Quando pensiamo alla sostenibilità, pensiamo immediatamente ai cambiamenti climatici, alle devastazioni ambientali, all'azione del comportamento umano sulla salute della Terra. E questo perché ogni giorno diventa più evidente che per garantire un futuro alla nostra specie dobbiamo preservare l'esistenza di una natura sana e vitale. Tuttavia, la sostenibilità non riguarda soltanto il rapporto dell'uomo con l'ambiente: l'aumento demografico e la crescita delle legittime aspettative di benessere da parte di tutte le popolazioni, uniti alla diffusa percezione di squilibri inaccettabili nel reddito e nella ricchezza, tendono ad accentuare le tensioni, l'instabilità sociale, la conflittualità. C'è una risposta a tutto questo? Nel settembre 2015 i governi di 193 nazioni, compresa l'Italia, hanno sottoscritto l'Agenda 2030, un programma di azione articolato in 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da realizzarsi entro il 2030. Una base comune da cui partire per dare a tutti, e in particolare ai più giovani, la possibilità di vivere in un mondo che non sia degradato, ma sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Questo libro fa il punto, attraverso il dialogo tra testi e testimonianze della migliore fotografia documentaria, sullo stato del nostro pianeta e delle nostre società: il clima e l'energia; la povertà e le disuguaglianze, comprese quelle di genere; l'economia, l'innovazione e il lavoro; il capitale umano, la salute e l'educazione; la qualità dell'ambiente; il capitale sociale.
In data 9 agosto 2019, è stato indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di complessive n. 251 (duecentocinquantuno) unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato da inquadrare nell'Area III, posizione economica F1, presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nella sede unica di Roma, per i seguenti profili: n. 55 (cinquantacinque) funzionari con competenze nel settore dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio, energetica e nucleare, gestionale, civile - (Cod. ING/MATTM); n. 35 (trentacinque) funzionari con competenze nel settore dell'economia e fiscalità ambientale - (Cod. ECO/MATTM); n. 25 (venticinque) funzionari con competenze nel settore della pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, e nell'architettura del paesaggio - (Cod. ARC/MATTM); n. 22 (ventidue) funzionari con competenze nel settore delle scienze biologiche e biologia marina - (Cod. BIO/MATTM); n. 11 (undici) funzionari con competenze nel settore delle scienze chimiche - (Cod. CHI/MATTM); n. 30 (trenta) funzionari con competenze nel settore delle scienze geologiche e geofisiche (Cod. GEO/MATTM); n. 60 (sessanta) funzionari con competenze nel settore delle scienze naturali, scienze ambientali, agrarie e forestali - (Cod. NAT/MATTM); n. 13 (tredici) funzionari con competenze nel settore delle scienze statistiche, l'informatica, la società dell'informazione - (Cod. INF/MATTM). Lo svolgimento della prova d'esame consiste in una prova preselettiva, comune a tutti i profili, una prova selettiva scritta e una prova selettiva orale. La prova preselettiva consiste in un test, da risolvere in 60 (sessanta) minuti, composto da n. 60 (sessanta) quesiti a risposta multipla, di cui n. 40 (quaranta) attitudinali per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale e n. 20 (venti) diretti a verificare la conoscenza del diritto pubblico dell'ambiente, con particolare riferimento alla normativa in materia ambientale e al procedimento amministrativo. Questo volume si propone come manuale teorico completo e aggiornato e come utile eserciziario in vista della preparazione alla prova preselettiva del concorso. I quesiti presenti nel testo, tutti a quattro opzioni di risposta e in parte corredati di soluzioni commentate, per una più approfondita e attendibile verifica delle competenze acquisite, sono suddivisi, per la parte di logica, in: comprensione verbale; ragionamento verbale; ragionamento critico-verbale; ragionamento numerico; ragionamento numerico-deduttivo; ragionamento critico-numerico; ragionamento astratto e abilità visiva; logica verbale (significati di termini e modi di dire, serie di termini, termini e frasi da completare); logica deduttiva (deduzioni semplici, sillogismi, condizione necessaria e sufficiente, negazioni, relazioni di ordine e grandezza); logica matematica e problem solving. Utile la guida, chiara e semplice, di preparazione ai test di logica, che spiega, come approcciarsi ai quiz, ne analizza le varie tipologie e chiarisce le tecniche di lettura e risoluzione degli stessi. Completa il volume il simulatore online con il quale è possibile esercitarsi con batterie di domande a risposta multipla, aventi a oggetto ciascuna delle materie oggetto del volume, consultabile con apposita password presente nel retro del volume.
«Abbiamo cominciato molto in piccolo, più in piccolo di così è praticamente impossibile.» Erano in due, due ragazze sedute a un tavolo in cucina: da lì è cominciata la protesta di Anuna e Kyra. Si sono dette: ora basta, è arrivato il momento di condividere, manifestare, insorgere contro il riscaldamento globale!
A Bruxelles, il 10 gennaio 2019, gli studenti hanno organizzato una prima protesta contro le attuali politiche ambientali, ed erano in 3000. La settimana successiva, il loro numero era salito a 12.500, e poi a 35.000.
Anuna e Kyra sono rapidamente diventate il volto di una generazione che non ha voglia di accontentarsi delle rassicurazioni dei politici, non accetta la condiscendenza con cui viene accolta la preoccupazione per lo stato di salute del pianeta.
In questo libro le due attiviste si rivolgono a chi decide le strategie sul clima, a chi indirizza l’opinione pubblica, a genitori, nonni, coetanei. A tutti. Non basta dire che è nei piccoli gesti che si rispetta l’ambiente. Ci vogliono azioni decise, coordinate: il clima deve diventare la priorità.
La loro voce è ingenua, ma proprio in questo sta la sua forza. Nel dire, in modo semplice e diretto, che i giovani hanno diritto a un futuro, e che questo futuro è ormai compromesso dal cambiamento climatico. E non c’è più molto tempo per correre ai ripari.
Il creato non è solamente una realtà bella da ammirare, da esplorare, da analizzare, ma è un grande libro di sapienza divina nel quale ci viene concessa la possibilità di conoscere Dio, i suoi attributi, il suo amore; ci viene offerta l'occasione di ascoltare e percepire i suoi insegnamenti, le sue parole, la sua presenza. Le montagne, i boschi, le piante, le rondini, i fiori, le stagioni, diventano quindi metafora per noi uomini.
Questo libro vuole quindi svelare il profondo legame che unisce il Creatore al creato, il trascendente all'immanente e come ogni creatura in realtà rappresenti una scala attraverso la quale poter ascendere alla conoscenza di Dio. Senza mai scordare l'aspetto terapeutico del creato. L'esperienza diretta dell'autore gli ha fatto comprendere, infatti, come le piante, il bosco, la montagna, i fiori, altro non sono che quei mezzi di grazia, unici e irripetibili, attraverso cui Dio agisce nell'animo umano, se rimaniamo e viviamo la sua grazia, andando a risanare molti disordini e disagi di natura morale e psicologica.
Nel giugno 2015 papa Francesco ha pubblicato l'enciclica dal titolo emblematico "Laudato si'" che rievoca la preghiera del Poverello di Assisi. Essa è un invito diretto alla cura della casa comune dove si richiama con urgenza "ogni persona che vive su questo pianeta" ad avviare un dialogo e iniziare a trasformare i cuori e le comunità per fermare il riscaldamento del pianeta e combattere la crisi climatica. L'impegno per la "Laudato si'" è una campagna internazionale del Movimento cattolico mondiale per il clima (GCCM) volta a incoraggiare la comunità cattolica ad agire in tale direzione.
Un tempo si tracciavano le migrazioni degli animali seguendo le loro tracce lasciate sulla Terra; oggi satelliti, droni, trappole fotografiche, reti cellulari, app e accelerometri ci permettono di guardare il mondo come non è mai stato fatto prima. Grazie a ricerche pioneristiche nel monitoraggio degli animali e nella raccolta dei dati, il geografo James Cheshire e le infografiche di Oliver Uberti raccontano le storie dei comportamenti degli animali selvatici. Conducendo il lettore lungo i viaggi percorsi in tutto il mondo da foche, squali, elefanti, calabroni, gufi, tartarughe e molti altri, «L'atlante della vita selvaggia» racconta come le capinere rilevano le tempeste in arrivo usando le vibrazioni sonore, perché le cicogne preferiscono le discariche al foraggio e segue i pitoni che corrono attraverso le Everglades, il lupo solitario che attraversa le Alpi e le megattere che visitano le montagne sottomarine. Un libro illustrato che utilizza la tecnologia, la scienza dei dati e la grafica per condurci a una comprensione più ampia dell'affascinante regno animale.
Uno degli aspetti meno conosciuti dell’ebraismo è la sua vocazione a ispirare all’umanità il senso del rispetto per la Creazione: diciassette secoli di persecuzioni, di roghi che bruciarono assieme ebrei, alchimisti e streghe, hanno spinto la cultura ebraica a rendere sempre meno visibile il suo profondo legame con la Natura. Tuttavia, se si sa dove cercare, ci si accorge che i testi sacri dell’ebraismo traboccano di rimandi agli animali, alla saggezza che rappresentano e al trattamento compassionevole e pieno di gratitudine cui hanno diritto. Scopriremo insieme all’autrice questo tesoro di nozioni e suggestioni, ma ci spingeremo anche oltre: grazie a una ricca aneddotica, osserveremo come sia possibile anche per noi leggere nelle relazioni quotidiane con i nostri animali una vasta gamma di insegnamenti, di messaggi e di intuizioni che ci apriranno gli occhi verso un sapere superiore.
Uno strumento unico e riccamente illustrato: la storia millenaria del giardino in occidente
Dalle lontane origini mesopotamiche alla rinnovata coscienza attuale della necessità di pensare il mondo come un giardino affidato alla responsabilità di tutti, si svolge l’avventura di pensiero e di vita sociale che questo libro presenta. Attraverso il giardino ellenistico e romano e poi quello medievale, il lettore è condotto all’innovazione del giardino rinascimentale italiano. Questo, pur continuando l’immagine medievale di hortus conclusus, costituisce una svolta quanto a disegno e tecnica di realizzazione e diviene un modello da imitare in tutta Europa. Spazio di rappresentanza e di loisir, è anche luogo di studio e di sperimentazione scientifica. Nella Francia d’ancien régime la dimensione del giardino come luogo di esercizio pratico e simbolico del potere viene sottolineata con la forza del rigore formale che Versailles, Fontainebleau, le Tuileries impongono a tutti i sovrani europei, dalla Prussia all’Italia. Ma tanto uso porta a vedere i limiti del formalismo alla francese: cadono i confini del giardino e oltre essi si inizia a vedere il paesaggio, una natura non più ostile e separata. È la grande stagione del paesaggismo, che inizia in Inghilterra per diffondersi altrove e impone una diversa riflessione sul rapporto tra artificiale e naturale, sugli elementi che compongono giardino e paesaggio, sul recupero dell’antico e l’introduzione di finto antico, sull’assunzione di apporti esotici e la costruzione di architetture apposite come padiglioni e belvedere. Le nuove forme di urbanesimo introdotte dall’Ottocento impongono però anche di ripensare la forma del giardino, vuoi come ridotta espansione verde delle abitazioni suburbane, vuoi come parco aperto a tutta la cittadinanza. Il volume segue poi il destino di questa ricchissima varietà di apporti nell’America tra Ottocento e primo Novecento, dove la diversa scala degli spazi selvaggi e delle urbanizzazioni impone soluzioni e collegamenti inediti, che si riflettono poi nell’esperienza europea del Novecento. Il percorso del libro si conclude nei nostri anni, quando va in frantumi la separazione tra giardino e paesaggio e il giardino penetra nella città in modi finora impensati, come la trasformazione di viadotti abbandonati in giardini pensili, la creazione spontanea di verde urbano in spazi di risulta e la trasformazione di pareti di grandi edifici urbani in muri vegetali. Oggetto di grandi sperimentazioni, il tema del giardino si presenta oggi in tutti i livelli e gli ambiti della vita sociale come riflessione e invenzione del modo di rapportarsi con la natura, teso tra la progettazione della comunità degli abitanti e l’autorappresentazione degli architetti paesaggisti e della comunità politica.
Inoltrarsi nella foresta e immergersi nella natura per allontanarsi dalla vita sociale e guarire i mali dell’animo ritrovando l’armonia. Questo splendido resoconto di pensieri, elaborato da Thoreau durante le sue escursioni solitarie e trascritto nel 1862, rievoca i grandi spazi vergini degli Stati Uniti. Una sezione è dedicata all’arte di camminare, che consiste anche nella capacità di staccarsi dai pensieri quotidiani per guardare dentro di sé ed entrare in sintonia con la natura incontaminata e selvaggia.
Sommario
1. Camminare. 2. Gramática parda di Marina Corradi
Note sull'autore
Henry David Thoreau (1817-1862), scrittore statunitense, è stato tra i grandi protagonisti del “rinascimento americano”. Il suo capolavoro, Walden ovvero La vita nei boschi, è una riflessione sul rapporto che gli individui devono ripristinare con l’armonia del mondo naturale per resistere alla spersonalizzazione della società moderna.
Marina Corradi, giornalista e scrittrice, è editorialista e inviata del quotidiano Avvenire.
Sono passati alcuni anni dalla pubblicazione dell'Enciclica Laudato si' (2015), la «riflessione insieme gioiosa e drammatica» che ha segnato una svolta nella storia della Chiesa e del pensiero ecologista. «Non c'è ecologia senza giustizia e non ci può essere equità in un ambiente degradato», scriveva il Pontefice, esponendo in modo potente e chiaro i princìpi di un'ecologia integrale. Da quel documento sono germogliate ovunque nel mondo realtà e iniziative volte a tradurre i princìpi in azioni concrete, richiamando tutti a un nuovo protagonismo sui temi ambientali. Nella Laudato si', il Papa sottolineava inoltre che le religioni possono offrire una straordinaria «ricchezza di riflessione all'ecologia integrale per il pieno sviluppo del genere umano». Ed è in questo spirito interreligioso che è nato questo libro, in cui esperti autorevoli ed esponenti delle tre fedi monoteistiche approfondiscono, in un orizzonte ampio, il tema dell'approccio integrale al degrado della terra "casa comune". Perché la provocazione della Laudato si', non del tutto recepita, ha bisogno non solo di risuonare ancora, ma di trovare echi nelle Scritture, nelle religioni, negli uomini di fede e di scienza del nostro tempo.
«Non voglio la vostra speranza. Voglio che proviate la paura che provo io ogni giorno. Voglio che agiate come fareste in un'emergenza. Come se la vostra casa fosse in fiamme. Perché lo è.» Greta Thunberg ha parlato chiaro ai grandi del mondo e ha iniziato così la sua battaglia contro il cambiamento climatico, convinta che «nessuno è troppo piccolo per fare la differenza». Lo "sciopero della scuola per il clima" di una solitaria e giovanissima studentessa davanti al parlamento svedese è diventato un messaggio globale che ha coinvolto in tutta Europa centinaia di migliaia di ragazzi che seguono il suo esempio in occasione dei #fridaysforfuture. Greta ha dato inizio a una rivoluzione che non pare destinata a fermarsi, una battaglia da combattere per un futuro sottratto alle nuove generazioni al ritmo furioso dei 100 milioni di barili di petrolio consumati ogni giorno. "La nostra casa è in fiamme" è la storia di Greta, dei suoi genitori e di sua sorella Beata, che come lei soffre della sindrome di Asperger. È il racconto delle grandi difficoltà di una famiglia svedese che si è trovata ad affrontare una crisi imminente, quella che ha travolto il nostro pianeta. È la presa di coscienza di come sia urgente agire ora, quando nove milioni di persone ogni anno muoiono per l'inquinamento. È il «grido d'aiuto» di una ragazzina che ha convinto la famiglia a cambiare vita e ora sta cercando di convincere il mondo intero.
Cosa hanno da insegnarci organismi apparentemente tanto diversi da noi come una quercia, una pianta rampicante o un polpo? Quali dei loro segreti potrebbero aiutarci a costruire un futuro migliore e meno fosco di quello che oggi iniziamo a intravedere? La tecnologia sarà mai in grado di riprodurre la potenza nascosta e pulita del mondo vegetale? La risposta a tutte queste domande è racchiusa nel lavoro pionieristico della donna che ha inventato il primo robot della storia ispirato al mondo delle piante. Perfettamente adattate al loro habitat, le piante rappresentano un'alternativa evolutiva quasi speculare a quella del mondo animale: mentre uomini e animali si sono evoluti privilegiando caratteristiche legate al movimento e alla velocità, il mondo vegetale ha fatto della lentezza l'origine della propria resilienza. Se fino a ieri non avevamo dubbi su quale tra le due fosse la strategia di maggior successo, oggi qualche dubbio c'è, sollevato dalla crisi ecologica globale che abbiamo scatenato. Dal suo osservatorio di protagonista della rivoluzione tecnologica in atto Barbara Mazzolai ci conduce, con rigore scientifico e facilità divulgativa, in un'esplorazione della natura, tra bizzarri animali, piante dalle capacità misteriose, enigmi naturali che ancora oggi arrovellano gli scienziati. Il suo libro offre spunti e riflessioni illuminanti per capire meglio il presente, e un valido aiuto per iniziare a immaginare il futuro del nostro bel «pianeta azzurro».