Capitale un tempo di uno sterminato impero, durante il Medioevo Roma smarrisce, insieme al ruolo di unica e incontrastata potenza mondiale, la forza e la bellezza che le erano proprie. Nel vuoto d'autorità seguito al crollo dell'impero, il papato si impone come nuovo punto di riferimento e Roma diventa la capitale della cristianità. Nel racconto di autorevoli studiosi, l'alternarsi di crisi ed espansione che cesellò la particolare fisionomia della Roma medievale: lo strapotere dell'aristocrazia, la crescita demografica e urbanistica, il primo giubileo nel Trecento, la decadenza culminata nel trasferimento della sede pontificia ad Avignone, il ritorno del papato che avrebbe fatto di Roma il teatro delle sue nuove ambizioni.
Uno dei principali specialisti dell'architettura nella Roma barocca e rinascimentale e dell'opera di Bernini e Borromini, Joseph Connors, analizza in questo volume le dinamiche di prestigio sociale e di potere economico che plasmarono la Roma barocca, creando di volta in volta luoghi di inattesa creatività o, al contrario, opere di oscura deformità. Joseph Connors ha insegnato all'Università di Chicago e alla Columbia University e ha diretto la American Academy di Roma. Insegna Storia dell'arte e dell'architettura a Harvard e dirige Villa I Tatti, il Centro dell'Università di Harvard per lo studio del Rinascimento italiano a Firenze.
Nell'ambito delle celebrazioni per il sesto centenario della nascita di Leon Battista Alberti, una panoramica sulla conoscenza dell'antico illustrata attraverso preziosi disegni e manoscritti del XV secolo. Attraverso oltre 120 opere tra elementi architettonici antichi, rari disegni del Quattrocento dedicati alla rappresentazione di parti o dell'insieme delle architetture antiche allora visibili, oggetti, manoscritti, opere di scultura e pittura, il volume illustra lo stato delle architetture antiche di Roma e della loro conoscenza al tempo di Alberti. Il volume è il Catalogo della mostra di Roma (Musei Capitolini, 23 giugno-16 ottobre 2005).
Questo volume contenente l'enunciazione dei principi formatori della conservazione e dell'operatività del restauro, congiuntamente al corredo documentario grafico, fotografico e iconografico dello stadio di Domiziano, della piazza Navona, della fontana dei Quattro fiumi, del palazzo Pamphilj, della chiesa di Sant'Agnese in Agone e del Collegio Innocenziano, è stato pensato e realizzato in stringente continuità con il precedente, in modo tale da rendere testimonianza alla bellezza dei monumenti delle fabbriche Pamphilj.