Il presente volume è una guida artistica illustrata del Santuario della Scala Santa a Roma, ma al tempo stesso è una narrazione storica che prende per mano il pellegrino e lo conduce a scoprire avvenimenti, personaggi, strutture architettoniche, affreschi, mosaici, liturgia e quant'altro ha reso celebre questo importante luogo di culto.In particolare gli autori (esperti storici d'arte appartenenti alla Congregazione dei Passionisti) hanno sviluppato ogni capitolo del volume descrivendo gli elementi strutturali del Santuario dal punto di vista storico, artistico e liturgico, offrendo ai visitatori una completa narrazione di tutti gli aspetti del sacro complesso, affinché possano conoscere non solo le strutture materiali, ma anche lo spirito di coloro che edificarono e frequentarono questo Santuario dedicato alla Passione del Signore.Una guida chiara, godibile e ricca di illustrazioni, il cui valore è certificato anche dall'autorevole voce del Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, che ha scritto la prefazione del volume.
Quanti sono gli obelischi di Roma? Dove morì Michelangelo Buonarroti nel 1564? Dove si trova il centro esatto di Roma? In quale teatro i Beatles si sono esibiti nel loro primo concerto a Roma il 27 giugno 1965? Chi era il grande scrittore russo che tra il 1838 e il 1842 abitò nel palazzo in via Sistina 125 e vi scrisse il suo capolavoro? Che origine ha il nome di via del Pellegrino? Dove sono sepolti i grandi poeti romaneschi Belli, Pascarella e Trilussa? Quanti sono gli animali raffigurati nella basilica di San Pietro? Roma è la città eterna, una delle città più antiche del mondo e più ricche di storie e di misteri. Riprendendo lo schema di "Conosci Parigi?", l'"invenzione" dello scrittore francese Raymond Queneau, la giornalista del Corriere della Sera Lauretta Colonnelli ci accompagna in una passeggiata nel passato e nel presente di Roma. Prefazione di Paolo Portoghesi.
La basilica vaticana, nella possente armonia delle sue forme e nell'importanza delle opere d'arte che custodisce, è il risultato di una lunga e complessa vicenda costruttiva che trae origine dalla tomba di Pietro, primo papa, e dai sentimenti di profonda devozione, che, in ogni epoca, ispirarono l'opera dei pontefici suoi successori.
"Chi parla di una tipica 'città romana' intende, di norma, una città a pianta ortogonale, come quelle che si incontrano nelle regioni che una volta formavano la parte occidentale dell'Impero". È quasi un paradosso: rispetto a questa struttura, Roma non si presenta affatto come una tipica 'città romana'. Ma è Roma che ha fatto da modello per intere generazioni, in particolare per le più importanti tipologie di edifici pubblici.
I dintorni di Roma ricevono da sempre molta meno attenzione rispetto alla Città Eterna, nonostante custodiscano ugualmente un grande quantità di luoghi sacri e mete storico-culturali. Il presente volume ha l'intento di illustrare proprio alcune di queste mete, tutte raggiungibili da Roma con un'escursione di una giornata. In particolare i luoghi di cui l'autore descrive la storia e le bellezze sono: le necropoli etrusche di Cerveteri e Ceri, il Palazzo Altieri di Oriolo Romano, Castelgandolfo, il Palazzo Farnese di Caprarola, Subiaco (la culla del monachesimo benedettino), Castel Sant'Elia, l'Abbazia benedettina di Farfa, i centri cistercensi di Casamari e Fossanova, e San Martino al Cimino, e ancora Sutri, Viterbo, Orvieto, Spoleto e Pienza. Un'utile ed agile guida che incoraggia a visitare i siti trattati e contribuisce alla loro comprensione nei vari contesti storici.
Un volume dedicato al complesso conventuale domenicano noto come Insula Sapientiae che grazie a una campagna fotografica eseguita appositamente da Massimo Listri svela gli ambienti diversamente inaccessibili, dove si svolsero fra l'altro i conclavi di papa Eugenio IV e Niccolò V e dove ebbe luogo l'abiura di Galileo Galilei. Nell'VIII secolo esisteva un oratorio dedicato alla Vergine con il toponimo di Minervum che nel 1275 entrò a far parte di un complesso conventuale domenicano noto come Insula Sapientiae. Oggi l'area è occupata dalla biblioteca della Camera dei deputati, dalla biblioteca del Senato e da una comunità di frati domenicani, che hanno riottenuto una parte degli ambienti cenobitici.
Inaugurate nel 216 d.C. nella parte meridionale di Roma per iniziativa dell'imperatore Caracalla, le Thermae Antoninianae vissero solo tre secoli ma rimangono celebri per la ricchezza e il fasto della loro decorazione e la qualità artistica delle opere che le abbellivano. Rappresentative degli impianti cosiddetti delle "grandi terme imperiali" con pianta rettangolare e ambienti disposti su un unico asse, erano concepite come luogo per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche luogo per il passeggio e lo studio. Il volume, riccamente illustrato, ripercorre la loro storia attraverso la declinazione di sei grandi temi quali, ad esempio, l'architettura, la decorazione architettonica, le opere d'arte - tra le quali spiccano le sculture monumentali della Collezione Farnese - o ancora la vita delle Terme, senza dimenticare l'aggiornamento sui restauri appena ultimati nei sotterranei e nel Mitreo, il più grande ritrovato finora a Roma.
Le facciate parlanti" vuole essere il traguardo di una lunga ricerca, svolta in giro per Roma, di iscrizioni e motti che caratterizzano numerosi edifici pubblici e privati. Il cospicuo materiale raccolto, composto da informazioni storiche e fotografie a colori originali ordinate in singole schede per ciascun edificio, è stato suddiviso in più parti. In questo sesto volume vengono analizzati ben sette rioni che comprendono l'area prettamente archeologica della città e con i quali si completa la ricerca nell'area romana posta sulla riva sinistra del tevere: Pigna, S.Angelo, Campitelli, Celio, Ripa, S.Saba e Testaccio. Per ciascun rione è presente una planimetria indicativa con l'ubicazione dei luoghi citati, un elenco degli stessi, una breve storia del singolo rione e le schede relative agli edifici con le facciate parlanti. Storia, curiosità e ubicazione dei motti presenti sulle facciate dei palazzi di roma, alla scoperta di una saggezza popolare e allo stesso tempo letteraria che si è perpetuata lungo i secoli. Prefazione di luca zevi. Contiene 354 foto a colori e 7 mappe.
Protagoniste sono le leggende di Roma e alcuni personaggi importanti che hanno contribuito a farla crescere, il tutto riportato in ottave in rima baciata. Un modo accattivante ed originale, per adulti ragazzi e bambini, di esplorare la città e conoscerne la storia, i protagonisti e le opere d'arte, affinché visivamente vengano apprezzati e riscoperti in modo nuovo e divertente quei dettagli che una guida tradizionale non segnala. Della città più bella del mondo.
Il volume relativo alla città di Roma fa seguito a quello sul Lazio; entrambi sono frutto della ricerca specifica coordinata dalle Università di Roma Tor Vergata e di Roma Tre all’interno della più generale ricerca sui santuari cristiani d’Italia. Pur nella rispettiva autonomia, è opportuno considerare i due volumi nella loro complementarità e nelle loro interferenze, di cui i saggi introduttivi danno ampiamente conto.
Il presente volume, in sintonia con una definizione ampia di santuario, fondata essenzialmente su tre elementi, oggetto di culto considerato miracoloso (reliquia o immagine), devozione che si manifesta in forme spontanee, pellegrinaggio in occasione di una festività peculiare rispetto al normale calendario liturgico, comprende 460 voci, relative a luoghi, in cui si potessero ravvisare, nel passato o nel presente, questi elementi: dai santuari tardoantichi, nati dalla venerazione alle tombe degli apostoli e dei martiri, seguendone le vicende fino alle trasformazioni dal medioevo all’età contemporanea, a quelli legati a devozioni promosse dai nuovi ordini religiosi che si sono nei secoli insediati nella città dei pontefici, e ancora i santuari mariani, e infine quelli nati dopo che Roma è diventata capitale d’Italia, per esigenze di promozione religiose o di vera e propria ricristianizzazione.
Ogni santuario è così presentato nella sua identità storica (l’oggetto di culto e la nascita del monumento), artistica (le espressioni architettoniche, pittoriche, o scultoree, che hanno abbellito lo spazio sacro), demo-antropologica (i riti passati e presenti di cui lo spazio sacro è teatro). Un ampio apparato di immagini impreziosisce il volume e rende visibilmente la ricchezza del patrimonio santuariale.