Tra l'età di Costantino e la fine delle crociate la Chiesa di Gerusalemme ha elaborato forme liturgiche proprie, caratterizzate da un rapporto diretto con i luoghi memoriali e la topografia delle città della Terrasanta, e in quest'ottica il complesso del Santo Sepolcro ha svolto un ruolo esemplare per lo sviluppo di riti e celebrazioni. Il presente saggio, che si inserisce nella collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, studia proprio questo luogo di culto, analizzandolo in una prospettiva interdisciplinare, sulla base di una pluralità di fonti: testi liturgici, omelie, inni, composizioni pastorali, ma anche semplici racconti o scritti di fedeli e pellegrini. L'autrice (di cui si riporta una breve scheda) prende in esame inoltre le strutture dei luoghi di culto, i loro resti archeologici, gli elementi topologici e topografici dei complessi architettonici e delle città, gli oggetti utilizzati durante i riti, descrivendo così dei dettagli fisici e spaziali imprescindibili per la comprensione delle forme liturgiche dell'epoca. Il volume, arricchito anche da un'appendice fotografica, fornisce dunque uno spaccato della ricchezza del mondo cristiano medioevale, un quadro complesso e variegato di particolare interesse per i liturgisti e gli studiosi di storia della Chiesa.
Memorie autobiografiche di Mons. Bugnini nelle quali lo stesso ribadisce di essere stato umile e fedele servitore" della Chiesa, del Papa, del Concilio e dei poveri. "
La Bibbia, l'arte sacra e la liturgia sono una foresta di simboli. La cultura biblica e cristiana, attraverso il linguaggio proprio del simbolo, comunica all'uomo di sempre un messaggio che va oltre, che dà a pensare, che apre al mistero. Questo libro offre le nozioni di base (quasi un abc) per comprendere i più elementari e diffusi simboli cristiani. Ad ogni simbolo - disposto in ordine alfabetico - sono dedicate due pagine, in cui si trovano una rappresentazione grafica stilizzata, le citazioni bibliche di riferimento, una breve spiegazione. Un piccolo strumento, utilissimo per catechisti e insegnanti, ma destinato anche e soprattutto a coloro che vogliono tornare a cogliere la bellezza e lo splendore di un linguaggio che "ci conduce verso l'altro umano e l'Altro divino, verso l'Oltre eterno e verso l'Alto infinito" (Gianfranco Ravasi).
Mentre tutti parlano del simbolico, questo libro enfatizza, invece, la passione del tocco empatico e della prossimità immediata. Da una fondamentale rilettura affettiva della realtà sacramentale nasce così un ottimo vademecum iniziatico al pensiero sequeriano.
La sera di Emmaus si ripropone di far rivivere ai giovani l'esperienza dei discepoli di Emmaus che riconobbero Gesù "allo spezzare del pane" dopo che il Signore aveva spiegato loro le Scritture. La presenza di Gesù nell'Eucaristia invita i giovani a vivere, singolarmente o in gruppo e in un particolare rapporto affettivo con il Signore, dei momenti di adorazione, elemento essenziale per favorire il loro discernimento personale e per rendere più solida la loro fede. Anche quest'anno la Pastorale giovanile diocesana propone ai giovani un testo per vivere al meglio l'Adorazione eucaristica, che costituisce un'occasione privilegiata per imparare a rimanere nell'amore di Gesù. Nell'"Anno della fede", e in sintonia con le indicazioni pastorali diocesane, vengono presentati grandi testimoni biblici della fede che intendono aiutare i giovani a vivere con consapevolezza sempre nuova la bellezza e l'attualità del loro "Credo" e ad essere a loro volta "testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la porta della fede" (cfr. Lettera apostolica Porta fidei).
Una serie di sette volumetti scritti da Enzo Bianchi sotto forma di lettere a un amico. Sette lettere sulla vita spirituale per intraprendere un cammino personale e comunitario sotto la guida di una grande maestro.
L’avventura interiore, la preghiera, l’ascolto, il tempo, il discernimento, la fraternità e la speranza: ecco i temi, uno per ogni volumetto, affrontati da Enzo Bianchi. Ciascuna lettera può essere letta singolarmente o come tappa di un percorso.
Enzo Bianchi (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. È autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora con «La Stampa», «Avvenire», e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Autore di diversi libri come Il pane di ieri (Einaudi, 2008), Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2011), per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre nostro. Compendio di tutto il Vangelo (20082), L’amore vince la morte (20082), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009), Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010), Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali (20112) e Le tentazioni di Gesù Cristo (2012).
Il presente volume raccoglie gli atti del Convegno sulla Liturgia e il Carmelo, tenutosi presso la Pontificia Facoltà Teologica 'Teresianum' di Roma dal 2 al 5 ottobre del 2008. Più precisamente i saggi qui raccolti prendono in esame la stretta relazione che unisce la liturgia e la vita spirituale, focalizzandosi in particolare sulla sfera personale, comunitaria e pastorale dei Carmelitani e sulla connessione che deve necessariamente sussistere tra i suddetti ambiti esistenziali e l'attività liturgica. Il volume si propone dunque come una guida rivolta non solo ai membri del Carmelo, ma anche a quelli di ogni altra comunità religiosa, affinché possano vivere, comprendere e interiorizzare il senso spirituale della liturgia.
Il testo prende in esame tre aspetti della celebrazione liturgica: i luoghi con i loro significati; i protagonisti con i loro compiti; i momenti della celebrazione dell’Eucaristia spiegandone i gesti, le parole e i contenuti.
Frutto di un lungo percorso di studio, di riflessione e di esperienze in comunità ecclesiali, il volume ha lo scopo di contribuire al rinnovamento liturgico e di favorire la consapevolezza di cosa significhi partecipare all’Eucaristia.
L'autore Giuseppe Turani, sacerdote della diocesi di Bergamo e parroco della comunità di Monte Marenzo (LC), si è licenziato in Liturgia Pastorale all’Istituto Pastorale di Santa Giustina a Padova e ha conseguito il dottorato presso la Pontificia Università Lateranense di Roma, con una tesi sul rapporto tra il vescovo Adriano Bernareggi (1884-1953) e la liturgia. Relatore a corsi di esercizi spirituali e di aggiornamenti liturgico-pastorali, ha collaborato con diverse riviste dei Padri Sacramentini, e attualmente con il bimestrale del Centro di Azione Liturgica: «Liturgia».
Il testo contiene delle considerazioni irrituali su alcune presunte applicazioni della riforma liturgica. Seconda edizione riveduta e ampliata.
Il volume, corredato da dettagliati indici di nomi e luoghi, si pone come un nuovo tassello per la comprensione e ricostituzione del variegato mosaico liturgico e sociale dell'abbazia della Novalesa.
Il presente sussidio, frutto del Convegno diocesano 2010 sul tema Eucaristia domenicale e testimonianza della carità, vuole essere di aiuto ai parroci e agli operatori pastorali nell'accompagnare le comunità a meglio comprendere, celebrare e vivere il Mistero di Cristo e della Chiesa.
Dobbiamo riconoscere che a cinquant'anni dal Concilio Ecumenico Vaticano II le innovazioni celebrative e il nuovo rito, sebbene favoriti negli anni immediatamente successivi al Concilio da opportuni itinerari di catechesi, salvo lodevoli eccezioni, non hanno condotto ancora all'auspicata intelligenza viva del Mistero celebrato voluta dal rinnovamento liturgico.
Molta strada resta da fare perché la celebrazione dell'Eucarestia possa diventare fonte di vita nuova per tutti i cristiani. La verifica pastorale che la nostra Chiesa porta avanti con impegno mira proprio a questo.
È quello che vorrebbe contribuire a realizzar equiseto testo, prendendo quasi per mano i fedeli e, passo dopo passo, introdurli a gustare la gioia di incontrare il Signore nell'atto dello "spezzare il Pane".
Esso è dato anzitutto a coloro che sono impegnati nell'animazione liturgica - parroci, vicari parrocchiali, catechisti, guide delle assemblee liturgiche - ma viene offerto anche a quei fedeli che, singolarmente o in piccoli gruppi, desiderano entrare nella comprensione viva del Mistero dell'altare per penetrarne il significato, il valore e l'importanza per la loro vita.
Abbiamo pensato a brevi ed essenziali catechesi sulla celebrazione della Santa Mesa, introdotte da proposizioni tratte dal Catechismo della Chiesa Cattolica o dal successivo Compendio. Quasi dunque un "piccolo catechismo eucaristico".
Come commento ai testi sono proposte alcune conversazioni sull'Eucarestia di padre Ildebrando Scicolone osb.
Nella prima parte del volume vengon presentati alcuni richiami dottrinali sulla celebrazione dell'Eucarestia e si cerca di rispondere alle seguenti domande: cosa si celebra? Chi celebra? Perché si celebra? Come si celebra?
Nella seconda parte viene spiegato il rito della Messa, seguendo le indicazioni dell'Ordinamento Generale del Messale Romano.
Rimettere al centro tanto la questione del lavoro quanto la dimensione della festa non significa fare un'operazione di retroguardia, ma prendere coscienza dei valori su cui si giocano le scelte delle persone e delle società. Come viverli nell'era della flessibilità, accordandoli l'uno all'altro?