Indice del volume: Global e noglobal: una introduzione; Tra struttura e (comunic)azione: l'organizzazione della protesta a Genova; Valori e identità di un movimento globale; Protesta e ordine pubblico; Il movimento e la politica dopo Genova: una incomprensione "bipatisan"?; Movimento globale e democrazia: una conclusione.
Il vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 2001, consigliere di Bill Clinton durante il primo mandato, e vicepresidente della Banca Mondiale dal 1997 al 2000 affronta il tema della globalizzazione cercando di rispondere ad alcune domande: cosa s'intende per globalizzazione? quali sono i presupposti, quali gli effetti e quali i danni? chi sostiene la globalizzazione, chi la governa e chi la contesta?
il testo offre, in lingua inglese, una panoramica storica dell interesse della santa sede per l ambiente. Il recente summit mondiale per lo sviluppo sostenibile, organizzato dall'onu a johan nesburg, ha offerto l'opportu nita di una seria riflessione sull'ambiente. Il presente vo lume documenta come nella dottrina sociale della chiesa, la questione ambientale e`stata posta gia nel concilio vaticano ii. Dalla lumen gentium e dagli insegnamenti di paolo vi e giovanni paolo ii, appare chiaro l'obbligo morale che impeg na l'umanita a preoccuparsi costantemente dell'ambiente. Il pontificio c onsiglio della giustizia e della pace promuove nel mondo la giustizia e la pace secondo il vangelo, e la dottrina sociale della chiesa. Esso favorisce i rapporti con le associazioni internazionali che s'impegn ano per l'affermazione dei va lori della giustizia e della pace, e si adopera per la sensibilizzazione dei popoli alla pace.
questo libro tenta di apportare alcuni elementi per una risposta alla problematica dell identita culturale o nazionale, e dell integrazione degli stranieri.
Questi anni saranno ricordati per l'irrompere sulla scena della protesta antiglobalizzazione. Una protesta che, esplosa a Seattle alla fine del 1999, si è imposta definitivamente all'attenzione dell'opinione pubblica con i fatti di Genova dell'estate 2001. Il volume offre spiegazioni a interrogativi che, sollevati a più riprese dai mass media in Italia e all'estero, trovano solitamente risposte viziate da reazioni emotive e da giudizi di parte.
La moderna democrazia politica e le relative forme costituzionali sono state pensate e attuate nell'implicito contesto Stato-nazione. Entro questi confini sono state costruite tutte le categorie fondamentali della democrazia politica e del costituzionalismo: popolo, sovranità, costituzione, legalità, divisione dei poteri. La globalizzazione economica e politica porta allo scardinamento di tutte le categorie fondamentali della democrazia politica e, soprattutto, dell'equilibrio tra universalismo e ragion di Stato su cui regge qualsiasi esperienza democratica. Baldassarre dimostra la perdita di senso di ciascuno degli elementi posti a fondamento della democrazia e come questa stia mutando la propria "ideologia" in una fortezza minacciata da molti nemici.
C'è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Organismi internazionali dall'indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa una questione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano riceverà maggiori cure.
Questo libro denuncia coraggiosamente la "grande trappola" per i poveri del mondo e la nuova schiavitù al servizio degli imperativi della mondializzazione e della globalizzazione: il "giuramento di Ippocrate"viene di fatto cancellato.
Michel Schooyans, dottore in filosofia e in teologia. Professore emerito all'Università cattolica di Lovanio, ha scritto una ventina di opere tra filosofia politica, ideologie contemporanee e politiche relative alla popolazione. È membro dell'Accademia pontificia di Scienze Sociali (Roma), dell'Institut royal des relations internationales (Bruxelles), dell'Association pour la recherche et l'information démographique (Parigi) e del Population Research Institute (Washington). Ha partecipato a numerose missioni nel terzo mondo.
In un contesto nel quale, funebre cippo epocale, si staglierà a lungo la pira delle Torri gemelle di Manhattan, l'«antagonismo» globale risulta il fenomeno di gran lunga più minaccioso. Blondet spiega come e perché siano sorte, contemporanee e complici, la nuova burocrazia interplanetaria e il nuovo indomabile Quinto Stato: due caste contrapposte negli scopi ma apparentate dallo sprezzo per la civiltà democratica e dalla capacità di agire dappertutto. L'una vuole il Controllo globale; l'altra, propriamente, non vuole perché non è capace di intendere e di volere (ed è per questo che il supercapitalismo l'apprezza come il migliore degli antagonisti) (pp. 248).