Il libro di Jean-Marie Floch è un libro di frontiera. Di frontiera perché apre alla ricerca di marketing una nuova metodologia - la semiotica - e permette di esplorare nuovi territori. Di frontiera anche perché pratica un sistematico e programmatico pendolarismo tra semiotica, ovvero una disciplina teorica, e la ricerca di marketing, ovvero un savoir-faire pratico. La forza e l'interesse di questo libro risiedono proprio nel rifiuto di Floch di accettare la separazione tra teoria e pratica, tra ricerca fondamentale e applicazioni pratiche. Le analisi che Floch presenta in questo volume sono tutte state commissionate da aziende o agenzie e tutte hanno dovuto rispondere a degli obiettivi pratici di posizionamento (gli psicofarmaci, le automobili), di segmentazione (il metro, le banche), o comunicazione (l'editoria). Ma al tempo stesso si tratta di analisi che non rifuggono la sofisticazione teorica, né la complessità concettuale. Sotto la penna di Floch la semiotica appare per quello che è: una disciplina viva, curiosa, flessibile. Uno strumento d'analisi chiaro e operativo.
A lungo considerato un'istituzione del passato, oggi il museo conosce una straordinaria fortuna, ma in una forma profondamente rinnovata. Sotto il profilo architettonico ha enfatizzato il suo carattere di icona metropolitana, capace di dare una forte riconoscibilità a luoghi in cerca di un'identità perduta o da ritrovare e di essere un punto di riferimento per i flussi turistici e cosmopoliti della nostra epoca. Ma non è solo l'aspetto fisico dei musei a cambiare: cambia il rapporto che queste architetture istituiscono con le opere, il loro contenuto tradizionale. Rifiutandosi di essere un semplice contenitore, il più possibile neutro, questi musei, opere essi stessi, si pongono in dialogo con le collezioni. Un nuovo modo di concepire gli spazi e l'organizzazione dei percorsi coinvolge anche i visitatori, sollecitati da una politica culturale impostata ormai sulle cadenze internazionali degli eventi e delle mostre temporanee. Il volume prende in esame alcuni esempi come il museo dell'Ara Pacis a Roma di Richard Meier, prima opera di architettura contemporanea nel centro storico della capitale; Punta della Dogana di Tadao Ando e Fondazione Vedova di Renzo Piano a Venezia, due diversi modi di affrontare il restauro di luoghi antichi destinati all'arte contemporanea; il museo di Quai Branly a Parigi di Jean Nouvel, in cui l'arte e il patrimonio culturale non occidentale confluiscono in un'isola urbana dove allestimento e collezione formano un tutto unico...
La lingua è un elemento fondamentale della cultura e della società. Cinquantanni di ricerche sociolinguistiche hanno permesso di conoscere, in modo sempre più approfondito, le interazioni tra lingua e società: attraverso l'analisi del linguaggio è, infatti, possibile addentrarsi nella complessità della struttura sociale, nelle sue dinamiche e nei suoi conflitti. Una sociolinguistica orientata in senso antropologico, come quella proposta in questo libro fondamentale da Giorgio Cardona, ci permette di comprendere appieno gli aspetti sociali, culturali e ideologici dell'uso del linguaggio, di scoprire come, operando sottili azioni di rielaborazione del linguaggio, diventi addirittura possibile intervenire sui rapporti tra individui, e come ogni cambiamento culturale si rifletta direttamente sul linguaggio e lo trasformi. Introduzione alla sociolinguistica è, quindi, il punto di partenza necessario per comprendere come la lingua, specchio della società che la crea, agisca a sua volta tanto prepotentemente su di essa da arrivare ad essere la sua spina dorsale.
"Non importa quanto la vita vi sia rimossa, imitata, distorta, presa in giro, esagerata. Se l'opera letteraria non dice qualcosa ai viventi è muta". Piero Boitani introduce il lettore alla grande letteratura in un viaggio di conoscenza ricco di suggestioni, come un cammino attraverso il vivere.
Il volume affronta i temi di fondo della letteratura greca arcaica e classica, dalla tradizione orale dell'epica arcaica, la figura di Omero e la genesi dell'Iliade e dell'Odissea, fino alle riflessioni sulla poesia di Aristotele, attraverso i grandi generi della lirica e del teatro greco.
Il volume comprende sei lezioni di letteratura latina che vanno da Nevio fino a Virgilio e si svolgono come letture e commenti di brani. Nelle lezioni sono analizzati i diversi aspetti dell'opera letteraria (linguistico, stilistico, critico-testuale, storico). Antonio La Penna è stato docente di letteratura latina dal 1954 al 2000 presso le Università di Firenze e di Pisa e di filologia latina presso la Scuola Normale di Pisa dal 1964 al 1993.
Dinanzi alle crescenti trasformazioni dei processi comunicativi che ridisegnano di continuo gli scenari sociali e i loro attori, si avverte da più parti l'esigenza di un rinnovamento degli studi sul linguaggio e sulla società, ma anche la necessità di una loro reciproca integrazione. Da qui la nascita e la diffusione della sociosemiotica, affascinante avventura intellettuale di cui questo libro ricostruisce i fondamenti teorici e i modelli d'analisi. La moda, la televisione, il giornalismo, la pubblicità, la politica e la spazialità vengono interpretati come discorsi e come testi che circolano nella cultura di massa, intrecciandosi e confondendosi tra loro. Da queste riflessioni si ricava un'immagine della società contemporanea.