"Santi" è il nome "originario" dei cristiani: così si chiamavano tra loro. La santità è l'unica categoria che può spiegare l'opzione per Cristo, lungo i duemila anni di storia del cristianesimo e che può dare senso al futuro. Non a caso san Giovanni Paolo II, chiudendo il Grande Giubileo del Duemila ed indicando il nuovo cammino, disse che la santità è il primo impegno, la "misura alta" della vita cristiana, che può rendere entusiasmante e bello il Vangelo anche oggi. L'uomo aspira alla gioia e vive di entusiasmo. Per questo Papa Francesco ci ha offerto un percorso, ci ha indicato un cammino, che in questo libro si cerca di percorrere: "Gaudete et Exsultate".
Fratelli tutti è un'enciclica visionaria. Nella situazione attuale dell'umanità, così difficile e confusa, si rivolge a tutte le persone di buona volontà, cristiane e non, per invitarle al dialogo e all'impegno comune, all'insegna dell'amicizia sociale. Papa Francesco parte dal presupposto che il messaggio sociale della fratellanza (e sororità) universale, fondamentale per il vangelo, sia stato inscritto dal Creatore nel cuore di ogni persona. Ed esorta a non arrendersi mai nella ricerca del bene comune, collaborando alla costruzione di un mondo più umano e fraterno. Questa collezione di saggi, curata dal card. Walter Kasper e dal prof. George Augustin, chiama a raccolta svariate voci autorevoli e prestigiose del panorama internazionale per illustrare e commentare con competenza l'enciclica papale che propugna un ordine mondiale fraterno. Ne esce un'analisi fine e articolata, che svela le chiavi concettuali e illustra le sfide teologiche, etiche e sociopolitiche lanciate dalle proposte del pontefice.
Il libro si propone di osservare il complesso fenomeno dello sport attraverso la lente della Laudato si’ di papa Francesco e di offrire una bussola per orientarsi nel prossimo futuro."Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia" scrive Francesco. E non ci può essere un’adeguata antropologia senza lo sport, esperienza che riesce a far vibrare nel profondo tutte le dimensioni della persona: corpo, anima e spirito.
L'Enciclica Laudato si' costituisce un prezioso orizzonte di senso che invita a costruire insieme una rinnovata cittadinanza ecologica, custodita e coltivata in un più ampio progetto di ecologia integrale. L'intento precipuo di questo lavoro vuole sottolineare la rilevanza dell'educazione del carattere nell'accogliere la sfida educativa che la Laudato si' propone. Il volume rappresenta una proposta corale, di respiro internazionale, suddiviso in due parti. Nella prima parte sono indagate alcune prospettive di ricerca utili a focalizzare specifiche questioni di senso che promanano dalla Laudato si' e che trovano proprio nell'educazione del carattere un felice interlocutore ed uno strategico terreno di fioritura. Nella seconda parte vengono sottolineati alcuni promettenti ambiti di azione, pensati in particolare per la scuola e l'università.
Un libro che affronta le problematiche legate all'ambiente digitale, un mondo virtuale che è parte della realtà quotidiana di molte persone, specialmente dei più giovani. Queste pagine sono una provocazione nel gioco di antitesi - uso e abuso - rispetto al rapporto con le piattaforme digitali, in modo particolare i social network. La prefazione del testo è a firma di Riccardo Prandini, Professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell'Università di Bologna.
Con l'edizione del 2021 la Fondazione Migrantes arriva alla quinta edizione del rapporto dedicato al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Un lavoro scritto da un'équipe di autrici ed autori che si lasciano "toccare e interrogare" dalle sofferenze e dalle contraddizioni che le persone in fuga nel mondo raccontano o portano scritte nei loro volti e nei loro corpi. Quest'anno più che mai questo sguardo è cruciale per leggere dati, norme, politiche e storie che rappresentano una realtà molto distante dal messaggio di papa Francesco "Verso un noi sempre più grande", che individua nell'abbattimento dei muri e nella capacità di saper costruire ponti uno degli strumenti maggiori per la salvezza umana. Il Diritto d'asilo - Report 2021 ricostruisce il quadro delle guerre e delle altre crisi che portano il numero delle persone in fuga nel mondo al più elevato livello di sempre, benché siano sempre meno i migranti che ottengono protezione in Europa, dove invece ritornano le frontiere interne, con una diffusione impropria dei controlli, e dove la solidarietà sembra declinata solo in chiave difensiva ed escludente, come mostra la più recente proposta di Patto europeo su immigrazione e asilo. La situazione dell'Italia d'altra parte mostra luci ed ombre: se da un lato il sistema di accoglienza è attraversato da fortissime contraddizioni e in particolare nella sua declinazione emancipante, integrata e diffusa non è ancora divenuto il riferimento di una politica nazionale in materia di asilo, dall'altro lato la recente introduzione della protezione speciale lascia intravvedere le potenzialità di una forma di regolarizzazione permanente e il protagonismo dei rifugiati inizia a farsi strada nel dibattito pubblico e scientifico. L'augurio è che questo volume possa anche quest'anno aiutare a costruire un sapere fondato rispetto a chi è in fuga, a chi arriva a chiedere protezione nel nostro continente e nel nostro paese, che ci aiuti a restare o ritornare "umani", capaci di rimuovere - come diciamo nel titolo - gli ostacoli verso un noi sempre più grande.
«In un tempo di fatica esistenziale per tutti, per il crescere dell'ansia, a seguito della interminabile pandemia, occorre uno stile nell'esercizio dei ruoli di responsabilità che assicuri e rassicuri, che protegga e promuova, che offra orizzonti di speranza, anticipando, nella fermezza e nella gentilezza, il senso promettente e sorprendente della vita, con un agire non tanto e non solo solidale ma sinceramente fraterno». Spesso chi ha responsabilità si trova di fronte «il singolo individuo, incline a pensare solo a sé e a ritenersi il centro dell'universo, secondo un individualismo troppo diffuso e troppo approvato, ritenga che i suoi desideri, bisogni, pretese, tutto sia legittimo e urgente». La priorità irrinunciabile è innanzitutto la famiglia, a partire dalla «promozione delle condizioni che rendano desiderabile e possibile la formazione delle famiglie». Una stabilità del nucleo familiare avviene se «trova nella società condizioni di vita serene, sane, per la disponibilità di case accessibili, per occasioni di lavoro propizie, per il sostegno necessario alla paternità e alla maternità responsabili, per alleanze educative». Altra priorità sono i giovani. «L'emergenza educativa deve richiamare l'attenzione di tutti non solo nello sconcerto di episodi di cronaca impressionanti per aggressività, degrado, depressione. La stagione indefinita del Covid-19 ha diffuso, soprattutto negli adolescenti e nei giovani, svariate forme depressive, con un aumento considerevole dei disturbi alimentari sino alle forme estreme della bulimia, dell'anoressia, del buttar via la vita nei rischi estremi e nel suicidio». La riconoscenza e la gratitudine vanno a tantissime persone impegnate sui vari fronti: sindaci, amministratori, forze dell'ordine, insegnanti, personale sanitario, sindacati, volontari, professionisti. «Ringrazio tutti coloro che vivono con onestà, impegno, fiducia i rapporti ordinari e che contribuiscono a dare della nostra città e del nostro territorio l'immagine di una società in cui è possibile una vita buona». «È mio desiderio incoraggiare tutti nella pratica della lungimiranza, fieri della nostra identità ambrosiana e proprio per questo forti nel resistere a ogni illegalità, tentazione divisiva, mancanza di speranza, certi che la potenza d'amore dello Spirito continua ad abitare anche la nostra Milano facendo germogliare infiniti semi di bene».
L'oggetto proprio dell'azione pastorale della Chiesa è l'essenza della medesima comunità cristiana nel suo farsi nella storia, e la Chiesa è composta di uomini e donne che si rendono disponibili - in forza del mandato di Cristo - all'incontro con altri uomini e donne. Allora al cuore di ogni agire pastorale non può che essere la vita o - per usare un'altra ma non divergente terminologia - la salute. E una pastorale che si occupi della vita-salute delle persone non riterrà certo a sé estranea la questione delle sorti della "casa" comune, cioè dell'ambiente in cui si sviluppa la vita dell'uomo e in cui si possono sviluppare patologie, malattie e morte dell'uomo. Non stupirà dunque di trovare in queste pagine argomentazioni di natura soprattutto filosofica e teologica, intrecciate con altre di rilievo squisitamente empirico, clinico, sociale e pedagogico.
Il disprezzo e il maltrattamento dell'ambiente colpisce anzitutto i più poveri, privandoli in particolare di risorse, di lavoro, di salute. L'impegno per l'ambiente, quindi, non può prescindere da una particolare attenzione per i poveri, ma anche viceversa l'attenzione privilegiata per i poveri, che deve essere prioritaria per le comunità cristiane, non può fare a meno d'ora in poi di essere sensibile sul tema ambientale.
È talmente connaturato nell'uomo il focolare, il vivere nella dimora dei genitori e degli avi, che per quanto soffocante possa essere la convivenza in famiglia o nella società, essa non è mai rinnegata dal singolo che, in genere, rimane nella casa e nella città. Dal focolare domestico e dalle mura antiche delle città sono scaturiti i sogni remoti dell'uomo, la più alta poesia, il germe di ogni educazione, la formazione delle coscienze, il riparo confortevole dai pericoli del mondo esterno, i luoghi del riposo, il sostegno alle minacce, alla debolezza o alla malattia. Della Dottrina sociale, allora, è necessario ricercare la fonte che, scaturita in Dio, forgia i Progenitori nell'Eden e si diffonde per tutta la storia. Sulla Dottrina sociale è stata costruita una civiltà, erede della Rivelazione e veicolata dal cristianesimo. E, tuttavia, la stessa civiltà d'Occidente è più volte implosa a causa di pervertimenti antisociali e anticristiani: socialismo, naturalismo, paternalismo, di cui è necessario parlare. Quando, infatti, si tratta delle fondamenta o delle fonti di un certo argomento, è imprudente tacere dei contrasti ai quali la verità è sempre stata coinvolta, in ogni tempo e in ogni luogo.
E QUI RACCOLTA, TUTTA LA DOCUMENTAZIONE SUL TEMA DELLA NON AMMISSIONE DELLE DONNE ALL ORDINAZIONE SACERDOTALE, CON I RELATIVI STUDI DI COMMENTO E SPIEGAZIONE. Il volume, insieme con il testo della dichiarazione inter insigniores pubblicata dalla congregazione per la dottrina della fede il 15 ottobre 1976, ripropone anche il testo della lettera apostolica ordinatio sacerdotalis, promulgata da giovanni paolo ii il 22 maggio 1994, e il testo della risposta" al dubbio circa la dottrina della stessa lettera apostolica, resa pubblica dalla congregazione per la dottrina della fede il 28 ottobre 1995, con l' approvazione e per disposizione di giovanni paolo ii. Ae' qui raccolta, tutta la do cumentazione sul tema della non ammissione delle donne all' ordinazione sacerdotale, con i relativi studi di commento e spiegazione. L'introdu zione del card. J. Ratzinger mostra il legame tra i vari documenti del magistero, spiega la ragione fondamentale della dottrina espressa in essi, precisa l autorita del testo papale e il relativo tipo di assenso richiesto ai fedeli e, infine, menziona i principali risvolti attuali della dottrina, sia in ordine alla problematica antropologica e culturale odierna sia in ordine alle implicazioni ecumeniche. "
Al processo di cura si giunge partendo dalla persona, col suo nome, persona che è in situazione oggettiva di disabilità, che avrà bisogno di cure - nel caso anche riabilitative - che possono rafforzare il suo empowerment, in forza del diritto alla salute che ciascuno di noi possiede, affinché la sua vita possa essere vissuta con dignità. Solo un percorso siffatto può riconoscere e sostenere la dignità della persona in quanto tale. Nessuno stigma, nessuna classificazione finalizzata a raggruppamenti artificiosi, ma partire dalla dimensione stessa della persona per identificare un adeguato percorso di cura. Tutta la dignità possibile per quella determinata persona non nascerà dal suo stato di salute, ma dal modo in cui ci faremo carico di lei come persona e la accompagneremo nel suo percorso di vita.