Tra i pensatori della prima metà del Novecento, Martin Buber occupa un posto di rilievo. A Buber von Balthasar si accostò in particolare per il pensiero dialogico (l'io prende coscienza di se stesso davanti al Tu di Dio) che è a fondamento della seconda parte della sua trilogia, la Teodrammatica. Nel presente volume, invece, il confronto è soprattutto con l'uomo di fede, con lo studioso che, anche approfondendo il chassidismo, osò trarre e rivitalizzare l'essenza dell'ebraismo. Questa consiste anzitutto nel principio del profetico ricercato nella sua origine, in Abramo e Mosè. Il profetico dà poi consistenza al principio sacramentale che è la negazione di ogni dualismo, per cui non vi può essere separazione tra terra e popolo, tra presente e vita eterna. La terra è il principio sacramentale di Israele, Israele è il sacramento dei popoli. Von Balthasar segue con attenta ammirazione il percorso di Buber, anche se il percorso del cristiano è come capovolto. Li dove Buber cerca a ritroso la fede pura nella missione e nella parola dei profeti, il cristiano guarda a Cristo come compimento di ogni promessa, lì dove il pensatore dialogico chiude ogni spiraglio all'apocalittica, e con essa alla vita eterna, l'autore di Gloria vuole sperare nella resurrezione di tutti.
Intento dell'opera di J.D.G. Dunn è di fornire un'analisi integrata sia storica e teologica sia sociale e letteraria dei primi centovent'anni circa di cristianesimo (27-150 d.C.). Asse portante della trattazione è la nuova prospettiva in cui viene considerata la tradizione orale della missione di Gesù come viene ricordata dai primi seguaci, ed è questa prospettiva che consente all'autore di giungere a un'immagine spesso innovativa dei motivi principali della missione di Gesù, dal battesimo per mano di Giovanni Battista alla centralità del regno di Dio, alla chiamata alla sequela. La seconda parte di questo tomo è dedicata alla concezione che di Gesù avevano da una parte Gesù stesso, dall'altra i suoi ascoltatori, concezione che si esprime anche in epiteti e titoli non poco problematici: messia regale e sacerdotale, profeta e autore di atti straordinari, figlio di Dio e figlio dell'uomo.
Il volume intende essere una analisi esaustiva, attraverso la disamina del pensiero dei maggiori protagonisti della vita intellettuale della Penisola, di come è nata e si è affermata, in Italia, nell'Ottocento e nel primo Novecento l'idea stessa di famiglia, legata alle dinamiche della società borghese e della teoresi dei tempi e, al tempo stesso permeata, pur non senza contrasti, dalla spiritualità cristiana.
Le storie possono giocare un ruolo importante nella terapia con bambini e adolescenti, perché li aiutano a focalizzare meglio gli obiettivi e ad affrontare meglio le difficoltà della vita. In alcuni casi, addirittura, le favole risultano essere l'unico modo per far loro affrontare determinati temi che non vogliono discutere direttamente. Primo di due volumi, questo libro raccoglie 50 storie, dedicate a bambini e adolescenti, sulle difficoltà più comuni che si incontrano crescendo. Scopo dei racconti è aiutare i ragazzi ad acquisire le competenze che permetteranno loro di crescere serenamente: sapersi prendere cura di sé, riuscire a modificare il proprio comportamento, imparare a gestire le relazioni e le emozioni.
Il quaderno offre ai ragazzi un cammino di iniziazione cristiana, per accompagnarli alla fede e alla vita dentro una comunita.
Chi si avvicina per la prima volta alla ricerca sociale necessita di una guida completa, didatticamente accurata, ricca di esempi concreti, scritta in modo chiaro e sintetico. È a questa esigenza che Bailey ha inteso dare una risposta. Kenneth D. Bailey è docente di Sociologia nell'Università della California a Los Angeles.
Quaderno
4071
«CHE COSA È L’UOMO?»
CANTI, MUSICHE E DANZE NEI TESTI DELLE RELIGIONI DEL MEDITERRANEO
L’INIZIO DELL’UNIVERSO E LA QUESTIONE DI DIO
L’UCCISIONE DEL GENERALE SOLEIMANI E LO SCONTRO TRA USA E IRAN
IL MEZZOGIORNO NEL QUADRO ITALIANO ED EUROPEO
«LA NOSTRA PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO»
«BAMBINI E BANDIERE»
DONNE E UOMINI NELLA CHIESA
«A HIDDEN LIFE», UN FILM DI TERRENCE MALICK
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA 4071
In breve
Questo Commentario esegetico agli scritti del Nuovo Testamento è opera, in due volumi, di Klaus Berger, uno dei più noti biblisti di lingua tedesca, fra i pochi a essere raccomandati da Benedetto XVI nei suoi libri su Gesù.
Il primo volume contiene il commento ai quattro vangeli e agli Atti degli apostoli. Il secondo volume (in preparazione) conterrà il commento alle epistole e all’Apocalisse.
Descrizione
Un articolato commentario a tutti gli scritti del Nuovo Testamento ad opera di un solo autore, il biblista tedesco Klaus Berger, uno dei massimi specialisti in campo internazionale.
Nell’avvicinare ciascuno scritto vengono brevemente affrontate e discusse le principali questioni introduttive: quando ha avuto origine, chi l’ha redatto, a quali destinatari è rivolto, a partire da quali contesti storici e sociali si è sviluppato, qual è il suo profilo teologico, in quale regione dell’impero romano si è diffuso inizialmente.
Prende poi avvio il commento vero e proprio di ciascun brano: il lettore viene condotto a scoprire man mano le linee di pensiero e le affermazioni teologiche salienti del testo. Quando si incontrano punti difficili o particolarmente discussi, la spiegazione si fa più dettagliata, versetto per versetto. L’opera di Berger ha svariati tratti di originalità: l’esegeta si serve, oltre che dei ben noti metodi storico-critici, della cosiddetta “critica della composizione” (ossia, guardando alla specifica disposizione dei temi e dei materiali, si chiede: quale concezione teologica traspare?). Berger assume poi il giudaismo dell’epoca quale contesto per tutte le teologie neotestamentarie, come loro più vasto sfondo storico-religioso. Nell’interpretazione, fa altresì ricorso a scritti pagani, a testi apocrifi , alla letteratura extracanonica della chiesa primitiva e alle antiche liturgie cristiane (illuminanti “testi paralleli”, che hanno funzione costruttiva). Infine, andando a fornire una datazione nuova degli scritti protocristiani, rispetto all’esegesi tradizionale, l’autore propone in realtà al lettore nuovi spunti di riflessione.
Un’opera esegetica che, lontana da una rigidità freddamente tecnica, sarà apprezzata per la concretezza spirituale e la profondità dei riferimenti al vissuto.
Il testo si presenta come un sussidio per una lettura continua dei primi otto capitoli del Vangelo di Marco. Ogni brano è seguito da un commento esegetico per l'interpretazione, da un approfondimento sui temi biblico-teologici più significativi e da riferimenti per la catechesi.
Il libro, primo di due volumi, è uno strumento agile, ma insieme rigoroso e approfondito, finalizzato alla preparazione degli esami di Stato per l'iscrizione alla sezione B dell'Ordine professionale degli assistenti sociali. In particolare, questo volume riguarda le tematiche di metodologia professionale e di politica sociale oggetto delle due prove scritte e della prova orale. È organizzato in una serie di argomenti chiave, per ciascuno dei quali vengono proposti: un quadro introduttivo, che ordina e sintetizza i concetti fondamentali legati al tema del capitolo; una selezione antologica di testi di approfondimento, scritti da importanti studiosi italiani e internazionali; un percorso di sintesi sotto forma di mappe concettuali; una serie di domande per lo studio e il ripasso, con le relative risposte. Completa il volume un elenco aggiornato delle principali norme di legge suddivise per argomento. L'opera è specificamente destinata a laureati in servizio sociale che si preparano a sostenere l'esame di Stato, ma risulta senz'altro utile anche agli studenti, sia per l'approfondimento teorico, sia come fonte di indicazioni operative spendibili nel tirocinio.
Con il terzo volume l’opera magistrale di James Dunn dedicata ai primi centovent’anni dei seguaci di Gesù giunge a compimento. Né giudeo né greco copre il periodo successivo alla distruzione di Gerusalemme del 70 e si spinge fino al secondo secolo inoltrato, quando il movimento di Cristo inizia ad acquisire tratti distintivi che lo rendono riconoscibile all’esterno e insieme comincia a darsi una fisionomia peculiare che ne farà qualcosa di diverso da una corrente giudaica.
Dunn esamina in profondità la letteratura del tempo – compresi i cosiddetti apocrifi e le opere della prima patristica – dalla prospettiva dello sviluppo che condurrà alla grande chiesa e alla ellenizzazione del cristianesimo. Gran parte di questo primo tomo è dedicato all’illustrazione del passaggio dalla tradizione orale imperniata su una nozione precisa di evangelo alla sua concretizzazione scritta nei testi che presero il nome di vangeli.