Il volume affronta le questioni inerenti all'azione missionaria. Nella prima parte si esaminano approfonditamente i dodici canoni (cann. 781-792) del CIC/83, con qualche riferimento al CCEO/90, che strutturano e regolano la missio ad gentes, al fine evitare dei disordini nell'adempimento di tale servizio. La seconda parte mette in luce alcune attuali sfide relative all'annunzio del Vangelo, dalla formazione dei missionari al loro sostegno economico.
Un'opera fondamentale e di grande respiro in cui si rinvengono i germi del cattolicesimo liberale. L'opera che in maniera organica presenta il pensiero di Rosmini suscitò grande eco ai suoi tempi e trovò calorosa accoglienza presso gli ambienti liberali. Scientificamente riveste un alto valore, per il suo carattere sistematico e per la trattazione strettamente logica dell'argomento, tutto formulato attraverso deduzioni concettuali. Il diritto come Rosmini spiega in Filosofia del diritto (1841-45) - ha come suo fondamento la persona, perché "la persona dell'uomo è il diritto umano sussistente, quindi anche l'essenza del diritto".
La potestà esercitata dai superiori degli istituti di vita consacrata è una potestà pubblica o privata? La sua origine si trova nella potestà attribuita da Cristo agli Apostoli e ai loro successori, oppure scaturisce dalla volontà consociativa della comunità religiosa? È identificabile con la potestà di governo di cui al can. 129? Sulla base di tali questioni, il presente libro affronta la realtà degli istituti misti di vita consacrata, come terza tipologia a fronte della bipartizione codiciale fra istituti clericali e istituti laicali, specialmente in relazione al servizio dell'autorità.
Il diritto ecclesiastico, finora centrato sul rapporto fra Stato e religioni, deve oggi trovare risposte adeguate alle domande che emergono da un contesto sempre più multireligioso e multiculturale. Concordato, otto per mille, obiezioni di coscienza, insegnamento della religione, matrimonio fra persone dello stesso sesso, simboli religiosi testamento biologico sono questioni che riguardano non solo le relazioni tra Stato e Chiese, ma anche la libertà delle coscienze e il diritto di ciascuno a essere se stesso. Questa nuova edizione, arricchita con aggiornamenti giurisprudenziali, normativi e bibliografici, propone un primo bilancio della gestione della contemporanea politica ecclesiastica italiana, collocandola nel più ampio spazio europeo.
L'opera è aggiornata con:; - il D.Lvo 4 marzo 2014, n. 39, nuove norme sul certificato penale "antipedofilia"; - le linee guida per i casi di abusi sessuali nei confronti dei minori da parte di chierici, emanate dalla Conferenza Episcopale Italiana il 28 marzo 2014. Argomenti affrontati: adozione e infanzia; anagrafe; assistenza religiosa negli istituti di prevenzione e pena; beni culturali; beni demaniali; delitti contro le confessioni religiose; edilizia; giuramento nel processo; immigrazione; inquinamento acustico; istruzione; lavoro; locazione; militari; ministri di culto; obiezione di coscienza; ospedali; persone giuridiche private; previdenza per il clero e i religiosi; privacy; procedimento amministrativo; pubblica sicurezza e polizia mortuaria; servizi sociali; stampa, cinema e radiotelecomunicazioni; tributi; Questo volume si rivolge a: studenti universitari, concorsisti, avvocati, operatori del settore.
Questo volume contiene una raccolta di studi, come atto di omaggio a S.E. Card. Agostino Vallini, Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma, nella ricorrenza del 50° anniversario dell'ordinazione sacerdotale e del 25° di consacrazione episcopale. L'intento degli studiosi che hanno preparato i diversi saggi qui raccolti, è quello di definire l'ordine e la gerarchia dando la priorità a quella verità oggettiva, la cui ricerca, che avviene attraverso un determinato metodo, deve essere la vocazione e la missione del giurista.
Il presente volume, edito dall'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa, contiene i dati più significativi riguardanti la presenza e l'opera della Chiesa nel mondo.
Caratteristiche di questo volume sono la chiarezza e la concretezza, unite ad un'articolazione della materia in sette periodi che non solo rispettano la successione cronologica ma danno anche, a ciascuna epoca, un titolo e un'assegnazione coerenti. I titoli si prospettano nella loro chiarezza, nella logica e nel significato, sicché è facile, a chi consulta il testo, distinguere la decretalistica primordiale da quella classica e post-classica, il Concilio di Trento dalla Rivoluzione Francese, il Codex del 1917 dal Codex del 1983 e quest'ultimo dai recenti impegni della Chiesa.
Gli animali procreano, ma solo gli uomini e le donne costruiscono una famiglia, divenendo padri e madri, generando figli e figlie, che si riconoscono come fratelli e sorelle. Di qui il carattere prioritario che possiede l'identità sessuale per l'identificazione della persona umana; di qui l'enigmaticità della sessualità umana, che ha in se stessa una sorta di eccedenza, che la proietta al di là della sua mera funzione biologico-riproduttiva; un'eccedenza che spiega il suo poliedrico manifestarsi, che può andare dalle forme più crudeli di violenza a quelle più eccelse di estaticità. È per esigenze ontologiche, quindi, e non meramente storiche, sociologiche o culturali, che il diritto ha sempre identificato la persona umana a partire dalla sua sessualità e sulla sessualità specificamente umana ha fondato il matrimonio come vincolo giuridico eterosessuale, finalizzato alla generatività. Nel mondo contemporaneo, che non vuole più riconoscere il primato giuridico dei vincoli generativi su quelli aggregativi, la sessualità umana sembra destinata a perdere progressivamente ogni rilievo istituzionale: è per rendere consapevoli i giuristi di questa nuova e straordinaria situazione che sono state pensate le pagine che compongono questo libro.
"Ciò che Dio ha unito, l'uomo non deve separare". Questo insegnamento di Gesù sul matrimonio è stato vissuto nella chiesa dei primi secoli, che non si stancava di predicare la monogamia. Come interpretare tuttavia altre parole di Gesù ("Colui che ripudia il proprio coniuge e ne prende un altro, è adultero". "La persona divorziata che si risposa, è adultera". "Colui che sposa una persona divorziata, è adultero")?. La chiesa cattolica latina a partire dal medioevo ha creduto di dover rispondere a questo problema con il sistema dei tribunali ecclesiastici che verificano se la prima unione era davvero "ciò che Dio ha unito". La chiesa dei primi secoli invece considerava l'adulterio, nel senso in cui il termine è usato nell'evangelo, come uno dei tre peccati più gravi, ma rivendicava il potere di assolvere tutti i peccati, compreso questo. È ciò che emerge dalle testimonianze relative alla controversia novaziana, e soprattutto dal canone 8 del concilio di Nicea. Ragioni pastorali e ragioni ecumeniche sembrano rendere opportuno che la chiesa cattolica ritorni oggi alla prassi penitenziale della chiesa dei primi secoli, conservata in oriente e riscoperta da diverse chiese d'occidente.
Questo libro contiene lezioni frutto della rielaborazione di dispense scritte per gli studenti dell’Institutum Utriusque Iuris della Pontificia Università Lateranense sui libri I e II del CIC 1983 (escludendo la legislazione sui religiosi). La struttura delle lezioni si fonda su tre parole, Comunità, Persone, Governo, che corrispondono a tre parti e a tre principi: 1) l’organizzazione giuridica della Chiesa è fondata sul carattere fondamentale, necessario, originario delle comunità gerarchiche create per essere i luoghi della comunione voluta da Dio e vissuta come Chiesa universale. 2) L’appartenenza alla Chiesa è volontaria. È chiesto alle persone un esercizio specifico della responsabilità come elemento dell’essere fedele per mantenere il carattere ecclesiologico specifico della società ecclesiastica. 3) Nella Chiesa cattolica, alcuni fedeli sono scelti per esercitare una potestà di governo affinché siano garantite l’unità e la comunione ecclesiale. È l’attuazione di una volontà divina di realizzazione dell’unità già fatta e da fare mediante un ministero gerarchico.
Biografia
Patrick Valdrini
È professore ordinario nell’Institutum Utriusque Iuris della Pontificia Università Lateranense. Prima, dal 1984 al 1992, è stato Decano della Facoltà di diritto canonico dell’Institut Catholique de Paris (1984-1992), poi, dal 1992 al 2004, Rettore di questa università. Dal 2009, è Presidente della Consociatio internationalis studio iuris canonici promovendo. Dal 2010, è anche professore incaricato di diritto canonico nell’Università Federico II di Napoli.
Questo volume presenta in un linguaggio semplice e comprensibile a tutti il modo corretto di rivolgersi alla Penitenzieria Apostolica, organo della Curia Romana al servizio dei confessori e dei penitenti.