Cosma Indicopleuste fu un mercante egiziano, originario di Alessandria d'Egitto, vissuto a cavallo tra V e VI secolo, la cui biografia rimane ancora piuttosto ambigua e di difficile identificazione. La sua unica opera giunta a noi è la Topografia Cristiana, della quale qui si offre la prima traduzione in lingua italiana. Nei primi cinque libri la Topografia Cristiana affronta la polemica contro coloro che tra i cristiani ritenevano che il cielo fosse sferico e dichiara l'incompatibilità di questa concezione con la fede cristiana. Successivamente, trattando di geografia, l'autore offre diverse informazioni sui propri viaggi. Le parti successive, invece, risultano essere aggiunte posteriori e trattano di argomenti più disparati ed eterogenei, quali ad esempio i movimenti e la grandezza delle stelle, un commento al Cantico di Ezechia o ancora una descrizione e rappresentazione degli animali e delle piante dell'India.
Fondati all'inizio del Duecento da Pietro Nolasco e ispirati da Nostra Signora della Mercede, i Mercedari costituiscono una parte integrante dello spirito della Reconquista spagnola. Il loro ordine (dapprima laicale, poi clericale) si è da subito dedicato al riscatto e alla redenzione di chi era caduto schiavo del potere islamico, con l'obiettivo di salvare le anime che rischiavano di rinnegare la fede e perdere così la salvezza eterna. Nel corso dei secoli i Mercedari hanno raggiunto vette inaudite di eroismo e sacrificio, compiendo innumerevoli opere di liberazione, anche a costo della libertà e della vita. Oggi non ci sono più schiavi ma non mancano nuove schiavitù da cui essere liberati: il compito dei Mercedari non è finito.
"Tutti nascono originali. Molti muoiono fotocopie". Parole di Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991 - Monza, 12 ottobre 2006) morto a quindici anni in concetto di santità, dichiarato venerabile il 5 luglio 2018 e beatificato il 10 ottobre 2020. Un ragazzo del nostro tempo. Pieno di vita e di iteressi. Appassionato di informatica. Con il cuore pieno di Dio. È sepolto nel Santuario della Spogliazione, che ad Assisi ricorda il giovane Francesco che si spogliò di tutti i beni, fino alla nudità, per seguire Gesù e vivere il Vangelo. Due storie tanto originali. Lontane nel tempo. Ma un filo rosso le unisce. Incontro di luci per i giovani del nostro tempo.
Alcuni pensano che l'abbandono di ogni riferimento al cristianesimo sia un bene per l'uomo moderno. Altri invece che è venuto il tempo di considerare con attenzione il contributo che la fede cristiana piò dare al vivere sociale. Da questa prospettiva ha preso le mosse il ciclo di conferenze raccolte in questo libro promosse dall'Associazione Procultura Monzese nella rassegna "Sentieri per l'infinito 2022". Questo tempo è pieno di straordinarie possibilità positive ed è anch'esso tempo di Grazia; non di meno che è necessario porsi rispetto ad esso in modo evangelicamente critico. Prefazione di Davide Brasca.
Nel libro sono proposti e commentati testi di Teilhard de Chardin sul rapporto uomo-donna e sulla castità che "possono dare un significativo contributo al dibattito attualmente in corso sul ruolo della donna nella Chiesa, sul celibato ecclesiastico, sul significato della pratica della castità nella vita religiosa" (dalla Prefazione di Gianfilippo Giustozzi). Nell'ambito del pensiero di Pierre Teilhard de Chardin (scienziato, filosofo, teologo, Sarcenat 1.5.1881 - New York 10.4.1955), che può essere definito come una "unitaria visione cosmica", il libro di Annamaria Tassone Bernardi (per vent'anni Presidente della storica Associazione Italiana Teilhard de Chardin, esperta e traduttrice delle opere del grande pensatore), presenta l'affascinante riflessione sull'elemento femminile che Teilhard maturò soprattutto grazie all'amicizia con diverse donne che incontrò nell'arco della sua vita (come Leontine Zanta, Maryse Choisy, Lucile Swan). Di particolare rilievo nel libro la proposta di differenti tipologie di testi, commentati dall'autrice, attraverso i quali Teilhard medita sul rapporto uomo-donna e sulla castità. Il primo è un poema, "L'Eterno femminino", composto al fronte nel marzo del 1918, nel quale la donna viene definita come «l'aspetto congiuntivo dell'essere». Il secondo è un importante saggio del 1934, "L'evoluzione della castità", nel quale il gesuita delinea una visione della castità difforme da quella egemone nel modello ascetico, che, per i religiosi, viene pensata soprattutto in termini di "separazione" dal mondo femminile. Il terzo tipo di testi è costituito da tre omelie pronunciate dal gesuita in occasione di matrimoni di parenti o amici.
A metà Settecento in Portogallo si verificò una situazione che aveva pochi precedenti. Si diceva che molti sacerdoti chiedessero ai fedeli che si confessavano di rivelare i nomi dei loro complici, per poterli redarguire. Si poneva tuttavia un problema: era possibile violare la segretezza della confessione per correggere chi sbagliava? E perché i vescovi non punivano i sacerdoti che si macchiavano di quei crimini? In verità, nessuno stava infrangendo il vincolo del sacramento. Dietro quelle accuse, create ad arte, si celava la volontà dell'Inquisizione di controllare il clero e limitare la giurisdizione dei vescovi, tacciati di negligenza e di scarsa sorveglianza. Non si trattava di una questione locale: in discussione c'erano gli equilibri di potere all'interno dell'istituzione ecclesiastica. Dopo che l'inquisitore di Portogallo e il patriarca di Lisbona si scagliarono contro i vescovi portoghesi, la schermaglia si estese infatti fino a Roma, suscitando un dibattito di portata internazionale. La battaglia infuriò nonostante gli sforzi di Benedetto XIV di placare gli animi, e a essere coinvolte furono personalità di spicco del panorama europeo. Tra di esse Lodovico Antonio Muratori che, ingaggiato dai vescovi, compose un'operetta latina intitolata Lusitanae Ecclesiae religio in administrando poenitentiae sacramento. Edito nel 1747, il volume ribadiva la sacralità del sigillo della confessione e condannava con sdegno le calunnie elaborate dall'Inquisizione contro l'episcopato del Portogallo. Gli inquisitori - spiegava Muratori - dovevano essere tenuti lontano dalle rivelazioni che i credenti consegnavano ai loro confessori, ed era proprio l'Inquisizione ad aver provocato i danni più gravi alla religione cristiana. Il pamphlet è ora presentato in edizione moderna e commentata. L'introduzione di Matteo Al Kalak svela i retroscena di una spy-story in cui furono coinvolti illustri gesuiti, eminenti cardinali della Curia romana, inquisitori, intellettuali e ghost writers. La traduzione, curata da Francesco Padovani, è poi arricchita da un agile apparato critico che permette al lettore di inquadrarne i contenuti all'interno del dibattito settecentesco. Ne emerge un Muratori combattivo e tenace, impegnato, al termine della sua vita, a liberare la Chiesa dalla morsa di un'Inquisizione divenuta insopportabile e sempre più pericolosa.
« Que les sacrements du baptême et de la confirmation communiquent l'Esprit Saint était une évidence théologique si fortement enracinée dans les consciences, que nul ne songeait à s'interroger sérieusement sur ce qu'avaient au fond vraiment changé ces deux sacrements dans nos vies... » D'où vient ce que nous tenons comme une évidence qui ne paraît souffrir aucune remise en question ? La transition entre le baptême de Jean et le baptême chrétien reste un chantier de l'histoire du christianisme encore largement inexploré. De même la transition entre les représentations baptismales de la période patristique et celles du second millénaire. Face à beaucoup de déficiences dans les définitions médiévales du baptême et de la confirmation, il convient de se remettre à une écoute approfondie des témoins du christianisme en ses origines. Comment reçoit-on l'Esprit Saint ? Quel est le rapport entre le don de l'Esprit et les rites baptismaux ? Un tel réexamen de la tradition et la mise en lumière des ruptures du passé peuvent éclairer le présent, en permettant de mieux interpréter la nature de certains phénomènes contemporains, de les situer par rapport au baptême chrétien et à la Tradition du christianisme ancien. Une meilleure compréhension de la pneumatologie qui caractérise cette Tradition a en outre un grand enjeu oecuménique.
Questo libro risponde all'esigenza di un manuale completo e aggiornato per lo studio della tipologia e della storia dei tanti e vari libri liturgici utilizzati per la Messa di rito romano. Tiene conto della notevole mole di lavoro scientifico svolto in questo settore negli ultimi venticinque anni, in particolare l'edizione delle fonti. L'autore critica molti presupposti comuni che, con il passare del tempo, richiedono una revisione. Inoltre, questo studio include molti elementi nuovi non trattati nei precedenti manuali sui libri liturgici. È un lavoro accuratamente documentato, che offre una chiara sintesi di un complesso campo di studi.
L'autore illustra il sistema di potere dell'Israele biblico senza far velo sugli aspetti oggi meno comprensibili: le incessanti guerre e le intemperanze della vittoria, l'ordinamento penale di tremenda durezza, lo statuto familiare con il concubinato e il divorzio. Il tutto interpretato con un taglio storico-giuridico. È analizzata anche la meno nota legislazione sociale, sorprendentemente avanzata, con la tutela legale del povero, del salariato, del contraente debole, in una scala di valori che non ha eguali nel mondo antico. Filo conduttore è la pedagogia dei Profeti, con i loro tratti socio-psicologici tra ideali di democrazia teocratica e un profondo desiderio di apocalisse.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno, organizzato il 20 giugno 2022, dalla Facoltà di teologia dell'Università Lateranense e dall'Istituto Universitario Sophia sull'identità dei movimenti e delle nuove comunità nel cammino sinodale della Chiesa, in continuità con una precedente giornata di studio su Carisma e istituzione in movimenti e comunità ecclesiali, svoltasi nel 2018 al Palazzo della Cancelleria Apostolica a Roma. Il saluto del rettore della Pontificia Università Lateranense (Vincenzo Buonomo) ha avviato i lavori e la presidente del Movimento dei Focolari (Margaret Karram) ne ha indicato le attese a nome dei promotori dell'iniziativa: Comunità Cattolica Shalom, Nuovi Orizzonti, Fazenda da Esperança e Comunità dell'Emmanuele. Nella sessione di apertura il Presidente del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (card. Kevin Joseph Farrell) volgendo lo sguardo alle sfide del terzo millennio si è soffermato sulla fedeltà dinamica al carisma, l'unità, la sinodalità e la missionarietà. Nella prima sessione, moderata dal decano della Facoltà di teologia dell'Università Lateranense (Riccardo Ferri), il focus è stato su formazione, dinamismo missionario e affidamento allo Spirito Santo (Mary Healy) e sul kairós del processo sinodale oggi per movimenti e nuove comunità (Piero Coda). Nella seconda sessione, moderata da Giovanni Tangorra, i promotori hanno offerto alla riflessione la propria esperienza di fondazione (Moysés Louro de Azevedo Filho, Chiara Amirante, Iraci Silva Leite), sviluppo (Michel-Bernard De Vregille) e incarnazione del carisma (Luigino Bruni). Nella terza sessione, moderata da Agostino Montan, il Prefetto del Dicastero per i Vescovi (card. Marc Ouellet) ha indicato i fondamenti teologici e pastorali per un governo ecclesiale più aperto allo Spirito Santo. Sono emerse nuove prospettive dal diritto canonico di istanza riformatrice (Elena Di Bernardo) e il Sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (Linda Ghisoni) ha presentato nella dimensione comunionale della Chiesa polarità dialettiche tipiche traendo considerazioni pratiche da vivere. Nella sessione conclusiva alcune domande dei partecipanti hanno consentito di giungere a prime conclusioni di riflessione e d'azione, come ha sintetizzato la vicepresidente di Nuovi Orizzonti (Daniela Martucci).
Viene qui illustrato un ricco Status quaestionis che, dopo aver riassunto lo stato delle edizioni critiche e della letteratura scientifica del secolo scorso, si concentra sulla situazione degli studi del primo ventennio degli anni Duemila. Tre capitoli centrali, che rappresentano la vera e propria dorsale del volume: il secondo è dedicato al momento iniziale in cui viene ricevuta la rivelazione mistica, il terzo, cuore del percorso mistico ildegardiano, descrive il significato del cammino di perfezionamento individuale e comunitario che (ri)conduce alla gioia edenica e il quarto è dedicato proprio a questa dimensione di gaudium e iubilus. A chiusura dello scritto un capitolo in cui è proposto un confronto con l'esperienza del Liber Novus dello psichiatra Carl Gustav Jung (1875-1961).
Nessuna chiesa può permettersi di investire le proprie energie nello sforzo di rimarcare una differenza rispetto alle altre chiese. L'impegno dev'essere teso, piuttosto, a proclamare insieme la parola di Dio, in una società in cui Dio ci è diventato in gran parte estraneo. Ecco perché il cardinal Koch rivisita le principali questioni oggetto di controversia tra le chiese separate, in una duplice prospettiva: da un lato, esamina i risultati positivi che sono già stati conseguiti nel dialogo ecumenico; dall'altro, si concentra su ciò che è di stimolo verso una maggiore unità, per una confessione comune di Cristo. L'atteggiamento che ispira questa proposta è quello di imparare dagli errori del passato e di apprendere gli uni dagli altri, in una fiducia reciproca. Il rinnovamento non è infatti solo un assillo delle chiese evangeliche, così come l'unità non è solo una prerogativa della chiesa cattolica. Tutti possono e devono riscoprire che lo scambio di doni è la linfa vitale del vero ecumenismo.