Quella della destra italiana dopo il fascismo è una storia tortuosa. Che, nei decenni del dopoguerra, va dai qualunquisti di Guglielmo Giannini agli orfani della monarchia, dal Movimento sociale italiano ai liberali di Giovanni Malagodi. E che poi, con la seconda Repubblica, approda al populismo liberale di Silvio Berlusconi, alle leghe nordiste, al tentativo di Gianfranco Fini di trasformare l'eredità neofascista in un moderno conservatorismo e, oggi, alla scommessa di Giorgia Meloni. Ma dietro le destre, c'è il paese al quale esse si rivolgono. E cioè una 'maggioranza silenziosa' che nel dopoguerra era stata estranea alla religione dell'antifascismo, tradizionalista, talvolta reazionaria, anticomunista e che finiva per votare 'turandosi il naso'. Un'opinione pubblica che porta fino ai giorni nostri la sua diffidenza nei confronti della politica e dei partiti, l'ostilità verso le élites, la permeabilità ai messaggi populisti. È facile cadere nella tentazione di giudicare questa parte del paese 'arretrata', incolta, umorale, senza capirne le ragioni, tanto più che ha sempre espresso un elettorato senza tessere e senza fedeltà ideologiche, dunque pronto a cambiare bandiera. Una mina vagante per la stabilità del paese o una sorta di sua coscienza critica? Un popolo da rieducare o da ascoltare? Giorgia Meloni, che da quel popolo trae non pochi consensi, dovrà fare le sue scelte.
Su iniziativa della Fondazione Federico Ozanam - Vincenzo De Paoli, il volume raccoglie gli scritti di Giorgio La Pira tratti da «II Samaritano» (oggi «La San Vincenzo in Italia»), organo ufficiale della Società di San Vincenzo De Paoli italiana, scritti che vanno dal 1950 al 1977, anno della scomparsa di La Pira. Ordinati dal Curatore secondo un criterio tematico, «I suoi scritti ci dicono quanto La Pira sia stato, fino all'ultimo dei suoi giorni, non solo il Presidente, il padre, il fratello, l'amico ma anche un faro e una bussola per tutti i vincenziani. In questa ottica i suoi “scritti vincenziani” si possono considerare “istituzionali”, cioè frutto dell'attività propria di questi ruoli, riconducibili a funzioni di indirizzo, di formazione, carità e assistenza (...). Essa si concentra su argomenti domestici, piuttosto ricorrenti, finalizzati a formare il vincenziano, visto che per La Pira il primo obiettivo per il confratello è il raggiungimento della propria santità» (dalla Presentazione).
Inediti del piu' grande filologo italiano del secolo scorso: un contributo alla storia degli intellettuali durante il fascismo.
Una ricerca dedicata agli anni giovanili di Giorgio La Pira, agli anni cioe dell'avvio della sua formazione culturale e religiosa.
Questo libro non è una biografia, ma una raccolta di testi frizzanti e profondi con cui, don Giorgio Buzzo, sacerdote veneziano, ha conquistato il cuore di tanti giovani, molti dei quali hanno abbracciato, grazie anche al suo sorriso contagioso e alla sua opera instancabile, la chiamata a dedicarsi al Signore. Un testo dedicato ai ragazzi adolescenti e agli adulti educatori con indicazioni non scontate sulla vocazione e sulle nostre comunità.
Giorgio Fuà ha visto la propria vita intrecciarsi con alcuni tra i fatti e i processi più importanti del Novecento. Il secondo conflitto mondiale, la Shoah, la Guerra fredda, il «miracolo economico », la crisi del sistema fordista, il crollo del modello sovietico e l’erompere della globalizzazione hanno costituito lo sfondo di un’esistenza che lo ha condotto a collaborare, assumendo ruoli di grande responsabilità, con uomini come Adriano Olivetti, Ernesto Rossi, Gunnar Myrdal ed Enrico Mattei. Anche grazie a queste esperienze, Fuà ha tratteggiato e sostenuto il profilo dell’«economista utile», uno scienziato sociale cioè che all’accurata analisi della realtà è chiamato ad aggiungere proposte per la soluzione dei problemi indagati.
Questo meraviglioso libro da colorare, con bellissime illustrazioni, offre messaggi positivi da parte dei tuoi angeli. Mentre colori, ti connetti intensamente con gli angeli e, con il loro aiuto, liberi la tua persona da ogni male attraverso un’attività rilassante e creativa, che stimola la meditazione. È come creare un ponte con gli angeli fatto di colori, immagini e parole positive. Così sarai più aperto a cogliere e notare altri segni che i tuoi angeli ti invieranno per migliorare la tua esistenza.
Il presente volume intende gettare nuova luce sul dinamismo tra contemplazione e missione che ha segnato la vita e l'opera di Giorgio La Pira. Attraverso una rilettura delle famose "Lettere claustrali" e dell'opera di Maria Maddalena de' Pazzi e Teresa di Lisieux, tanto amate da La Pira, il libro costituisce un contributo prezioso per la comprensione di uno dei testimoni più significativi del cattolicesimo italiano ed europeo.
«Quello costruito da Giorgia Meloni insieme ai suoi coetanei della generazione Atreju è, a tutti gli effetti, non solo nel simbolo, il terzo partito della Fiamma e, al tempo stesso, l'espressione di una destra a-fascista, nazional-conservatrice che, diventata centrale nella politica italiana, tenterà di cambiare gli equilibri della politica europea». Secondo Giorgia Meloni, Fdi è costituito da «uomini e donne che corrono da un'epoca all'altra, da una generazione all'altra, portando con sé una fiamma che non si è mai spenta completamente». Proprio da qui nascono gli interrogativi sul suo partito, sui legami con il fascismo di ieri e la «destra radicale» di oggi. Interrogativi alimentati dalle apparenti contraddizioni di un partito chiuso, gerarchico, old style, con a capo una donna, una leader pop, capace di usare tanti registri comunicativi e di rivolgersi con gli stessi termini a pubblici diversi, alternando rivendicazioni di coerenza e duttilità, teorie del complotto e amore materno, estremismo verbale e realismo. Alla luce di una analisi articolata, documentata, rigorosa, condotta senza pregiudizi e senza sconti, il libro propone una ricostruzione da cui emergono continuità e rotture con Msi e An, un resoconto su persone e circostanze che hanno segnato la costruzione di Fdi, di cui analizza la struttura organizzativa, il profilo ideologico, il network internazionale, la comunicazione, l'elettorato. Infine, riannoda questi vari elementi in una lettura compiuta sul percorso fatto e l'identità costruita nei primi dieci anni di vita, sulle fortune e le virtù che hanno portato gli eredi di una tradizione politica destinata ad estinguersi alla «guida della Nazione».