Con il concilio di Costanza (1414-1418), che pone fine allo scisma d'Occidente, il Concilio afferma la propria identità con la Chiesa, presieduta da Cristo, e dunque la propria superiorità sul papa nei casi di fede, pace e riforma. Con il concilio di Pavia-Siena (1424-1424), la dirompenza di questi principi posti come lex fundamentalis della Chiesa e del postulato dell'infallibilità del Concilio in quanto ispirato dallo Spirito Santo iniziano a emergere, ma sarà solo a Basilea che si riveleranno pienamente, con la dichiarazione da parte del Concilio della propria autonomia come rappresentazione della Chiesa. L'assemblea sostituisce il presidente papale con uno proprio dandosi un'articolazione e una procedura complesse, destinate alla stabilità istituzionale. Allo stesso modo la liturgia si lega sempre più al motivo pneumatologico. La fede nella perfezione del modello elaborato sarà però anche una gabbia. La puntigliosità delle pretese nel processo a Eugenio IV nel 1432-1434, la rottura del 1436-1437, la dogmatizzazione dei decreti di Costanza nel 1439 e il nuovo scisma ne saranno le conseguenze estreme, che riveleranno come tali principi si riducano a strumento di legittimazione del concilio su un piano istituzionale, che ne impedirà lo scioglimento per quasi due decenni. Ma gli infiniti dibattiti rivelarono anche la forza di quei principi: molti elementi sopravviveranno come la liturgia, codificata proprio dai fautori della monarchia papale.
Il volume, curato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, contiene i documenti dal 1966 al 2013 ed è l'edizione in lingua italiana di Documenta inde a Concilio Vaticano Secondo expleto edita (1966-2005). Rispetto alla versione latina il testo è stato aggiornato con l'aggiunta di quattordici nuovi Documenti, così da includere anche i pronunciamenti significativi degli anni 1966-2013. La raccolta, dice il cardinale Müller offre risposte dottrinali sicure a diverse questioni importanti per la vita e la missione della Chiesa. È un utile strumento per i teologi che devono dare risposte adeguate a questioni sempre nuove; è un servizio alla fede, la salvaguardano da errori e ambiguità che oscurano o alterano punti essenziali del suo patrimonio. Il volume risulta essere un utile strumento di supporto a pastori, teologi, ricercatori, studenti e semplici fedeli che desiderano affrontare particolari aspetti della religione cattolica.
«La sapienza greca ha convertito il cristianesimo alla dottrina. L’impero romano ha convertito il cristianesimo al potere. Il capitalismo occidentale ha convertito il cristianesimo all’uso spregiudicato della ricchezza. Il mondo virtuale ha convertito il cristianesimo alla spettacolarità. [...]. Per annunciare il Vangelo occorre la libertà della missione. I testimoni di Cristo del nostro tempo non possono essere più i consacrati da una Chiesa, costituiti quali amministratori del sacro e funzionari in carriera. Sono bensì i “chiamati” come Pietro: “Tu seguimi” (Gv 21,2) e che amano talmente il Cristo Gesù, fino a donare, come Lui, la propria vita per fratelli. Solo i testimoni (martiri) di Gesù salvano l’umanità» (R. Nogaro).
In questo libro il vescovo Raffaele Nogaro offre al lettore una densa e originale meditazione sul profilo del testimone, una meditazione che smaschera i ritualismi religiosi e restituisce al cristianesimo l’autentico scandalo della testimonianza di Gesù Cristo.
Da sempre la Chiesa ha avvertito il servizio agli ammalati come "parte integrante della sua missione", associando "la predicazione della Buona Novella con l'assistenza e la cura dei malati". Il testo della Nuova Carta degli operatori sanitari è operata una revisione e un aggiornamento di questo documento mantenendone la struttura originaria, incentrata sulla vocazione degli operatori sanitari a ministri della vita. Oltre all'avanzamento delle scienze mediche e delle possibili ripercussioni sulla vita umana vengono affrontate questioni di ordine medico-legale e socio-sanitarie.
Il presente volume contiene le riflessioni emerse nel corso della Plenaria che la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica hanno tenuto dal 27 al 30 novembre 2014 sul tema: «Vino nuovo in otri nuovi. La vita consacrata a 50 anni dalla Lumen gentium e dal Pefectae caritatis» che ha rivolto l'attenzione al cammino compiuto dalla vita consacrata nel post-Concilio, cercando di leggerne in sintesi le sfide rimaste ancora aperte. Tali Orientamenti sono anche il frutto di quanto emerso a seguito dei numerosi incontri che nel corso «dell'Anno della vita consacrata hanno visto convergere a Roma, presso la Sede di Pietro, consacrate e consacrati provenienti da ogni parte del mondo» (pag.7). Il Magistero della Chiesa, a partire dal Concilio Vaticano II, ha sempre accompagnato la vita delle persone consacrate anche attraverso grandi coordinate di riferimento e di valore come: «le Istruzioni Potissimum institutioni (1990), La vita fraterna in comunità (1994), Ripartire da Cristo (2002), Il servizio dell'autorità e l'obbedienza. Faciem tuam (2008), e Identità e missione del Fratello religioso nella Chiesa (2015)». Per vino nuovo otri nuovi si colloca nella linea «di un esercizio di discernimento evangelico, nel quale si cerca di riconoscere - alla luce dello spirito - quell'"appello" che Dio fa risuonare nella stessa situazione storica: Anche in essa e attraverso di essa Dio chiama» (pag.8).
Il Capitolo ottavo della Esortazione Apostolica Post Sinodale Amoris laetitia è intitolato "Accompagnare, discernere e integrare la fragilità". Questa parte del documento non è molto ampia e, forse a motivo del contenuto e anche della forma, questo capitolo è stato giudicato o con un certo sfavore o con un certo riserbo. Per tale motivo, l'intento di queste pagine è quello di prendere in considerazione il prezioso testo del capitolo per cercare di coglierne il ricco messaggio dottrinale e pastorale.
Il presente documento propone alcuni nuovi sviluppi rispetto al percorso formativo proposto dalla Ratio Fundamentalis del 1970. La formazione iniziale viene articolata in varie tappe: propedeutica, degli studi filosofici o discepolare, degli studi teologici o configuratrice, pastorale o di sintesi vocazionale. Gli orientamenti contenuti sono di vario genere – teologico, spirituale, pedagogico, canonico – vere e proprie norme, che ripropongono quelle del Codice di Diritto Canonico e determinano più precisamente i modi da osservarsi nella loro applicazione. All’interno di questa Ratio Fundamentalis, come già in quella del 1970, si trova anche l’Ordo Studiorum, che comprende un elenco indicativo delle materie che devono essere parte del corso di studi dei seminaristi, nelle sue diverse fasi, all’interno della più ampia formazione intellettuale.
Il presente volume contiene le riflessioni del Cardinale Sistach sull'Amoris laetitia al fine di contribuire alla valorizzazione della ricchezza dei contenuti donati da Papa Francesco e dal lavoro pastorale che ci ha lasciato come Pastore di tutta la Chiesa. Le riflessioni di Sua Eminenza nascono a seguito della sua partecipazione alle due assemblee sinodali nell'ottobre 2014 e nell'ottobre 2015. Gli interventi e i documenti di quelle assemblee sono rintracciabili all'interno dell'Esortazione che raccoglie i contributi dei due Sinodi sulla famiglia e altre considerazioni capaci di «orientare la riflessione, il dialogo e la prassi pastorale sul matrimonio e la famiglia e, allo stesso tempo, offrire coraggio, stimolo ed aiuto alle famiglie nel loro impegno e nelle loro difficoltà».
Da Pio IX a Francesco, dall'unità d'Italia ai giorni nostri: "La Civiltà Cattolica", la più antica rivista italiana ancora attiva, ha accompagnato tutte le fasi della storia moderna del nostro Paese e della Chiesa. Nata nel 1850 da un gruppo di gesuiti desiderosi di parlare della "cultura viva", vicina ai problemi del popolo e avversa alle divisioni tra credenti e non credenti, la pubblicazione ha mantenuto in tutti questi anni un vincolo particolare di amore con la Santa Sede, di cui ha condiviso e interpretato, con il coraggio e l'audacia propri della Compagnia di Gesù, gli intenti apostolici e le azioni a sostegno della fede. Il libro raccoglie gli scritti e i discorsi dei pontefici in occasione delle udienze con il Collegio degli Scrittori della Rivista, dando vita a uno straordinario viaggio nei diversi pontificati attraverso le parole dei Papi che si sono succeduti, in un dialogo aperto, pieno, cordiale e rispettoso sulla realtà del nostro tempo.
«Se tu conoscessi il dono di Dio» (Gv 4,10). Sono parole che Gesù rivolge alla samaritana, in uno degli episodi più belli e sorprendenti del vangelo. Normalmente erano gli altri, uomini e donne, che andavano a cercare Gesù, per incontrarlo, per farsi battezzare, per ascoltare le sue parole, per farsi guarire nel corpo e nel cuore... Qui invece è Gesù che desidera incontrare lei. Si potrebbe anche dire che ha bisogno di lei, tanto che le chiede dell'acqua, la cosa più preziosa in quella terra bruciata dal sole e per di più nell'ora più calda del giorno («Era circa mezzogiorno»). «Lo Spirito Santo» - ci ha ricordato Papa Francesco - «è il dono di Dio per eccellenza, è un regalo di Dio e a sua volta comunica a chi lo accoglie diversi doni spirituali». So che, insieme ai vostri sacerdoti e ai catechisti, nel Cammino dei 100 giorni, avete lavorato proprio sui doni dello Spirito Santo. Voi perciò, carissimi ragazzi e ragazze, avete cominciato a conoscere il dono di Dio.
In questo volume sono presentati i testi delle lezioni di un corso pubblico di approfondimento sull'enciclica Laudato Si' di papa Francesco (24 maggio 2015), che è stato organizzato dalla Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana nell'anno accademico 2015-2016. Le lezioni avevano cadenza mensile e ciascuna di queste vedeva coinvolti tre docenti: il primo ad introdurre il capitolo oggetto di studio in quel giorno (per un totale di sette appuntamenti), il secondo, di volta in volta diverso, che proponeva la propria riflessione e il terzo, anch'egli di volta in volta diverso, che sulla base della relazione precedente offriva spunti per il dibattito con quanti erano presenti in aula. Il lettore allora troverà in questa pubblicazione, più che un commento puntuale ai contenuti dell'enciclica, differenti chiavi di lettura di alcuni suoi aspetti, quelli che più hanno interessato la sensibilità e le competenze dei docenti coinvolti nelle varie lezioni. Ne otterrà un quadro dell'enciclica variegato e stimolante, tanto per la riflessione personale, quanto per lo studio e la proposizione di argomenti su cui dibattere - come la cura dell'ambiente, l'ecologa integrale, l'etica del "tutto è connesso" - attuali ed essenziali per il futuro dei popoli e delle nazioni.