Questo volume dedicato a Maria Goretti è il primo della collana "I Santi del Messalino", che intende offrire al lettore la possibilità di conoscere da vicino i santi più amati, di cui il Messalino offre un breve profilo. Il libro è organizzato in tre parti che disegnano la figura di Maria Goretti a tutto tondo: La vita: un agile profilo biografico ripercorre la vicenda di purezza e perdono di Maria Goretti. Il perdono: si offre al lettore una riflessione sulla santità di Marietta e un profilo del suo assassino, Alessandro Serenelli, per comprendere le ragioni del suo gesto e conoscere la sua conversione di vita. I luoghi: in un sintetico tour guidato, il lettore visita idealmente i luoghi che hanno segnato la vita della Santa.
Questa è la breve magnifica vita di una giovane medico salesiana, laica consacrata nell'Istituto secolare delle Volontarie di Don Bosco. Si chiama Claudia Sini (1975-2011) e per 36 anni è stata amata da tutti quelli che la conoscevano quaggiù. Ora è amata in Paradiso per l'eternità. In questo piccolo volume si racconta lei stessa. Si attinge sempre alle numerose pagine dei suoi diari, alle sue mail, ai suoi due blog e alla memoria della sua mamma e dei suoi cari. L'incontro con Claudia parte dall'espressione più frequente con cui scrive di sé: "Sono felice!". Pur attraversando un calvario di dolori, cure e speranze, non perderà mai il suo slancio di generosità e il suo entusiasmo per la vita.
Fondatrice delle Suore del Sacro Cuore di Gesù, proclamata beata nel 1990 da papa Giovanni Paolo II, Maria Schininà (1844-1910) nacque in una nobile famiglia ragusana. Dopo la morte dei genitori cambiò radicalmente stile di vita: abbandonata ogni mondanità e spogliatasi delle proprie ricchezze, si dedicò all'aiuto dei poveri e dei bisognosi. Prese il nome di Maria del Sacro Cuore, ma divenne nota anche come la "madre dei poveri". La figura della Beata Maria Schininà dovrebbe essere un esempio da imitare ed un faro per illuminare i nostri cuori.
Attraverso le testimonianze dei confratelli compagni di cammino e i pochi scritti di don Elio conservati, si ricostruisce la vita di un prete medaglia d'oro al valor militare, alla memoria, che nato nel 1913 morì fucilato dai Fascisti a orrende nel 1944.
La recente chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione di Padre Chiti ha suscitato ancora più interesse intono alla figura del colonnello divenuto poi frate cappuccino all'età di 60 anni e ora, dopo la sua morte nel 2005, servo di Dio di cui c'è il processo di beatificazione in corso. L'autore, padre Ubaldo Terrinoni, lo ha conosciuto personalmente, per tanti anni è stato suo confratello; per questo motivo nel libretto, ricco di immagini, ci sono tanti aneddoti sulla vita di padre Chiti, innamorato della Madonna e di Gesù.
Come afferma l'autore nella premessa al libro, questo scritto non è una biografia ma sono semplici deduzioni ricavate dalla lettura della corrispondenza e dai documenti rinvenuti. Cecilia Cremonesi è la classica figura di donna aderente a quelle leggi divine che riescono a fare di una persona ordinaria una persona straordinaria. E questa è la strada da battere per giungere alla santità. Cecilia Cremonesi nasce il 13 maggio del 1921 e assapora subito l amaro calice del dolore: infatti due anni dopo la sua nascita muore la mamma. Si prenderanno cura di lei le sorelle più grandi. A 16 anni, Cecilia si scontra con un altro muro contraendo una malattia cosiddetta inguaribile. Seguiranno altri lutti e altre situazioni in cui la dimensione umana e spirituale verranno messe a dura prova. Ad ogni modo, l incontro con il beato Luigi Novarese consentirà a Cecilia di non vivere una vita passivamente da malata bisognosa solo di carità; la sua sofferenza diverrà base sicura del suo apostolato, trasformandosi in strumento di salvezza e attiva partecipazione al piano di Redenzione del Signore. Una testimonianza che diventa testamento spirituale laddove proprio Cecilia si rivolge a ogni ammalato dicendo: non soffrire passivamente, ma unisciti al sacrificio di Cristo e così potrai dare valore ad ogni attimo del tuo dolore; la sofferenza è una via sulla quale si può anche incontrare Dio.
Il Passo della Vergine è una sperduta piana sui monti alle spalle di Tsuwano, una piccola cittadina nel Sud del Giappone. Fu in questo luogo che, in seguito alla ripresa delle persecuzioni anticristiane, tra il 1868 e il 1873, venne deportato un gruppo di fedeli provenienti da Urakami (Nagasaki) con l'intento di costringerli ad abiurare la fede. Questi semplici contadini, discendenti di sette generazioni di cristiani nascosti, resistettero per anni a supplizi quotidiani senza mai cedere, e in trentasette persero la vita per l'atrocità delle torture. Qui, in loro memoria, venne eretta una cappella e ogni anno si celebra il pellegrinaggio più popolare della Chiesa giapponese. Takashi Paolo Nagai, medico convertito al cattolicesimo e sopravvissuto al disastro atomico, dedicò le sue ultime energie alla stesura di questa storia di martirio, avvertendo uno stretto legame fra la propria vicenda e quella dei cristiani di Urakami, della cui testimonianza si sentiva profondamente debitore.
L'Autrice di questa multibiografia corale è stata spinta dal desiderio di far conoscere la vita dei meravigliosi coniugi Beretta e dei loro figli, una famiglia di autentica "santità" evangelica: una figlia, Gianna, medico pediatra, giovane sportiva, innamoratissima del marito, morta dopo aver dato alla luce la sua quarta figlia, è già stata innalzata agli onori degli altari; un figlio, Padre Alberto, medico, cappuccino missionario in Brasile, è incamminato nel processo di beatificazione; un'altra figlia, la primogenita Amalia, è morta giovanissima di tubercolosi, dando testimonianza di gioiosa offerta al Signore delle sue sofferenze. Vite vissute da tutti i membri di questa straordinaria famiglia - dai nonni, ai genitori, ai figli - in profonda comunione con Dio, nella Messa quotidiana, nella preghiera comune della sera, nella genuina carità reciproca e verso il prossimo, in maniera allegra, bella, dinamica, coerente, senza devozionismi, senza bigotteria.
«Il 16 luglio 2023 monsignor Luigi Bettazzi ha abbracciato quel Dio in cui ha creduto anima e corpo, senza mai chiuderlo in chiesa, tra candele che si consumano e profumo d'incenso, ma facendolo camminare sulle strade polverose dei diritti, della giustizia, della pace. A un anno dalla sua morte proviamo a scriverne la biografia. Una sfida. Appassionato pastore d'anime, scrittore insonne, don Luigi ha collezionato incontri d'ogni genere e scritto migliaia di pagine. Nei capitoli che seguono offriamo il tanto che abbiamo scoperto da Treviso a Bologna, da Ivrea a Molfetta, sostando a lungo nel Castello di Albiano, sua ultima dimora, graffiata dal tempo e dunque dimessa, nonostante il nome altisonante». Così Alberto Chiara introduce alla lettura di questa biografia, che è una continua riscoperta non solo dell'uomo, sacerdote e pastore Luigi Bettazzi, ma anche delle sue relazioni, in un mondo che, a distanza di un anno dalla sua scomparsa, rivela la sua storia e le sue parole ancora più importanti e profetiche: l'impegno per una Chiesa attenta alla contemporaneità e per una pace che è continuamente offesa, fanno di Bettazzi una voce che, oggi soprattutto, non deve tacere ed essere dimenticata.
Per inaugurare la nuova collana della EFI, "Missionaria", è stata scelta una storia d'altri tempi, quella di padre Tito Banchong, laotiano, ordinato sacerdote nel 1971, proprio nel momento in cui i comunisti salivano al potere a Vientiane. Pur senza mai usare parole critiche nei confronti dei governanti, padre Tito è stato incarcerato tre volte nelle prigioni laotiane, imparando con ciò a trovare anche nelle ristrettezze più crude la tenerezza dell'amore di Dio. Nominato "vescovo" di Luang Prabang, l'antica capitale, padre Tito è un vero missionario del bel Vangelo che tutti include nell'amoroso abbraccio del Dio dell'amore. La storia di Tito Banchong è stata raccolta da Michele Zanzucchi.
La biografia di Alessandro Serenelli, uccisore di santa Maria Goretti. Tra biografia, romanzo e saggio storico documentato, e la storia travagliata di un'anima che, attraverso una potente conversione avvenuta in carcere, offre la sua vita a Dio, consacrandosi nell'ordine dei cappuccini. Con linguaggio coinvolgente, l'autore pennella a tinte poetiche una storia di redenzione che muove l'anima del lettore. Arricchito da splendide foto, da documentazione varia, compresi manoscritti e atti processuali, il taglio del testo e anche quello del saggio storico. La riflessione su questo tema puo contribuire sensibilmente ad accrescere la solidarieta nei confronti dei fratelli spesso abbandonati nella loro drammatica condizione di reclusi.