La guida, cui farà seguito un secondo volume – sulle orme di Gesù –, ripercorre l’intero cammino dell’Esodo. Si articola in dodici itinerari, ognuno dei quali corrisponde a una giornata tematica che prevede tre momenti: l’evento e il suo contesto (ambientazione biblico-spirituale); la memoria storica e i dati dell’archeologia (presentazione storico-geografica e ricostruzione archeologica dei siti); dalla terra alla vita (cammino spirituale). Il primo e il terzo momento sono stati redatti da Elena Bosetti, mentre quello centrale è di P. Kaswalder. L’insieme costituisce una preziosa introduzione storica, geografica, archeologica e teologica al mondo della Bibbia che offre la possibilità di percorrere, anche rimanendo a casa, i luoghi della salvezza.
Sommario. I. Nella terra di Goshen. II. Il passaggio del mare. III. Il cammino nel deserto. IV. Al monte Sinai. V. Dal Sinai a Qadesh Barnea. VI. Attraverso la terra di Edom. VII. Nella terra di Moab. VIII. La Perea e il Mar Morto. IX. Sul Monte Nebo. X. Nella terra di Ammon. XI. Galaad e le città della Decapoli. XII. La valle del Giordano. Bibliografia. Indice dei luoghi. Indice dei brani biblici. Indice delle persone. Indice delle tavole.
Destinatari. Pellegrini e animatori dei pellegrinaggi, studenti di teologia e di scienze religiose.
Autori. Pietro Kaswalder è docente di archeologia allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme; ha partecipato a campagne di scavo in siti di fondamentale importanza biblica, come Macheronte.
Elena Bosetti è docente di esegesi biblica (Nuovo Testamento) alla Pontificia Università Gregoriana. Ha pubblicato presso le EDB Il Pastore. Cristo e la Chiesa nella Prima lettera di Pietro (1990); Luca. Il cammino dell’evangelizzazione (1997).
Pagine ricche di brani antologici tratti dai grandi commenti che i Padri hanno lasciato sulla Scrittura per ogni giorno.
Studi in onore di Mons Giordano Caberletti. 2 tomi indivisibili
E LA VERSIONE IN SPAGNOLO DEL PREGATE IL SANTO ROSARIO.
"Quando venne fatto entrare i nostri sguardi si incrociarono appena e subito i suoi occhi inespressivi puntarono verso il basso. Spostò la sedia lontano da me e si mise a sedere. "Riima, ma lei morde?" "No." "E allora si avvicini che non mordo neanch'io"." Attraverso la lente delle sue indagini, Piero Luigi Vigna ripercorre i capitoli più oscuri del secondo Novecento italiano. Eventi - dallo stragismo degli anni di piombo ai delitti del Mostro di Firenze, dai rapimenti dell'Anonima Sequestri alle torbide trattative tra Stato e mafia le cui conseguenze ancora si ripercuotono sull'Italia dei nostri giorni. La tutela dello Stato è una partita infinita. Una strenua difesa che spesso costringe all'attacco. Una contesa che non si risolve nello scontro diretto con i criminali più noti - Senzani, Concutelli, Pacciani, Riina -, ma si popola di figure apparentemente minori. Sono i mandanti, i complici, i parenti delle vittime, i poliziotti, i politici, i giornalisti. Sono le figure con le quali Piero Luigi Vigna, nel corso della sua lunga carriera di magistrato, condotta allo stesso tempo con la razionalità dello stratega e l'istinto dell'uomo d'azione, non ha mai rifiutato il confronto, anche quando violento o equivoco. Così come ora, chiamato a colloquio da Giorgio Sturlese Tosi, non si sottrae al suo ruolo di testimone attivo e ci racconta la sua versione dei fatti. Le sue verità.
I giochi presentati in questo libretto sono ideali per una fantasiosa giornata dove l'acqua e il sole sono i principali invitati.
Una lectio divina sull’inno alla carità, caratterizzata dalla costante presenza di testi di san Francesco di Sales a commento delle parole ispirate di san Paolo. Come quest’ultimo, anche il grande vescovo e dottore della Chiesa ha una visione totalizzante dell’amore. E sa coglierne i diversi aspetti guardando sempre alla loro fonte prima e perenne, il Dio trinitario.
La carità non è solo necessaria per piacere a Dio e al prossimo, ma è anche indispensabile per la vita quotidiana del semplice cristiano, dell’apostolo, del missionario.
Dalla quarta di copertina:
Questa lectio divina sull’inno paolino alla carità (1 Cor 13) è caratterizzata dalla costante presenza di testi di san Francesco di Sales (1567-1622): una sorta di antologia degli scritti del grande vescovo e dottore della Chiesa, a commento delle parole di san Paolo.
Come Paolo di Tarso, anche Francesco di Sales ha una visione globale e totalizzante dell’amore: lo sa cogliere nella sua fonte prima e perenne, al punto che i suoi vari aspetti risultano essere nient’altro che i variopinti petali di un unico fiore. Per i due Maestri la carità non solo è necessaria per piacere a Dio e al prossimo, ma è indispensabile anche per la normale vita quotidiana, oltre che per l’azione apostolica e missionaria.
A proposito di quest’ultima, a chi gli chiedeva come riconquistare la sede vescovile di Ginevra, il giovane prevosto Francesco di Sales nel suo primo discorso rispose in modo sorprendentemente chiaro: «Non vi propongo né ferro né polvere di zolfo; ma con la carità bisogna scuotere i muri di Ginevra, con la carità bisogna invaderla, con la carità bisogna ricuperarla».
Le celebrazioni di questa novena sono suddivise in moduli che contengono materiali facili da assemblare e preparare: un canto, una storia, una preghiera, un gesto, un impegno concreto da prendere.