Un libro che illumina sorprendentemente l'azione della grazia, presentando la Croce in una prospettiva nuova, sempre radicale ma umanizzata e con spunti decisivi per l'evangelizzazione. «Tutti i membri della Chiesa sono interpellati e spinti a "giocarsi la vita per Cristo" ed essere responsabili della comunione, tutti chiamati a mostrare che la Chiesa è quel "noi", ossia un soggetto comunitario, che viene prima dei singoli "io"». (Dalla Prefazione di mons. Francesco Moraglia)
Una rilettura dei ministeri nella Chiesa a partire dalla sequela Christi.
"Sacramento significa in primo luogo che non siamo noi uomini a fare qualcosa, ma Dio in anticipo i viene incontro, ci guarda e ci conduce verso di sé. Dio ci tocca per mezzo di realtà materiali, attraverso doni del creato che Egli assume, facendone strumenti dell'incontro tra noi e Lui" Benedetto XVI
L'opera propone di comprendere quale ruolo abbia la fede nel matrimonio, se ai nubendi sia richiesto un minimum fidei e se, in mancanza di fede, venga compromessa la validità del matrimonio stesso. Il tema del rapporto tra fede e sacramento nel matrimonio è sempre stato al centro del dibattito ecclesiale e, ancora oggi, risulta quanto mai attuale. Di fronte a questa situazione, Papa Francesco ha indicato come primo rimedio la formazione dei giovani mediante un adeguato cammino di preparazione volto a riscoprire il matrimonio e la famiglia secondo il disegno di Dio.
La Lettera ai cresimandi 2025 è un messaggio di incoraggiamento, riflessione e guida spirituale per i giovani che si avvicinano a questo importante passo della loro vita cristiana. Ogni anno, l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, scrive una lettera speciale indirizzata ai ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della Cresima. Quest'anno l'arcivescovo parte dall'immagine dell'arcobaleno come simbolo di speranza e unità, ispirando i giovani che si preparano a ricevere lo Spirito Santo per essere messaggeri di pace e riconciliazione nel mondo. Così come l'arcobaleno unisce due punti distanti, chi riceve lo Spirito è chiamato a costruire ponti tra persone e comunità divise. Ogni colore rappresenta un dono dello Spirito, come amore, gioia e pace, e riflette la bellezza e diversità dell'opera di Dio in ciascuno di noi. Uniti nello Spirito, possiamo creare una comunità armoniosa, come i colori dell'arcobaleno che, pur diversi, formano insieme uno spettacolo di bellezza e unità.
Al centro del trattato sull’Eucaristia di Giovanni Duns Scoto, nel IV libro del suo «Commento alle Sentenze», si trovano incastonate due questioni dedicate all’essere degli accidenti. Esse vantano un notevole interesse teoretico, non soltanto per un’adeguata comprensione della teologia eucaristica del maestro scozzese, ma soprattutto per definire la relazione da lui istituita tra metafisica e teologia, che rappresenta uno dei temi cardine del suo pensiero. È qui offerta la traduzione di tali questioni in cui il Sottile si interroga sullo statuto ontologico degli accidenti, corredata di introduzione, note e apparati. Il volume è curato da Davide Riserbato, docente a contratto di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e professore regolarmente invitato presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum e presso la «Cattedra Marco Arosio di Alti Studi Medievali» dell’Ateneo Pontificio «Regina Apostolorum» (Roma), dove tiene corsi di Storia della filosofia medievale.
Il volume raccoglie gli atti del VII seminario specialistico in teologia sacramentaria promosso dall'Istituto Teologico Marchigiano e svoltosi a Fonte Avellana dal 29 al 31 agosto 2018. La vocazione al ministero ordinato ha visto nel corso dei secoli dilatarsi, fino a prevalere, il peso della natura-cultura nelle stoffe dei ministri ordinati (mi faccio prete!). Nella vocazione al matrimonio la natura e la cultura entrano originariamente nella storia di ogni coppia, cristiana e non, favorendo l'isolamento del valore sacramentale nell'ambito etico-giuridico. Ne è prova il fatto che abitualmente la teologia del sacramento del matrimonio è affidata agli insegnamenti di teologia morale e di diritto canonico. Solo dovendo affrontare le nuove situazioni familiari e con la riforma liturgica post-conciliare il matrimonio, pur nella sua specificità ed unicità, ha acquistato una evidente configurazione liturgico-sacramentale aprendo così la possibilità di percorsi nuovi di ricerca anche sulle modalità di questo dono-chiamata di Dio. Il seminario di studi, partendo da una prospettiva liturgico-teologica investigata anche nella storia, ha tentato di approfondire tale chiamata per offrire un contributo all' attuale ricerca sul legame tra chiamata (e quindi fede) e matrimonio.
Lucia Panzini è docente incaricato di Diritto canonico presso l'Istituto Teologico Marchigiano e I'ISSR Redemptoris Mater delle Marche.
Coniugata con tre figli, ha conseguito la licenza in Diritto Canonico nel 1992 presso la Sezione Romana dell'Universidad de Navarra, oggi Pontificia Università della Santa Croce, e il dottorato in Diritto canonico ed ecclesiastico presso l'Università La Sapienza di Roma nel 1998. È avvocato del Foro di Ancona e si occupa in maniera prevalente di Diritto di famiglia; è avvocato accreditato presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno; è stata direttore del Consultorio Familiare diocesano della Diocesi di Ancona-Osimo, presso cui ha collaborato per oltre quindici anni. Collabora attualmente con la pastorale familiare nei corsi per i fidanzati.
Spiegazione del rito del battesimo e dei suoi simboli. Cose concrete in grado di esprimere l'indicibile e di rendere percepibile l'invisibile, permettendo così a genitori, padrini e madrine, catechisti e alla comunità credente, di fare loro per primi l'esperienza del Padre, rivelandone il volto e l'azione, coinvolti come non mai nella totalità del loro cuore, della loro mente, del loro corpo: in tutta la loro persona.
Nel volume: un'esaustiva introduzione storico-ecclesiologica al ruolo di Presbiteri e Diaconi; Rito di ordinazione dei presbiteri (Riti iniziali, Liturgia della Parola, Liturgia dell'ordinazione, Liturgia eucaristica); Rito di ordinazione dei diaconi (Riti iniziali, Liturgia della Parola, Liturgia dell'ordinazione, Liturgia eucaristica); Lezionario; Litanie dei Santi (in latino).
Il testo si inserisce in un percorso editoriale e pastorale che risponde concretamente e in modo organico al desiderio di papa Francesco di dare seguito alla sua ripetuta indicazione della necessità di un nuovo catecumenato in preparazione alla vita matrimoniale. Lo sfondo del percorso che comprende le diverse tappe dell'amore è la teologia della tenerezza che si fa antropologia e pedagogia della tenerezza.
Georges Bernanos, scrittore brillante e fervente cristiano, parlando con alcuni amici fece questa confidenza: «Non vivrei neppure cinque minuti fuori della Chiesa Cattolica; e se venissi cacciato, vi tornerei subito a piedi nudi, in camicia e con la cenere sul capo e accetterei qualunque condizione per rientrare nella Chiesa». Perché? Perché solo nella Chiesa Cattolica poteva ricevere il perdono di Dio, del quale tutti abbiamo bisogno. Il profondo pensatore Soren Kierkegaard ha scritto: «Perché ci si possa veramente fidare di un uomo, si esige la sua parola. Anche Dio ci ha dato la Sua Parola: Cristo!». E Cristo, in mezzo alla nostra cattiveria, ha gridato: «Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno».
La venuta alla luce di un figlio appare subito agli occhi della madre e del padre come un lieto evento, per il quale esprimere gioia e gratitudine. In fretta però la vita del figlio propone loro anche molti compiti, e impegnativi. In prima battuta il nuovo nato accorda all'avventura della vita un credito spontaneo e incondizionato: esso 'costringe' i genitori stessi a una rinnovata speranza. In seconda battuta, la speranza del figlio appare possibile soltanto a condizione di una sua scelta, che è come una seconda nascita. La prima nascita, dalla carne e dal sangue, non ha bisogno di scelta. Ma la vita da essa inaugurata propone poi momenti di prova, e quindi la necessità di decidere. L'alternativa radicale è tra le due vie: credere alla promessa degli inizi oppure no, esigere le prove. Le condizioni per decidere sono predisposte fin da subito dai genitori stessi, prima ancora di rendersene conto. essi hanno scelto la vita per il figlio e appaiono ai suoi occhi come naturali testimoni della speranza. Ma della speranza essi devono poi rendere ragione, attraverso tutta la loro vita. La domanda del battesimo, che molti genitori oggi ancora rivolgono alla Chiesa, ha obiettivamente questo senso: chiedere un aiuto per iniziare il figlio alla verità del vangelo di Gesù. Queste pagine di Angelini intendono accompagnare i genitori nel loro difficile ma appassionante impegno di consegnare al figlio una speranza, quella che prende avvio sotto il segno del battesimo. Così la loro cura apparirà riflesso della cura che il padre dei cieli non farà mancare nel corso della vita.