Descrizione:
Questo piccolo manuale è dedicato al ruolo importante dell'accoglienza in parrocchia, sia nei momenti sacramentali (Messa domenicale e feriale, e celebrazioni particolari) che nella pastorale ordinaria (incontri di preparazione al matrimonio o al battesimo dei bambini, vicinanza discreta a chi è nel lutto, attenzione ai nuovi arrivati sul territorio...). È una piccola miniera di suggerimenti pratici per aiutare sacerdoti e laici a migliorare, con piccoli gesti, l'accoglienza verso tutti coloro che per svariati motivi, si rivolgono alla parrocchia.
L'analisi sulla visione promossa in Henry o in Marion circa sia il sacramento sia la liturgia sacramentale, è il lavoro al quale Albertino Sacchi si rivolge. è l'occasione perchè egli non solo richiami le nalisi sul sacramento a non ignorarvi il legame all' "essenza del cristianesimo", ma perché sia lui a esemplificarvi su come l'esame sul sacramento possa rinnovarsi sicché le conclusioni non appaiano la semplice riconferma concessa alla visione classica, quella reperibile giù nel manuale barocco.
Sacchi, con passaggi sempre esemplari, ne precisa il percorso per illuminarvi il complesso legame teologia-filosofia e ne sancisce il ruolo per l'analisi sul reale, compreso il fenomeno cristiano. (dalla Presentazione di Sergio Ubbiali)
"Il libro di Padre Manuel Nin costituisce una valida proposta per quanti vogliono conoscere meglio l'anno liturgico della Chiesa bizantina.
Questo libro ci mostra l'anno liturgico in tutta la sua divina dolcezza.
La celebrazione delle feste diventa perciò più chiara al nostro spirito e gli eventi salvifici celebrativengono meglio compresi: attraverso le feste ci è dato di amare maggiormente Dio Uno e Trino. ogni evento che Dio ha compiuto nella storia del suo popolo è stato deciso nel suo amore per la nostra salvezza. Sicchè, conoscendo bene le feste e celebrandole con dignità e ardore, rendiamo grazie a Dio per tutto ciò che ha fatto per noi"
Dalla prefazione di S.E.R. Cyril Vasil'
Una seconda edizione, con 11 capitoli del tutto nuovi, un vero manuale di studio e un contributo originale alla ricerca teologica sulla questione liturgica". "
Per noi cristiani i pericoli nascosti nella partecipazione all’Eucarestia sono soprattutto la poca consapevolezza del suo significato, dei suoi gesti, dei suoi riti, e che le cose che facciamo con più frequenza, anche le più significative, corrano il rischio dell’abitudine.
Gli autori hanno quindi pensato di scrivere questo semplice testo animati da una duplice speranze: la prima è di aiutare chi lo leggerà a capire e a cogliere il significato spirituale del mistero dell’Eucarestia; la seconda è di proporre cose, forse anche note, la cui meditazione però aiuta a vincere la meccanica abitudinarietà e la stanca ripetitività che rischiano di insinuarsi nella nostre celebrazioni.
Chiarimenti e precisazioni su come trattare la concelebrazione eucaristica e la comunione sotto le due specie, attraverso l’analisi dei documenti e dei riferimenti teologici e magisteriali.
Più messe e meno messe. Anzi, facciamo il “Messone”, un’unica messa con molte intenzioni e poi battesimi, comunioni, persino confessioni comunitarie! Soprattutto concelebrazioni e mega-concelebrazioni. La messa celebrata dal singolo sacerdote sembra ormai una specie in via d’estinzione. Tutto questo sta accadendo da circa quarant’anni, da quando, dopo il Concilio Vaticano II, è stata ripristinata nella chiesa latina la messa celebrata da più sacerdoti. Così sempre più si oscura la ragion d’essere del sacerdote cattolico: aiutare Gesù Cristo a far incontrare l’uomo con Dio – in termini classici, la mediazione – senza cui avrebbero ragione i protestanti a non vedere differenza tra prete e fedele. Per chiarire tutto questo serve la storia e anche la lettura critica dei documenti più recenti: Nicola Giampietro ne è maestro e lo dimostra in questo saggio, destinato a far riflettere. Ciò aiuta a chiarire che il Vaticano II aveva posto chiari limiti alla concelebrazione e non l’aveva imposta ai sacerdoti. Allora, ecco che il documento Sacramentum Caritatis di Benedetto XVI, dopo il Sinodo dei Vescovi del 2005, auspica che il ricorso alla concelebrazione, specialmente con molti sacerdoti, vada ridimensionata. Soprattutto, questo libro aiuta a intuire le gravi conseguenze che ne vengono per i fedeli, privati della possibilità di poter partecipare in più luoghi e ore alla Santa Messa: perché essa è l’unico vero antidoto alla secolarizzazione. Dunque, un saggio che aiuta a capire che cosa non ha funzionato e cosa fare affinché la concelebrazione torni ad essere un atto sacramentale, non pura cerimonia, secondo l’ammonimento del venerabile Pio XII. Un contributo fondamentale, questo di Mons. Nicola Giampietro, alla ripresa della riforma liturgica.
Mons. Nicola Giampietro è nato a Raiano (AQ) il 9 aprile 1963. Attualmente è sacerdote nella Diocesi di Sulmona-Valva. Il 18 giugno 1996 ha difeso la Tesi Dottorale in Sacra Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo in Roma dal titolo: "Il Cardinale Ferdinando Antonelli e gli sviluppi della riforma liturgica dal 1948 al 1970", pubblicata in lingua francese, spagnola, inglese e prossimamente in lingua Polacca. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste di liturgia. Dal dicembre 1996 è Officiale della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Una raccolta di piccole luci sul grandissimo mistero dell’Eucaristia. Gesù Ostia è un torrente infinito di misericordia pronto a salvare il peccatore più incallito, purché pentito.
L’adorazione del Signore presente nell’Eucaristia non è altro che la logica conseguenza della fede nella presenza reale e al coerente testimonianza di quella fede. Amoroso dovere, l’adorazione eucaristica è anche la medicina che può guarire l’uomo dalle sue diverse idolatrie.
L’autore presenta la liturgia, la teologia e l’evoluzione bimillenaria dell’iniziazione cristiana (Battesimo – Crismazione – Comunione) tra i Cristiani di San Tommaso della Chiesa siro-malabarese. Illustra le vicissitudini principali di questa importante tradizione dal periodo apostolico fino ai nostri tempi. Si sofferma anche sulla legislazione del Sinodo di Diamper (1599) sui sacramenti del Battesimo e della Confermazione, fornendo la traduzione italiana del rito del 1968-1969. Prezioso il suo approfondito commento liturgico-teologico sui riti del Battesimo e della Confermazione secondo il Rituale del 2004, alla luce dei libri liturgici e testi patristici.
L’opera costituisce così un valido strumento per lo studio comparativo dei riti liturgici.
L'AUTORE
Paul Pallath, Officiale della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è docente presso il Pontificio Istituto Orientale a Roma. È autore di numerose pubblicazioni, tra le quali in italiano: La Liturgia eucaristica della Chiesa siro-malabarese, La Chiesa cattolica in India e, per la UUP, Matrimonio tra cristiani indiani: il rito nella Chiesa siro-malabarese, oltre a vari articoli sul patrimonio liturgico, teologico, spirituale e canonico della Chiesa siro-malabarese.
La forma rituale del sacramento è stato il tema al quale l'Associazione Professori e Cultori di Liturgia ha consacrato la XXXVII Settimana di Studio svoltasi a Costabissara dal 24 al 28 agosto 2009. Sono qui raccolti gli interventi dei relatori invitati.
L’autore “racconta” la S. Messa guardandola con gli occhi della gente comune: della casalinga, dell’operaio in fabbrica (e forse in cassa integrazione), del giovane che non pratica perché la Chiesa lo ha deluso e del giovane che ogni giorno se ne nutre perché l’ha inserita nella sua “dieta” personale.
Tre miracoli fioriscono continuamente nel giardino della Sposa di Cristo: la sapienza dei suoi dottori, l'eroismo dei suoi santi e dei suoi martiri, lo splendore della sua Liturgia.
Questi tre elementi sono "una cosa sola" perché la Liturgia è per sè stessa un canto unico di sapienza e di amore: essa riassume i due ordine dell'intelligenza e della carità e li sublima in preghiera.