Contestata, sopportata, amata, la pubblicità è entrata nella vita di tutti noi attraverso la radio, il cinema, la televisione, i giornali, i manifesti e ora anche il computer. Ma chi c'è dietro uno spot televisivo, un annuncio su un rotocalco o un manifesto? Chi è veramente il pubblicitario? Un istrione, un manipolatore? O, semplicemente, un professionista che svolge un lavoro difficile e complesso? Il libro intende rispondere a queste domande.
Che cosa accade nella mente dell’uomo quando acquisisce nuovi elementi di conoscenza’ Quali processi e quali meccanismi sono in gioco quando un individuo impara ad andare in bicicletta, impara le tabelline, quando studia concetti nuovi’ Che cosa caratterizza la sensazione di avere "capito" un argomento’ Il libro cerca di rispondere in modo breve ed esauriente a queste domande, proponendo al lettore un inquadramento delle questioni relative ai processi di apprendimento/insegnamento in chiave cognitiva. Primariamente rivolto agli insegnanti, il volume ha un doppio intento, teorico ed applicativo. La parte teorica si incentra sull’esposizione dei processi basilari (percezione, attenzione, memoria, metaconoscenza, convinzioni sul sé) in gioco nell’apprendimento. La parte applicativa riguarda il modo in cui gli aspetti teorici possono essere utilizzati a fini didattici. Presenta quindi da un lato osservazioni e suggerimenti finalizzati a capire le caratteristiche degli allievi; dall’altro proposte di intervento per allievi che mostrino difficoltà.
Un viaggio nella concezione aristotelica dell'anima come forma sostanziale dell'essere vivente, qui inteso come ente che possiede in sé un principio di movimento. Il volume ha il pregio di confrontare la psicologia aristotelica con la corrispondente dottrina di Platone, richiamando anche la complessa interpretazione hegeliana del "De anima".
La prima edizione francese di questo libro apparve nel 1949. Invece di costruire un panorama storico, Chevallier ha voluto offrire al lettore una sorta di galleria di ritratti. Sono sedici i testi prescelti da Chevallier per coprire l'arco temporale che va dalla stagione dell'assolutismo (Machiavelli, Bodin, Hobbes, Bossuet) al pensiero che vi si oppone e prepara la rivoluzione (Locke, Montesquieu, Rousseau, Sieye's), all'età postrivoluzionaria (Burke, Fichte, Tocqueville), per chiudere con le due opposte vie che hanno segnato la vicenda politica dell'ultimo secolo, il socialismo e il nazionalismo (Marx Engels, Maurras, Sorel, Lenin, Hitler).