghi comuni, non possiamo accontentarci di citazioni e di prescrizioni. È giunto il momento per un ritorno all’essenziale, per riconoscere nella complessità della situazione la via per rinnovare la nostra relazione con il Padre», scrive l’Arcivescovo. La proposta pastorale intende, in sostanza, incoraggiare l’invocazione, la ricerca, l’esperienza della sapienza, attingendo al patrimonio dei Libri Sapienziali.
Il volume è suddiviso in due parti: una prima parte introduttiva, che affronta i temi sopra citati, e la lettera vera e propria di apertura dell’anno pastorale, in cui si fa più assiduo e puntuale il riferimento al Libro del Siracide, suggerito come guida di questo cammino, e alla vita della comunità cristiana.
Il presente volume affronta in modo sereno ed aperto il tema dell'omosessualità presente anche nel clero, cercando di superare una certa reticenza sociale ed ecclesiale sull'argomento. L'omosessualità in sé, pur nella nostra cultura emancipata, crea ancora imbarazzo, contrapposizione ideologica e dialettica, pluralità di posizioni 'scientifiche'. Tale questione, declinata in riferimento ai presbiteri e alle persone in formazione per il sacerdozio, desta ancora più sconcerto e per una sacralità 'offuscata' del ministero sacerdotale, e per una contraddizione avvertita tra le qualità umane richieste e la condizione dell'orientamento omosessuale, e per il risvolto morale di una tendenza che, anche se non esercitata, porta con sé l'alone di un disordine interiore. Però, il problema esiste, sicuramente con percentuali e sfumature culturali diverse, e si profila come non trascurabile. Affatto. In un clima di confusione generalizzata sull'argomento che corre il rischio di sfiorare sovente il 'provvedimento' emergenziale, tenendo a bada il clamore mediatico con la sua inevitabile approssimazione, è possibile individuare un percorso di reale sostegno ed integrazione per presbiteri con orientamento omosessuale?
Il volume approfondisce la categoria della sinodalità nei suoi risvolti trinitari ed ecclesiologici e nelle sue implicazioni pastorali e canoniche.
La prima parte consente di sviluppare una riflessione teologica che, all’interno di un orizzonte trinitario, coinvolge tutti i membri della comunità ecclesiale chiamati a camminare insieme sotto la guida dello Spirito Santo. Grazie soprattutto al magistero di papa Francesco, la sinodalità rappresenta una categoria teologica di grande attualità e di capitale rilevanza all’interno del processo di comprensione e di azione ecclesiale che va esplicato in una realtà multiculturale, globalizzata, in continua evoluzione.
La seconda parte del volume tematizza ulteriormente la sinodalità in quanto categoria che non può prescindere dall’ambito teologico-pastorale e da quello giuridico-canonico; questi diversi livelli di comprensione consentono di tradurre le implicazioni storico-esistenziali di una riflessione sulla sinodalità quale cammino di maturazione del popolo di Dio.
Sommario
Il camminare insieme nella vita concreta della Chiesa (E. Cibelli). Sinodalità come principio ermeneutico della Chiesa italiana al tempo di papa Francesco. Contenuti e prospettive (G. Bassetti). I. SEZIONE ECCLESIOLOGICO TRINITARIA. La sinodalità come espressione della koinonia trinitaria (A. Clemenzia). L’ecclesiologia in una visione sinodale: una rilettura trinitaria (N. Salato). II. SEZIONE SPIRITUALE E MISTICA. I fondamenti spirituali per una Chiesa tutta sinodale (F. Asti). Sinodalità e «mistica» della fraternità (A. Ascione). III. SEZIONE PASTORALE. La sinodalità nell’insegnamento di papa Francesco e le dinamiche di rinnovamento della teologia pastorale (C. Matarazzo). Camminare insieme nella diversità (E. Cibelli). Esperienza di sinodalità nella Chiesa napoletana (C. Sepe). Verso una realizzazione della sinodalità (F. Asti). Gli autori.
Note sull'autore
Francesco Asti, sacerdote dell’Arcidiocesi di Napoli dal 1992, è laureato in Teologia e Scienze delle Comunicazioni. È docente ordinario e Decano presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione San Tommaso d’Aquino (Napoli) e Teologo Consultore presso la Congregazione per le Cause dei Santi. Tra le sue pubblicazioni per la Libreria Editrice Vaticana: Spiritualità e Mistica (2003); Dalla spiritualità alla mistica (2005); Dire Dio (2006); Teologia della vita mistica (2009); Centuria mistica con i Padri della Chiesa (2012); Maria Vergine nella vita mistica del credente (2017).
Edoardo Cibelli, presbitero di Napoli dal 2006, è laureato in Fisica, indirizzo cibernetico. Dottore in Teologia dogmatica, insegna Teologia fondamentale ed Escatologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione San Tommaso d’Aquino (Napoli). Tra le sue pubblicazioni: Volontà, libertà e autenticità in Bernard Lonergan (Il Pozzo di Giacobbe 2012); Per una teologia del fondamento (Aracne editrice 2019), La misericordia: forma relationis. Prospettive ermeneutiche (con F. Asti e N. Salato, Verbum Ferens 2019).
Contributi di:
Gualtiero Bassetti, Cardinale presbitero di Santa Cecilia e Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Alessandro Clemenzia, professore di Teologia dogmatica la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (Firenze) e l’Istituto Universitario Sophia (Loppiano).
Nicola Salato, professore di Teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - sez. san Luigi.
Antonio Ascione, professore di Filosofia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - sez. san Tommaso.
Carmine Matarazzo, professore di Teologia pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale - sez. san Tommaso.
Crescenzio Sepe, Cardinale presbitero di Dio Padre Misericordioso, Arcivescovo metropolita di Napoli, Gran cancelliere della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Presidente della Conferenza Episcopale Campana.
Quella che l'autore propone è una riflessione rivolta a quanti si occupano di pastorale vocazionale. Prende in considerazione la vocazione al ministero sacerdotale e alle diverse forme di vita consacrata e affronta, con cura e delicatezza, il particolare tema dell'accompagnamento spirituale, mezzo privilegiato per il discernimento vocazionale. Attraverso varie citazioni dei documenti più recenti della Chiesa, sottolinea il messaggio di papa Francesco che, per la pastorale dei giovani, invita a «privilegiare il linguaggio della vicinanza, dell'amore disinteressato, relazionale ed esistenziale, che tocca il cuore, raggiunge la vita, risveglia speranza e desideri».
Tre verbi - formare, lasciare e contemplare - per agevolare la lettura e comprensione di tre saggi di un unico percorso verso il tutto dell'esperienza cristiana. I canoni di diritto canonico, citati e commentati in prospettiva missionaria lungo questo itinerario, sono come "pietre miliari" che segnano le tappe principali dell'ascesi verso la meta. Quest'ultima è pennellata in modo allusivo, discreto, coinvolgente dalle tre "pale" del trittico di rara bellezza, posto in appendice a questo libro. Né le "pietre miliari" del libro, né le "pale" del trittico in appendice possono essere confuse con la meta reale, perché vivere la comunione con Dio, che fonda la dignità della persona umana, è responsabilità personale del lettore, che non può essere in alcun modo sostituita da alcuna legge della Chiesa. Ecco perché questo libro ha una rilevanza pastorale non trascurabile ed è consigliato a tutti i fedeli cristiani, anche non praticanti.
LIBERO GEROSA, già rettore della Facoltà di Teologia di Paderborn e della Facoltà di Teologia di Lugano; presso quest'ultima ha fondato l'Istituto di Diritto canonico e diritto comparato delle religioni (DiReCom) che tuttora dirige. È autore di numerose pubblicazioni in ambito canonistico
Il clima di cristianità è finito, occorre tornare ad una pastorale missionaria, alla prospettiva di una "chiesa in uscita" secondo il modello di Gesù e delle prime comunità cristiane. Di fronte a questa realtà che si impone nasce l'interrogativo di quale stile, quali atteggiamenti assumere in un mondo pluralista dove la scelta di fede appare come una possibilità tra le altre senza supporti ambientali? A quale conversione pastorale siamo invitati per l'annuncio del Vangelo nel mondo moderno?