Fonti in lingua latina, per la maggior parte inedite, che presentano il Francesco liturgico, cioè il Francesco mediato dalla liturgia.
Il 13 e 14 ottobre 2022 si è tenuto a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria, il primo seminario di formazione dedicato alla Confessione, a cura della Penitenzieria Apostolica. Grazie ai diversi specialisti intervenuti, è stata un'occasione straordinaria per riflettere con cura, attenzione e spirito critico su un sacramento che è anche esperienza umana universale: chi, infatti, non ha conosciuto l'oppressione del senso di colpa, la vulnerabilità dell'esporre le proprie mancanze sperando in un perdono, la leggerezza che segue l'espiazione? Fra riflessioni di carattere prettamente teologico e altre ispirate all'antropologia, fra istruzioni per un efficace esame di coscienza e decaloghi per vincere le principali ragioni che allontanerebbero dal sacramento, fra citazioni bibliche e testimonianze di persone comuni a cui la Confessione ha cambiato la vita, i relatori hanno offerto punti di vista diversissimi fra loro e una ricchezza di contenuti che non poteva essere confinata a un evento di due giorni. Il Seminario ha così superato le mura della sede della Penitenzieria Apostolica ed è diventato un libro a disposizione di chiunque voglia conoscere, studiare, approfondire e farsi ispirare da quest'argomento tanto delicato quanto fondamentale per qualunque cristiano che voglia vivere con consapevolezza la propria fede.
I sette sacramenti sono le porte attraverso cui la grazia entra nella nostra vita. Dalla nascita alla morte, nella gioia e nella sofferenza, essi ci accompagnano in ogni momento dell'esistenza, illuminandola con la luce del Risorto. Questi brani di Marco Frisina sono dedicati proprio ai sacramenti, da cui riceviamo forza nel cammino della fede e nella testimonianza dell'amore di Dio: «La Chiesa è chiamata a offrire queste ricchezze attingendo al mare di grazia di Cristo e ce le dona nei sacramenti, lì dove raggiunge ogni uomo con la potenza dei suoi segni, efficaci strumenti che ci mettono in comunicazione con Dio». Nel fascicolo con gli spartiti, accanto al testo dei canti sono riportate alcune referenze bibliche e liturgiche utilizzate come fonti teologiche e pensate a scopo catechetico, che possono servire per valorizzare questa proposta in modo originale e più completo.
Nell'anno dedicato da papa Francesco al pregare, una collana di testi di autori internazionali per imparare a dialogare con Dio. Prefazione di papa Francesco.
Ci sono diversi modi di intendere e vivere quella fondamentale dimensione della vita di fede che è la preghiera. In questo libro, la preghiera cristiana ci appare come cammino di trasfigurazione di tutta la vita - ovvero di cose, volti, circostanze che gremiscono la carne ed il sangue del nostro umano vivere in questo mondo. Per l'uomo che ha la grazia di vivere in cristo e di cercarlo con semplice perseveranza, tutto a poco a poco, si trasforma in canto e viceversa il proprio canto, la propria preghiera si riempie di innumerevoli voci: il grido del falco ed il pianto d'un bambino, il gracchiare del corvo e lo stormire del vento - ogni voce diviene all'orecchio dell'anima orante eco della voce dell'amato che la cerca e della propria che cerca lui. Ogni volto umano diviene ai suoi occhi un'icona di Lui che le viene incontro - ora crocifisso, ora gioioso, ora glorioso.
Lo studio teologico-liturgico della Messa crismale mette in evidenza che il vero cuore di questa celebrazione è l’unzione di Cristo; da essa, attraverso i sacramenti, derivano le due unzioni che costruiscono il corpo della Chiesa, quali modi di partecipazione all’unico sacer- dozio di Cristo (cfr. LG, 10). Si può dire quindi che la cristologia definisce l’ecclesiologia: se- condo la prima Lettera di Pietro coloro che si avvicinano a Cristo e accettano l’offerta della salvezza vengono trasformati in pietre vive per l’edificazione di un edificio spirituale (cfr. 1Pt 2,5ss); tale edificio ha per scopo il sacer- dozio santo, cioè l’offerta di sacrifici graditi a Dio mediante Cristo. È la tematica soteriologi- ca del riportare il mondo al Padre, compito af- fidato a tutti i fedeli: essi costituiscono una co- munità sacerdotale, che realizza quanto pre- conizzato in Es 19,6: «Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa». Per questo i fedeli, in forza dei sacramenti dell’ini- ziazione cristiana sono costituiti sacerdoti, re, profeti e martiri.
Don Dolindo Ruotolo è stato insieme a Padre Pio un dono di Dio per la Chiesa, un amanuense dello Spirito Santo con una sapienza e uno spirito profetico infusi dall'alto e un figlio prediletto della Vergine Maria. I temi trattati in questa antologia sono: la Vergine Maria e san Giuseppe nella storia della salvezza (racconto dei passi evangelici nei quali sono protagonisti), Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo: il mistero dell'incarnazione del Figlio di Dio.
Istituita il 30 settembre del 2019 da papa Francesco con il Motu proprio Aperuit illis, La Domenica della Parola di Dio è una giornata «dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio per far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture». La Domenica della Parola di Dio permette ancora una volta ai cristiani di rinsaldare l'invito tenace di Gesù ad ascoltare e custodire la sua Parola per offrire al mondo una testimonianza di speranza che permetta di andare oltre le difficoltà del momento presente. Il testo contiene: il Rito di intronizzazione della Parola di Dio, la Lectio Divina sul Vangelo della III domenica del Tempo ordinario, un testo a commento del Salmo domenicale, una proposta pastorale, le indicazioni per accogliere la Parola di Dio in famiglia e il metodo della lettura popolare e comunitaria della Bibbia e infine una testimonianza di fede e dei brevi testi degli ultimi Sommi Pontefici a commento della lettura della domenica.
E' il calendario ufficiale che ordina le celebrazioni liturgiche della Messa e della Liturgia delle Ore per tutto l'anno 2025, in italiano
Se c'è un ambito che è oggetto di dibattiti e controversie nella Chiesa è la liturgia. C'è chi si schiera, a seconda della sensibilità, per "la Messa di sempre" e chi a favore della riforma del Vaticano II. Papa Francesco, lungi dal fare della liturgia un pomo della discordia, non perde occasione per mostrare quanto essa sia importante per la fede e l'unità. Proprio questo è lo spirito con cui scrive Chauvet. Pur prendendo atto dei cambiamenti nel rapporto della società contemporanea con il sacro, il rito e il celebrare, egli riprende passo dopo passo la struttura della liturgia eucaristica per spiegarne il senso profondo e la coerenza. Consapevole del fatto che in molti avvertono l'esistenza di un problema - la liturgia non attrae più i nostri contemporanei -, l'autorevole studioso indica la strada per uscire dall'impasse. L'obiettivo di Chauvet è semplice: tornare ai fondamenti. La liturgia, come la Chiesa, non esiste per se stessa, ma per alimentare la vita di fede. La liturgica, come la Chiesa, non esiste per se stessa, ma per alimentare la vita di fede. Chauvet non si dedica al "solito" libro sulla messa, ma si concentra sui "fondamentali": punta alla logica di funzionamento, ai criteri di fondo.
Il Rosario Mariano è uno straordinario strumento di realizzazione spirituale che attraversa con la sua presenza gli ultimi secoli del Cristianesimo occidentale accompagnando la Chiesa in ogni momento, anche i più difficili, della sua storia. Per seicento anni, il profondo, lento, ritmico e amoroso scandire della Corona ha unito, in una catena sacra, grandi e piccoli, Clero e popolo, santi e peccatori; ha accompagnato meditazioni e battaglie, ispirato i più alti momenti della mistica e della contemplazione così come le vicende e le vicissitudini della vita quotidiana, divenendo, accanto al Santo Sacrificio della Messa, uno degli elementi maggiormente caratterizzanti della vita cattolica. Lo scopo di questo saggio è quello di dimostrare l'immensa profondità della pratica del Rosario, la cui ampiezza anche intellettuale può sbalordire e stupire. Un oceano di significati, simboli, perfette corrispondenze, armonie e, soprattutto, strumenti operativi di realizzazione spirituale, che trascendono sia la piatta prospettiva del razionalismo teologico sia la pur rispettabile, benché a volte limitata, prospettiva devozionale. Si tratta, in ogni caso, di studi e riflessioni che non esauriscono il contenuto del Rosario, il quale, proprio perché pratica spirituale, può essere compresa solo praticandolo. Prefazione di Tognetti p. Serafino.