Una sfida per tutto il pianeta, quella lanciata da papa Francesco con la sua enciclica sui temi dell'ecologia, della cura del creato, dei nuovi stili di vita. E il libro raccoglie la sfida facendo dialogare tra loro i saperi, le diverse competenze scientifiche e le varie sensibilità culturali e religiose; ne emerge un mosaico interessantissimo che tenta una risposta organica al grido di sofferenza della terra, dei poveri, dell'umanità smarritasi nell'inseguimento insensato del mito della crescita illimitata e di un progresso tecnocratico. Con i contributi di Flaminia Giovanelli, Fabiano Longoni, Matteo Truffelli, Stefano Zamagni, Pablo Canziani, Luigi Alici, Gian Maria Polidoro Ofs, Beatrice Draghetti, Sandro Calvani, Luigi Fusco Girard, Giuseppe Notarstefano.
Il volume delinea le trasformazioni degli assetti ambientali in Italia e i modi con cui esse si sono intrecciate ai più generali mutamenti economici, politici e sociali. Una particolare attenzione è dedicata agli ultimi decenni, che hanno visto l'accelerazione del dissesto idrogeologico e del consumo del suolo, il peggioramento della qualità della vita nelle aree metropolitane, la cementificazione incontrollata, la scomparsa di aree di pregio, le emergenze legate ai rifiuti, i guasti alimentari, l'inquinamento marino e atmosferico, la comparsa di nuove patologie. L'autrice mette in evidenza non solo quegli aspetti che sono comuni agli altri paesi del mondo occidentale, ma anche i caratteri specifici della situazione italiana, riconducibili sia alle caratteristiche geomorfologiche del paese, sia alle scelte compiute dalle classi dirigenti dell'Italia unita.
La problematica del diritto all’ambiente è talmente ampia che non se ne può fare una esposizione completa se non attraverso un trattato. Il lavoro, poi, sarebbe a rapida obsolescenza perché ogni parte del diritto è ora in forte e continua trasformazione, ma quella dell’ambiente lo è in misura ancora maggiore perché più direttamente coinvolta nella crisi del modello di sviluppo che sta attraversando il pianeta, nei processi di globalizzazione, nella crisi di molte istituzioni e categorie giuridiche tradizionali. Non vi è, inoltre, nessuna delle discipline nelle quali si articola la scienza giuridica che non ne sia interessata: non ci si può occupare di diritto dell’ambiente senza tener conto anche di profili che riguardano il diritto internazionale (particolarmente importante per la derivazione sopranazionale della disciplina), la comparazione fra gli ordinamenti e, sul piano interno, il diritto costituzionale, tributario, penale, processuale, commerciale, del lavoro, e civile in generale. Quanto al diritto comunitario, la materia ambientale conferma che non se ne può più fare una trattazione del tutto separata da quella del diritto interno: la gran parte della normativa nazionale è di attuazione di quella europea. Il diritto amministrativo, nel quale si sono formati gli autori di questo libro, non ha quindi l’esclusiva della materia ma è il settore del diritto che più si presta a darne una visione d’insieme perché non vi sono aspetti rilevanti della disciplina che non comportino esercizio di pubblici poteri o comunque interventi di pubbliche amministrazioni. Inoltre, il diritto amministrativo è, fra le materie giuridiche, una di quelle che in maniera più evi-dente comportano l’esigenza di uno studio integrato con le analisi economi¬che, storiche e sociologiche senza le quali è impossibile comprendere la sola parte giuridica dei fenomeni. Ciò spiega come in tutti i paesi gli studi siano stati effettuati in prevalenza da amministrativisti. Il panorama complessivo degli studi giuridici che si sono fatti sul diritto dell’ambiente o “ambientale”, come altri preferiscono, è molto articolato e di diverso carattere. Come avviene per ogni materia ad alto contenuto di tecnicità, sono prevalenti i contributi di specialisti, elaborati spesso con un linguaggio specifico, densi di dati documentali e per la parte ricostruttiva tendenti per lo più a enfatizzare i profili di novità, come se il mondo e il diritto si dividessero essenzialmente in prima e dopo la questione ambientale. La maggior parte dei migliori contributi scientifici in Italia sono stati espressi in saggi volti a cogliere le problematiche emergenti. Molto ricca, soprattutto nei paesi anglosassoni, e ora è iniziata anche in Italia, è la produzione di lavori monografici che traggono dalle tematiche ambientali occasioni per tentare nuove sistematiche e metodologie o almeno la rivisitazione di concetti dogmatici. Infine vari testi destinati all’insegnamento universitario contengono importanti e apprezzabili ricostruzioni di insieme. Di tutto ciò si darà conto nel corso della trattazione. Lo scopo di questo libro è fornire una chiave di lettura del diritto dell’ambiente in modo da offrire la possibilità di acquisire non solo le informazioni essenziali e di rintracciare agevolmente anche quello di dettaglio, ma anche e soprattutto le capacità di comprensione delle problematiche giuridiche dell’ambiente. Non si effettua, in questa sede, una ricostruzione degli istituti generali del diritto amministrativo (organizzazione, attività, situazioni soggettive, tutele) che comprenda la disciplina ambientale ma, richiamando al più i profili generali, ci si concentra nell’evidenziare la specificità che presenta la materia ambientale; per esempio non si espone la problematica generale del procedimento amministrativo ma si evidenziano i tratti differenziali e specifici che attengono, in tale ambito, ai profili ambientali traendone, quando è possibile, spunti per una riconsiderazione delle categorie generali. A questi criteri risponde l’impostazione del libro che si compone di una parte generale, di una serie di approfondimenti e di una terza parte desti-nata alle informazioni. La parte generale, pur nella difficoltà del contenuto, è quella che pre-senta meno problemi dal punto di vista sistematico perché è volta a fornire delle chiavi di lettura complessive della materia evidenziando anche i profili, che da questa possono trarsi, in termini di approccio generale al diritto. Questa parte è stata scritta con la collaborazione di Giovanni Maria Caruso, Federico Dinelli e Andrea Farì, che hanno inoltre contribuito con Erika Braido alla redazione del volume. La parte sugli approfondimenti non è composta da saggi isolati ma vuole essere un’organica trattazione delle problematiche di maggior rilievo della materia, meglio, appunto, approfondita di quanto si è fatto in quella generale. Qui la scelta contiene un margine di discrezionalità ed è influenzata anche dalla idoneità in temi prescelti a fornire stimoli di carattere generale. I lavori giuridici collettanei sono il più delle volte la somma di contributi individuali; in questo caso si è cercato, di pervenire a un risultato condiviso, quanto meno nel metodo. La parte finale, sulle informazioni, contiene i dati giuridici essenziali dei principali settori del diritto dell’ambiente. La terza edizione si è resa necessaria per tener conto delle novità legislative e giurisdizionali che si sono avute dopo la pubblicazione del libro. L’aggiornamento è stato curato da Andrea Farì. Hanno contribuito ai lavori di aggiornamento anche Annamaria Gigli, Omar Hagi e Francesco Grassi. Lo stesso gruppo di studiosi ha dato vita alla Rivista Quadrimestrale di Diritto dell’Ambiente (www.rqda.it) da me fondata e diretta. Presso l’Università di Roma Tre è giunto alla sesta edizione il Master in diritto dell’ambiente.
In anticipo su larga parte del dibattito politico e giornalistico degli anni '70 e '80, Alex Langer ha proposto con originalità e forza i temi del limite dello sviluppo e della necessità di ribaltare il paradigma della crescita e dell'economia consumistica. Al motto olimpico - che per Langer simboleggia l'economia competitiva moderna - Citius, Altius, Fortius (più veloce, più alto, più forte), ha contrapposto i valori che dovrebbero fondare un diverso modello di sviluppo: Lentius, Profundius, Suavius (più lento, più profondo, più dolce). Di fronte a una crisi economica globale iniziata nel 2008 e ai rischi gravissimi dei cambiamenti climatici sul pianeta, le sue critiche a un modello di sviluppo energivoro e onnivoro e le sue proposte di una conversione ecologica dell'economia e della vita nel suo complesso sono oggi di grande attualità.
Che direste se arrivasse uno in casa vostra e in nome del suo guadagno cominciasse a smontarvi tetto, porte e finestre per ottenere legname e mattoni da mettere in vendita? E che gli direste se di fronte alle vostre proteste rispondesse che conviene anche a voi perché userà voi come manovali per la demolizione? Pensereste di trovarvi di fronte a un folle, eppure è la fotografia del sistema di oggi che non solo demolisce il pianeta per il profitto immediato, ma afferma perfino che si tratta di sviluppo e progresso. Il sistema fa di tutto per trasformare la follia in normalità, addirittura in virtù, ma molte comunità hanno conservato il senso della ragione e difendono con tutte le loro forze la natura e i beni comuni. Questo libro racconta della resistenza organizzata in Cile per impedire a Endesa, controllata di Enel, di dare un altro duro colpo alla Patagonia, manomettendo i corsi d'acqua per la costruzione di una diga che avrebbe conseguenze incalcolabili per la natura. Un esempio da replicare su scala locale e globale semplicemente per garantirci un futuro.
L. Boff: la teologia e l'enciclica; A. Zanotelli: i popoli impoveriti e l'ecologia; G. Giraud: la finanza e la cura del creato; C. Giaccardi: educare alla cura; G. Costa: passi concreti per la conversione ecologica per capire l'enciclica "verde" di papa Francesco con l'aiuto di grandi testimoni e autori di fama internazionale.
Una diocesi più estesa dell'Italia. Un impegno religioso e civile che dura da oltre 50 anni a fianco degli ultimi, gli indios, i lavoratori rurali, i senza terra. Un'opera, instancabile e quotidiana, in favore della giustizia, dei diritti e del rispetto del creato. Un'azione pastorale che gli è costata varie minacce di morte e addirittura un attentato, cui è scampato per miracolo (il missionario che lo accompagnava è rimasto ucciso). Oggi deve muoversi con la protezione di una scorta. I giorni di Erwin Kräutler, roccioso vescovo di origine austriaca da sempre impegnato in Amazzonia nella regione del fiume Xingu, ci restituiscono un'esperienza di Chiesa missionaria che annuncia il Vangelo della dignità e della liberazione per tutti, in particolare i poveri e gli oppressi. E che per questo mette a rischio la propria vita. In queste pagine, tumultuose come le acque del "suo" Xingu ma limpide di fede, dom Erwin racconta di sé, della sua gente, della sua passione per il Regno in mezzo alla foresta più bella del mondo, ai pericoli dei "seminatori di morte" che lo attaccano per il semplice fatto di "voler salvare l'Amazzonia per amore delle future generazioni".
Riflessioni intessute di Scrittura e teologia per tracciare una spiritualità della cura del creato, vera emergenza dei nostri giorni. Il cristiano deve rifiutare l'idolatria del consumo, causa dell'attuale società predatoria dell'ambiente. La salvezza ha una dimensione cosmica, il credente deve collaborare con essa se vuole dirsi veramente cristiano.
La Terra sta diventando una casa dalle mille crepe, che ne sfigurano la bellezza. L’emergenza creato impone a tutti, ai cristiani anzitutto, una nuova mentalità ed una serie di comportamenti virtuosi che modifichino gli stili di vita, passando dal dissennato sfruttamento alla responsabile custodia. Lo scienziato Andrea Masullo propone qui consigli intelligenti e pratici per uno stile di vita eco-sostenibile. Acqua, cibo, rifiuti, veleni, spesa, trasporti, elettricità, carta, lavatrice, frigorifero, automobile… sono le aree su cui intervenire con un’etica della responsabilità. Perché la Terra è casa nostra. Da custodire con passione.
"Una delle ultime volte che ho ammirato un falco pellegrino sfrecciare nel cielo di Roma è stato a Casal Bruciato, sulla Tiburtina. Assistevo alla partita di calcio di mio figlio quando mi sono distratto per osservare i gruppi di storni che a frotte ritornavano ai dormitori. Quando uno di questi si è prima chiuso a pugno e poi si è aperto in forme geometriche sempre più veloci, ho scorto la sagoma a falce del falco. Ho dimenticato la partita e ho seguito il volo del rapace, rapido e pulito, senza però che raggiungesse le vertiginose velocità di cui è capace." Un diario naturalistico urbano dove protagonisti sono animali e piante, la loro storia, il loro arrivo, la loro scoperta, i luoghi inaspettati e vicini che abitano.
Per la sua denuncia dello sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta e le sue proposte ecologiche per un rapporto nuovo tra l'umanità e il creato, al patriarca Bartolomeo I è stato attribuito il soprannome di "Patriarca verde". Tanti i riconoscimenti internazionali che gli sono stati conferiti per questo suo impegno, che negli anni si è manifestato in molti modi, come parte integrante della missione della Chiesa. In occasione dell'enciclica di papa Francesco dedicata all'ambiente e al creato, il testo proposto (pronunciato a Parigi presso l'Institut Catholique) aiuta a capire meglio la comunione d'intenti e la visione che anche sul versante della difesa del creato lega papa Bergoglio e il Patriarca ecumenico di Costantinopoli.