Si dice “Scherza coi fanti e lascia stare i santi”. Invece i santi non disdegnano l’umorismo, perché l’ironia è una componente essenziale della vita cristiana: signifca avere uno sguardo schietto su di sé, non prendersi troppo sul serio e riconoscere – con amabile bonarietà – i limiti propri e degli altri. Questo libro presenta una
raccolta di storie, aneddoti e testimonianze (dai Padri del deserto a
€ 00,00 Francesco d’Assisi, da Filippo Neri a Padre Pio, da Madre Teresa
a Giovanni Paolo II) in cui emerge la capacità di sdrammatizzare e risolvere i problemi. Sempre con un sorriso.
L'Autobiografia di s. Ignazio di Loyola, nota anche come Il racconto del pellegrino, è un testo fondamentale della spiritualità ignaziana, e una risorsa indispensabile per conoscere la personalità del fondatore della Compagnia di Gesù. S. Ignazio era un uomo umile e riservato, che non amava parlare di se stesso. Se raccontò la storia della sua esperienza personale, fu solo perché la richiesta insistente di alcuni giovani confratelli gli fece comprendere che gli ascoltatori e i futuri lettori, intuendo il significato universale di quanto era a lui accaduto, avrebbero potuto trovare aiuto e orientamento per il loro cammino umano e spirituale.
Giovanna di Chantal (1572-1641), sposa e madre, rimasta vedova, a seguito dell'incontro con Francesco di Sales consacrò: la sua vita a Dio, e fondò: l'ordine delle Visitandine e numerosi monasteri. Questo volume ne racconta brevemente la vita, evidenziando il cammino spirituale sotto la guida di Francesco di Sales. Quindi presenta le lettere da lei scritte ai figli, ai familiari, agli amici, passando poi alle lettere scritte in quanto Madre di una comunità: e punto di riferimento dell'Ordine della Visitazione, fino al 1622, anno della morte di Francesco.
La figura di santa Tecla, straordinariamente rilevante nei primi secoli, viene qui presentata attraverso l’analisi e la descrizione del più antico testo che ne presenta i lineamenti: gli Atti di Paolo e Tecla.
Ne emergono un modello di santità e la figura di una cristiana non convenzionali sia per la loro incredibile densità agiografica – Tecla riassume la figura del martire, dell’apostolo, del sacerdote e del discepolo – sia per l’autonomia nell’agire e nel pensare. Si tratta di un paradigma di “donna cristiana”, del tutto esente dall’idea della subalternità al maschile, che offre un esempio interessante, soprattutto per riconsiderare il ruolo delle donne nella Chiesa non a partire dalla loro “virilizzazione” (una donna può valere solo se le si consente di fare ciò che fanno gli uomini) ma dalla loro libertà (una donna può valere se le si restituisce il diritto a un’opinione autonoma e alla libertà di coscienza e di azione).
GABRIELE PELIZZARI, docente di Storia delle origini cristiane e di Letteratura cristiana antica presso la Facoltà Teologica di Lugano e presso l’Università degli Studi di Milano – dove insegna anche Nuovo Testamento e Iconografia cristiana –, da anni collabora con Paoline Editoriale Libri dirigendo la collana “Letture cristiane del primo millennio”.
Un volume che raccoglie tutte le preghiere e le devozioni agli Angeli e ai santi, profondamente radicate nella pietà del popolo cristiano e confortate dall’esempio dei Papi. Dalla semplice e diffusissima preghiera all’Angelo custode alle Tredicine e Novene ai santi più venerati dalla pietà popolare, come sant’Antonio di Padova, san Francesco d’Assisi, santa Rita da Cascia...
Per ognuna delle preghiere e delle devozioni il libro presenta l’origine, la storia e la diffusione; quando e come recitare queste preghiere o compiere queste devozioni. Particolarmente importante è poi l’indicazione delle indulgenze legate alle varie preghiere e devozioni, così come le orazioni per le anime del purgatorio.
Francesco Possenti (1838-1862) era un giovane bello, intelligente, ricco, brillante con gli amici, seducente ballerino. A diciotto anni si ritirò nel convento dei Passionisti prendendo il nome di Gabriele dell'Addolorata, convinto che un quarto d'ora passato con Cristo vale più di mille anni trascorsi nella tenda dei peccatori. Nutrì un ardente desiderio: essere santo. Morì a ventiquattro anni, trasformando anche la morte in un canto alla vita. Il santuario a lui dedicato, in Abruzzo, è fra i 15 più frequentati al mondo. Questo libretto illustrato racconta questa vita fatta di preghiera, penitenza, pietà cristiana.
Pancrazio nasce verso la fine del 289 a Synnada (Frigia - Turchia), da una ricca famiglia romana. Rimasto orfano e adottato dallo zio Dionigi, giunge con lui a Roma dove diventa cristiano. Giudicato durante la terribile persecuzione di Diocleziano, dopo aver professato coraggiosamente la sua fede in Gesù, viene condannato e messo a morte nel 304. Pancrazio è modello di santità soprattutto per i giovani di ogni tempo.
La carità è il comandamento nuovo, la pienezza della legge, il fondamento delle altre virtù. Anima e ispira i battezzati soprattutto i santi e i martiri. I santi sono abitanti della carità e la carità è quella fonte alla quale attingere per superare le afflizioni e vivere nella gioia. Il presente volume, suddiviso in due parti, contiene le considerazioni del Cardinale Amato sulla carità e una galleria di uomini e donne (santi, beati, venerabili e servi di Dio) esemplari per l'esercizio eroico di questa energia divina che è la carità.
Secondo la tradizione Longino è il santo della lancia, quel centurione, cioè, che trafisse il costato di Gesù in croce. L'autore ha condotto un itinerario di ricerca assai accurato su un argomento finora ben poco approfondito, vagliando ogni aspetto letterario, storico, agiografico, filosofico. Nel complesso la traduzione delle omelie e della passio in lingua italiana, come anche l'analisi della figura di Longino attraverso le principali scienze umanistiche costituiscono senza dubbio uno degli aspetti più originali di questa ricerca. Il presente studio è un tassello finemente intarsiato, che contribuisce efficacemente allo sviluppo della disciplina agiologica, in un tempo nel quale essa rivendica a buon diritto la propria autonomia scientifica a livello di metodo e di contenuti.
Attraverso due brevi interventi, in occasione del V Centenario della nascita di santa Teresa d'Avila, papa Francesco offre una magistrale lettura dell'esperienza della santa riformatrice del Carmelo. "Santa camminatrice" alla cui scuola impariamo a essere pellegrini, il Papa vede in Teresa una "patrona" speciale cui affidare la Chiesa in quel processo di rinnovamento al quale il concilio Vaticano II l'ha fortemente invitata e che è la sola via per rimanere fedeli al mandato di Gesù per l'annuncio efficace e duraturo del vangelo. È la missione ideale che il Papa affida alla Santa di Avila, che insegna e intercede affinché tutta la Chiesa si metta in cammino, in un momento storico-culturale che vorrebbe la vita umana interamente votata al pragmatismo materialista e senza nessun orizzonte spirituale, facendo della terra il nostro unico e assoluto destino, senza Dio e l'uomo al posto di Dio: "Come fece allora, anche oggi la Santa ci apre nuovi orizzonti, ci convoca per una grande impresa, per guardare il mondo con gli occhi di Cristo, per cercare ciò che Lui cerca e amare ciò che Lui ama".
Il titolo di questo scritto richiama le parole di papa Francesco pronunciate durante la sua visita pastorale a Torino il 21 giugno 2015. In brevi capitoli il libro presenta la figura di don Bosco tratteggiandone i valori appresi in famiglia e dal mondo contadino dell'800 astigiano e guardando il santo da una prospettiva particolare: quella di portatore di un messaggio d'attualità per i giovani di tutto il mondo. Scrive l'autore nella presentazione: "Grosse novità non ci sono... Tuttavia credo che questa pubblicazione potrà essere utile per chi desidera avvicinarsi al santo dei giovani".
Tutti i testi disponibili in lingua italiana utili per conoscere la figura di santa Chiara di Assisi in un unico volume. Le opere provengono da codici datati fine XII - XVI sec.: gli scritti di santa Chiara, i primi documenti ufficiali, le "Legende" minori (latine, in volgare, in tedesco e olandese), le testimonianze sulla santa, la corrispondenza con Chiara e alcuni documenti curiali, i testi liturgici latini e quelli poetici in italiano, sermoni per i fedeli. L'oggetto principale di queste fonti è dunque la persona di Chiara d'Assisi e al tempo stesso l'immagine che su di lei si è andata costruendo nei secoli, un'immagine di santità a cui si sono ispirate, e ancora oggi si ispirano, centinaia di donne inventando e riproponendo, di epoca in epoca, il loro modo di vivere. Le fonti rivelano la figura umana e religiosa di Chiara, una donna volitiva, dotata di intensa affettività e dal carattere deciso che impara a servire con affetto materno e ama le sorelle come fossero delle figlie. Un dono per i vicini e i lontani, non solo nel suo tempo, ma anche ai giorni nostri.