Nato a partire dal corso su “Interculturalità e religione” tenuto dai tre autori presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova e frutto di competenze diverse nei campi della sociologia, della filosofia e della teologia, questo volume esprime la convinzione che solo una prospettiva interdisciplinare possa affrontare in maniera adeguata la questione dell’interculturalità, l’inevitabile incontro di uomini di culture diverse. Argomenti fondamentali analizzati nel libro: • nozione di cultura e differenti modalità di integrazione di culture diverse • dialettica tra identità e differenza e tra particolarità e universalità • rapporto tra fede e cultura e necessità di una teologia interculturale
Destinatari
Studenti e docenti delle facoltà teologiche e scienze religiose, nonché quanti sono interessati al problema del dialogo e dell'interculturalità.
Autore
GIUSEPPE MANZATO è docente di sociologia della religione nella Facoltà Teologica del Triveneto in Padova, e di sociologia della cooperazione internazionale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. VALERIO BORTOLIN è docente di filosofia della religione e di storia della filosofia contemporanea nella Facoltà Teologica del Triveneto e di antropologia filosofica nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova. ENRICO RIPARELLI è docente di teologia interculturale nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova e nell’Istituto di Studi Ecumenici «S. Bernardino» di Venezia.
L'autore, metropolita del patriarcato di Mosca, ci aiuta a comprendere come le sfide che la modernità pone al cristianesimo non siano semplici. Le risposte delle chiese non sono univoche, ma sempre più l'umanità contemporanea chiede ai cristiani di rendere conto delle loro divisioni. Lasperanza cristiana impegna tutte le chiese a muovere dei passi concreti verso l'unità. Tutte le chiese sono chiamate a ritrovare l'unità voluta dal Signore e a testimoniare insieme la verità e la misericordia del Dio che viene in mezzo agli uomini.
Due culture, due modi di pensare, due fedi… un solo Dio. Questo racconto vuole essere esempio di convivenza di due culture: una accoglie l’altra, nelle sue differenze e nelle sue fragilità. Alcuni personaggi camminano soli, chiusi come sono, nella presunzione di bastare a se stessi, solo con quello che hanno. E se uno rompe l’ordine statico di qualcun altro non è puro caso, ma Provvidenza. È una storia fatta di incontri, di personaggi banali, alcuni strani, altri finanche eccentrici, altri ancora saggi e per finire provvidenziali.
Si ispira alla società multiculturale odierna, nella quale risulta sempre più lontano il dialogo di tradizioni diverse, in particolare tra musulmani e cristiani che reciprocamente si additano come conservatori e custodi della vera fede.
Una “convivialità delle differenze”, attraverso la quale ognuno con le proprie diversità può insegnare qualcosa a un altro. Anche un musulmano a un cristiano. E viceversa.
Contenuto
L’itinerario di un frate francescano impegnato nel dialogo ecumenico e interreligioso. 188 articoli pubblicati da padre Massimiliano Mizzi nella rivista «San Francesco Patrono d’Italia» dal 1972 al 2003. Una vera e propria cronaca del cammino di dialogo del Sacro Convento in Assisi, dell’Ordine dei frati minori conventuali, della Chiesa di Assisi, della Chiesa universale e del mondo.
Destinatari
Tutti e in particolare chi è interessato all’ecumenismo e al dialogo interreligioso.
Autore
SILVESTRO BEJAN, minore conventuale, ha studiato teologia presso la Pontificia Università Lateranense a Roma e dal 2007 è delegato generale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Ordine dei frati minori conventuali. Attualmente è direttore del Centro francescano internazionale per il dialogo (CEFID) con sede ad Assisi. Ha pubblicato San Francesco d’Assisi nelle riscritture di alcuni ambienti ortodossi (Edizioni Messaggero, Padova 2007). MASSIMILIANO MIZZI (Malta 1930 - Assisi 2008), minore conventuale, nel 1972 è direttore del Centro francescano di apostolato ecumenico in Assisi e da allora inizia una lunga serie di viaggi ecumenici che lo portano in quasi tutti i paesi d’Europa e dal 1976 del mondo. Dal 1990-2003 è delegato generale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Ordine dei frati minori conventuali. Nelle sue attività ebbe l’occasione di incontrare grandi personalità del mondo politico e interreligioso: Giovanni Paolo II, Mikhail Gorbaciov, il Dalai Lama e molti altri.
«Questo libro, come tutti i classici, parla del proprio tempo, ma sa interloquire con i problemi e la sensibilità delle donne e degli uomini del tempo successivo. È un libro che resta. È l’incredibile attualità dei testi che vanno in profondità. Per questo lo si vuole riproporre al lettore del XXI secolo, convinti che la conoscenza di queste pagine sia un apporto rilevante per andare in profondità nei temi dello spirito, della fede cristiana e della storia del nostro tempo, come può esserlo un libro espressivo di sapienza spirituale e di umanesimo cristiano».
Andrea Riccardi
Il volume presenta in modo organico attraverso un contributo a più voci, la vita, la teologia e la spiritualità del monaco benedettino Henri Le Saux, che, arrivato missionario in India nel 1948, ha prima fondato l'ashram cristiano di Shantivanam e poi condiviso la vita dei sannayasin indù fino a vivere esperienze mistiche profondissime che rappresentano una pietra miliare del dialogo intrareligioso con l'induismo.
L’itinerario storico teologico che i precedenti volumi della serie "Per i molti cammini di Dio" ci hanno fatto percorrere, ha messo davanti ai nostri occhi, per un lato, la profonda evoluzione che la teologia ha sperimentato negli ultimi tempi al ritmo del suo incontro con le altre religioni e, dall’altra parte, ci fanno sospettare che questa evoluzione non è conclusa, anzi, piuttosto, nuove e profonde trasformazioni spettano alla teologia nel futuro. É l’evoluzione stessa delle società e dell’umanità globale ciò che sta impulsando questa trasformazione incessante della teologia.
Il saggio considera il rapporto tra Vangelo e cultura nell’attuale contesto storico ed ecclesiale.
La cultura è nata dopo la cacciata dei progenitori dall’Eden: il primo nucleo familiare ha prodotto subito diversità nei mestieri e nei pensieri e anche conflitto nei loro rapporti. La fede si innesta in questa diversità preziosa, ed è contemporaneamente certezza e rischio, proposta e sfida: per questo quando essa viene offerta e penetra nelle culture allo stesso tempo che le fermenta e le impreziosisce, provoca anche tensioni e rotture, là dove gli orizzonti di senso non com- baciano e i modelli di comportamento differiscono in modo radicale. Si tratta di incontri e scontri che qui vengono esaminati e interpretati, per orientare in modo corretto nel nuovo impegno ecclesiale della nuova evangelizzazione.
Il saggio è una proposta coraggiosa per chi vuole capire e interpretare le inquietudini attuali alla luce della fede. Ed è una guida solida e sapiente per essere «protagonisti» nell’impegno della nuova evangelizzazione e nella mediazione del dialogo traVangelo e culture.
Destinatari
Animatori ecclesiali,culturali e pastorali. Responsabili dei centri catechistici, culturali e pastorali.
Autori
Bruno Secondin (1940), carmelitano, dal 1975 al 2010 è stato professore ordinario all’Università Gregoriana (Roma), dove ha insegnato storia della spiritualità moderna e principi di teologia spirituale. Ha studiato a Roma (Laterano e Gregoriana), in Germania (varie università) e a Gerusalemme. Fra i suoi interessi specifici, la tradizione spirituale carmelitana, nuovi modelli di lectio divina e le nuove esperienze spirituali emergenti nel contesto della crisi della modernità. Molte le sue pubblicazioni, ma qui ricordiamo in particolare: Alla luce del suo volto. I. Lo splendore (1989); Inquieti desideri di spiritualità. Verso un nuovo paradigma di spiritualità come stile (2012). Con Paoline ha pubblicato: I nuovi protagonisti. Movimenti, associazioni, gruppi nella Chiesa (Milano 1991); Per una fedeltà creativa. La vita consacrata dopo il Sinodo (Milano 1995); Abitare gli orizzonti. Simboli, modelli e sfide della vita consacrata (Milano 2002); Spiritualità in dialogo. Nuovi scenari dell’esperienza spirituale (Milano 1997). Molti suoi libri sono tradotti in altre lingue. Guglielmo Cazzulani, presbitero della diocesi di Lodi, ha conseguito il dottorato in teologia presso l’Università Gregoriana in Roma presentando una tesi sul pensiero di don Giovanni Moioli (Quelli che amano conoscono Dio. La teologia della spiritualità cristiana di Giovanni Moioli, Glossa, Milano 2002). Residente nella parrocchia di Paullo (MI), si dedica alla pastorale giovanile. È docente di teologia spirituale presso i seminari e gli ISSR di Crema, Cremona, Lodi e Vigevano. Fra i suoi libri: Un giro di valzer con Dio. Pregare i salmi da laici (Milano 2006), Solo l’amore sa perdere. Lectio del Vangelo di Marco (Milano 2011) e Dopo lunga schiavitù. Incontri di guarigione nel Vangelo di Marco (Padova 2012).
Il presente volume intende fornire una conoscenza di base riguardo le diverse Chiese cristiane. Oltre alla Chiesa cattolica, vengono prese in esame: Chiese uniati, Chiesa veterocattolica, Chiese ortodosse (Patriarcato di Costantinopoli, di Mosca, le Chiese dell’Est Europa e inoltre le Chiese orientali: siriaca, copta, etiopica, eritrea, armena, siro-malancarica, assira o nestoriana), Chiese delle Riforma (luterani, calvinisti, presbiteriani, congregazionisti, valdesi, pietisti; Chiesa anglicana; Chiese libere: metodisti, mennoniti, battisti, quaccheri, esercito della salvezza, pentecostali). Vengono infine presentati anche alcuni movimenti religiosi di origine cristiana (tre esempi: mormoni, testimoni di Geova, avventisti), scelti in quanto sono tra i più noti e diffusi a livello mondiale, tra i molti esistenti.
L’autore intende evidenziare le diverse peculiarità in temi di particolare rilevanza, quali la costituzione e l’autogoverno, la liturgia, la spiritualità, il rapporto Chiesa-Stato.
Alcune delle questioni tematizzate sono: come viene celebrata la liturgia nelle Chiese ortodosse? Com’è nato il luteranesimo? Qual è la differenza tra le moderne Chiese libere e quelle tradizionali? Come si spostano attualmente i fulcri demografici all’interno della cristianità?
Questo libro introduce alle caratteristiche proprie di ciascuna Chiesa cristiana nel suo sviluppo storico. E ciò nella consapevolezza che tale sapere può costituire non solo la condizione per una pacifica convivenza, ma anche un ulteriore stimolo per il dialogo ecumenico.
Destinatari
Sacerdoti; studenti di teologia e di scienze religiose; insegnanti di religione; laici interessati alla storia religiosa d’Europa; persone sposate con partner cristiani non-cattolici.
Autore
Ernesti Jörg, nato nel 1966 a Paderborn, in Germania, compie gli studi a Paderborn, Vienna, alla Gregoriana a Roma e viene ordinato sacerdote nel 1993. Nel 1997, a Roma, ottiene il dottorato in storia della Chiesa antica e svolge l’attività di professore ginnasiale. Nel 2003 ottiene l’abilitazione alla libera docenza in teologia ecumenica all’università di Magonza, nel 2007 un dottorato in teologia a Paderborn (“Ökumene in Dritten Reich”, “Ecumenismo nel Terzo Reich”) e dal 2007 è professore di storia della Chiesa e teologia ecumenica presso lo Studio Teologico Accademico di Bressanone (Bolzano). Autore di numerose monografie in tedesco, in Italia ha pubblicato Breve storia dell’ecumenismo (EDB 2010).
Non solo il mondo, ma altre epoche hanno conosciuto e attraversato momenti cruciali di crisi, fasi drammatiche di transizione da un mondo ad un altro. Imperi che si reputavano incrollabili si sono sfaldati, contrariamente alle aspettative degli stessi principi e dei loro solerti consiglieri. Sino al nuovo impero dell’odierno ordine della globalizzazione che si sta imponendo, sommergendo le culture locali e annullando le frontiere dei vecchi stati-nazione, megasistema che non vuole e non accetta limiti né confini, privo pertanto di centro e periferica, che si propone ipso facto come hegeliano punto d’arrivo della storia, fonte unica di pace, legittimità e giustizia
Il SAE ha deciso di affrontare uno dei temi più urgenti, ma anche più delicati e contro- versi, delle relazioni culturali e religiose: l’etica.
Da una parte, infatti, il nostro mondo avverte l’acuta esigenza di rinsaldare, o addirittura ricostituire, il tessuto etico della vita sociale e civile, dall’altra assiste all’incrociarsi, e talora allo scontrarsi, di istanze etiche diverse, scaturenti da diverse visioni culturali e religiose.
Le chiese cristiane non sono estranee a questo travaglio e patiscono anch’esse, al loro interno e nelle loro relazioni reciproche, tensioni conflittuali.
Parte da una prospettiva laica (Boella e Autiero), prosegue in chiave biblica e si sofferma poi a riflettere su come le comunità credenti hanno interpretato questa parola.
Vengono poi analizzate le aree ancora aperte, e la situazione ecumenica attuale in ciò che essa ha tuttora di irrisolto e di incompiuto, senza tralasciare, ovviamente le prospettive e le speranze in vista del cammino futuro.
Sono incluse le meditazioni che hanno aperto le varie giornate.
Destinatari
Chi segue l’avventura ecumenica
Coloro che si occupano di etica a livello religioso, ma anche sociale
Autori
Antonio Autiero, Docente all’Università di Münster
Laura Boella, Docente all’Università Statale di Milano
Alberto Bondolfi, Docente emerito dell’Università di Ginevra
Roberto Della Rocca, Rabbino - Direttore del Dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI Milano
Athanasios Hatzopoulos, Metropolita di Achaia - Rappresentante Chiesa Ortodossa Greca all’Unione Europea - Bruxelles
Amos Luzzatto, Saggista, già presidente dell’UCEI – Venezia
Serena Noceti, Docente alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale - Firenze
Eric Noffke, Docente alla Facoltà Valdese di Teologa di Roma
Giuseppe Quaranta, Docente alla Facoltà Teologica del Triveneto - Padova Paolo Ricca, Docente emerito della Facoltà Valdese di Teologia di Roma Placido Sgroi, Docente all’Istituto Ecumenico “San Bernardino” di Venezia
Letizia Tomassone, Teologa e pastora valdese – La Spezia
Questo volume rilegge gli orientamenti principali del dialogo interreligioso a partire dal Concilio ecumenico Vaticano II.
Dia-logos vuol dire lasciarsi attraversare dalla parola e dall’esperienza di fede dell’altro; vuol dire permettere all’altro di rivelarsi nella sua alterità e di testimoniare il suo vissuto di fede attraverso gesti d’amicizia e parole che colpiscono dritto al cuore. Il dialogo è la profezia dell’Amore: perché se è vero che la vita si esprime nel suo significato più profondo attraverso l’arte di amare, la comunicazione rivela a ciascuno di noi la capacità di saper vivere in questo mondo.
All’origine della nostra capacità di comunicare vi è sempre l’esperienza fondante dell’amore. Perché l’amore ci costituisce, ci personalizza, ci rende veramente autentici, ci dona il fondamento di noi stessi.
Destinatari
Per studenti e professori della materia, e per chi si occupa di dialogo interreligioso.
L'autore
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e Dialogo interreligioso e Introduzione all’Islam presso la Pontificia Università Urbaniana.
Consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio della Famiglia e Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli, Basilicata e Calabria, è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran e dell’opera filosofica di Henri- Louis Bergson.
Dirige, per la Messaggero, la collana Hiwar-Dialogo.
Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica (Paoline, 2001); Il volto dell’uomo, I-II (San Paolo, 2006-2008); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Islam-iman. Verso una comprensione (Messaggero, 2009); Dia-Logos. I.Verso una pedagogia del dialogo (San Paolo, 2009).