Una vasta rassegna sulle principali vicende educative dell'ultimo scorcio del Novecento e una presentazione organica della pedagogia italiana contemporanea. L'attenzione è rivolta soprattutto al rapporto tra cultura pedagogica e sviluppo della società italiana, agli sforzi per sostenere una democrazia sostanziale e non formale, ai progetti per una scuola efficacemente "aperta a tutti". Protagoniste della ricerca dell'autore sono due generazioni di studiosi: quella che ha operato nella prima metà del Novecento e nella transizione tra fascismo e post-fascismo (Montessori, Calò, Calogero, Casotti, Codignola, Stefanini, Agazzi, Flores d'Arcais, Borghi, Bertin, Volpicelli) e quella attiva nella successiva stagione, segnata dall'integrazione della pedagogia nell'ambito delle "scienze dell'educazione" e dai dibattiti che accompagnarono questa scelta (don Milani, Cives, Laporta, Laeng, Giammancheri, Scurati, Bettolini, Massa, Visalberghi). Sostenuto da un'ampia documentazione, il saggio formula anche alcune ipotesi sullo stato di salute e sul ruolo della pedagogia nella vita culturale italiana nel passaggio tra i due secoli. Uno strumento di ricerca a disposizione di docenti e studenti.
L'università non è una cittadella fortificata, che custodisce gelosamente il suo sapere: i suoi piani di studio, i suoi progetti di ricerca, i suoi laboratori e le sue biblioteche. È piuttosto il cuore pulsante di una città, di un Paese, di cui promuove lo sviluppo attraverso un processo di implementazione continua della qualità. È questa la terza missione dell'università, che si affianca alla didattica e alla ricerca, e crea un processo irreversibile di cambiamento attraverso una valutazione, che coinvolge tutti a tutti i livelli: culturale, istituzionale e imprenditoriale. L'università sta cercando di superare lo schema tradizionale in cui didattica e ricerca corrono su binari distinti e distanti. La sua principale responsabilità va rivolta alle nuove generazioni, allo sviluppo dei loro talenti, sul piano scientifico-culturale, ma anche sul piano etico-sociale. Per questo la qualità della formazione è l'oggetto privilegiato, anche se non esclusivo, della ricerca di ogni docente, che deve imparare a valutare se stesso, quello che fa, come lo fa e perché lo fa. Non sorprende che la valutazione sia vissuta con una certa "ansia"; in realtà rappresenta un potente fattore di confronto e di cambiamento; una risposta concreta alla crescente esigenza della qualità, necessaria per promuovere riforme che consentano di recuperare competitività a livello internazionale. Il testo vuole rendere più comprensibile l'attuale sistema universitario.
Come porre limiti e regole senza inasprire i conflitti ma rafforzando il legame con il bambino e favorendo il suo sviluppo mentale. Daniel Siegel e Tina Payne Bryson, autori di "12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino", si occupano ora, con la stessa competenza e lo stesso approccio innovativo, della sfida più importante per chi cresce un figlio: la disciplina. Il testo chiarisce il rapporto tra lo sviluppo cerebrale del bambino e il modo dei genitori di reagire ai suoi cattivi comportamenti, offrendo un valido piano d'azione per affrontare, senza violenza ma con comprensione, tensioni e crisi di collera. Partendo dal reale significato del termine "disciplina" (istruire e insegnare, non rimproverare), gli autori mostrano come entrare in sintonia con il bambino e incanalare le sue emozioni per trasformare una crisi di rabbia o di pianto in un'opportunità di crescita. Così si potrà spezzare il circolo vizioso di capricci del bambino e punizioni del genitore, sostituendolo con strategie più efficaci e adeguate a ogni fase dello sviluppo. Grazie alle spiegazioni semplici e chiare, ai consigli pratici, ai fumetti e ai disegni accattivanti che chiariscono con immediatezza le indicazioni degli autori, questo libro costituisce una grande risorsa per ogni famiglia.
Adolescenza e crisi sono parole che da sempre vanno di pari passo. Tutti i genitori lo sanno bene. Ma cosa succede quando questo processo di trasformazione, insieme fisica e d'identità, che investe i ragazzi si svolge sullo sfondo di una crisi economica, come accade oggi? Le preoccupazioni per i figli in crescita rischiano di sfociare nel pessimismo e nello sconforto, portando i genitori a vedere solo i problemi e le conflittualità dell'adolescenza e a dimenticarne invece la dimensione creativa, il suo portare dentro di sé la spinta verso il cambiamento, il seme potente del futuro. Philippe Jeammet, psicanalista francese e vera autorità nel campo dell'età adolescenziale, arriva in soccorso degli adulti disorientati e preoccupati con questo libro che invita a "schierarsi dalla parte della vita", a fare proprio il dovere della speranza, oltre lo spirito depressivo che affligge il nostro tempo. Ricorrendo alla sua esperienza clinica e utilizzando anche le testimonianze, raccolte appositamente, di una ventina di ragazzi provenienti da ambienti diversi, affronta tutti i "nodi" dell'età ingrata: la paura di non essere all'altezza della felicità, il delicato passaggio all'età adulta, il faticoso controllo delle emozioni, la scoperta dell'affettività, il rapporto con la scuola e la cultura, l'incognita del lavoro e del proprio ruolo nella società... Per ognuno, troviamo qui una serie di riflessioni ma anche di indicazioni pratiche, da mettere subito in atto.
Nemico giurato delle scuole e dei libri, bugiardo e vanitoso, buono di cuore quanto sventato di testa, affascinato dalle promesse di ricchezze improvvise e di miracolose attrattive, Pinocchio è senza ideali, senza patria e senza contrassegni distintivi di religione. La sua doppia natura - umana e legnosa, carnale e marionettistica, concreta e fantastica - lo conduce alle mosse più avventate e meccaniche, alle corse e ai balzi istrioneschi del burattino e, insieme, al rammarico, alle improvvise malinconie, ai pianti dirotti e segreti del ragazzo vivo e reale. Concreto e fiabesco, poetico e sapienziale, Pinocchio è il frutto maturo e inatteso della penna di Carlo Collodi, che scopre la propria autentica vocazione non negli studi teologici ai quali era destinato, ma nell'attività del poligrafo e del giornalista. Egli non è professore, non è cattedratico ed è sprovvisto di cultura pedagogica. Tuttavia, è ricco di verve e di intelligenza estrosa maturata nell'esperienza narrativa e affinata attraverso le traduzioni di Perrault, la composizione di guide scolastiche, favole educative e celebri libri di lettura per ragazzi. Un insolito, avventuroso educatore che, proprio per il suo anomalo percorso, è in grado di pensare l'avventura stessa come forma di educazione.
I nuovi media, in particolare Internet e il cellulare, svolgono un ruolo importante nella vita dei giovani e aprono a un mondo di relazioni che offre opportunità di crescita senza precedenti. Un territorio affascinante, sconfinato e facilmente accessibile dove, tuttavia, possono trovare spazio anche contenuti e comportamenti potenzialmente dannosi. Se da un lato la rete dà spazio allo scambio, dall'altro rischia di divenire luogo della solitudine che relega in secondo piano la dimensione fisica, il dialogo verbale e non verbale, la trasmissione delle emozioni tipica dei veri rapporti interpersonali. Nascono al contempo nuovi fenomeni come il cyber bullismo, le molestie, le "droghe sonore", che sono frequenze scaricabili da Internet a basso costo capaci di agire sul cervello sollecitando l'attività cerebrale in modo simile alle sostanze stupefacenti. Oppure la diffusione di siti, blog e forum di persone accomunate dalla stessa ossessione per il cibo e colpite da anoressia o bulimia. Siamo di fronte a nuovi modi di apprendere: più per immagini che per concetti, più attenti al concreto che a ciò che sembra astratto, più per logiche binarie che razionali. Prefazione di Luca Pisano.
Attraverso le consapevolezze che la Pedagogia e la Didattica Speciale hanno contribuito a consolidare nell'ambito del dibattito sui processi inclusivi a scuola, il volume traccia alcuni itinerari per la formazione dell'insegnante specializzato per le attività del sostegno. La complessità di tale figura professionale, oggi al centro di un dibattito scientifico e culturale, reclama un'articolata trattazione che i curatori propongono attraverso una nutrita raccolta di contributi. Le questioni storico-culturali che connotano il percorso d'integrazione scolastica in Italia, la dimensione teorico-epistemologica con la quale ancora oggi appare necessario riflettere sul senso dei processi d'inclusione e la riflessione sugli aspetti didattici e metodologici che sostanziano l'azione professionale dei docenti rappresentano le aree tematiche entro le quali gli autori sviluppano il loro lavoro. Nel loro insieme, i percorsi e gli strumenti contenuti nell'opera costituiscono un agile quanto approfondito supporto per la formazione di tutti coloro che, a diversi livelli professionali, contribuiscono alla realizzazione e alla qualificazione dei processi d'inclusione a scuola. I curatori del volume dirigono il Corso di Specializzazione per le attività di sostegno agli alunni con disabilità presso gli Atenei di appartenenza.
Al di là dell’idolo delle competenze e dell’idea che basti Google per farci conoscere il mondo, riscopriamo il vero senso dell’insegnare e dell’apprendere: conoscere è una questione di cuore. Che ci fa assaporare meglio la realtà.
Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice.
Secondo l'autore la scuola 2.0 non solo non migliora la situazione attuale ma compromette ulteriormente le già precarie condizioni di partenza: demolisce l'uguaglianza scolastica approfondendo il divario tra chi possiede beni intellettuali e chi ne è privo; non influisce sui buoni risultati degli studenti che sarebbero tali anche senza il tablet. Un libro provocatorio sul tema dell'educazione come funzione principale della scuola, il cui obiettivo fondamentale deve rimanere la crescita consapevole degli individui.
Le interrogazioni, i compiti, il tempo che non passa mai, sono gli incubi di qualunque studente. Tranne che in questo libro, dove è il professore a non essere preparato. Nato su Facebook e diventato molto rapidamente un fenomeno virale, "Tranquillo prof, la richiamo io" racconta di un docente non autorevole, spaventato, in cerca di riconoscimento, alle prese con degli studenti straordinariamente precisi, attenti, consapevoli del proprio ruolo. Attraverso telefonate, mail, sms, appuntamenti in chat, si srotola una divertentissima quanto atipica e struggente storia d'amore: con tanto di innamorato respinto (il prof), amata sfuggente (la classe), attacchi di gelosia (per la supplente) e paura dell'abbandono (ogni volta che una vacanza si avvicina)... Sembra il mondo alla rovescia, invece è la rappresentazione clinica della crisi dei presunti adulti, personaggi fragili e alla deriva. Una tragicommedia surreale. Una buffissima operetta morale.
Oggi i bambini sono spesso sovrastimolati e sotto pressione. Come aiutarli a rilassarsi e a stare bene con se stessi? Come insegnargli a concentrarsi? Gli esercizi di mindfulness proposti in questo libro e negli audio scaricabili che lo completano sono uno strumento semplicissimo, ma di grande efficacia, in grado di procurare benefici sorprendenti e immediati sia ai bambini sia ai loro genitori.