Un nuovo libretto-guida sulla relazione nella sessualità dalla Comunità di Caresto, esperta in dinamiche della coppia, corsi e incontri per fidanzati e sposi.
Vengono analizzati tutti gli aspetti collegati alla sfera sessuale (come relazionarsi con l’altro, differenza tra fare sesso e fare l’amore, costruire una buona intesa di coppia e farla crescere nel tempo, genitorialità responsabile, tradimento…) e ai figli (quando non arrivano, metodi naturali, fertilità, parlare di sesso con i figli…).
Nell’ultima parte vengono approfonditi la visione biblica e i pregiudizi sbagliati sulla Bibbia, il giudizio della Bibbia sulla sessualità, la prospettiva della Chiesa cattolica a proposito di sesso e matrimonio e la castità come virtù, non come rinuncia.
Cosa sono i nuovi media? Come si usano? Promuovono o limitano la comunicazione in famiglia? Quali rischi e quali opportunità derivano dall'uso delle tecnologie digitali? I Social Network e la Rete richiedono nuovi atteggiamenti educativi? Marco Deriu e Maria Filomia rispondono a queste e altre domande e mettono a fuoco i principali nodi relativi all'utilizzo dei mezzi di comunicazione di nuova generazione in ambito familiare e sociale. Gli autori si propongono di aiutare genitori ed educatori ad avere uno sguardo attento non soltanto sui rischi ma soprattutto sulle potenzialità che i media digitali offrono, per favorire una fruizione critica e consapevole degli stessi.
Il tema dell'immigrazione è spesso raccontato attraverso innumerevoli semplificazioni e con riferimenti a numeri che non rispecchiano la realtà del fenomeno. Gli italiani sovrastimano il numero degli immigrati presenti nel nostro Paese e faticano a uscire dalla rappresentazione dell'immigrazione in quanto emergenza. Prevale l'immagine di individui considerati invasori e ladri di risorse e opportunità e non è tenuto nel dovuto conto il numero di famiglie che scelgono di emigrare per sopravvivere. Questo volume si propone di riflettere, attraverso alcune storie, su un modo diverso di concepire e vivere il rapporto con gli stranieri. Si interroga su cosa significa lasciare il proprio Paese, i propri affetti per raggiungere l'Europa; come si vive nella condizione di ospiti di un'altra terra e cultura. Oltre al viaggio di chi arriva, viene esplorato il viaggio di chi accoglie, di chi cioè abita in Italia e incontra persone e famiglie provenienti da tutto il mondo. C'è anche un'occasione di riflessione per i più piccoli: a partire da un racconto di Cosetta Zanotti che prende spunto dai contenuti del libro, si possono coinvolgere anche i bambini e sollecitare una conversazione e un confronto in famiglia.
L'imponente dibattito ecclesiale e sociale sulla famiglia avviato dai due Sinodi alimenta anche una riflessione più laica sul posto della famiglia nella società. Per questo motivo, il volume vuole aiutare a riflettere su una questione essenziale: la famiglia è inserita nella storia e tra i valori del nostro popolo. E nelle storie personali e nella cultura sociale, a differenza di quanto si crede, la famiglia risulta ancora la "cellula fondamentale della società". Il testo propone un percorso che tende a riaffermare la famiglia come spazio insostituibile di tutela dell'umano, ma anche luogo decisivo della società. Avendo proprie qualità interne, non appare possibile né tanto meno ragionevole pensare di poter ridefinire la famiglia secondo i propri orientamenti personali. Infatti "fare ed essere famiglia" si configura come un concetto dalle caratteristiche fisse e non variabili secondo i tempi storici e le preferenze e i gusti individuali.
L'indissolubilità del matrimonio, l'accesso ai sacramenti per i divorziati risposati e la posizione della Chiesa nei confronti degli omosessuali sono alcuni dei punti caldi affrontati dal Sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia nel 2014 e dal Sinodo ordinario del 2015. I documenti di questi appuntamenti ecclesiali, che si sono segnalati all'opinione pubblica anche per le novità di metodo e la franchezza del dibattito, riflettono i testi del magistero, ma anche il pensiero e la sensibilità di Papa Francesco, fiducioso che la Chiesa sia ingrado di superare lo «sguardo severo e legalista» sui problemi del mondo. Accanto all'«agenda problematica», i documenti evidenziano, infatti, la possibilità che dietro gli scenari complessi vi siano molte domande di senso e prassi positive che andrebbero meglio approfondite e valorizzate.
In un'epoca in cui non riusciamo più a stare insieme perché forse abbiamo dimenticato cosa significhi essere insieme, nuove fragilità pesano sulla famiglia e sull'ordine degli affetti: alla solitudine per la morte del coniuge s'aggiunge la solitudine patita per la rottura del vincolo coniugale..
Assumendo l'invito a riconciliare ferite e speranze, miseria e misericordia, in una stagione ecclesiale segnata dal Sinodo ordinario sulla famiglia e dal Giubileo straordinario della Misericordia, il libro aiuta a riscoprire la profezia dell'amore misericordioso, ponendo in dialogo la famiglia generata dal sacramento del matrimonio e la famiglia spirituale fondata dalla beata Madre Speranza: forme diverse che disegnano il perimetro di una civiltà dell'amore come un dono per tutti.
L'unica edizione di tutti i documenti del Sinodo 2015. Uno sguardo unico per completezza al processo sinodale voluto da papa Francesco.
«Questa è la nostra tentazione: una “spiritualità del miraggio”: possiamo camminare attraverso i deserti dell’umanità senza vedere quello che realmente c’è, bensì quello che vorremmo vedere noi; siamo capaci di costruire visioni del mondo, ma non accettiamo quello che il Signore ci mette davanti agli occhi. Una fede che non sa radicarsi nella vita della gente rimane arida e, anziché oasi, crea altri deserti» (Papa Francesco)
«Il Sinodo 2015 è stato un momento di grazia per la vita della Chiesa, in cui è stata posta una grande attenzione alla realtà della famiglia di oggi e alla sua importanza imprescindibile: non un ideale, ma un progetto di vita che ha il coraggio di desiderare la fedeltà per sempre in un tempo di forte individualismo, con tutte le sue ricchezze, i suoi problemi, le sue fatiche e le sue risorse. E la riflessione emersa è stata espressione di una sinodalità effettiva, di livello quasi conciliare» (padre Antonio Spadaro)
"Lo presentarono al Signore" è uno strumento frutto di esperienze di vita più che di studio sistematico, segnato dalla quotidianità delle relazioni tra genitori e bimbi che crescono. Alcune famiglie con i figli piccoli, altre in attesa del loro bambino, si sono trovate per un confronto, una ricerca comune su come "annunciare" Gesù nelle primissime fasi della vita.
La proposta in cinque passaggi, da prima della nascita fino al primo approccio con la comunità, evidenzia la ricchezza di una vita feconda da affidare a Lui. La riflessione e la condivisione è riuscita a mettere in luce la bellezza dell'essere padri e madri, consapevoli che il Vangelo prende forma nella normalità della vita e nei gesti umani di cura e di amore, di premura e di nutrimento, di sostegno e di protezione.
Le famiglie ferite sono al cuore dei problemi della chiesa e della società di oggi. Lo dimostra l'elevato numero di separazioni e di divorzi, con le conseguenti sofferenze dei coniugi e dei figli. Ma anche la consistente presenza e la costante crescita di coppie lacerate dalla crisi, di coppie conviventi e di unioni civili, soprattutto tra coloro che si professano credenti. La pastorale non può più ignorare questa realtà e così trascurare le evidenti fragilità che connotano la vita sponsale e il contesto familiare. Allo stesso tempo, non deve creare confusione e disorientamento con interventi poco chiari e ambigui. Di fronte a questo scenario complesso, gli autori, forti della loro esperienza di servizio presso l'Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia, tracciano un percorso nitido e incoraggiante. Partono dall'analisi storica e antropologica alla base della crisi coniugale e familiare attuale, e aprono una serie di piste di riflessione circa il modo di accogliere e accompagnare le famiglie in difficoltà.
Essere padri e madri oggi: è ancora possibile? Per rispondere a questo "ingombrante" interrogativo, Cantelmi ha provato a coniare un termine: genitorialità complesse. Esso aiuta a indicare situazioni "critiche" che nell'epoca definita come "postmodernità tecnoliquida" sembrano superare la cosiddetta "famiglia tradizionale". Questo libro non ha conclusioni, ma cerca di rendere un servizio alla verità dei dati e il lettore potrà formarsi un'idea personale. Da un lato genitori tecnoliquidi, adultescenti o dello stesso sesso, dall'altro la necessità di non distorcere la realtà dei fatti, il buon senso, l'equilibrio e la solidità della famiglia tradizionale.
La famiglia e la scuola hanno come compito fondamentale l'educazione delle nuove generazioni. Un compito che, oggi, a fronte dell'evoluzione sociale e culturale, sembra paragonabile a una vera e propria "sfida". Faticosa e complessa, non c'è dubbio, ma ancora possibile e avvincente. Soprattutto se si sceglie di "agire insieme" per il bene e lo sviluppo armonico dei figli. È questa la prospettiva dalla quale partono i due autori. Il volume, diviso in due parti, affronta nella prima l'educazione alla differenza, l'educazione alle regole e l'alleanza educativa tra famiglia e scuola. La seconda parte è invece una riflessione sul senso e sul significato dell'educazione nell'attuale epoca storica.
Dopo "Educare al femminile e al maschile" (scritto a quattro mani con Marco Scicchitano) e il recentissimo "Nati per essere liberi", torna Tonino Cantelmi con un breve glossario per muoversi meglio nel vasto e complesso mondo della teoria del gender, attualmente al centro di accesi dibattiti in ambito sociale e, in particolare, scolastico ed educativo. Che cosa sono: il gender, l'identità di genere, l'orientamento sessuale, il transessuale ecc.? Questi termini e tanti altri simili, spesso, sono usati anche impropriamente generando un'enorme confusione e incomprensione tra gli interlocutori e tra gli operatori. Il libricino intende fare chiarezza su questi termini, per aiutare le persone interessate a usare un linguaggio aggiornato e corretto e, al tempo stesso, far comprendere il tentativo oggi in atto di negare la differenza e la radice sessuata dell'identità personale. Perché, come afferma l'autore: "appare evidente che uno dei fenomeni alla base della crisi della relazione interpersonale è costituito proprio dalla rinuncia all'identità sessuale e al ruolo sessuale, in favore di un'assoluta fluidità dell'identità stessa e dei ruoli, con la conseguente rinuncia alla responsabilità nella relazione e alle sue caratteristiche generative".