Parole che si cantano è una raccolta di commenti esegetico-spirituali ai Vangeli della Domenica dell'Anno C scritti per il settimanale L'Avvenire di Calabria. Ciascun testo è accompagnato da un componimento poetico inedito che costituisce la risposta orante al dono di Dio. Il Signore parla al popolo, facendo vibrare le corde del cuore ed elevando lo spirito umano, che nel canto riflette la ricerca della Verità e talvolta ne proclama una più luminosa visione. Prosa e poesia si intrecciano e si pongono così al servizio del Vangelo, quali gocce nell'oceano dell'interpretazione biblica, mostrando come la bellezza della Sacra Pagina si esprima mediante linguaggi plurali, che mai ne esauriscono la ricchezza.
Il tema, su cui l’Autore è uno dei massimi esperti italiani, prende in esame il memoriale dell’Ultima Cena e il conseguente dibattito eucaristico, fino ad una ricostruzione/lettura inedita del miracolo di Bolsena e alla istituzione della festa liturgica. Centrale la presenza degli inni bolsenici e il loro commento teologico-musicale che presenta profondi momenti suggestivi di interpretazione contemplativa.
Le pagine scientificamente ricercate e documentate sono state scritte principalmente pensando al nipote adolescente al quale il nonno vuole offrire il suo cammino di fede.
Un originale volumetto che invita a cogliere e gustare lo splendore dei brani evangelici di ogni domenica d'Avvento, secondo il rito ambrosiano, attraverso la contemplazione di opere d'arte. Guidati dai commenti dell'autore, scopriamo che la bellezza della Parola di Dio può emergere dalla delicatezza di un volto mariano, risuonare nell'intensità di un gesto di Cristo, manifestarsi nell'accuratezza di un paesaggio o nello sguardo di Giovanni Battista. Un viaggio tra parola e immagine, che da contemplazione si fa preghiera.
L'anno liturgico si può definire una grande cristologia in preghiera. Nello scorrere del tempo la Chiesa ripercorre le tappe dell'opera di salvezza compiuta da Cristo, meditando sui misteri della sua vita. In esso è racchiuso anche un importante valore educativo e pedagogico: infatti, vivere l'anno liturgico è anche il modo più semplice ma anche più immediato e proficuo con il quale la Chiesa accompagna il cammino di fede dei cristiani lungo il ritmo del tempo, verso la conoscenza sempre più profonda di Gesù e la comunione con lui. È importante dunque comprendere il perché delle feste che celebriamo lungo l'anno liturgico, dei riti che compiamo, dei ritmi che rispettiamo, in particolare secondo la prospettiva propria della tradizione liturgica ambrosiana. Capire, come ci aiutano a fare queste pagine, è il primo passo per vivere bene la liturgia.
Il titolo di questi commenti ai Vangeli festivi dell'anno C, scritti a quattro mani e con il duplice sguardo di un religioso e di una laica, è ripreso da un'espressione di san Giovanni Paolo II: "L'amore mi ha spiegato ogni cosa, l'amore ha risolto tutto per me" (Canto del Dio nascosto). Le meditazioni proposte nascono dall'esperienza che, quando dialoghiamo e ascoltiamo insieme la Parola, uniti nel suo nome (Mt 18,20), ci ritroviamo alla sua presenza. Lo Spirito, come il misterioso pellegrino sulla via di Emmaus (Lc 24,13 ss), si fa compagno e amico di coloro che si incontrano e si mettono in cammino, ascolta la loro tristezza e consola i loro cuori, spiegando loro ogni cosa (Gv 14,26). Egli ci annuncia che il segreto della vita è nascosto nel volto dell'Amore crocifisso e risorto, ci dà occhi e cuore capaci di riconoscerlo nei segni del pane e del vino, nella compagnia del fratello e della sorella che camminano con noi, e nel grido nascosto di chi non conosce l'amore.
La Quaresima è il simbolo della vita di ogni persona che, soprattutto nella prova, ha bisogno di essere consolata e orientata dalla Scrittura. Qualsiasi sia la prova, essa può sempre diventare il tempo privilegiato per ascoltare l'invito del Signore che conduce alla pienezza. Non siamo nati per soffrire. E nessuna sofferenza deve restare sterile. L'arrivo della Pasqua, intesa come vittoria del bene sul male, della vita sulla morte, si applica sempre e a tutto. Se hai chiaro l'orizzonte, tutta la fatica diventerà più leggera. Queste brevi meditazioni, nate dal cuore di un parroco a sostegno della sua comunità, sono uno strumento semplice per nutrire la fede e la speranza per chi sta affrontando un tempo di sofferenza.
La giusta accoglienza della nuova edizione chiede di non perdere un’occasione preziosa, così è stata definita anche dai Vescovi italiani nella lettera con cui “riconsegnano” il Messale alla Chiesa italiana, per riscoprire la fecondità del celebrare l’Eucarestia e far riemergere tutta la bellezza di questo rito che forse, troppo spesso, rischia di sfiorire sotto il peso della routine pastorale. Cogliamo al volo la possibilità di far risplendere la celebrazione dell’Eucaristia in tutte le sue potenzialità, così come l’ha pensata il Concilio e come ci è stata consegnata nella Riforma liturgica. La liturgia è fatta per essere vissuta, per essere celebrata e sperimentata in modo che quello che celebriamo si faccia vita: le innovazioni introdotte hanno la funzione di rispondere al mutato linguaggio e alla mutata sensibilità dei fedeli del nostro tempo per aiutarli a comprendere più pienamente e consapevolmente la realtà dell’Eucaristia: la presenza e la centralità di Cristo, che celebra la propria morte e resurrezione per la nostra salvezza. La vera liturgia presuppone che Dio, parlandoci, ci mostri come possiamo adorarLo e testimoniarLo con la nostra vita. Un valore carismatico che possiamo riscoprire proprio a partire da don Bosco, ricordando l’importanza da lui attribuita a particolari espressioni della vita liturgica, quali la frequente Confessione, la frequente Comunione e la Messa quotidiana, ritenute le colonne del suo sistema educativo. Ciò si invera ancora di più pensando a tutto l’ardore che veniva vissuto a Valdocco nella preparazione delle celebrazioni dell’anno liturgico, soprattutto le più importanti.
Il testo offre un'analisi sociologica e fenomenologica di cinque tipi diversi di pellegrinaggio, che hanno mostrato particolare partecipazione in Europa: il Cammino di Santiago, il pellegrinaggio a Loreto, l'Ostensione straordinaria del Corpo di Sant'Antonio, il pellegrinaggio a Medjugorje, le Giornate Mondiali della Gioventù. Inoltre si descrive il turismo religioso come altro fenomeno postmoderno. Anche se il pellegrinaggio è un'esperienza occasionale, esso dimostra la capacità d'interpretare ed esprimere la sensibilità religiosa dell'uomo postmoderno, perché offre un'esperienza eminentemente corporea della fede. Il segreto del pellegrinaggio sta nel processo liminale che mette in atto.
L'autore, in questi commenti ai Vangeli domenicali, coglie l'amore per Dio e per la Chiesa. È proprio a causa della spiritualità che pervade ogni pagina che questi commenti rimangono attuali e contribuiscono ad arricchire chi legge, insinuando nel cuore le domande cruciali: come è la mia fede? Quale è il mio rapporto con Dio? Rispondo al suo bisogno di essere amato?
L'autore, in questi commenti ai Vangeli domenicali, coglie l'amore per Dio e per la Chiesa. È proprio a causa della spiritualità che pervade ogni pagina che questi commenti rimangono attuali e contribuiscono ad arricchire chi legge, insinuando nel cuore le domande cruciali: come è la mia fede? Quale è il mio rapporto con Dio? Rispondo al suo bisogno di essere amato?
L'autore, in questi commenti ai Vangeli domenicali, coglie l'amore per Dio e per la Chiesa. È proprio a causa della spiritualità che pervade ogni pagina che questi commenti rimangono attuali e contribuiscono ad arricchire chi legge, insinuando nel cuore le domande cruciali: come è la mia fede? Quale è il mio rapporto con Dio? Rispondo al suo bisogno di essere amato?
In questi brevi commenti alle Letture che la Liturgia della Chiesa ci offre nei tempi forti di Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua possiamo intravedere le numerose esperienze pastorali dell'autore. I commenti alla Sacra Scrittura sono affiancati dal Magistero, soprattutto degli ultimi Papi, dal racconto di aneddoti della vita dei Santi, da citazioni letterarie e dal vissuto dello stesso autore. Il tutto contenuto nella brevità della esposizione.