I Vangeli sono da trattarsi solo come racconti gnoseologici, congegnati per rispondere alle domande chi è Gesù e come riconoscerne l'identità, oppure anche quali veri e propri racconti di risoluzione, rispondenti alla domanda che cosa succede con la storia di Gesù? Riconoscibili quali racconti di ricerca, sono di fatto qualificabili anche in relazione agli effetti/affetti suscitati dalla singolare missione di Gesù. L'analisi di circa sessanta episodi, tra Vangelo di Luca e Atti, mostra come il profilo della tipologia e della synkrisis, che si propone di correlare strettamente episodi in rapporto alla storia di Gesù o alle vicende della chiesa apostolica primitiva, valga pure per la dimensione di ricerca, cui non solo Gesù, ma anche i discepoli missionari dopo la sua risurrezione si ritrovano sottoposti volta per volta. Lo studio adotta il metodo narrativo, intento a evidenziare il conflitto dei punti di vista, in quanto produttori di tensione narrativa.
Per Matteo, che scrive a una comunità nascente di origine giudaica, Gesù stesso e la Parola, la nuova Legge che porta a compimento l'Alleanza antica.
I commenti di padre Luca ai vangeli delle domeniche e delle feste dell'anno liturgico A ci accompagnano, passo a passo, tra le delizie e le esigenze del Nuovo Patto di amore, che Dio realizza in pienezza nella persona e nell'offerta di Gesù. Come l'evangelista, anche padre Luca scrive dentro una comunità e per una comunità: in questo senso, e un uomo di Chiesa. Intrecciando l'intensità poetica della contemplazione e l'attenzione alla quotidiana esperienza di ogni uomo e donna desiderosi di conoscere Dio, padre Luca suggerisce di fare dell'ascolto della Parola un incessante processo di conversione. La lettura orante che ci propone contribuisce a far sì che il sale dello Spirito impregni i cuori degli ascoltatori obbedienti del Vangelo, per modellarli secondo la verità manifestata nell'Uomo-Dio. (dalla Prefazione) Padre Luca Garbinetto (1974) è religioso presbitero della Pia Società San Gaetano, congregazione di preti e diaconi di Vicenza. Vive in comunità, condividendo la cura di una parrocchia, occupandosi di pastorale, spiritualità e formazione a più livelli, in particolare nell'animazione alla diaconia nella Chiesa.
L'autore dà la parola a personaggi illustri delle Sacre Scritture, a cominciare dagli antagonisti: Pilato, Erode, Caifa. Segue una partita a scacchi tra il diavolo e Dio: il Tentatore critica il suo Avversario sul la scelta del profeta Elia, uomo selvaggio e violento. Nel Sogno di Giuseppe prende la parola l'arcangelo Gabriele, pieno di ammirazione per il promesso sposo di Maria capace di dormire la notte dopo l'Annuncio. Maryam, infine, raccoglie le suppliche di donne di fede islamica rivolte all'unica madre capace di lenire aspre sofferenze.
Itinerario teologico e spirituale sul vangelo di Luca. Dalla lettura della scena Battesimo di Gesù e di altri episodi fino al momento culminante della passione, morte e risurrezione, mentre la nota mariana viene messa in gioco alla fine del percorso, meditando i racconti dell'infanzia. Un viaggio spirituale alla riscoperta del volto buono e misericordioso di Gesù, vera icona del Padre che abbraccia e bacia il figlio che ritorna a casa. Al discepolo-lettore in ascolto non resta che aprire ancora mente e cuore all'intelligenza delle Scritture per ritrovare il senso e la bellezza di diventare testimone del perdono, in quest'anno di grazia che si rinnova pienamente nel Giubileo della misericordia.
L'obiettivo dell'evangelista Luca è presentare Gesù in modo che ognuno si senta coinvolto e trasformato dall'incontro con lui, nel proprio quotidiano. A servizio di questo incontro si pongono i commenti ai testi evangelici dell'Anno C, offerti in questo volume. L'autore, tenendo conto dei risultati di uno studio scientifico delle Scritture, conduce il lettore ad accogliere la Parola con cuore docile e sincero, incontrando così l'oggi della salvezza.
Il libro che il lettore si accinge a sfogliare è un commento al Salmo 119 secondo il testo ebraico. Pagina per pagina saranno riportati versetti e parole in ebraico che non devono né spaventare né demotivare il lettore. Delle parole e delle frasi ebraiche utilizzate nel commento si dà la traslitterazione per indicarne la lettura e la traduzione. In tal modo, il riferimento continuo al testo ebraico darà ragione delle interpretazioni proposte che, nella maggior parte dei casi, fanno riferimento, esplicito o implicito, alla tradizione ebraica.
Per rendere più agevole la lettura delle parole ebraiche ho utilizzato una traslitterazione semplificata che permette di accedere all’ebraico senza perdersi nei dettagli che, invece, sono richiesti da una traslitterazione scientifica.
Gianpaolo ANDERLINI, si dedica da oltre quarant’anni a studi sull’ebraismo (Bibbia, lingua ebraica, Midrash, Talmud) e in particolare ha focalizzato il suo interesse sull’interpretazione ebraica dei Salmi. È redattore della rivista QOL che si occupa del dialogo ebraico-cristiano. Ha pubblicato articoli e contributi su QOL, Bibbia e Oriente, Rivista Biblica Italiana, Orientamenti, Parola Spirito e Vita, Confronti e in diverse opere collettive. Ha seguito e coordinato le attività della scuola di lingua e cultura ebraica di Salvarano (RE) e da nove anni è docente nel Corso di ebraico biblico che si tiene a Carpi (MO). Ha pubblicato diversi libri sulla Bibbia ebraica e sull’ebraismo: Mosè, EMI, Bologna, 2009; Parole di vita, Giuntina, Firenze, 2009; Ebraismo, EMI, Bologna, 2012; I quindici gradini. Un commento ai Salmi 120-134, Giuntina, Firenze, 2012; I calici della memoria. Il vino nella tradizione ebraica, Wingsbert House, Correggio, 2013; Tu mi hai rapito il cuore. Eros amore e sessualità nella Bibbia ebraica, Wingsbert House, Correggio, 2014; Giainisti Sikh, EMI, Bologna, 2015; Per favore non portateli ad Auschwitz, Wingsbert House, Correggio, 2015; Il cibo nella Bibbia e nella tradizione ebraica, Wingsbert House, Correggio, 2015; Qabbalàt Shabbat. Meditazione sui salmi del sabato, Aliberti, Reggio Emilia, 2017; Niente di nuovo sotto il sole, Mimesis, Milano, 2019; Perché Dio non ci ascolta?, Qiqajon, Magnano (BI), 2020; Angelo Fortunato Formìggini. Uno dei meno noiosi uomini del suo tempo, Aliberti, Reggio Emilia 2021; Devarìm ’acherìm (Parole altre), Fara, Rimini 2022; Io sono tuo salvami! Commento al Salmo 119, Chirico, Napoli 2022.
Il Nuovo Testamento è materia viva, oggi più che mai attuale e in grado di parlare a tutti. Per comprenderlo però è necessario saper ascoltare, conoscerne il linguaggio e la storia. Romano Penna, studioso fra i più noti, ci offre in queste pagine una prima guida, agile e chiara, al Nuovo Testamento, che viene esaminato attraverso tre livelli: il primo storico-salvifico, fa riferimento all’alleanza che Dio ha sancito con l’uomo in Gesù Cristo oltrepassando (o inglobando?) il Testamento Antico della Legge donata a Mosè sul Sinai; il secondo intende con Nuovo Testamento il complesso letterario dei ventisette scritti di generi molti diversi tra di loro; il terzo infine si dedica a indagare il testo dal punto di vista della formazione del canone.
Destinatari
Un’introduzione al Nuovo Testamento adatta anche per un pubblico non specialistico.
Autore
Romano Penna (1937), ordinario di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense,è autore di numerose pubblicazioni a carattere esegetico. Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo: Profili di Gesù (EDB. 2011) e Le prime comunità cristiane. Persone, tempi, luoghi, forme, credenze (Carocci, 2011). Per le edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Paolo di Tarso. Un cristianesimo possibile (20003), Una fede per vivere (1992), I ritratti originali di Gesù il Cristo, 2 voll. (20013-20032), Vangelo e inculturazione (2001) e Il DNA del cristianesimo (2011).
Gli scritti che compongono questo libro parlano di costruttori, cantieri, personaggi ed episodi a volte citati solo di sfuggita nella Bibbia, ma in seguito illuminati dalle interpretazioni del Talmud, dall'esegesi dei Padri della Chiesa, dagli studi dei teologi o dalle visionarie raffigurazioni degli artisti. Si affacciano così dalle pagine della Scrittura Besalèl, il costruttore dell'arca dell'Alleanza, prediletto dal Signore e antenato di Gesù; Sheerah, la bisnipote del patriarca Giacobbe, unica donna ad aver mai costruito, secondo la Bibbia, una città; i muratori della torre di Babele e gli scalpellini di re Salomone. E anche i mattoni con cui furono costruite le città del faraone, i legni che rivestirono il tempio di Gerusalemme e il legno impiegato per la croce di Cristo; i cantieri dei falegnami di Nazareth e quello della più antica chiesa del mondo. Da questi racconti emergono, spesso intrecciati tra loro, la potenza spirituale del simbolo e il filo concreto della storia.
La Bibbia è uno dei punti di riferimento della cultura universale e per ebrei e cristiani una radice essenziale della loro fede. Nella nostra epoca l'attenzione ai testi biblici è in fase di evidente incremento anche se in molti ambienti delle Chiese e delle società civili ancora non si è compresa la straordinaria portata umanizzante che può avere un confronto serio ed appassionato con la Bibbia e i valori etici ed estetici che vi vengono proposti. Il saggio che qui viene prospettato vuole essere una riflessione ecumenica ed interreligiosa, radicata nella storia della cultura occidentale senza chiusure verso altre contesti geografici, di genere altamente divulgativo. Questo libro ha lo scopo di aiutare un novero ampio di persone, molto eterogenee, a iniziare o sviluppare un rapporto stimolante e suggestivo con le Scritture della Bibbia ebraica, Primo Testamento e del Nuovo Testamento, cercando di evitare forzature culturali, arroccamenti ideologici e moralismi senza futuro. Tutto questo sarà perseguito tramite un confronto sintetico con tante questioni di ordine storico e di valore contemporaneo, nella consapevolezza, comune a tutte e tutti coloro che collaborano al volume, che i testi biblici possono dire cose importanti anche alla vita delle donne e degli uomini di oggi.
«Nel luglio 1971 a Colonia di Itaeté (Bahia-Brasile), in un vasto campo bruciato dal sole, destinato a diventare la piazza del nuovo paese, dall'alto del cavallo Gratiston mi dice: "Padre, mi impresta una Bibbia?!". Qualche momento di indecisione, ma non so dire di no. Dopo mesi me la restituisce con tanti pezzettini di carta che segnano i passi da lui ritenuti importanti. Nell'ottobre 2016 Alberto a Montecavolo (Reggio Emilia) mi saluta: "Don, sono andato in pensione e ho deciso di leggere la Bibbia". "Bravo! Complimenti!". Dopo un mese lo vedo entrare in fretta, quasi sbuffando, nel mio studio: "Don, non ci capisco niente!". Dal 1971 ho sognato uno strumento semplice, facile, economico da offrire a Gratiston, ad Alberto e a tanti altri che desiderano leggere la Bibbia. Nella campagna di Wagner (Bahia-Brasile), durante la celebrazione della Messa, un contadino dichiara davanti a tutti: "Ho letto tutta la Bibbia. Ho impiegato 5 anni, 8 mesi e 21 giorni!". "Bravo! Complimenti!". "Ma cosa avrà capito?" penso dentro di me. Mi metto alla ricerca nelle librerie. L'offerta è ricca, vasta, molteplice. Percepisco che il problema è sentito da tanti e si cerca di dare una risposta. Ho acquistato e letto vari volumi: belli, bellissimi, affascinanti. Però sono volumi di 400 o 500 pagine e il linguaggio non è semplice. Posso offrire ad Alberto un libro di 500 pagine per avviarlo alla lettura della Bibbia? Sarebbe come rompere le gambe al ragazzo, pieno di entusiasmo, che si prepara a correre la maratona. Ci sono anche volumetti più popolari: ho tentato diffonderli, ma non ho percepito risultati. Ho deciso di mettermi al lavoro con l'intenzione di estrarre da tutti questi bei volumi di introduzione alla Bibbia gli elementi essenziali e presentarli con linguaggio semplice. Cammin facendo mi sono accorto che semplice per semplice qualcosa di complicato sempre rimane. Spero di offrire uno scarpone utile ad Alberto e a qualche altro intraprendente e coraggioso che desidera entrare nel mondo antico della Bibbia.» (PIerluigi Ghirelli)
Come intendere i numerosi passi della Scrittura in cui si parla del peccato dei progenitori e dei castighi che Dio impone o minaccia come conseguenza di questa catena di peccato che si perpetua da quell'evento in poi? Yannaras afferma che la caduta dell'uomo è una verità non semplicemente giuridica, ma è una perversione della vita, a cui Dio reagisce non come un giustiziere che punisce, ma rispettando in maniera assoluta la libertà dell'uomo. Non interviene per distruggere i frutti, per quanto amari, della libera scelta fatta dall'uomo, ma per trasformare l'autocastigo dell'uomo in una pedagogia salvatrice.
In questo libro Giuseppe Trentin riprende il filo di alcune riflessioni sulla figura e il pensiero filosofico, teologico e spirituale di Wilhelm Klein SJ già avviate in una precedente pubblicazione. Si tratta di una serie di impulsi e di variazioni in forma di dialogo che invitano a ripensare alla figura di Gesù e il suo comandamento a partire dai manoscritti e da una serie di colloqui dell'autore con Klein, Ne scaturisce un'originale e un po' sorprendente meditazione sulla rilevanza biblica, teologica e antropologica del termine greco agape, che consente di ricollocare il significato all'interno di orizzonti più ampi di quanto siamo soliti pensare.