La formulazione psicoanalitica, che differisce dalla diagnosi in senso stretto, implica un maggior impegno da parte del clinico, che deve valutare le difese, le identificazioni, l'autostima ecc. A ognuno di questi argomenti l'autrice dedica un capitolo, non tralasciando di chiarire i rapporti tra formulazione di un caso, primi colloqui e terapia vera e propria. Il volume è un manuale per lo studente e una guida per il professionista, impegnati nella pratica o nella formazione in psicoterapia.
Investire nell'apprendimento è oggi una sfida per un numero sempre più elevato di persone: coltivare l'appredimento nell'intero arco della vita può dunque diventare un esercizio molto vantaggioso. Questo libro lo dimostra con chiarezza e mette a disposizione gli strumenti per far fronte a questo compito, aiutandoci a disciplinare il nostro apprendere. Si rivolge a tutti i formatori e, più in generale, a chi si occupa di processi educativi o a chi voglia semplicemente raccogliere la sfida di diventare formatore di se stesso.
Il libro di Lingiardi e Madeddu offre al lettore una rassegna aggiornatissima degli aspetti teorici e clinici, di valutazione e di ricerca sui meccanismi di difesa. Oltre a un dettagliato quadro di come si esprimono le difese nei diversi contesti psicopatologici (nel paziente nevrotico, borderline, psicotico), il volume contiene la traduzione della Scala per la valutazione dei meccanismi di difesa (DMRS di Christopher Perry), lo strumento oggi più valido e non a caso alla base del cosiddetto “Asse delle difese” del DSM-IV. Un intero capitolo è infine dedicato alla valutazione col metodo DMRS di tre colloqui clinici, interamente trascritti. I meccanismi di difesa è una guida didattica fondamentale per studenti di psichiatria e psicologia, ma anche una lettura stimolante e utile per i clinici, gli studiosi e i ricercatori nel campo della salute mentale.
Contiene la Defense Mechanism Rating Scale di Christopher Perry.
Frutto di vent'anni di ricerche, "La doppia assenza" mette a fuoco il problema urgente e difficile dell'immigrazione e disegna uno scenario conflittuale tra le società ricche e quelle povere. A cavallo tra le une e le altre, il migrante è sempre "fuori luogo", preso nel paradosso di una "doppia assenza". Una è l'assenza dell'immigrato dalla propria patria, l'altra è l'assenza dell'emigrato nelle cosiddette "società d'accoglienza", nelle quali è incorporato ed escluso al tempo stesso.