Che cos'è la Chiesa? Perché essa esiste? Quali sono la sua sorgente e la sua missione? In quale relazione essa sta con la natura e il destino dell'uomo? È possibile seguire Cristo e vivere di Lui senza la Chiesa? Nelle interviste a due grandi protagonisti della teologia del XX secolo, realizzate vent'anni dopo il Concilio Vaticano II, emerge il volto missionario della Chiesa. «Ha veramente senso ripubblicare due testi che hanno ormai quasi quarant'anni di vita? Queste due interviste sono ancora in grado di suscitare l'interesse dei lettori di oggi? Mi sono molto interrogato su come rispondere a queste domande. Alla fine mi sono convinto che la genialità teologico-culturale dei due autori ha offerto risposte illuminanti a problemi ancora oggi aperti, fino a mostrare come i tratti dell'avvenimento di Cristo e della communio ecclesiale che ne consegue mantengano una sorprendente attualità. Esse sono correlate all'inevitabile ricerca del senso della vita, del perché, ma ancor più del per chi io vivo: nessun uomo può vivere, ne sia cosciente o meno, senza avere un'idea del significato e della direzione del suo esistere» (dalla prefazione di Angelo Scola).
Nell’epoca moderna, e soprattutto a partire dall’Illuminismo, riscontriamo una serie di tentativi sistematici tesi a mettere in discussione l’esistenza del diavolo. Anche alcuni teologi, prima i protestanti e poi i cattolici, hanno contribuito alla negazione della sua esistenza.
Notevole per la dottrina cristiana sulla demonologia è stato l’intervento di Paolo VI nel suo discorso del 15 novembre 1972: «Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla [la terribile, misteriosa e paurosa realtà del demonio] esistente, ovvero chi ne fa un principio a sé stante, non avente essa pure, come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni».
Nella Bibbia non si parla del diavolo se non per annunciare la vittoria di Gesù su di lui a favore dell’intera umanità. Con ciò si rivela che il discorso su Satana non è e non deve essere una sorta di informazione, in sé inutile e dannosa, sul diavolo medesimo, bensì un approfondimento, riguardante il mistero dell’uomo e di Gesù.
In questo testo, don Marcello Stanzione, angelologo di fama internazionale, ci offre i profili di 30 mistici che nella loro esperienza cristiana hanno incontrato il demoniaco e lo hanno descritto nei particolari, a volte superando l’abisso delle più tormentose possessioni.
Pubblicato per la prima volta nel 1976, il "Grundkurs des Glaubens" di Karl Rahner si è imposto come un'opera cardine e mantiene intatto il suo fascino e la sua attualità. Ciò si spiega facilmente: qui l'autore fa proprie le questioni che ancora oggi tormentano innumerevoli cristiani, e le sviscera in maniera nuova con la potenza unica del suo pensiero: che significa essere cristiani oggi? Qual è il fondamento della nostra speranza? È possibile vivere responsabilmente il cristianesimo nel mondo odierno? L'introduzione di Rahner al cristianesimo risponde a due esigenze: connettere organicamente tutto il mistero cristiano e reintrodurre la fede in un mondo che ha perduto le convinzioni religiose tradizionali. La pubblicazione del Corso fondamentale sulla fede fu accolta all'epoca sia dalla critica cattolica sia da quella protestante come un "avvenimento culturale" da cui ancora oggi non si può prescindere.
La questione dello statuto ontologico delle relazioni è tornata in auge nella discussione filosofica e teologica più recente, in particolare in ambito analitico. Nei diversi contesti e discipline si tratta di indagare in che termini sia possibile formulare, sul versante filosofico, un'ontologia relazionale nella quale le relazioni siano fondamentali quanto la sostanza e, sul versante teologico, una corrispondente visione trinitaria che integri nel divino la dimensione relazionale. Questi saggi ampliano un percorso di ricerca che va in questa direzione già avviato dall'autore, fornendo degli approfondimenti su questioni come l'ontologia delle relazioni, i caratteri fondamentali dell'ontologia relazionale-processuale e la corrispettiva teologia processuale (nella forma della divinità relazionale), alcuni modelli trinitari, l'ontologia relazionale gunk.
In questo libro si mostra e si dimostra che ogni gruppo umano, e in ogni epoca, ha parlato di Dio e su Dio mediante forme mitiche e rituali, le quali hanno dato vita alle tradizioni religiose. Il pensiero filosofico ha fatto altrettanto, istanziando Dio o quale garante della ricerca umana ovvero quale ultimo scopo di questa.
Uno stesso battesimo per uomini e donne, un solo Dio, una sola fede. Eppure, la parte maschile della Chiesa ha spesso paura delle voci femminili, che nell'ultimo tratto della storia occidentale si sono levate come non mai. Sono state ascoltate fino in fondo? Che cosa la Chiesa ha compreso (o creduto di comprendere) del loro grido? La sua reazione è all'altezza delle questioni poste ed è espressiva della novità evangelica? A partire dalla situazione attuale, come possiamo proseguire? Con ampiezza di vedute e spirito di discernimento, Luca Castiglioni discute qui la nozione di genere: ha una sua collocazione in teologia? Alla luce delle interpretazioni storiche, dopo un'analisi sul modo in cui la Chiesa ha concepito la condizione delle donne e la loro presa di parola, Castiglioni esplora le risorse della fede cristiana, dai testi della Genesi e del Cantico dei cantici alle lettere di san Paolo e ai racconti evangelici delle relazioni di Gesù con uomini e donne. Emergono allora sfide capitali per la Chiesa, tra cui l'accesso ai ministeri (ordinati) per le donne. Prefazione di Christoph Theobald.
Emil Fackenheim ha vissuto in prima persona, da ebreo, il dramma del XX secolo in tutta la sua terribile profondità. Mai come allora si è rivelata la volontà esplicita e scientifica di annientare l'uomo ebreo e, perciò, l'uomo tout-court.
Per moltissimi, ancor oggi, Auschwitz e la Shoah sono un semplice episodio nella storia europea: un episodio che, per quanto triste e umiliante per la "cultura cristiana", appartiene irrimediabilmente al passato. Quando ai cristiani stessi, il più delle volte questo dramma non ha posto un vero problema alla loro fede in Dio.
Non è stato così per svariati filosofi e teologi ebrei, i quali hanno sviluppato una vera e propria "teologia dell'Olocausto": questo saggio impressionante di Fackenheim ne è uno dei testi più significativi.
Introduzione all'edizione italiana di Cornelis A. RijK, «Il lettore cristiano apprenderà qui a discernere meglio i segni della presenza divina nella storia. Al tempo stesso, la coscienza della storicità della fede contribuirà in lui a sviluppare un maggiore senso di responsabilità verso la storia».
La teologia che si fa pensiero pulsante e soteriologicamente coerente è un pensare nella relazione. L'esigenza di ripensare l'ontologia a partire dal dio uni-trino si accredita come una delle sollecitazioni più attuali e profetiche per la teologia. L'intuizione di questo saggio guarda alla relazione come chiave di volta per la presentazione di una via, concreta ed epistemicamente fondata in Cristo, per giungere a una proposta di rinnovamento in tal senso praticabile.
Alla fine del 1992 veniva presentato alla Chiesa e al mondo il Catechismo della Chiesa Cat­tolica (= CCC). Tradotto in innumerevoli lingue, il CCC rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo e un punto di partenza della catechesi cattolica. Come punto di arrivo, costituisce una sintesi aggiornata, organica, completa ed essenziale della coscienza di fede della Chiesa dopo la grande catechesi del Concilio Vaticano li. Come punto di partenza, il CCC è ormai un riferimento imprescindibile per l’aggiornamento e l’elaborazione dei catechismi inculturati delle chiese locali.
A cinque anni dall’originale francese – con le contemporanee edizioni italiana e spagnola – e in corrispondenza con la pubblicazione dell’editio typica latina, vengono qui raccolti alcuni studi di commento e di analisi del CCC articolati in due sezioni. Nella prima, oltre a un in­quadramento di storia della catechesi e di storia della redazione (Amato, Gianetto), vengo­no offerte alcune prospettive di lettura: approccio biblico (Cimosa), uso dei Padri (Bergamelli), esigenza d’inculturazione (Montani), individuazione di alcune dinamiche proprie dei CCC (Bissoli) e, infine, una prima sintesi del vivace dibattito catechetico-pastorale provocato dal CCC (Biancardi).
L’amplissima seconda parte contiene alcuni saggi di valutazione contenutistica di carattere sistematico su Dio (Palumbieri), l’uomo (Palumbieri), la fede (Maffei), la creazione e il pec­cato originale (Gozzelino), Gesù Cristo (Caviglia), la Chiesa (Gallo), Maria (dal Covolo). Questa parte è completata da studi d’indole liturgica (Triacca, Cuva, Sodi), morale (Carlotti, Merlo, Gatti, Turek) e spirituale (Gambino).
Il volume viene completato da uno studio aggiornato sulla storia della redazione dell’editio typica latina (Martinelli), che riassume il lavoro svolto dalla Commissione Interdicasteriale, istituita nel marzo del 1993 e incaricata della revisione e della promozione del CCC.
Resta valido il giudizio formulato sul CCC dal card. Joseph Ratzinger: «L’accoglienza riser­vata al testo, mentre ha rafforzato i “legami dell’unità nella fede apostolica” tra tutti i disce­poli dei Signore, ha contribuito a dare risposte chiare a quanti desideravano conoscere il pensiero della Chiesa sui problemi essenziali della vita».
Il crollo della cattedrale di Norcia, l'incendio di Notre Dame di Parigi, la pandemia di Covid-19 e la guerra in Ucraina (con lo spettro di una Terza guerra mondiale) hanno riportato l'attenzione sul problema del male: le catastrofi naturali e le calamità che si abbattono sul mondo sono il castigo che Dio riserva agli uomini per la loro malvagità? E, se Dio esiste, come può permettere il male? Questo libro affronta questioni centrali della teologia e della filosofia cristiana della storia. Il male non può essere considerato come una "distrazione di Dio", ma deve essere necessariamente collegato alla libertà dell'uomo e inserito in una prospettiva provvidenziale che trova la sua ragione nella mente imperscrutabile di Dio.
Maria e la devozione a lei rivolta diventano, in questo libro, un'esperienza di vita che l'autrice, suora orsolina, propone a tutti coloro che vogliono incontrare la Madre di Dio in maniera diversa, attuale, senza però perdere la ricchezza della tradizione. Nella scansione dei vari capitoli, l'autrice propone una serie di meditazioni, ciascuna su un brano evangelico che vede protagonista la madre di Gesù, declinando poi il tutto in un racconto attualizzante, preso dalle sue esperienze di vita vissuta, e infine trasformandolo in una provocazione rivolta al lettore, affinché a partire dal culto a Maria ciascuno ritrovi un suo personale sguardo interiore, una vera e propria "grammatica" dell'esistere a partire da ciò che Maria ci offre nella sua vita.
"Sono venute da me tante persone preoccupate perché il coniuge aveva abbandonato il tetto coniugale poiché vittima, probabilmente, di un maleficio amatorio. Questa opinione è ancor più avvalorata se, prima di giungere a me, sono andati da qualche mago che - unicamente per soldi - ha detto loro ciò che volevano sentirsi dire. Il mago non dice mai niente sulla libera responsabilità del soggetto: è più facile dire che il marito (o la moglie) ha tradito perché è stato costretto dall'influsso straordinario del diavolo piuttosto che affermare che dietro quel tradimento c'è la scelta libera dell'individuo. Nessun maleficio ha il potere di sopprimere la libertà umana". Una missiva semplice e chiarissima rivolta ai fedeli, agli esorcizzandi e a tutti coloro che hanno a che fare, per un motivo o per l'altro, con l'azione straordinaria del demonio. Un testo ricco di contenuti spirituali e con un interessante orizzonte mistico. Contiene in appendice le preghiere di liberazione offerte dal magistero della chiesa e una invocazione a San Michele Arcangelo.