Appare qui, per la prima volta tradotto in italiano, il testo principale del filosofo tedesco Dietrich von Hildebrand (Firenze 1889 - New York 1977) sull'essenza dell'amore. Il tema è tratto a partire dall'esperienza, nell'intento di gettare luce sui caratteri dell'amore come risposta ai valori dell'amato, come dono di sé, come massima fonte di felicità, come atteggiamento spontaneo e nello stesso tempo libero, come atto affettivo ma spirituale, come vertice della moralità. L'autore è considerato uno dei padri della fenomenologia realista, corrente della filosofia contemporanea che si riconosce nelle prime opere di Husserl, e alla quale possono essere ricondotti autori come Max Scheler, Edith Stein, Adolf Reinach, Alexander Pfänder.
L'opera di Paul Ricoeur si divide in tre parti: dedicate rispettivamente a una fenomenologia della memoria, a un'epistemologia della storia e a un'ermeneutica della condizione storica. Lontano da una visione totalizzante delle vicende umane riunite in una filosofia della storia, Ricoeur conduce un'ermeneutica della vita umana che, svolgendosi nel tempo, è storica e come tale intessuta di memoria e oblio.
Le note stilate da Merleau-Ponty in preparazione dei corsi su "La filosofia oggi" e "L'ontologia cartesiana e l'ontologia d'oggi" interrogano in vario modo l'esercizio filosofico. Come è possibile la filosofia oggi, dopo l'impresa fenomenologica? Mentre risponde a precise esigenze didattiche, il pensiero di Merleau-Ponty, il più importante filosofo francese d'indirizzo fenomenologico e uno dei più originali del ventesimo secolo, si articola attraverso il confronto con Husserl e Heidegger, di cui mostra i meriti ma anche i limiti, e con Descartes: un patrimonio straordinario di elementi di riflessione per l'indagine filosofica.
Una guida ai principi etici fondamentali che regolano nella vita civile i comportamenti dell'uomo, considerato come "persona dotata di dignità e di capacità tali che gli permettono di relazionarsi con i suoi simili e con Dio". Il personalismo etico del XX secolo ha avuto il grande pregio di sviluppare e di accrescere di molti nuovi elementi il personalismo del mondo classico. Autori come Soloviev, Guardini, de Finance, Wojtyla, Spaemann e Taylor, hanno messo alla base della loro speculazione etica la nozione dell'uomo come persona, e non come semplice individuo o esemplare della natura umana, poiché dotato singolarmente di una dignità acquisita nel tempo grazie alla sua amorevole disponibilità a relazionarsi con i consimili e con Dio.
Questa raccolta dei testi di Epicuro, pubblicata da Usener verso la fine dell'Ottocento, costituisce l'edizione classica che ha rinnovato la conoscenza della filosofia del "Giardino". La prima parte del volume è costituita dalle tre lettere di Epicuro conservate da Diogene Laerzio. Seguono i numerosi frammenti delle opere perdute di Epicuro e delle lettere, suddivisi opera per opera, e il testamento di Epicuro; quindi vengono i frammenti provenienti da opere incerte, ripartiti per argomento in "Prolegomeni alla filosofia", "Canonica", "Fisica" ed "Etica", una raccolta di frammenti e testimonianze aggiunti dall'autore in un secondo tempo, la vita di Epicuro di Diogene Laerzio e quella della "Suda" e, infine, un utile sussidio esegetico.