Un testo di patristica per far avanzare il Regno di Dio nel mondo e nel cuore di ogni uomo. Introduz. P. Francesco Sciullo. Dove ho meglio conosciuto Vincenzo Brosco, è sato al di quà" delle "sbarre", tra i fratelli privati della libertà, nel carcere napoletano di Poggioreale. In quel luogo la Parola di Dio arrivava a tutti. La pecorella smarrita si sentiva immediatamente trasportata sulle spalle del Buon Pastore anche se all'allegria del Padre misericordioso e del figliuol prodigo si alternavano drammi e tragedie, quasi ogni giorno."
Il terzo volume del Dizionario Dinamico di Ontologia Trinitaria (DDOT - 3) è dedicato alla parola Unità che dischiude e indirizza la vocazione di un pensare plasmato nel dialogo tra metafisica, teologia e cosmologia. Alla luce del Manifesto, il percorso disegnato si propone di rileggere, dopo un'ampia introduzione contestuale e grazie alle vie aperte dai tre saggi che lo compongono, il classico e quanto mai dibattuto plesso pratico e teorico dell'unità in vista di una sua feconda risignificazione nello sfidante nostro oggi. Si tratta d'inaugurare una riflessione ontologica da e nell'orizzonte di quell'unità che è tale in quanto si dice e si dà nella molteplicità, nelle differenze, nella reciprocità aperta delle libertà e così si fa spazio di un rinnovato incontro con se stessi, con gli altri, col mondo, con Dio. Il volume - come di consueto - è arricchito da un'articolata rassegna bibliografica.
Agostino ci suggerisce che un'opera non si capisce veramente se non la si legge più volte. Facendo tesoro di queste parole, l'autore conduce attraverso una lettura attenta dei Dialogi agostiniani. Essi vengono presi in esame singolarmente, per coglierne la struttura e sottolineare i passaggi maggiormente significativi del discorso fatto a più voci. L'obiettivo è quello di cogliere appieno il pensiero di san'Agostino, evitando di incorrere nelle mancanze che sovente hanno caratterizzato altre interpretazioni di questi testi: una non perfetta conoscenza della vita del Santo e della sua conversione, un'insufficiente ricerca delle fonti, sia pagane che cristiane, una trascurata nozione delle norme che regolavano il genere letterario dei dialoghi. Il testo viene ora offerto in una nuova edizione aggiornata rispetto alla precedente del 2013.
Consapevoli che nessuna forma di teologia che partecipa in questo mondo della scientia Dei et beatorum sia in sé perfetta e immutabile, la proposta elaborata da Réginald Garrigou-Lagrange (1877 - 1964) ha ancora molto da insegnare alla nostra generazione di credenti studiosi. Svolgere un'analisi sistematica di questa offerta di pensiero giova senz'altro a superare quelle difficoltà di accesso dettate dall'accantonamento di categorie teologiche strategiche, che il Tomismo sa donare, e a fare memoria degli sforzi genuini che ci hanno precorso. La dedizione al tema dell'esperienza della grazia brilla per la centralità che assume nella comprensione dell'identità del cristiano che, necessariamente e inscindibilmente, rimanda sempre all'identità intima di Dio. Prefazione di Manfred Hauke.
L'incontro con un teologo del dialogo, che ha dedicato la propria vita alla pratica di una teologia intesa come etica dell'accoglienza responsabile e teoria dell'ospitalità, a partire da una esegesi rinnovata dei testi biblici. Questo libro incontra, attraverso le modalità dell'intervista, delle testimonianze, dei rapporti, una pratica paradigmatica di esistenza teologica.
Le esperienze con persone, comunità e mondi culturali diversi, così come il rigore e l'intelligenza di riflettere su di esse, sono una cifra con cui leggere la riflessione offerta dal teologo Carlo Molari (1928-2022). Una lunga vita, la sua, a servizio del dialogo. Il testo che offriamo ai lettori riprende una ricerca pubblicata nel 2013 e ora introdotta con una biografia ragionata dell'autore e completata con una rassegna bibliografica aggiornata sul tema del dialogo interreligioso. Riproporre il volume di Molari, recentemente scomparso, oltre a rispondere a un debito affettivo e intellettuale nei suoi confronti, serve anche a ribadire la necessità di una riflessione aperta e nuova sul pluralismo religioso, "sapiente volontà divina" secondo il Documento di Abu Dhabi firmato assieme da papa Francesco e dal Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb. Sulle orme di Molari invitiamo a percorrere sentieri nuovi.
Scrivere Kirche und Kultur è per Tillich tutt'altro che un esercizio di delimitazione di campi opposti o contigui. In gioco vi è molto di più: il superamento del dualismo tra sacro e profano che sembra bloccare ogni possibilità di dialogo e di integrazione. Tanto più affascinante è la via scelta dall'autore, il quale, senza negare l'esistenza di sacro e di profano, traccia un percorso di (ri)fondazione di una filosofia della cultura adeguata alla temperie teologica del ventesimo secolo. L'oggettivazione di ciò che è per natura paradossale ma che come paradosso, appunto, non può essere affrontato in termini tecnicamente filosofici: questo è il rischio che secondo Tillich occorre prendersi affinché "ovunque l'incondizionatezza del divino faccia breccia".
Il volume è una raccolta di saggi dedicati al tema della legge morale naturale esaminata attraverso tre momenti: uno sguardo al passato per rivisitare la tradizione; uno sguardo al presente fra pensiero scientifico e dibattito contemporaneo; uno sguardo al futuro tra legge naturale e legge morale alla luce della rivelazione cristiana.
Era sessantenne Agostino, nella sua piena maturità teologico pastorale, quando predicò i 124 Trattati sul Vangelo di Giovanni, a cui ha aggiunto 10 Trattati sulla prima Epistola di Giovanni. Il suo uditorio era costituito dai suoi stessi fedeli di Ippona, che in quel momento, dopo un prolungato e profondo travaglio provocato soprattutto dall’impatto con eresie e scismi, avevano bisogno di una sostanziosa cura pastorale.
Attingendo ispirazione dall’evangelista Giovanni, ha consegnato loro, come singolare atto di amore pastorale, il distillato teologico, pastorale e spirituale, di molte delle sue opere, come la Città di Dio, la Trinità, opere polemiche, lettere poderose, piccoli ma interessanti trattati, principalmente sulla fede nel Mistero della Trinità, nel Mistero di Cristo, Verbo incarnato, nel Mistero della Chiesa, suo corpo, sua sposa, e sull’amore fraterno. Li ha incontrati per un anno intero, due o tre volte alla settimana, il sabato, la domenica e, spesso, il lunedì. L’esito si è tradotto in un percorso spirituale che potremmo definire da anno ignaziano, finalizzato a sintonizzare la vita della sua gente con la Parola di Dio.
L’opera è di estrema attualità anche per i Laici.
Il male, nelle sue infinite manifestazioni, ferisce la vita umana: malattie, ingiustizie, guerra, crudeltà e torture. Si può esprimere e tentare di dipanare un senso di fronte a tutto ciò pur sapendo che non si può avere l’arroganza di una risposta certa e sicura? Si può tentare di giungere, anche in mezzo al riconoscimento che sempre si dovrà lottare contro il male, ad avvertire e seguire il moto dell’amore? Questo é il tentativo di far nascere un percorso che si apra alla fraternità e alla solidarietà nella sofferenza... nonostante tutto l'assurdo male presente nel mondo.
Il libro, edito da Samuele Pinna, raccoglie alcuni suoi saggi che propongono una lettura spirituale e teologica del mistero dello Spirito Santo in rapporto con la Chiesa, ed è arricchito dagli interventi di Francesco Pinna, Teresa Gornati e Federica Favero. Il volume, impreziosito dall’opera di Milo in copertina, si chiude con il racconto dell’incontro avvenuto con papa Benedetto XVI e un ricordo fotografico. «Quando sono stato invitato a scrivere queste poche parole di Presentazione da don Samuele Pinna, affermato studioso di teologia, ho compreso l’importanza del volume che avevo tra le mani a motivo del suo oggetto. La relazione, infatti, tra Dio e la Chiesa è imprescindibile, oltre che per ogni teologo, per qualsiasi credente. Il tentativo poi di penetrare il mistero divino a partire dall’insegnamento magisteriale del Vaticano II permette di cogliere la ricchezza del patrimonio del deposito della fede che la Madre Chiesa ci consegna lungo la storia. Ricordare che lo Spirito Santo, il leggero soffio di Dio che aleggia sulle acque del mondo e della storia, è la guida e l’anima del Corpo di Cristo aiuta a superare la crisi di fede che, proprio dopo il Concilio, si è abbattuta sulla cristianità» (Dalla Presentazione del cardinal Robert Sarah).
Samuele Pinna, figlio di Francesco e Teresa Gornati, è docente invitato presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Collabora con numerose riviste ed è autore di diversi volumi, tra cui Meditazioni sul Concilio. Una lettura del Vaticano II con Benedetto XVI (2015); Spaghetti con Gesù Cristo! La «teologia» di Bud Spencer (2017); Il suo nome è Terence Hill. Una vita da film (2021); Un grande amico. Il Maritain di Piero Viotto (2018) Charles Journet: il Mistero della Chiesa (2018); Il viaggio. Inizio e fine dell’avventura cristiana (2021), A dottrina con don Camillo. I fondamenti dell’agire umano (2022) e, l’opera letteraria, Dalle lettere di don Augusto. Come rimanere cattolici nonostante tutto (2020). Con Davide Riserbato Filastrocche e canarini. Il mondo letterario di Giacomo Biffi (2018) e assieme anche a Giacomo Biffi Tutto liscio… come loglio? Ricapitolazione del disegno unitario (2020). Per IF Press ha pubblicato Il mistero di Dio e l’abisso del Male. Charles Journet e Jacques Maritain alla scuola di san Tommaso d’Aquino (2019), Il desiderio di vedere Dio. Amore e misericordia in Dante (2020).
Federica Favero è Dottoressa di Ricerca in Filologia e Letteratura Latina Medievale; i suoi ambiti d’interesse sono rappresentati dalla letteratura esegetica dell’alto medioevo, dalla cronachistica bassomedievale milanese e dal lessico delle opere latine di Dante Alighieri.