Quale è la posizione delle grandi religioni sui temi della sperimentazione sugli embrioni, dell'eutanasia, della fecondazione artificiale, dell'ingegneria genetica? Si tratta di temi di importanza vitale, che suscitano grandi interrogativi e coinvolgono l'opinione pubblica in momenti particolari, legati a fatti di cronaca, ma sui quali non sempre la discussione si approfondisce. Eppure sono temi che interessano la persona nella sua globalità e sui quali le diverse religioni si interrogano e indicano piste di riflessione. La nostra società, non più monoculturale, avverte l'esigenza di conoscere quanto le diverse religioni offrono su questi temi delicati e complessi. Il volume si compone di 10 capitoli, in cui vengono prese in esame le posizioni delle grandi religioni: Cattolicesimo, Protestantesimo, Ebraismo, Islamismo, Buddismo.
Il problema della natura e del destino dell'uomo è "radicale", sta cioè alla base di un numero enorme di problemi di ogni specie e tutti assai gravi. Questo ampio studio, in sei parti, lo tratta nella sua interezza. La prima parte - Chi è uomo - rileva che l'uomo è un essere pensante, autocosciente e libero. La seconda parte - L'uomo come persona - affronta un problema oggi assai discusso in campo bioetico. La terza parte - L'uomo, gli animali, la natura - esamina l'uomo come "essere a parte", che si distingue dagli animali non "per grado", ma "per natura". La quarta parte - Nascita e morte dell'uomo - affronta i problemi dell'origine e della fine della vita umana. La quinta parte - La vita oltre la morte - affronta i problemi dell'immortalità dell'anima e della risurrezione dei morti. La sesta parte presenta l'escatologia cristiana rivelata dalla Sacra Scrittura e dogmaticamente definita dalla Chiesa.
La continua e inarrestabile evoluzione della scienza medica e delle biotecnologie impone un'attenta e costante riflessione di ordine etico. Le più recenti conquiste della medicina, infatti, hanno non solo allungato la vita dell'uomo, ma anche hanno dato la possibilità di raggiungere mete e confini fino a poco tempo fa impensabili. La scienza, lungi dall'essere un oggetto neutro e imparziale, si interroga quindi sulla liceità delle proprie scoperte e conquiste, proprio per evitare di andare alla deriva. Da qui il profondo e rapido sviluppo della bioetica, che non è il "censore" superpartes della scienza, bensì è il campo di discussione, sempre aperto, dove trovare quegli strumenti utili per capire quali potrebbero essere gli orientamenti da dare alla ricerca. Questo studio tocca tutti temi che sono all'ordine del giorno: dalla fecondazione assistita alla manipolazione genetica, dall'eutanasia al trapianto d'organi. Un'opera per orientarsi in un mondo tanto delicato e complesso, ma che ha ormai tanta parte nella nostra vita.
Pratica universalmente diffusa, l'aborto è oggi legalizzato nella maggior parte dei paesi occidentali. Ciò gli ha consentito di entrare a far parte a pieno titolo dello spazio pubblico, ma parlarne resta un tabù che lo confina in uno spazio separato di ufficiosità più che di ufficialità. Dell'aborto si parla infatti da opposti schieramenti, ma solo per difenderlo o attaccarlo, operando una sorta di rimozione collettiva che lascia le donne più sole di quanto siano mai state. L'aborto, scrive Boltanski, deve restare nell'ombra perché rivela la contraddizione tra il principio dell'unicità degli esseri umani e il postulato della loro natura rimpiazzabile, senza il quale nessuna società si rinnova demograficamente. L'analisi di questo libro muove da un'impeccabile e documentata ricerca sul campo, basata su un centinaio di osservazioni e su quaranta colloqui approfonditi con donne che hanno vissuto l'esperienza dell'interruzione volontaria di gravidanza, intrecciando alle loro parole considerazioni di ordine storico e antropologico. Il problema che Boltanski pone non è se l'aborto sia o non sia legittimo, che è questione da non mettere in discussione, ma quali siano i vincoli simbolici che presiedono all'ingresso degli esseri umani nella società. Per questo la riflessione di Boltanski è essenziale: non possiamo più fingere che i cambiamenti recenti nelle modalità della generazione siano privi di conseguenze. Conseguenze che vanno discusse apertamente e senza preconcetti.
Atti della XII Assemblea Generale della Pontificia Accademia pro Vita (Citta' del Vaticano, 27 febbraio-1 marzo 2006). Il volume discute gli aspetti scientifici e bioetici dell'embrione umano nella fase del preimpianto. Sulla fase iniziale della vita umana si e' accesa da tempo una disputa scientifica ed etica dai toni forti e, spesso, moppo e sull'individualita' della componente biologica, ma invita anche a riflettere sull'intera questione antropologica di questa individualita' umana, e, pertanto, offre precisi orlto polemici. Il volume consente di riflettere sull'embrione umano, sulla sua continuita', sul coordinamento dello sviluientamenti sul piano etico e giuridico.
Testo inglese sugli aspetti scientifici e le considerazioni bioetiche dell'embrione umano prima dell'impianto.
Il volume pubblica gli atti del Congresso di Teologia Morale(17-19 novembre 2005), tenutosi in occasione dei 10 anni dell'enciclica Evangelium Vitae. La questione della vita e' al cuore della bioetica. A 10 anni dall'Evangelium Vitae, il Congresso Internazionale di Teologia Morale intende percorrere tre piste particolarmente significative del documento: 1. L'antropologia del documento e la sua capacita' di integrare, nella prospettiva etica, il contributo delle scienze umane e della Rivelazione sul tema vita; 2. L'originalita' della razionalita' pratica nell'agirebiomedico; 3. La fecondita' della cultura della vita per il bene della societa'.
Il libro racconta la vita quotidiana di una coppia alle prese con sei figli, con tutta la gioia e la fatica di educarli; ma affronta anche problemi di fertilita, il dramma dell'aborto, l'accoglienza dei portatori di handicap, la scelta di adozione.
Negli ultimi anni il progresso, davvero straordinario, dell'ingegneria genetica e della medicina ha aperto nuovi, impensabili scenari di vita, ma ha posto anche seri interrogativi etici. La clonazione, gli organismi geneticamente modificati, i trapianti d'organo, l'eutanasia, l'aborto, la riproduzione assistita hanno costituito e continuano a costituire oggetto di dibattito e di riflessione da parte non solo degli specialisti, ma anche dell'opinione pubblica, oggi più sensibile e attenta a tale questione. In questo contesto si moltiplicano scuole e master di bioetica. Con l'intento di fornire uno strumento che offre una trattazione sistematica di facile accessibilità pur nel rigore scientifico ed etico, è stato pensato il manuale, destinato agli studenti dei corsi specifici, ma anche a quanti desiderano un agile testo di consultazione. Ogni capitolo affronta un argomento e si conclude con quattro sezioni: la bibliografia; una sezione con spunti per ricerche; un caso di studio; una appendice di documenti di varia natura (testi legislativi, articoli del Codice di deontologia, Carte e dichiarazioni internazionali, testi del Comitato Nazionale di Bioetica).
È ancora vivissimo il ricordo del dibattito scatenato dal caso Welby sull'eutanasia e l'accanimento terapeutico che ha coinvolto i medici e interessato l'opinione pubblica. Tra tutti i problemi esistenziali quello del dolore infatti (insieme a quello della morte che gli è intimamente correlato) rappresenta il problema dell'umanità, il muro irrisolto ed ultimo dei tanti perché che la assillano. Varie risposte sono state date, molte delle quali insoddisfacenti, e anche quella cristiana che presenta una sua profonda e appagante giustificazione spesso è stata ed è ancora presentata in modo improprio: si sente dire infatti che siamo nati per soffrire, che il dolore è frutto del peccato originale ed ha una funzione espiatoria. Non è propriamente così. In queste pagine l'Autore tenta di fare chiarezza sulla visione cristiana del dolore offrendo gli strumenti conoscitivi, sia sul piano religioso che su quello medico.
L'interdisciplinarieta' di approcci cui questo testo approda permette di capire il senso umano del generare e le forme della fecondita' nelle quali si manifesta.