Che si tratti di descrivere i problemi della famiglia o di prospettarne le soluzioni, papa Francesco riesce a unire ispirazione evangelica e sano realismo. Che emerge non solo nelle grandi decisioni, come l’aver scelto di dedicare due assemblee mondiali dei vescovi alle gioie e ai dolori della famiglia, ma soprattutto nella predicazione al “popolo di Dio”: «Sappiamo tutti – dice ai fidanzati – che non esiste la famiglia perfetta, e neppure il marito perfetto, o la moglie perfetta. Non parliamo della suocera perfetta!». In famiglia, spiega in diverse occasioni, possono anche «volare i piatti», l’importante è che la giornata sia conclusa con un gesto di pace: basta una carezza. E famose sono poi diventate le tre «parole magiche», la sua ricetta per un rapporto duraturo: saper sempre dire «permesso, grazie, scusa». Parole semplici, che vanno al cuore.
Diventare nonni è un'esperienza che aggiunge valore alla vita delle persone, spesso non ancora anziane, e rappresenta una splendida opportunità educativa grazie alla condivisione dei ruoli familiari. Oneri e responsabilità, ma anche nuove sfide e soddisfazioni, concrete prospettive di futuro: i nonni sanno di essere per i nipoti un punto di riferimento fermo e irrinunciabile, in tutte le famiglie, e ancor di più in quelle che per tanti motivi sperimentano una situazione di fragilità. Anche ai nonni spetta di trasmettere alle generazioni future i frutti della loro matura esperienza umana e spirituale. Inchieste, film, la Parola, piccole preghiere e passaggi del Magistero della Chiesa fanno del libro un alleato da leggere e rileggere per affrontare con più consapevolezza il mestiere di nonno. Il testo vuole sostenere la "nonnità", attraverso suggestioni immediate e dirette, che possano offrire una forma di accompagnamento adeguata alla "posta in gioco".
Quello tra nonni e nipoti è un legame familiare del tutto particolare. È, per sua natura, lontano dalla competizione, dalla produttività, dall'efficienza, dall'esigenza di dover costruire una buona immagine di sé, per sé e per gli altri; è caratterizzato dal gioco, dalla gratuità, dallo stare insieme per lo stare insieme, godendo della reciproca presenza, senza dover per forza "produrre". Per il bambino avere un buon rapporto con i nonni vuol dire nutrirsi di un mondo parentale completo. I nonni sono una sorta di ponte storico su cui si sviluppa l'esistenza di ogni futura generazione, sia dentro sia fuori la famiglia. In questo senso i nonni possono favorire oppure ostacolare il rapporto tra genitori e figli e tra questi ultimi e la società.
Un aspetto importante del magistero di Paolo VI, della sua parola viva e dei suoi gesti concreti, riguarda la famiglia. Molteplici contenuti di questo magistero si possono qualificare come 'profezie". Profezie non semplicemente perché papa Montini, oggi proclamato beato, individua e segnala nel presente storico gli sviluppi futuri delle scelte coniugali e familiari, ma più precisamente perché egli trova la sorgente ispiratrice del suo insegnamento nella voce dello Spirito. È dallo Spirito che Paolo VI trae il coraggio e la serenità per aderire in modo incrollabile alla verità del Vangelo, anche quando è scomoda e controcorrente. Punto centrale e decisivo del suo insegnamento è la spiritualità, ossia la 'vita secondo lo Spirito" tipica di quanti celebrano e vivono il matrimonio 'nel Signore", come grazia ed esigenza del sacramento di Cristo: una spiritualità che ha come soggetto la famiglia cristiana per il bene della Chiesa e della società.
Un albo attivo per educare i piccoli a scegliere fra il "sì" e il "no", fra atteggiamenti positivi e negativi, attraverso simpatiche illustrazioni e filastrocche. Un libro da guardare, leggere, ritagliare e "ricostruire" insieme, perché insieme ci si educa.
Se l'amore degli sposi evoca la relazione che Cristo vive con la sua Chiesa, il matrimonio cristiano e la famiglia sono la parola-immagine, la parola-parabola, la parola-carne di Dio e la via privilegiata dell'evangelizzazione. Il volume offre orientamenti per accompagnare alla contemplazione del mistero nuziale, considerato cuore della storia della salvezza, cioè della relazione d'amore che Dio vive con l'umanità. Tenendo presenti i richiami biblici, le linee tracciate dal magistero, le riflessioni della teologia del matrimonio, l'autore traccia percorsi di nuzialità per aiutare le famiglie a vivere pienamente la loro identità e la loro missione. Introduzione del cardinale Dionigi Tettamanzi.
Chi attraversa l'esperienza della separazione vive sovente un passaggio doloroso che investe e destabilizza tutte le relazioni, anche quella con il Signore. Come può la comunità cristiana favorire la ripresa di una nuova vita, capace di integrare alla luce della fede il lutto e il desiderio di una esistenza rinnovata? La Diocesi di Milano propone il percorso degli Spazi di incontro nella fede, luoghi di preghiera e condivisione a partire dalla Parola di Dio e di scambio fraterno. Dopo alcuni anni di esperienza nei diversi gruppi attivi in Diocesi il Gruppo Acor, che coordina questa attenzione pastorale, ha raccolto e ordinato le tracce degli otto incontri del primo anno "Il vangelo della misericordia" (il percorso prevede tre anni) facendone un agile sussidio che può essere utilizzato sia come guida per incontri di gruppo sia per la meditazione personale. Ogni incontro offre un salmo, un testo evangelico, una traccia per la meditazione e una testimonianza. Le schede degli incontri sono corredate da una breve antologia di testi magisteriali e di riflessione teologica che aiutano a conoscere la posizione della Chiesa in merito alle situazioni matrimoniali cosiddette "irregolari".
Adozione e affido non sono forme nuove di fare famiglia. Da sempre hanno rappresentato una risposta spontanea del sociale al bisogno di 'cura' dei bambini privi di un contesto familiare adeguato e al tempo stesso una espressione del desiderio 'generativo' e prosociale delle famiglie. Si tratta di due istituti giuridici che meritano di essere rilanciati, sottolineandone le potenzialità e riscoprendone la più autentica natura. Infatti sono forme che consentono di mettere in luce alcuni elementi costitutivi del famigliare, essenziali oggi, forse più che in passato, per riflettere sul significato dell'essere genitori e dell'essere figli. Adozione e affido si collocano nel punto di intersezione tra familiare e sociale e ne rivelano la profonda interconnessione: anche il sociale, perciò, è chiamato ad assumere una specifica responsabilità nel sostenere le famiglie attraverso le diverse tappe del percorso dell'adozione e dell'affido. La trattazione congiunta delle tematiche relative all'adozione e di quelle relative all'affido, nei risvolti di somiglianza e di distinzione, e il respiro interdisciplinare e internazionale che attraversa tutti i contributi qualificano in modo peculiare questo volume, che si rivolge a studenti, a professionisti e a operatori del settore impegnati nell'accompagnamento delle famiglie adottive e affidatarie.
Parabole e miracoli, parole e opere con cui Gesù mostrò la sua potenza nell'amore, lo stesso amore del Padre suo e nostro. Dopo le "sette" parabole dello scorso anno ecco "sette" miracoli che accompagneranno il cammino dei gruppi familiari per imparare a vederli, sentirli e gustarli nella nostra miracolosa quotidianità. Perché il suo Regno è presente proprio così, nelle pieghe dei nostri giorni, e le allarga dolcemente e le trasforma in piccole culle in cui il bene infinito si fa piccolo e riempie di sé l'intera esistenza, mia, tua, dei nostri cari, della Chiesa, di tutta l'umanità. Miracoli di bene, miracoli di piccole cose dalla grande ricchezza di cui fare tesoro, bisogni soddisfatti che generano fede, speranza, carità... tutto il bene possibile in un frammento di vita umana, questo è il Regno di Dio. Il testo è articolato in sette schede per sette incontri, più uno di verifica e una breve introduzione alla lettura dei miracoli di Gesù. Ogni scheda prevede materiale per l'animazione delle attività dei figli. Il metodo di lavoro è quello della "lectio del noi".
Dopo "A Dio, cosa importa di me?" e "Posso fare ciò che voglio?", un nuovo libro di don Marco D'Agostino con protagonista Loris, un adolescente alle prese con Dio, il diventare grandi e l'amore. Sentivo in me un mondo di sensazioni nuove, belle, fresche, anche se non mi riusciva poi, alla fine, di fare ciò che pensavo. Volevo essere adulto e facevo i capricci del bambino. Volevo fare da solo, poi avevo immancabilmente bisogno di entrambi i genitori. Volevo essere grande ma avevo anche bisogno di essere ascoltato e coccolato. Eppure questo desiderio di "essere grande" era bello e, a mio modo, cercavo di coltivarlo.
Questo libro nasce dall'ascolto e dall'osservazione di tante vite, di molte esperienze: quelle dei pazienti nello studio psicologico, ma anche quelle degli amici, dei parenti, degli sconosciuti sul treno. Sono tutte storie vere, parzialmente modificate nei contenuti, ma fedeli nello spirito. Raccontano gli snodi critici che la famiglia si trova ad affrontare per poter andare avanti, i tempi e i luoghi della coppia che a volte possono essere occasione di litigio ma anche di crescita. Le tappe del ciclo di vita della famiglia viste attraverso aneddoti e piccoli eventi di vita quotidiana, rilette e comprese attraverso gli strumenti forniti dalla Psicologia sistemico relazionale, diventano così occasione formativa per tutte le coppie.
Un libro che aiuta a fare chiarezza sul senso e sul percorso delle adozioni, attraverso testimonianze dirette e riflessioni che spaziano dal campo psicologico a quello teologico. Il libro affronta sia il tema dell'adozione nazionale che quello dell'adozione internazionale. Fornisce tutte le informazioni pratiche sulle procedure, ma non si limita a informare: è anche un testo che forma al giusto approccio a questo percorso. Si dice che l'adozione sia l'incontro di due mancanze: quella di un bambino senza genitori e quella di una coppia che non può avere figli. Una limitazione biologica spinge la coppia a cercare modi alternativi per soddisfare il proprio bisogno di avere bambini. Tuttavia l'istituto dell'adozione risponde fondamentalmente al bisogno del minore di vivere in una famiglia che lo accolga e lo ami, e non a quello dei genitori di avere un figlio. È infatti diritto del bambino vivere con una mamma e un papà che sappiano curarlo, proteggerlo, dargli sicurezza e affetto, e proporsi come figure in grado di aiutarlo a elaborare e riparare le sue ferite.