Contemplando la "morte del Giusto" narrata negli apocrifi, si può comprendere cosa voglia dire "ben morire" e cosa s'intenda per "dignità nel morire". La morte di San Giuseppe è maestra del prendersi cura degli agonizzanti e dei morenti, e della vita che volge al termine. L'autore suggerisce una riconsiderazione della figura del santo nella vita della Chiesa, partendo dalla genesi della pia devozione al "Patrono della Buona Morte" fino ad arrivare agli ultimi approfondimenti bioetici e pastorali sul fine vita.
«Cosa comanda di fare Gesù ai discepoli? Di curare, guarire, alzare, liberare, cacciare via i demoni: questo è il programma semplice.» Che coincide, secondo Papa Francesco con «la missione della Chiesa: la Chiesa che guarisce, che cura». Non vi è nulla di impossibile quando si è mossi dall'amore per l'altro e dal senso di responsabilità verso la comunità che ci accoglie. L'impegno per il bene comune è sempre un modo di incontrare il prossimo. Ascoltandolo senza la presunzione che sia lo specchio di noi stessi, la prosecuzione egoista del nostro io. L'icona del volontariato cristiano è la giovane Maria della Visitazione. Ascolta, riflette, decide e agisce. Racchiude in sé tutte le qualità di un volontario. «Un modello dei giovani in movimento, non immobili davanti allo specchio, a contemplare la propria immagine o intrappolati nella Rete.» Il Pontefice nei numerosi viaggi e nei lunghi mesi della pandemia ha ammirato e promosso la mobilitazione in aiuto dei più fragili quando nelle città dominava il deserto e il silenzio, ha visto le tante associazioni mobilitate per l'accoglienza a chi fugge dalle guerre. Al punto che si può oggi comporre una sua catechesi sul tema attraverso i discorsi, i messaggi e le encicliche. Quella del Papa è la vera e propria riscoperta di un fenomeno il cui valore consiste nel contributo che una scelta libera e personale può dare alla tutela della dignità umana e alla costruzione di una società più giusta e solidale. Per essere «buoni samaritani che prendono su di sé il dolore dei fallimenti anziché alimentare odi e risentimenti». Prefazione di Ferruccio de Bortoli.
"Azione cattolica, vivi all'altezza della tua storia!" Con queste parole, papa Francesco esortava l'Azione cattolica italiana, in occasione della celebrazione dei 150 anni dalla sua fondazione, a essere scuola di santità e a vivere la dolce e confortante gioia di evangelizzare.
A dieci anni dalla sua elezione al soglio pontificio, abbiamo voluto raccogliere in questa pubblicazione i numerosi interventi che il Santo Padre ha rivolto all'associazione in diverse occasioni e udienze, ma anche al Forum internazionale di Azione cattolica e ad associazioni e movimenti di Azione cattolica di altri paesi. Il pontefice, nei suoi diversi interventi, dimostra di conoscere molto bene la natura della missione laicale dell’associazione e la spinge a essere protagonista della vita della Chiesa. Quella di papa Francesco è un'Azione cattolica ridisegnata alla luce dell'Evangelii gaudium, del Convegno di Firenze e del Cammino sinodale della Chiesa, chiamata ad allargare gli orizzonti, a costruire ponti, a farsi prossima, a generare cultura e a dare ragione della speranza cristiana alle donne e agli uomini del nostro tempo. L'impegno che assumono i laici di Ac guarda avanti. E' la decisione di lavorare per la costruzione del Regno.
Politica è configurare il mondo gestendo il potere pubblico. Religione è realizzare il sacro. Eppure, anche religioni come il cristianesimo e l'islam possiedono in sé una dimensione politica: rivendicano la pretesa di plasmare le società. Come influenzano il vivere insieme e le relazioni di potere? E come ne vengono esse stesse influenzate? Partendo da racconti di esperienze, analisi della società, studi di testi e riflessioni di stampo teorico, Felix Körner, gesuita ed esperto islamologo, sviluppa una teologia politica che mostra cristianesimo e islam come forze di configurazione. Egli analizza i modi specifici in cui queste due religioni hanno modellato comunità, stati e culture, influenzando la politica mondiale nel corso dei secoli, anche ricorrendo ripetutamente a potere e violenza come mezzi di legittimazione. La nuova varietà religiosa che stiamo conoscendo in Europa esige una nuova teologia politica. Solo una religione che, rigettando il ricorso alla forza, si ponga in dialogo critico con coloro che la disprezzano o ne abusano, diventa "politica" in un senso fecondo.
Il volume ricostruisce la storia dei Cristiani per il socialismo (Cps) in Italia, dove il movimento - nato nel 1971 nel Cile di Allende - si costituisce nel settembre 1973, per iniziativa di cristiani di sinistra provenienti da Acli, Cisl, Comunità cristiane di base, gruppi e riviste della contestazione cattolica, chiese protestanti. L'intento generale dei Cps è trasformare la società in senso socialista e rinnovare la Chiesa in senso evangelico, quello contingente è rompere l'unità politica dei cattolici nella Dc e spostare a sinistra la militanza dei credenti. Il movimento - che coinvolge decine di migliaia di persone - attraversa i fondamentali eventi politici e sociali degli anni '70, fino al progressivo esaurimento all'inizio degli anni '80, per cause interne (conflittualità fra sinistra storica e nuova sinistra, contraddizioni fra fede e politica, crisi identitaria) ed esterne (riflusso della militanza politica, ricomposizione nel mondo cattolico, accelerata dalla prima fase del pontificato di Wojtyla).
Va bene tutto, ma no, il latino no! È questa la frase che spesso sente ripetere chi va ad assistere alla Messa in Rito Antico. Ma la differenza tra questa e quella riformata dal Concilio Vaticano II si riduce soltanto a una mera questione linguistica? La risposta non può che essere negativa. Ricostruendo la storia e analizzando l'ordinamento liturgico e il significato profondo del cosiddetto Vetus Ordo, Massimo Cicero dimostra come il suo contenuto teologico sia molto più aderente alla millenaria Tradizione cattolica rispetto alla nuova Messa, per molti versi snaturata dall'ansia di modernizzazione che ha contraddistinto la Chiesa negli ultimi decenni. Questo pamphlet, vibrante e documentato, è un atto d'amore per quella che è stata la Messa di san Francesco, di san Pio da Pietrelcina, di santa Teresa. Un atto d'amore per la Verità, per l'antica liturgia, per la profondità del silenzio, per l'universalità del latino e del canto gregoriano, per quel Santo Sacrificio che riesce a toccare le corde più profonde dell'animo umano.
«E come potrebbero non ricordarlo con gratitudine commossa quelli che sono stati i suoi amici, i suoi figli e discepoli? Grazie alla sua paternità sacerdotale appassionata nel comunicare Cristo, essi sono cresciuti nella fede come dono che dà senso, ampiezza umana e speranza alla vita. Don Giussani è stato padre e maestro, è stato servitore di tutte le inquietudini e le situazioni umane che andava incontrando nella sua passione educativa e missionaria. La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l'"utilità comune"» (Papa Francesco, 15-10-2022). Il presente volume vuole ampliare la conoscenza di una personalità straordinaria, nel panorama ecclesiale e civile, grazie alle testimonianze di coloro che ne hanno avuto una conoscenza diretta, che lo ricordano nella sua umanità generosa, nella sua fede limpida, nella sua passione cristiana.
Nei trent'anni compresi tra l'acquisto della baia di Assab e la fine della guerra di Libia (1882-1912), anche il cattolicesimo affrontò la questione del colonialismo, con toni e modalità irriducibili alla tradizionale distinzione tra moderati e intransigenti. Basato su un ampio spoglio di fonti inedite e a stampa, il volume ambisce a fornire una prima ricostruzione del discorso dei cattolici italiani sull'espansione in Africa, con l'obiettivo di gettare nuova luce sulla formazione di una coscienza coloniale e sull'ingresso dei cattolici nella vita pubblica. Agli occhi di numerosi e autorevoli speakers 'bianchi', infatti, le colonie apparvero come una sorta di laboratorio politico, atto a dimostrare che non poteva esistere vera civiltà senza il cristianesimo e che i cattolici non erano nemici della patria, ma fautori della sua grandezza. Benché non recepito dalle élite liberali e più ampiamente dalle culture laiche, il discorso pose le premesse della svolta realizzatasi durante la Prima guerra mondiale, quando il sostegno cattolico allo sforzo bellico avrebbe creato le condizioni per la normalizzazione dei rapporti tra Chiesa e Stato.
Dalla penna agile e profonda di don Alberto Mariani, proponiamo un libretto di meditazioni e preghiere incentrato sull'eccomi di Maria, la donna del "sì". 31 meditazioni ci accompagnano per la preghiera personale o comunitaria.
Il volume offre l'opportunità di trascorrere ogni giorno dell'anno con papa Benedetto XVI, grande Padre della Chiesa. È un'occasione per rinnovare il nostro amore e la nostra gratitudine a colui che ci è stato Maestro nella fede, nella speranza e nella carità. La parola del papa è essenzialmente quella delle Udienze generali del mercoledì, degli Angelus, delle Omelie, delle Esortazioni apostoliche e delle Lettere Encicliche. Il volume ha lo scopo di far conoscere i grandi temi della fede e della vita cristiana sui quali si è pronunciato il Santo Padre Benedetto XVI, una delle voci più alte e significative della teologia contemporanea, che con l'elezione al soglio pontificio ha acquisito un ulteriore, straordinario motivo di autorevolezza.