DESCRIZIONE
La complessa figura di Iacopone da Todi (1230 ca.-1306) rimane ancora non del tutto svelata. In possesso di una tecnica abilissima, Iacopone rifiuta la lirica allora in voga per affermare una sua visione originale. La finezza e la profondità della sua esperienza anche poetica diverranno un punto di riferimento soprattutto per i grandi mistici che non comprendono la fede cristiana come un’evasione dall’urgente bisogno di vivere, ma coinvolgono nell’esperienza mistica tutta la vita umana, segnata dal desiderio e dalla passione, dall’amore trasformante e dal dolore deformante, giungendo infine a quella sapienza in grado di svelare il senso ultimo del vivere e del morire.
AUTORE
ALVARO CACCIOTTI frate Minore, insegna Mistica medievale nella Pontificia Università Antonianum e presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Si interessa in particolare dei rapporti tra teologia e mistica (secc. XIII-XIV), con particolare riferimento alla produzione degli autori francescani
Il difficile rapporto con il cibo, la possibilità di apprezzarlo senza diventarne schiavi, e il digiuno come via di ascesi.
Diversi saggi di esperti di spiritualità, Bibbia e storia, anche non cristiani, compongono il percorso di questo volume. Sulla scia del proemio del recente documento Veritatis gaudium sulla riforma degli studi ecclesiastici, è messa in luce la reciproca articolazione fra dialogo e discernimento, a partire dal rapporto interpersonale che essi richiedono. È apparsa così la loro rilevanza: in primo luogo per il lavoro e lo stile di vita e riflessione del teologo e del pensatore cristiano; poi per le ricadute concrete che questi possono avere sulla vita di intere comunità nazionali, come nel caso studiato dello statista del sec. XIX Emilio Castelar sulla Spagna contemporanea. È contributo offerto per una teologia che, lungi dal limitarsi all'elaborazione di verità astratte, sia servizio all'annuncio e all'incontro di una Verità-persona, che si fa concreta nei volti e nelle vicende degli uomini in cammino «verso la civiltà dell'amore» (VG 1).
Questo libro vuole rendere omaggio al bene che le donne hanno operato e possono operare nell'esercizio dell'accompagnamento spirituale a beneficio dei fratelli, un bene di cui non si dice mai abbastanza. La santità della donna rivela un genio che non si può tacere, come attesta la storia della mistica, quasi tutta al femminile. Negli ultimi decenni, il Magistero della Chiesa è tornato a parlare di donne straordinarie, la cui azione, nella Chiesa e nel mondo, ha offerto un contributo notevole allo sviluppo dell'identità dei laici come evangelizzatori; ma anche di donne comuni che, nella vita di tutti i giorni, vivono la santità domestica che contribuisce a gettare in famiglia i primi semi della fede. Papa Francesco nella sua Esortazione apostolica Gaudete et exultate ci ha ricordato che la santità è una chiamata universale e che è urgente che sia riscoperta da tutti i battezzati, confermando quanto già era affiorato dalla riflessione conciliare più di cinquant'anni fa. Il presente lavoro nasce da una duplice esigenza: ringraziare le donne per il dono della maternità spirituale esercitata a beneficio della Chiesa ed esortarle a non aver paura di essere, a immagine di Maria Santissima, donne perché madri, tanto biologicamente quanto spiritualmente. Non si tratta di smania d'uguaglianza tra uomo e donna; piuttosto si vuole considerare quest'ultima nella sua particolarità e nelle sue forze specifiche.
In questo libro sulla spiritualità dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il Gran Maestro, cardinale Fernando Filoni, riflette su quali siano il progetto di vita, le convinzioni, i valori e le scelte proprie di un Cavaliere e di una Dama. «È l’Ordine stesso a dare primaria importanza alla vocazione alla santità dei suoi membri e aspira a essere strumento di sviluppo e di approfondimento per il progresso spirituale di ognuno nell’ambiente in cui la fede è praticata e vissuta nei suoi contenuti», scrive il cardinale Filoni nell’introduzione. Papa Francesco, parlando ai membri di questa Istituzione Pontificia, li spronava a «non dimenticare che lo scopo principale del vostro Ordine risiede nella crescita spirituale dei suoi membri. Pertanto, qualsiasi successo delle vostre iniziative non può prescindere da adeguati programmi formativi religiosi rivolti a ciascun Cavaliere ed a ciascuna Dama, affinché consolidi il proprio imprescindibile rapporto con il Signore Gesù, soprattutto nella preghiera, nella meditazione delle Sacre Scritture e nell’approfondimento della dottrina della Chiesa». (Discorso del Santo Padre ai Membri della Consulta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, 16 novembre 2018).
La vita di Maryam Baouardy, figlia della Galilea, orfana a tre anni e adottata da alcuni zii, è una successione sorprendente di manifestazioni soprannaturali, dalle stimmate al combattimento contro satana. Entrata nel Carmelo col nome di suor Maria di Gesù Crocifisso, l'umile portinaia e robusta costruttrice, riceve le visite di Gesù e Maria. Le loro parole, perle meravigliose che Maryam ci trasmette, sono per noi, cristiani di questo tempo, e rischiarano l'avvenire dell'umanità tanto angosciata. Papa Francesco l'ha canonizzata il 17 maggio 2015. Chi scopre Maryam non può non innamorarsene, non può non desiderare di diventare santo alla sua scuola!
"Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni"
(Isaia 43,1)
Hanno scritto in questo numero:
A. Anzani / M.C. Bartolomei / G. Benzoni / Gv Benzoni / G. Bizzi
F. Castelli / U. G.G. Derungs / I. De Sandre / M. Doni
G. Goisis / G. Leonardi / A. Margarino / L. Mazzinghi / D. Righi / A. Vitiello
Per Sergio Paronetto, tra i più influenti ispiratori del moderno pensiero sociale cristiano, l'ascetica non è una disciplina per eremiti, ma piuttosto il necessario complemento alla vita quotidiana, un allenamento all'azione e all'esercizio dell'impegno civile. Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1948 su iniziativa del futuro Papa Paolo VI, raccoglie le riflessioni di Paronetto negli anni della Resistenza al fascismo e dei primi sforzi per la rinascita del Paese. Sono scritti lontani da ogni sterile introspezione narcisistica, testimonianza di un'energia spirituale e politica che si nutre di una inesausta ricerca di verità nella pratica quotidiana.
Questo Saggio sui Ruolo del Padre Spirituale nell'Esicasmo è il seguito di quanto pubblicato in precedenza sulle "Antiche Regole Monastiche ". Abbiamo voluto donare al pubblico interessato all'Esicasmo una valutazione completa ma non esaustiva del Ruolo del Padre Spirituale. E' certo che questa figura, per noi lontana ma riscoperta da molti Monaci Cattolici, sia una vera fonte di Vita Spirituale e che la Guida sia davvero molto importante per un'Ascesi lenta e progressiva. In fin dei conti quasi tutti i Santi sono stati, con le loro Opere ma soprattutto con l'Esempio dei "Maestri •Spirituali a cui si può attingere. E' bello sapere, pero, che abbiamo la possibilità di avere una persona con cui parlare di noi in quanto "Figli" e chiaramente non importa l'età di chi è sottomesso perché tutta l'Umanità lo è. La Trasmissione, la Tradizione, il Lascito è dunque poter prendere per poi poter donare; in tutto questo il Signore e la sua Grazia a il Lascito sono sempre presentL La scoperta della Tri-Unità ci allontana lentamente dal Padre Spirituale e ci fa diventare dei "Padri Spirituali"; è la scoperta di poter donare quell'Amore che ci è stato reso manifesto.
Con questo nuovo Saggio l'Autore associa i Vangeli, la Filocalia ed il Manuale di Nikodemo. E' chiaro che tutti i Padri della Chiesa e quindi anche i Padri Esicasti avevano come riferimento il Nuovo Testamento, che spesso commentavano oppure ne traevano degli esempi di vita. Si tratterà in questo Saggio sull'Esicasmo di mettere assieme varie posizioni anche non espressamente esicaste, come il "Questionario Ascetico "' di Santa Teresa d'Avila ma che sono perfettamente in Regola con la visione della Solitudine, Silenzio ed Immobilità che l'Esicasmo cerca e desidera condividere con i Fedeli del Cristianesimo. Nelle Tre Parti in cui è diviso il Saggio si analizzerà come tutto converte ad un'unica soluzione che è quella poi espressa dall'Esicasmo: 1 ) Il commento ai Vangeli, 2) Ausili alla Pratica Esicasta, 3) Il Questionario Ascetico di Santa Teresa d'Avila. Un percorso nuovo che mette a confronto alcune tesi dell'Occidente con l'Oriente Cristiani; si noterà come su alcuni punti, pur partendo da basi diverse, si arrivi alla stessa meta: Gesti il Cristo.
Il ritorno all'essenziale è: «un'operazione complessa e delicata, che è insieme spirituale e culturale: comporta un processo di reinterpretazione del nostro essere cristiani in questo tempo; vuol dire togliere, rinunciare, riconoscere il carattere obsoleto di alcune cose che forse hanno contribuito a generare santi, ma in un tempo diverso dall'attuale. Tornare all'essenziale significa ritrovare il nucleo incandescente della nostra vita attorno al quale ridefinire la nostra esistenza personale di credenti; ma anche la vita della Chiesa, la pastorale, la spiritualità. Il ritorno all'essenziale è un cammino nel deserto, duro e sfidante, basato su una promessa, in attesa del suo compimento» (p. 13). Le domande fondamentali che hanno accompagnato il cammino di ritorno all'essenziale scandito da cinque tappe (ascoltare, accogliere, discernere, uscire, stare) sono state: che cosa è essenziale per me, nella mia vita di persona di oggi? Di credente di oggi? Di prete di oggi? Cioè qual è quella realtà senza la quale non potrei vivere? Senza la quale la mia vita sarebbe consegnata al non senso, alla solitudine radicale, al vuoto? E per la Chiesa di oggi? Che cosa riteniamo essenziale? Come, con quali criteri, dove, con chi fare la reinterpretazione della spiritualità cristiana? La reinterpretazione della pastorale?
In occasione del centenario della nascita (1920-2020) e del venticinquesimo della morte (1995-2020) di don Egidio Viganò, settimo successore di don Bosco dal 1978 al 1995, è nato questo progetto che raccoglie uno dei testi più significativi della sua produzione, inserendolo in una cornice di attualità. Don Egidio ha accompagnato la Congregazione Salesiana nella recezione del Concilio Vaticano II. In un momento storico di rinnovamento non facile ha mantenuto il timone della Famiglia Salesiana, orientando con chiara visione e con profondità di dottrina tutti i suoi membri. A lui si deve davvero molto: dal Progetto Africa al rinnovamento delle Costituzioni, dalla promozione del polo culturale dell'Università Pontificia Salesiana all'animazione della Famiglia Salesiana. Mettendo al centro del carisma di don Bosco l'interiorità apostolica e la "grazia di unità" aiuta a riscoprire le radici dell'identità carismatica della Famiglia Salesiana.