Negli ultimi anni della sua vita Wittgenstein ha indagato a lungo e con grande intensità i cosiddetti "concetti psicologici" - dal concetto di dolore a quello di pensare -, cercando di chiarirne l'uso. Al risultato di queste indagini ha dedicato alcuni corsi a Cambridge, frequentati da studenti destinati, in alcuni casi, a diventare a loro volta filosofi. Di uno di questi, Peter T. Geach, sono gli appunti qui tradotti per la prima volta in Italia. Si tratta di appunti che ci permettono di vedere Wittgenstein all'opera e che testimoniano come per lui fare lezione equivalesse letteralmente a pensare, con le incertezze e le esitazioni, ma anche con le sorprese e le scoperte che il pensare comporta. Muovendosi tra le parole di Wittgenstein e le domande e reazioni dei suoi studenti, il lettore è introdotto nel laboratorio di un grande filosofo ed è aiutato a confrontarsi con molte questioni e interrogativi - dal problema delle altre menti alla questione del rapporto tra vedere, pensare e interpretare - che sono ancora oggi al centro del dibattito filosofico e scientifico.
In un mondo come quello di oggi, dominato dalla competizione e così carico di rabbia e ostilità, insegnare la gentilezza a un bambino può sembrare in controtendenza. Eppure secondo Thomas Lickona, psicologo dello sviluppo di fama mondiale, è l'unico modo per crescere bimbi davvero felici. "Voi genitori siete 'allenatori del carattere'. Come ogni buon allenatore, dovrete far emergere il meglio nei vostri figli e aiutarli a esprimere il loro pieno potenziale. Dovete spiegare come fare la cosa giusta anche quando è difficile, aiutarli a imparare dai loro sbagli e a riconoscere le situazioni in cui probabilmente non hanno resistito alle pressioni esercitate dai coetanei. Bisogna farli diventare consapevoli del fatto che spesso non è facile essere delle brave persone e fare ciò che è giusto, ma che non esiste altro modo per essere davvero felici." Con esempi concreti delle molte famiglie con cui Lickona ha lavorato negli anni e chiari consigli da mettere subito in pratica, "Come crescere bimbi gentili" vi aiuterà a dare e ricevere rispetto, a organizzare riunioni in famiglia per affrontare i problemi, a fronteggiare rivalità tra fratelli, a impartire la disciplina in un modo che rafforzi il carattere e a migliorare le dinamiche delle vostre relazioni con i figli mentre li guidate verso una vita più felice e piena.
Prefazione all’edizione italiana di Isabel Fernandez
Questa nuova edizione del manuale di riferimento per il metodo EMDR, revisionata e ampliata da Francine Shapiro, riflette più di quindici anni di importanti sviluppi a livello terapeutico e di ricerca e illustra le novità nei protocolli, nelle procedure e nelle applicazioni cliniche.
Il testo illustra lo sviluppo dell’EMDR e le sue fondamenta teoriche ed empiriche. Le otto fasi del trattamento vengono descritte dettagliatamente, illustrando l’applicazione clinica di ciascuna di esse. Oltre alla cura di specifiche popolazioni di pazienti con una storia traumatica, Shapiro illustra in che modo la terapia può essere adattata al trattamento di individui che soffrono di un’ampia gamma di problematiche, come trauma complesso, disturbi d’ansia, depressione, dipendenza da sostanze e dolore cronico.
Biografia dell'autore
Francine Shapiro
Francine Shapiro, creatrice e sviluppatrice del metodo EMDR, è ricercatrice emerita presso il Mental Research Institute di Palo Alto (California) e direttore esecutivo dell’EMDR Institute a Watsonville (California).
Il confronto con l’Altro permette a ciascuno di noi di sentire il vero «se stesso». Ogni essere umano è una mescolanza di insiemi, instabile quando cambia l’insieme di cui fa parte. Originalità e adattamento, convinzioni e confronto, assimilazione e scambio caratterizzano ognuno di noi.
Alla luce della sua lunga esperienza nel campo della psicoanalisi e della psicoterapia, in queste pagine Lino G. Grandi «dialoga» con il protagonista del pirandelliano Uno, nessuno, centomila, considerato come una sorta di prototipo di ogni essere umano che accetta di confrontarsi dialetticamente con l’Altro: un confronto che consente di uscire finalmente da se stessi e di accogliere la complessità della vita rinunciando alle proprie convinzioni egocentriche. Fra domande e tentativi di ricerca intorno ai grandi temi dell’esistenza, ne emerge una gamma di riflessioni sulla miseria e sulla nobiltà dell’uomo, declinate anche sul versante del potere, delle relazioni interpersonali e della ricerca di senso.
Come si passa dai neuroni alla mente? Come è possibile che una “cosa” – un aggregato di atomi, molecole, sostanze chimiche e cellule – sia capace di esprimere il mondo vivido che abbiamo nella testa? Michael Gazzaniga dà vita qui a un riesame complessivo di quanto la scienza ha scoperto finora in materia di coscienza. L’idea che il cervello sia una macchina, emersa secoli addietro, ha indotto a immaginare il rapporto tra mente e cervello in forme che continuano a paralizzare gli studiosi. Gazzaniga è convinto che quel modello funzioni a rovescio: il cervello è capace di costruire delle macchine, ma non può venire ridotto a una macchina. Le scoperte più recenti inducono piuttosto a rappresentarlo come una federazione di moduli indipendenti che operano in parallelo. Capire come la coscienza può emergere da un’organizzazione di questo genere ci aiuterà a definire il futuro delle scienze del cervello e dell’intelligenza artificiale, fino a gettare un ponte sul baratro che si apre tra il cervello e la mente.
Abitualmente la criminologia si occupa di atrocità che si possono considerare eccezioni. Il volume si interroga invece sul perché interi popoli possano rendersi responsabili di massacri e poi tornare alla loro normalità.
La risposta a questa domanda si è cercata soprattutto analizzando l’antisemitismo nazista, inteso come matrice di ogni razzismo, ma ci si è soffermati anche su manifestazioni recenti di “paura dell’altro”, citando molte ricerche. I fattori che determinano la possibilità che persone comuni compiano eccidi possono essere ricondotti, in sintesi, all’idea che gli altri siano diversi da noi; da qui quella spiegazione che vede nella diversità radicale la causa anche del delitto: la “criminologia dei pochi”, appunto, che porta alla “criminalità dei molti”. Rimane, a questo punto, un’ultima domanda: la storia potrà vacillare di nuovo?
Come accelerare il cambiamento psicoterapeutico? Come superare le barriere che gli schemi interpersonali maladattivi frappongono tra il mondo interno del paziente e un futuro in cui siano presenti speranza e fiducia? In questo volume la terapia metacognitiva interpersonale compie una svolta: si dota di uno strumentario di tecniche immaginative, drammaturgiche, sensomotorie e di mindfulness. Lo fa sempre all’interno della procedura decisionale rigorosa; non accumula tecniche, ma formula il caso e propone al paziente un’attività che gli possa far compiere il passo successivo verso la salute. Tutto in modo continuamente negoziato, condiviso e pianificato. È un volume di tecnica psicoterapeutica, pensato per clinici di ogni approccio e scritto mirando alla massima chiarezza e utilizzando continuamente casi clinici per illustrare gli interventi.
Il mondo globale è diventato stretto, si è appiattito, è diventato orizzontale: abbiamo perso la profondità dell’alto.
L’inconscio, però, nella sua funzione compensatoria propone costantemente, appena lo si ascolti, le immagini dell’alto e del basso, delle profondità celesti e delle oscurità abissali.
L’anima, che nell’inconscio compare e racconta, vuole respirare, vuole aria, vuole tramonti alti, rosseggianti sulle montagne bianche di neve, vuole una celeste pulizia, vuole il cielo azzurro.
Il cielo è anche, da sempre e per tutta l’umanità – come si racconta in questo libro – la sede del mondo divino. Per questo oggi il ritorno dell’alto, amato da anime in cerca di spirito, è un evento rivoluzionario, temuto più di ogni cosa. Ma la riconsacrazione del mondo e della vita, e la ricomposizione dei suoi spazi esistenziali, compresi i mondi superiori e inferiori, sono un’esigenza profonda dell’essere umano.
Per questo è stato scritto questo libro. Per raccontare lo slancio verso l’alto, e l’attrazione e le ragioni del basso, della terra ma anche dei mondi più oscuri e profondi al di sotto della sua superficie.
La vita di Giobbe, uomo giusto e dedito a Dio, viene scossa e turbata da diverse sciagure che si succedono rapidamente. Questi eventi mettono in crisi le sue certezze e la sua identità portandolo, dopo grandi sofferenze, a guardare la sua esistenza con occhi nuovi. In questo libro cerchiamo di riflettere sull’esperienza del dolore umano e sulla possibilità di conferirgli un significato, lasciandoci guidare dalla vita di Giobbe, dai momenti più bui e da quelli cruciali per la sua rinascita.
Biografia
Giuliano Franzan Teologo, Psicologo e Sessuologo. Lavora con coppie in difficoltà e segue diversi gruppi in un cammino di Fede, leggendo la Bibbia anche sotto l’aspetto psicologico. Segue diversi corsi per fidanzati sia in campo teologico che psicologico in Veneto e in Trentino. Ha pubblicato diversi articoli e due libri con la casa editrice Messaggero di Padova. È specializzato in problematiche di coppia e lavora come psicologo e sessuologo presso il suo studio privato a Bussolengo (VR).
Giulia Ciclamini. Psicologa. Lavora con bambini e adolescenti in difficoltà e con le loro famiglie. Sta portando avanti la formazione in sessuologia presso l’associazione A.I.S.P.A. di Milano. Segue diversi percorsi sul tema dell’educazione e dell’affettività rivolti a genitori ed educatori.Attualmente svolge l’attività di psicologa presso i suoi studi privati di Bussolengo (VR) e Lendinara (RO).
Scientismo, interdisciplinarietà, umanizzazione della salute, denaro, antropologia, deontologia
“Chi sa solo la medicina, non conosce la medicina” “Il bravo medico filosofa e rende medico il suo paziente” “I medici sono oggi una minaccia per la salute” Una riflessione sui fondamenti metodologici della medicina e della psicologia, sui limiti della scienza e sulle trappole delle industrie farmaceutiche. Una critica a ogni terapia poco umana, a ogni relazione di cura preoccupata più di affari che di salute e diritti del paziente (senso dell’esistenza compreso). Una lettura interdisciplinare basata sulla concezione dell’uomo nella sua unità psicosomatica e integralità ambientale e spirituale, senza di cui ogni caregiver fallisce il suo compito (medicina olistica). Rivolto a studenti e operatori delle relazioni di aiuto/assistenza, il volume insegna a vedere in chi ha bisogno un nostro prossimo, anche perché siamo tutti un po’ malati e abbiamo bisogno tutti di comprensione e carità.
Giovanni Chimirri (1959), ha studiato filosofia della scienza, etica teologica e psicologia in varie università italiane e straniere conseguendo cinque lauree. Membro di società scientifiche, direttore di collane, redattore di riviste, coautore di miscellanee ed enciclopedie. Fra i suoi libri: Ragione e azione morale (1997), Psicologia del corpo (2004), Trattato filosofico sulla libertà (2007), Psicologia della nudità (2010), Siamo tutti filosofi (2011), Teologia del nichilismo (2012), Psicologia del piacere e mistica dell’eros (2015), Persona al centro (2016), Psicopatologia della personalità (2019), Filosofia del corpo e psicologia del benessere (2019).
«Vivere una vita lunga e umanamente ricca con la persona di cui ci si è innamorati rimane un profondo e costante desiderio del cuore. Ma la vita insieme è qualcosa che non si improvvisa: oggi più che mai è necessario in primo luogo comprendere in che cosa consiste questa specialissima relazione uomo-donna, che contiene in sé il progetto del per-sempre; è necessario riflettere su quali sono le sue inevitabili difficoltà, ma anche su quali possono essere i pensieri-guida che aiutano a nutrirla, a rinnovarla e quando necessario anche a ripararla. Sono necessari pensieri di buona manutenzione, ma anche pensieri che aiutano a gestire gli inevitabili conflitti per poterli superare. L’autore non si rivolge alle coppie in crisi ma a tutte le coppie, in ogni fase del loro percorso, per aiutarle a riscoprire il valore della loro relazione e il suo significato pienamente vocazionale, toccando punti che è indispensabile conoscere: la scoperta dell’identità specifica di ogni coppia, la centralità di un buono scambio sessuale, l’importanza del concetto dei «Punti di vista», che ci aiuta ad uscire dalle contrapposizioni sterili e a rinunciare alla questione impossibile su chi ha «oggettivamente» ragione in un conflitto. Si tratta di riflessioni che hanno una forte ricaduta operativa nella vita della coppia e che, se ben assimilate, possono rendere davvero migliore la vita insieme».
Mariolina Ceriotti Migliarese
«Ho scritto questo libro per me, perché nulla quanto lo scrivere chiarisce i propri pensieri, sentimenti ed emozioni. Ho scritto questo libro per gli altri, perché confido che le mie riflessioni possano essere utili anche ad altre persone. Ho ritenuto di cercare di fondere insieme la conoscenza teorica con l’esperienza personale, la scienza e la testimonianza. Mi è sembrato che soltanto questa fusione consentisse di esaminare davvero la malattia nei suoi infiniti aspetti, che solo il malato può conoscere, e di andare, nello stesso tempo, oltre la propria personale e irripetibile esperienza.»
Una studiosa affermata, psicologa dello sviluppo, sperimenta su di sé la più traumatica delle esperienze. Nell’urto devastante contro uno stato esistenziale e fisico che modifica radicalmente l’orizzonte, le aspettative, le condizioni di vita, scienza e privato si incontrano nello sforzo di dare un senso a quanto sta avvenendo.
Questo libro è stato tradotto in francese, portoghese e polacco.