È sorprendente che quasi non possiamo esaminare atti di beatificazione o canonizzazione di un santo senza trovare di sue apparizioni miracolose avvenute poco dopo la sua morte.
I santi appaiono per guarire, per salvare da pericoli mortali, per convertire… Molti casi esemplari legati alle figure di grandi santi sono raccolti in questo libro.
Il testo contiene gli atti della giornata di studio del 29 gennaio 2011, per il quarto centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo. Nel quarto centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo (1 novembre 1610), la famiglia francescana ha avvertito la necessità di offrire un proprio contributo alle diverse iniziative proposte a livello nazionale e locale. Gli Atti di quella giornata vengono pubblicati in questo volume per far luce un aspetto significativo dell'instancabile attività del grande Borromeo: le sue relazioni con il mondo dei religiosi e, in particolare, con le varie famiglie del Primo Ordine francescano.
È opinione ancora purtroppo diffusa che il Cristianesimo sia stato un ostacolo al progresso delle scienze, compresa quella medica. Questo libro, scritto da un medico, ci rivela un volto diverso della storia della medicina, che non è soltanto la storia di invenzioni, di scoperte, di progressi scientifici. È anche la storia di uomini che nel corso dei secoli hanno dedicato la propria vita a prendersi cura di chi soffre. Medici, ma anche infermieri, farmacisti o altre figure che fin dall'antichità praticarono in modo eroico, fino alla santità, l'arte del guarire. Il compito del curare ha a che fare ogni giorno con il singolo segnato dalla malattia, nel corpo e nello spirito. I protagonisti di questa storia non ebbero mai paura di dedicare a questo scopo la loro vita, affrontando il tanto male che c'è nel mondo, valorizzando il tanto bene che vi è ancora.
Il santo trafitto dalle frecce è sempre Sebastiano? E la santa che tiene in mano i propri occhi è inequivocabilmente Lucia? Chi è il santo che porta sul braccio a mo' di mantello la propria pelle? E quello che uccide il drago è Giorgio o forse Michele? Se chiunque è in grado di riconoscere san Pietro per le chiavi che porta in mano, o santa Caterina grazie alla ruota del martirio con la quale viene sempre raffigurata, più arduo può risultare identificare sant'Egidio, che si accompagna a un cervo, santa Barbara rinchiusa in una torre o san Biagio con il pettine da cardatore con il quale fu martirizzato. Ogni santo è illustrato da una o più immagini a colori e accompagnato da una "carta d'identità" che ne racconta la storio, ne descrive l'aspetto esteriore, ne evidenzia i simboli collegati e ne illustra la diffusione dell'immagine attraverso i secoli.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno di Terni. Gli interventi sono relativi al tema del martirio nella cultura del Medioevo (Heullant-Donat); alla tradizione agiografica francescana dei protomartiri (Bertazzo); al collegamento tra protomartiri e S. Antonio (Rigon); il tema del martirio nei sermoni antoniani (Melone) e nella liturgia (Barbagallo); un ampio capitolo riguarda l’iconografia dei protomartiri francescani (Cassio). Le conclusioni sono di Franco Cardini.
Nell’epoca delle masse, «chi decide gli eventi storici non sono gli statisti, i diplomatici e i generali, bensì i martiri». Rievocando questa affermazione di Sören Kierkegaard, Carl Schmitt aggiunge al suo postulato decisionista un’interessante suggestione: al sovrano che decide sullo stato d’eccezione fa da sfondo il martire. La particolare relazione tra potere e patire, oggetto del presente volume, scopre la centralità della vittima reale nella fondazione politica e simbolica, chiamando in causa la teoria sacrificale di matrice girardiana secondo cui all’origine di tutte le culture umane vi è un linciaggio spontaneo, che il mito arcaico riprende e il sacrificio cristiano rivela nella figura di Gesù Cristo e dei primi santi della devozione cristiana. I martiri, scrive Girard, «moltiplicano le rivelazioni della violenza fondatrice».
Nelle dinamiche sacrali che alimentano gli ordini politico-culturali, il martirio recupera, riassume e riscatta il «sacro arcaico» presente sullo sfondo del potere legittimato da Dio, dalla ragione, dal popolo. Il ruolo fondativo del martirio, così inteso, trova conferma su più livelli ermeneutici: architetture, narrazioni, immagini, tra Oriente e Occidente.
EÃÄ la storia di santa Gemma Galgani, scritta da un padre Passionista. Figlia di un farmacista di Lucca, alla morte del padre a causa di un cancro alla gola, la numerosa famiglia rimane senza sostegno economico. Inoltre, i debiti accumulati dal padre portano al pignoramento di tutto, anche della casa che abitavano.
Nel colmo delle sventure, si fa strada nella vita della giovane Gemma una serie di fenomeni mistici e una intensa vita di preghiera e di abbandono alla divina volontaÃÄ. Rifiuta diverse proposte di matrimonio percheÃÅ avverte la vocazione religiosa. Ma non potraÃÄ mai realizzare il suo sogno.
Inoltre, è tormentata anche da dolorose malattie che la terranno a letto per anni. Morirà giovanissima, a 25 anni d’età.
Il 14 maggio 1933 papa Pio XI la proclamoÃÄ Beata.
Il 2 maggio 1940, venne canonizzata da papa Pio XII che la chiamò “la stella del suo Pontificato”.
Punti forti
L’esperienza della fede nelle tragedie della vita.
I fenomeni mistici. ‚óè‚óè Una storia profondamente umana e mistica
ad un tempo.
Destinatari
Tutti coloro che amano conoscere la storia, le esperienze di fede vissuta da uomini e donne come loro.
Autore
Tito Paolo Zecca è un sacerdote passionista. Laureato in teologia,insegna pastorale e teologia spirituale. Collabora a riviste di spiritualità e di divulgazione. Per le Paoline ha pubblicato Gli angeli nella vita e negli scritti di Gemma Galgani (Milano 2005), Gabriele dell’Addolorata (2008).
La storia di un ricercatore" appassionato che ha rallegrato il mondo facendo conoscere a tutti la misericordia e la bontà di Dio. Coed. Elledici- Velar. "
Le agili pagine del libretto contribuiscono a ravvivare la devozione verso Sant'Anna, la gloriosa madre della Vergine Maria, e a farne conoscere meglio le virtù. Coed. Elledici- Velar.
Dalla Galilea a Finisterre nel nome di Cristo: sul luogo della sepoltura di Giacomo detto Maggiore" fu edificato un Santuario, una delle più importanti mete di pellegrinaggio della Cristianità: Santiago de Compostela. Coed. Elledici -Velar. "
Filippo Neri era di carattere amabile, di aspetto simpatico, dotato di una meravigliosa capacità di attirare gli uomini. Di origini fiorentine, arrivò a Roma nel 1534: la sua presenza incise sensibilmente sulla città e sulla vita della Chiesa, allora animata dallo spirito della Controriforma.
Una fede che rifletteva la semplicità e la vitalità del cristianesimo delle origini, il canto, la musica, la passione per la storia della Chiesa e le vite dei santi, la celebrazione della messa, la preghiera, i pellegrinaggi, la carità fraterna, le gite fuori porta, i giochi, le discussioni e la vivacità scherzosa caratterizzarono la sua compagnia.
Santo del popolo, umilissimo e arguto, mistico amante della vita, obbediente della Chiesa e promotore della laicità, punto di riferimento per moltissimi tra i poveri e gli sbandati così come tra i ricchi e i colti, entrò in rapporto con le maggiori personalità del suo tempo come Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Carlo e Federico Borromeo, Cesare Baronio, Camillo de Lellis. Dalle sue frequentazioni nacque l'esperienza viva e flessibile dell'Oratorio, diffusasi poi nel mondo.
Morì il 26 maggio 1595. Fu proclamato santo il 16 marzo 1622 insiema a Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Isidoro l'Agricoltore e Teresa d'Avila.
Le sue reliquie sono venerate a Roma nella chiesa di Santa Maria in Vallicella, dove fu sepolto.
La presente pubblicazione costituisce un secondo volume di Mons. Amato sul concetto di Santità, e sulle vite di quegli uomini e donne che hanno vissuto la propria esistenza con un esemplare condotta cristiana, diventando così dei punti di riferimento per la Chiesa Cattolica. In particolare il volume è diviso in due parti: nella prima si trovano le riflessioni dottrinali sulla santità, nella seconda parte invece vengono riportate omelie, lettere e meditazioni che descrivono la vita e l'operato di Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio, antichi e moderni. Il volume è rivolto a tutti i fedeli e alla Chiesa stessa con l'intento di diffondere dei modelli di vita da seguire.