Nel 2009 l'"Origine della specie", l'opera in cui Charles Darwin formulò i principi della sua rivoluzionaria teoria sull'evoluzione umana, compie centocinquant'anni. La pubblicazione del libro nel 1859 suscitò uno scandalo enorme e un'accesa polemica negli ambienti scientifici e nell'opinione pubblica dell'età vittoriana (basti pensare che la prima edizione andò esaurita in un solo giorno!). Nel dibattito a più voci che ne scaturì emersero con forza le remore della coscienza religiosa tradizionale di fronte alle prove anatomiche, geologiche e fossili della selezione naturale. In questo volume Paolo Casini ricostruisce lo scenario di quella animata controversia, rievocando le critiche che la cultura etica e teologica del tempo mosse alla nuova teoria, e le argomentazioni scientifiche con le quali il grande naturalista e biologo inglese replicò nelle sue opere successive. Nell'ultimo capitolo l'autore mostra come l'odierno revival delle tesi creazioniste e dell'"lntelligent Design" non faccia che riproporre obiezioni del tutto analoghe a quelle del passato.
IL LIBRO
Come può un matematico credere in Dio?
Un luogo comune nato con l’illuminismo vuole che gli scienziati siano atei o agnostici. La ricerca della verità perseguita attraverso la scienza sarebbe infatti incompatibile con qualunque convinzione di tipo religioso.
Per Antonio Ambrosetti, scienziato di grande e riconosciuto valore e cristiano dichiarato, la matematica e la religione appartengono a due sfere distinte dell’esperienza umana, che possono coesistere in modo proficuo e reciprocamente stimolante, come è dimostrato da illustri matematici credenti come i cattolici Giovanni Prodi ed Ennio De Giorgi, o gli ebrei Paul Rabinowitz e Haim Brezis.
In particolare l’autore discute la pretesa onnipotenza della matematica, in base alla quale molti ritengono di poter dimostrare matematicamente tutto. La matematica ha molti limiti e, comunque, non può essere usata né per dimostrare né tanto meno per negare l’esistenza di Dio.
Anche se forse può aiutarci ad avvicinare il suo mistero e a coglierne la grandezza.
L'AUTORE
Antonio Ambrosetti, nato a Bari nel 1944, già docente di Analisi matematica alla Scuola Normale di Pisa, insegna alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. È socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei, socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino e membro dell’Istituto Veneto di Lettere Scienze ed Arti. È stato visiting professor alla Rutgers University del New Jersey, all’ETH Zürich (il Politecnico federale di Zurigo, una delle più prestigiose università tecniche del mondo) e negli atenei di Chicago, Parigi, Bonn, Losanna, Madrid e Brema, tra gli altri. Ambrosetti fa parte dell’International Advisory Board dell’Istituto di Matematica dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca ed è consulente dell’International Centre for Theoretical Physics dell’UNESCO. Per la sua attività di ricerca è stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui la laurea honoris causa dell’Universidad Autonóma di Madrid nel 2005 e il premio Caccioppoli nel 1982, assegnato dall’Unione Matematica Italiana. Autore di oltre 130 lavori scientifici, ha da poco pubblicato il volume Il fascino della matematica presso la casa editrice Bollati Boringhieri.
Le staminali - tra i temi più controversi della biologia contemporanea -sono cellule in grado di replicarsi indefinitamente e di cambiare aspetto a seconda del contesto e dell'attività svolta in un dato momento: caratteristiche che le rendono assai versatili ma anche, in qualche modo, invisibili all'occhio del ricercatore. Questo libro ripercorre gli studi che hanno portato a individuare la presenza di staminali là dove a lungo la si è ritenuta impossibile: nel cervello, l'elemento più statico e complesso di tutto l'organismo. La storia si dipana come una vera e propria inchiesta poliziesca dalle atmosfere ora fantascientifiche, ora quasi noir: un'indagine ambientata in quei laboratori dove nell'ultimo decennio alcuni ricercatori, tra lo scetticismo della comunità scientifica, hanno dimostrato la genesi di nuove cellule cerebrali durante la vita adulta dell'individuo e inserito così i neuroni nell'universo in continua espansione delle staminali, aprendo prospettive inedite alle neuroscienze. Un libro che, se da un lato restituisce il sapore della ricerca e l'entusiasmo di chi la porta avanti, dall'altro sceglie di attenersi ai fatti e ai risultati, senza allinearsi ai toni gridati di quella divulgazione che assicura a breve cure miracolose: lo sfruttamento terapeutico delle cellule invisibili è una meta quanto mai promettente ma, ammonisce l'autore, richiederà un viaggio ancora lungo e disseminato di incognite.
Con questo libro, Pietro Redondi sgombra il campo sia dalla celebrazione laica di Galileo, santificato (reliquie comprese) in età risorgimentale e positivista, sia dagli odierni tentativi di riabilitazione compiuti dall'autorità pontificia. Con una ricostruzione rigorosa l'autore dimostra che Galileo è stato condannato dalla Chiesa per motivi estranei a Copernico, all'esegesi biblica, agli abusi di potere e agli scontri personali col papa. Questa nuova edizione esce arricchita di un saggio di aggiornamento nel quale Redondi traccia un bilancio delle scoperte, critiche e ricerche intervenute nel corso dei vent'anni seguiti alla pubblicazione del libro, anche grazie all'apertura degli archivi dell'ex-Sant'Uffizio.
Perché cambiano le specie animali e vegetali? Perché i genitori si prendono cura dei figli? E se le ali si sono sviluppate lentamente, che vantaggio traeva un uccello da ali a metà? Si risponde a queste domande e ad altre ancora grazie alla rivoluzione intellettuale promossa da Charles Darwin con la sua Origine delle specie (1859). L'evoluzione a fumetti illustra nel modo più chiaro e divertente le concezioni darwniane alla luce delle acquisizioni più recenti, in campi che vanno dalla biologia alla linguistica. E mette in scena tutto questo facendo diventare personaggi delle sue vignette filosofi e divulgatori come Daniel Dennett, Richard Dawkins e Steven Pinker.
Perché somigliamo ai nostri genitori ma allo stesso tempo siamo così diversi? È vero che. discendiamo dalle scimmie? Cos'è una specie? E cosa significa "evoluzione."? Charles Darwin, il padre della teoria dell'evoluzione, è pronto a rispondere a tutte le tue domande per spiegarti come sono nati e come si sono trasformati gli esseri viventi sul nostro Pianeta: dagli alberi alle piante, dai fiori agli animali, uomo compreso. Sarà proprio lui a farti da guida in un'avventurosa esplorazione della natura e dei suoi meravigliosi abitanti. Altri importanti scienziati ti porteranno nei loro laboratori per parlarti di mutazioni e Dna, insieme a loro imparerai i rudimenti della genetica e le basi dell'ereditarietà. Ti divertirai a osservare i rituali di corteggiamento degli animali per assicurarsi la continuazione della specie, scoprirai l'importanza delle estinzioni di massa negli equilibri della natura e alla fine del viaggio saprai anche cosa fare per la salvaguardia del nostro Pianeta e della vita che sboccia ogni giorno attorno a noi. Età di lettura: da 11 anni.
La scienza intimidisce molte persone: chi a scuola non riusciva a digerirla, chi si sente impreparato ad affrontare questioni complicate, chi pensa che le "certezze scientifiche" riducano la realtà a qualcosa di freddo e limitato. Con "Il canone della scienza", Natalie Angier riesce a convincere i lettori del contrario. E lo fa attraverso le voci di scienziati, docenti e divulgatori che raccontano il loro lavoro. Un allegro carosello attraverso le maggiori discipline scientifiche: fisica, chimica, biologia, geologia e astronomia. Il Premio Pulitzer propone un viaggio in tutto ciò che intorno a noi e dentro di noi è "scienza", dall'effetto dell'elettricità statica sui capelli alla visione della Via Lattea in una notte serena, fino alla guerra quotidiana contro i batteri che provocano le carie. Un libro dove la scienza esiste per ciò che è realmente: il tentativo di comprendere più a fondo il mondo intorno a noi.
Jill Bolte Taylor ha trentasette anni, una laurea ad Harvard e un lavoro come neuroscienziata e ricercatrice universitaria quando, una mattina, un capillare esplode improvvisamente nell'emisfero sinistro del suo cervello provocandole un danno cerebrale esteso e devastante. Il suo percorso verso la completa guarigione è durato otto lunghissimi anni, nel corso dei quali ha potuto sperimentare la duplice veste di medico e paziente. E da questo insolito doppio ruolo ha ricavato spunti, consigli e suggerimenti terapeutici utili a chiunque sia rimasto vittima di un ictus o di un trauma cerebrale e a coloro che li curano e li circondano. Ma "La scoperta del giardino della mente" non è soltanto la cronaca dettagliata e diretta di una straordinaria ripresa fisica, è soprattutto la testimonianza di un'esperienza umana unica. Jill, infatti, non è più stata la stessa di prima: l'ictus, mettendo temporaneamente fuori gioco il preponderante e razionale emisfero sinistro, ha dato spazio alla creatività e alle sensazioni, emozioni e intuizioni proprie dell'emisfero destro; e oggi, pur continuando a occuparsi di ricerca, la neuroscienziata scrive, canta e realizza sculture in vetro colorato, felice di vivere e forte di una nuova pace inferiore.
Brevi e rigorosi saggi che presentano la scoperta, il significato e le applicazioni dei princìpi e delle teorie che regolano l'evoluzione del nostro Universo fisico. Oltre a esporre e spiegare le principali tappe nella storia della fisica - come le leggi di Keplero per il moto dei pianeti e la legge di gravitazione di Newton - Joanne Baker affronta la complessità a volte sconcertante delle moderne teorie scientifiche, dalla legge di Planck al principio di esclusione di Pauli, dal gatto di Schrödinger alla teoria delle stringhe. I capitoli, ciascuno di quattro pagine, sono completati da una serie di interessanti inserti: biografie e citazioni di fisici illustri, linee del tempo e diagrammi esplicativi. Una introduzione alla fisica moderna che spiega anche i concetti più complessi in modo chiaro e accessibile a tutti.
Creatività è sapere che la maggior parte dei problemi non ha una soluzione sola; sapere che la maggior parte delle soluzioni del problema ammette più di un modo per arrivarci; sapere che non c'è un modo univoco per scegliere il più opportuno fra i percorsi che promettono di portarci a una soluzione ... Un po' somaro, un po' mago, il creativo è Don Chisciotte, el Ingenioso Hidalgo che vede un bacile da barbiere e lo promuove a elmo.
La successione dei numeri primi rappresenta fin dall'antica Grecia uno dei misteri più affascinanti della scienza: c'è un ordine prevedibile nella serie dei numeri primi, una regola per stabilire ad esempio quale sarà il centesimo numero primo? Nel 1859, il matematico tedesco Bernhard Riemann presentò una sua ipotesi, che sembrava rivelare una magica armonia tra i primi e gli altri numeri. Da allora, l'Ipotesi di Riemann ossessiona i matematici, e oggi chi riuscisse a dimostrarla vincerebbe un premio da un milione di dollari. In questo libro, Marcus du Sautoy presenta gli enigmi legati ai numeri primi e le loro fondamentali implicazioni in campi che vanno dalla fisica quantistica alla sicurezza informatica.