Nel clima diffuso di rassegnazione al declino della famiglia, è possibile ridare vita alla famiglia? «Sì, è possibile», scrive Papa Francesco nella prefazione al volume. «È possibile, partendo dalla bellezza affascinante della famiglia costruita secondo il progetto di Dio e tenendo presenti le ferite causate dal disfacimento anche di una sola famiglia». Ed è proprio quello che vuole fare il Card. Comastri con questo libro, in cui sono presentate alcune testimonianze che aiutano tutti noi a vincere la generale rassegnazione. Senza l?esempio di genitori capaci di trasmettere ai fi gli l?importanza della preghiera nella vita, la dedizione a Dio e l?accoglienza dei poveri, non avremmo avuto fi gure come Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta. Parole lucide e coraggiose sulla famiglia, cariche di speranza e di entusiasmo, che danno forza alla convinzione che è possibile costruire famiglie secondo il progetto di Dio. E le famiglie secondo il progetto di Dio sono la condizione indispensabile per avere un mondo migliore e più felice.
L'esortazione post sinodale Amoris laetitia porta molte novità alla pastorale della famiglia. Il presente volume di Michele Aramini, fa emergere le ricchezze e le potenzialità del lungo testo che ha bisogno di essere letto in profondità. Nell'introduzione si fa un inquadramento dell'esortazione e si presenta il metodo di lavoro per le schede che compongono il testo. Seguono poi le schede di approfondimento per ogni capitolo del testo, in numero variabile a seconda della lunghezza dei capitoli dell'esortazione. Ogni scheda è composta di: 1. una breve introduzione all'argomento del capitolo 2. la citazione di alcuni passi rilevanti 3. Il commento teologico pastorale 4. Alcune domande per approfondire il testo e avviare una eventuale discussione nei gruppi familiari. Il testo può essere usato come strumento di lavoro per i gruppi familiari o i gruppi di catechesi parrocchiale ed anche letto singolarmente come efficace e sintetico strumento di approfondimento.
Il volumetto si pone in continuità con quanto indicato nel precedente Noceti-Margheri-Sartor, Mistagogia, Vivere da cristiani nella comunità (EDB 2015) e in stretta correlazione con l'esortazione apostolica di papa Francesco sull'amore nella famiglia Amoris laetitia.Fa parte dell'itinerario di iniziazione degli adulti una fase mistagogica, vero e proprio tirocinio per imparare a vivere in pienezza il sacramento ricevuto. In concreto l'itinerario per coppie è articolato su un anno pastorale da settembre a giugno o, in ogni caso, in un tempo congruo in cui possano essere situate le nove tappe previste dal cammino. Il libro di Tobia, racconto sapienziale che narra la vicenda di due famiglie, accompagna il percorso delle coppie e del gruppo, al fine di cogliere la modalità di presenza di Dio nella vita dei credenti. Le schede offrono indicazioni di attività per l'itinerario di gruppo in parrocchia. Oltre all'approfondimento biblico e tematico, ogni tappa viene arricchita con la visione di un film inerente al tema o il suggerimento di un libro sull'argomento. La mistagogia degli adulti si alimenta nella preghiera e nella docilità allo Spirito. Per questa ragione si propongono alcuni semplici esercizi di preghiera da attuare in famiglia e qualche pagina per letture personali e di coppia. Vengono valorizzati in particolare alcuni salmi.
Il libro nasce da incontri di catechesi e momenti di accompagnamento che si sono svolti nell’arco di vari anni nella diocesi di Bergamo e rivolte anche a coppie separate/divorziate/risposate.
L’intento del percorso è rileggere la vita propria e di chiesa alla luce della Parola, davanti a Gesù Eucaristia al quale molti non possono sempre accostarsi sacramentalmente.
Proprio nell’Adorazione essi scoprono la bellezza dell’Eucarestia così che il digiuno eucaristico divenga motivo di conversione.
Tutto il percorso è accostato agli episodi della vita del Re Davide piccolo – grande re di Israele di cui la Bibbia racconta le grandi virtù ma anche le gravi cadute da cui sempre si è risollevato con sincero pentimento e vera fede nel Signore.
Giunto all'età di 86 anni - e con oltre 66 anni di amore coniugale - durante i quali l'autore ha scritto oltre 25 libri (senza contare articoli di giornale, conferenze, e conversazioni di vario tipo), svolto attività sia professionali che imprenditoriali e girato per il mondo, si accorge ogni giorno di più che la vita vivente non può essere nascosta sotto una coltre o lasciata svanire nel lento rarefarsi di memorie non condivise, perché non è possibile sentirsi avvolti da una tale densa atmosfera senza tentare di comunicarla. "Oggi, che sembra di moda l'amore usa e getta, qualcuno deve pur testimoniare che è ancora possibile coltivarlo per l'intera vita. Così, con la mia sposa, abbiamo deciso di provarci noi, nella speranza di stimolare anche altri a farlo". Un libro per tutti gli sposi, giovani e meno giovani, che qualcuno probabilmente troverà provocatorio - e forse lo è - ma che comunica con grande passione esperienze viventi e vissute.
«Oggi, nonostante la nostra sensibilità apparentemente evoluta, e tutte le nostre raffinate analisi psicologiche, mi domando se non ci siamo anestetizzati anche rispetto alle ferite dell'anima dei bambini» (Papa Francesco, Amoris laetitia 246).Un testo prezioso, per supportare i genitori separati e divorzati a farsi carico dei bisogni dei loro bambini, e accompagnare la comunità cristiana ad essere madre premurosa verso le famiglie ferite. Dopo un'analisi dei bisogni delle famiglie che vivono la separazione, si dà voce alle parole dei bambini e vengono offerti ai genitori strumenti di sostegno per favorire una serena relazione educativa. Nella seconda parte del libro ci si rivolge alla comunità, presentando iniziative già presenti in Italia, come modelli con cui confrontarsi per ideare progetti idonei al proprio territorio. Alcuni percorsi biblici, per adulti e bambini, affidano alla Parola il compito di aiutare nel discernimento e consolare nelle ferite, accuditi dalla Tenerezza di Dio Padre.
Ha ancora senso, oggi, parlare di stile "paterno" e "materno" nell'educazione? I cambiamenti sociali e antropologici a cui è sottoposta la famiglia mettono a dura prova il sistema, spiega l'autore, eppure padri e madri non debbono rinunciare o smarrire il proprio ruolo. È arrivato il momento di realizzare, dice Aceti, quello che ormai molti operatori sociali ed educativi sperano: l'alfabetizzazione genitoriale obbligatoria. Se la madre rappresenta per ciascun bambino la sicurezza, la tranquillità, «è grazie al padre che il bambino potrà, una volta separato dalla madre e rassicurato dalla interiorizzazione della figura femminile, entrare davvero nella società e nella realtà», spiega Aceti. «Solo un padre che 'separa' il bambino dalla madre potrà aiutarlo a divenire autonomo».
Il fenomeno dei social network raccontato dal punto di vista dei minori e dei genitori. Si presenta come una rassegna ma anche come un'agile guida utile a capire, ad esempio, le policy - cioè le regole - che sovrintendono la presenza dei bambini e degli adolescenti sulle piattaforme digitali. Viene raccontato il processo di costruzione dell'identità nel mondo digitale contemporaneo, illustrando come i bambini e gli adolescenti utilizzino i social network per puntellare il proprio sviluppo. E come queste piattaforme, certo ricche di opportunità, possano in realtà partorire effetti collaterali importanti: dal cyberbullismo all'ipersuggestione fino alla sovrapposizione assoluta fra dispositivo e social, strumento e social. Vengono passate in rassegna alcune delle principali piattaforme espressamente pensate per i bambini, sottolineandone i meccanismi di funzionamento e i possibili punti deboli. La tesi che accompagna tutte le pagine è che i minori sono il bersaglio quasi prevalente e più ambito dalla maggior parte di queste piattaforme e gli strumenti per difenderne la presenza online sono pressoché assenti. Di più: deludenti.
Edizione "pocket" di un sussidio per la formazione degli operatori nel campo della pastorale familiare. Il volumetto raccoglie 27 voci, da amore a zapping, che da una parte richiamano le verità di sempre sull'amore e dall'altra puntano l'attenzione sulle problematiche emergenti nel nostro tempo. L'obiettivo è ritrovare la "grammatica" dei sessi, rimettere in moto la "sintassi" degli affetti e riarticolare il discorso dell'amore in vista di una sua felice riuscita. La lucidità dell'analisi si accompagna a una visione profondamente ottimista, permeata e sostenuta dalla fede.
Il «giardino di Dio» è lo spazio in cui si snoda un'intensa storia nuziale. È il luogo della gioia della creazione, dell'intimità, della ribellione, della ricerca innamorata. Ed è il luogo in cui si consuma l'amore sponsale di Cristo, che plasma la Chiesa sposa. L'autore, attraverso un dialogo confidenziale, accompagna gli sposi a passeggiare nel giardino con Dio, perché possano rivivere i momenti fondamentali della propria storia e riconoscere i passi dell'Amore che ogni giorno li rende partecipi di una nuova creazione.
Questo libro racconta la storia d'amore tra una mamma ed il suo bimbo "speciale". Chi leggerà queste pagine si lascerà coinvolgere dalla gioia, dal senso dell'attesa, ma anche dal dolore che pervade i sensi e dalla "morte" dell'anima. Si lascerà poi toccare dal sentimento di rinascita, dallo schiudersi di una forte speranza, dalla presa coscienza del dono ricevuto da Dio: Emanuele. I sentimenti e gli episodi narrati conducono a comprendere finalmente perché Emy è considerato dalla sua mamma un bimbo solamente "nato" down. Questo libro e'un inno alla vita che, per quanto travagliata possa essere, rivela sempre un'avventura meravigliosa. E la disabilità, nell'ottica luminosa della fede, diventa occasione per capire ciò che nella vita conta davvero...
Il libro raccoglie le pagine più divertenti del diario di bordo di una famiglia alle prese con le sue avventure adottive. "Hai presente quando la tua navicella va a sinistra ma avevi girato a destra? Rigiri a sinistra sperando finalmente di andare a destra, ma la navicella continua ad andare a sinistra. Nel panico, inizi ad agitare la cloche freneticamente qua e là, qua e là, ma la navicella prende a sobbalzare, su e giù, su e giù. Insomma, hai presente quando la navicella non risponde più ai comandi? Quando sembra vivere di vita propria (ma una vita che va contro la tua)? No?! Non ti è mai capitato?! È perché forse non ti sei mai avventurato in una seconda adozione in Colombia, per prendere un bimbo piccolo, affamato e in sovrappeso, avendo già un primogenito (colombiano pure lui) di neanche 4 anni, geloso, leader e affettuoso al limite della molestia. O forse perché, a differenza nostra, sei un ottimo pilota. La nostra navicella si chiama famiglia e in questo diario raccontiamo come stiamo cercando di portarla in orbita. Sarà divertente leggere alcuni passaggi, e contemporaneamente sarà abbastanza drammatico. Ma è la nostra storia, senza finzioni, senza bugie, tutto vero, anche se a volte non ci fa onore".