In questo libro due maestri, e le loro idee, sono a colloquio. La tesi junghiana dell'inconscio collettivo dialoga con le pagine più vive sulla mitologia che Kerényi abbia mai scritto. La creazione mitica non è che la rappresentazione degli archetipi, e come tale rivela una sfera importante della psiche. Il testo di Kerényi si riferisce ai fanciulli e alle fanciulle divine, mentre quello di Jung ne è il naturale commento psicologico. Si tratta però di sezioni autonome, che si possono leggere anche in ordine invertito. Per Jung il tema onirico della "fanciullezza" rappresenta la parte "giovane" della psiche collettiva e come tale cela sempre un valore positivo. Prefazione di Mario Trevi
Come e quando sono nate le fiabe? E perché si rassomigliano in tutto il mondo? Nell'interpretazione di Propp, i racconti di fate non sono fantasia ma storia, sono il documento di una delle più antiche età dell'uomo: l'epoca delle comunità di cacciatori, prima ancora che la pastorizia e l'agricoltura cominciassero a cambiare il volto del mondo. Giovandosi di un materiale comparativo vastissimo tratto dall'etnologia e lavorando soprattutto sui racconti di fate russi, Propp stabilisce una serie di confronti tra i principali motivi di cui sono intessute le fiabe e analoghe forme rituali esistenti nella protostoria e presso i primitivi. Attraverso tanti racconti sezionati e comparati, interrotti e ripresi in un giro di richiami e illuminazioni, il mondo vivace della narrazione si compone esso stesso in un affascinante racconto. Introduzione di Alberto M. Cirese
Ogni luogo ha i suoi miti e ogni mito ha i suoi luoghi: non si danno gli uni senza gli altri. Collocare un racconto mitico nel suo sfondo geografico ne restituisce la cornice, riportando alla luce il volto nascosto dei luoghi. Il viaggio qui proposto attraversa quei territori che "la tradizione ha fatto più grandiosi di quanto riveli la vista". Ovvero le storie favolose, le vicende degli abitanti che, nelle città perdute, nei centri archeologici, tra le rovine del passato, non si possono vedere: dalle grotte del monte Ida, a Creta, dove nacque Zeus, all'antro delle Ninfe, a Itaca, dove Ulisse celò il tesoro che gli avevano consegnato i Feaci. La Grecia, dunque, ma anche l'Italia, che deve la fondazione della sua capitale alle figure mitiche di Romolo e Remo. Così, se sulla terra non c'è più posto per nuove esplorazioni, per approdare in luoghi ignoti non resta che guardare al mondo che ci circonda, rendere nuovo quanto abbiamo da sempre sotto gli occhi. Il dizionario offre oltre 1600 voci e la sua struttura lo rende adatto a diversi utilizzi: una lettura distesa per chi privilegia la dimensione del meraviglioso; uno studio che tenga conto del riferimenti letterari per chi vuole approfondire aspetti secondari; una consultazione rapida e immediata per chi cerca notizie specifiche su luoghi e personaggi.
Zeus diventa un cigno oppure un toro per sedurre le ragazze di cui si è invaghito. Atena trasforma in ragno la donna che aveva osato sfidarla in una gara di tessitura. Apollo scuoia vivo un rivale impertinente. Ermes, appena nato, scivola via dalla culla e si dedica al furto di bestiame. Dioniso fa impazzire una madre e la costringe a uccidere il suo stesso figlio. La capricciosa Afrodite viene sorpresa ad amoreggiare con il dio della guerra Ares: Efesto, il marito tradito, ingabbia i due amanti in una rete d'oro. Gli dei dell'antica Grecia sono rissosi, violenti, bugiardi, passionali. Molto diversi dall'immagine imbalsamata che spesso abbiamo di loro. Queste "biografie non autorizzate" svelano i lati oscuri e talvolta meno noti dei grandi protagonisti della mitologia in un racconto leggero e divertente, affidato alla penna di un autorevole studioso del mondo antico. Un viaggio nel mito, dove le storie che stanno alla radice della nostra cultura ritrovano tutta la loro affascinante immediatezza.
Età di lettura: da 6 anni.
I miti, le imprese, gli amori degli eroi e degli uomini che per caso o per sfortuna hanno incontrato gli dei dell'Olimpo sul loro cammino. Il secondo volume dedicato alla mitologia greca, raccontata attraverso le imprese straordinarie e gli amori degli eroi e degli uomini. Età di lettura: da 7 anni.
La dea Teti guardava il piccolo Achille che dormiva. Nonostante si sentisse soffocare dalla rabbia, il bel viso rimaneva impassibile. "Non tormentarti così", le sussurrò suo marito Pelea. "Mio figlio Achille un giorno morirà e io non dovrei tormentarmi?" sibilò Teti. "È il destino di noi mortali", le rispose Pelea. "Come puoi pensare alla morte di tuo figlio nel giorno della sua nascita?" "Perché la sua morte inizia oggi". "Ma anche la sua vita". Età di lettura: da 8 anni.
All’alba delle nozze dei suoi fratelli,Tom parte alla volta della Terra dei Miti e delle Leggende, dove suo suo padre, Big Jack, è prigioniero di Ormestone. Imbarcatosi su di una nave, incappa in una tempesta e viene salvato dal pi-
rata Hafnir. Frattanto Ormestone, proclamatosi re di Arcadia, ordina di rapire i sei fratelli Trueheart e le loro mogli e di far combattere Big Jack contro il gigante d’oro Talos. Infine invia un Ciclope nei dintorni della città per sorprendere Tom. Il ragazzo riesce a sconfiggere il nemico, ma cade nelle grinfie del re, dalle quali si libera in tempo per aiutare Big Jack ad abbattere Talos.
Dopo lo scontro il nostro eroe si finge morto, mentre suo padre si lascia catturare dalle guardie reali e segue i figli maggiori e le nuore nel labirinto del Minotauro, dove insieme a Tom riesce a sconfiggere il mostro.
Mentre tutta la famiglia Trueheart torna in città, Rumpeltstiltskin servo di Ormestone si vendica del suo padrone donandogli il potere di Mida. Pazzo di gioia e di avidità, il re si tocca il volto e diventa una statua d’oro. I nostri eroi possono così finalmente far ritorno a casa.
il Terzo emozionante episodio della saga di Tom Trueheart: Riuscirà il giovane eroe a salvare la sua famiglia e la Terra dei Miti e delle leggende dalle grinfie di Ormestone?
Destinatari
Dai 9 anni
Autore
Ian Beck è nato nel Sussex nel 1947. È un noto illustratore per ragazzi. Le Edizioni San Paolo hanno pubblicato i primi due episodi della saga di Tom Trueheart, grazie alla quale Beck si è affermato nel suo paese anche come narratore.
Punti forti
Presenza dei miti nordici, ai quali normalmente si dà poco o nessuno spazio in favore di quelli classici.
La forza di un personaggio ormai ben noto ai lettori.
Lo stile fluido e il narrare avvincente di Beck.
Il primo di due volumi sulla mitologia greca, raccontata attraverso i ritratti dei suoi protagonisti e le loro straordinarie avventure.
Chi sono gli dei? da dove vengono? È vero che Afrodite è nata dalla schiuma del mare? Perché i Ciclopi hanno un occhio solo? E cosa succede se Pandora apre il suo prezioso vaso?
Come in un albero genealogico, gli abitanti dell’Olimpo sono presentati singolarmente e in successione cronologica, per una più facile consultazione del testo e una migliore comprensione degli eventi.
Ogni pagina è dedicata a una divinità di cui si narra l’episodio più caratterizzante ed è arricchita dalle citazioni delle più antiche fonti letterarie conosciute (Omero, Esiodo, Ovidio,
ecc.) che hanno permesso a queste meravigliose storie, tramandate per secoli solo con la parola, di arrivare fino a noi.
La vita del principe Giasone cambia in una notte. Strappato al calore del suo letto, scaraventato in una grotta e affidato alle cure di un centauro, il ragazzo cresce con un unico sogno: riconquistare il trono. Per riuscirci, solca il mare con un gruppo di eroi leggendari alla ricerca del vello d’oro, custodito da un drago feroce in una terra selvaggia. Dei e indovini sono al suo fianco, tra mille insidie. Ma quando il destino lo getta tra le braccia della potente maga Medea, il loro aiuto forse non basta...
Le storie di uomini e dei del nostro passato più remoto – ciò che comunemente viene chiamato mito – non sono mere leggende, creazione fantastica, ma piuttosto confusa memoria di fatti realmente accaduti. Pilastri di saggezza che devono essere correttamente interpretati. E testimonianze di antiche conoscenze spesso perdute.
A questa affascinante teoria, il professor Zecharia Sitchin ha dedicato i sette libri del suo monumentale ciclo delle Cronache Terrestri, che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo.
Ora, in questo compendio, ci guida attraverso siti archeologici, luoghi mitologici, antiche civiltà: per rivelare che i segreti dell’alba dell’umanità sono la chiave del nostro futuro.
Gli eroi greci sono figure molto più complicate e sconcertanti di quanto l’accezione moderna della parola non lasci presagire: anzitutto vissero nella quarta èra – convulsa e grandiosa – dell’umanità (dopo l’età d’oro, quella d’argento, quella di bronzo) e si estinsero subito dopo la guerra di Troia; in secondo luogo, erano esseri semidivini – e necessariamente mostruosi. L’argomento, come si sa, è tutt’altro che sprovvisto di bibliografia. Ma per una volta non sarà azzardato definire fondamentale questo libro, imponente edificio che ancora oggi, a più di cinquant’anni dalla sua costruzione, si rivela un indispensabile punto d’osservazione, da cui lo sguardo può spaziare su un territorio sconfinato. Indispensabile come lo è, certo, anche Gli eroi della Grecia di Karl Kerényi, di cui Brelich è stato allievo. Ma Brelich non ha tardato a percorrere una strada divergente da quella archetipica praticata dal maestro, procedendo risolutamente verso una prospettiva storica e comparatistica. Muovendosi tra antropologia, etnologia, archeologia, storia e filologia, Brelich riesce così a estendere e al tempo stesso a rendere più nitido l’orizzonte d’indagine, e attraverso la sua magistrale analisi degli eroi greci – enigmatici nell’orizzonte culturale moderno, dove «c’è ancora posto per un’idea di dio, ma difficilmente per esseri “semidivini”» –permette di cogliere in tutta la sua specificità il rapporto, in Grecia, fra rito e mito.