In un'epoca in cui i luoghi lontani sono diventati facilmente raggiungibili e virtualmente conoscibili, gli estremi confini sono ancora quelli geografici? Le metropoli dei paesi ricchi e tecnologicamente avanzati nascondono pieghe di emarginazione, di povertà e di abbandono che fanno pensare a frontiere estreme, anche se si tratta di realtà geograficamente vicine. Le pagine di questo libro raccontano di testimoni speciali che hanno scelto non di andare lontano, ma di andare in fondo all'esperienza umana di chi, sotto tutte le latitudini, soffre l'emarginazione e l'abbandono. Queste storie documentano un modello di evangelizzazione e di solidarietà ispirato al rinnovamento teologico e pastorale aperto dal Concilio Vaticano II.
Le migrazioni internazionali sono uno dei fenomeni sociali più rilevanti nel mondo contemporaneo. Sono circa 175 milioni i migranti oggi, persone in cerca di lavoro dignitoso e di sicurezza. Spesso però costretti in situazioni di precarietà, senza protezione adeguata, discriminati sul lavoro e nella vita sociale, quando non osteggiati e fatti oggetto di xenofobia. Ma quale protezione possono i diritti umani effettivamente estendere? Come si coniugano diversità e uguaglianza? E quali sono i fondamenti etici dei diritti umani stessi? Sono alcune delle questioni che questo volume affronta, assieme ad una analisi del rapporto tra la normativa della Convenzione sui diritti dei migranti recentemente entrata in vigore e l'ordinamento italiano ed europeo.
L'era della "competizione globale" non è solo l'aumento del divario tra ricchezza e povertà, tra paesi e nei paesi, ma è questo sistema di guerre continue e di condizione militare a cui si vuole sottomettere il pianeta. Di qui l'importanza e la novità del movimento della pace che soffia a livello globale. Tale movimento è chiamato a riconoscersi nei movimenti antimperialisti, cioè nelle realtà in atto che contestano il sistema di competizione globale. La forza del movimento antimperialista si trova tra i lavoratori delocalizzati, le popolazioni organizzate, sfruttate e impoverite dai regimi clientelari dell'interesse imperiale.
Da sociologo laico, De Masi crede fermamente nell'uomo e nelle sue potenzialità creative e considera la globalizzazione e la tecnologia opportunità di progresso e di benessere diffusi. Frei Betto, frate domenicano brasiliano, è tra i fondatori della teologia della liberazione. Da uomo di fede insiste sul divario tra mondo ricco e mondo povero e sulla necessità di una nuova prospettiva culturale per giungere davvero al riscatto del Terzo mondo. In questo dialogo serrato, De Masi e Frei Betto toccano alcuni temi cruciali - l'educazione e la scuola, il senso e il ruolo del lavoro, la giustizia sociale, l'importanza del pensiero creativo - e le loro visioni diverse forniscono ai lettori nuovi stimoli per riflettere sul nostro tempo.
Racconto di un'esperienza del CeLIM (Centro Laici Italiani per le Missioni) di Milano che dura ormai da 10 anni. Il cammino si snoda tra percorsi educativi destinati ai ragazzi, agli adolescenti, agli adulti su vari temi, sempre riconducibili all'educazione alla mondialità, allo sviluppo, all'intercultura, fulcro di tutte le attività.
Il volume è nato nell'ambito del Progetto "Il servizio civile dei giovani per i giovani" dell'Azione Cattolica Italiana. Sei ragazze raccontano la propria storia di un anno di Servizio civile, passato nell'impegno accanto ai poveri, nello studio, nella formazione, nella comunità. Un anno perché le parole pace, giustizia e cittadinanza si facciano nome di persone e rapporti. Il loro cammino, un piccolo dizionario di "Parole della vita" in fondo al libro, le fotografie, il diario di bordo, una bibliografia accurata su pace, cittadinanza e giustizia: il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004 ha onorato il volume con l'assegnazione di una medaglia presidenziale.
L'ultimo secolo, con il suo alternarsi di guerre mondiali e conflitti di ogni tipo, dimostra il fallimento del progresso, quando l'abilità tecnologica supera la capacità morale di indirizzarla al bene dell'umanità. La storia umana, però, è anche lotta per la liberazione e il miglioramento della vita di tutti: i movimenti per la democrazia e i diritti dei popoli, i movimenti per i diritti delle donne, dei bambini, degli omosessuali, il movimento pacifista. Questo volume raccoglie otto lettere indirizzate dal premio Nobel per la pace "a tutti i figli di Dio". Non solo un richiamo a un credo religioso, ma un appello a qualcosa di più profondo cui l'essere umano deve aspirare: la fratellanza tra gli uomini in quanto membri di una stessa famiglia.
L'Autrice ricostruisce il pensiero, la vita e le opere di Albert Schweitzer, medico, musicista, scrittore, nobel per la pace. Un viaggio inedito dall'Alsazia, sua terra d'origine, al Gabon, attraverso i luoghi, le testimonianze, gli aneddoti ed i racconti di chi lo ha conosciuto ed ha collaborato con lui presso l'ospedale in Africa.